La cosmogonia è quella materia dello scibile umano che attraverso lo studio delle religioni e dei miti, studia la genesi e la creazione dell'universo. Debito completamento alla Cosmogonia è dato dalla Teogonia, che a sua volta rappresenta lo studio mitico dell'origine delle divinità, e del loro reciproci rapporti. Se la Cosmogonia rappresenta la struttura portante, il limitare esterno, la superficie, o aria del paradigma conoscitivo; la Teogonia è lo ripartizione dello spazio interno ad esso.

L'uomo ha sempre percepito la necessità impellente di dovere determinare la sua posizione nell'ambiente circostante, un ambiente tanto più minaccioso, quanto maggiore era ed è, l'ampiezza che lasciava presagire. Se l'uomo raccoglitore /cacciatore poteva limitare la sua indagine al Sole e ad Animali Totem, l'uomo che scopre l'agricoltura si rivolge anche alla Luna, alle Stagioni, all'Acqua. Osserva i fenomeni, si interroga sugli effetti e le cause. E scopre che la posizione nella Creazione, è data da tre coordinate: Uomo/ambiente, Uomo/uomini, Uomo/se stesso.

Una questione si spazio vitale, di sicumera sui confini del mondo, sia essi visibili o invisibili, e sulla capacità di intervento dell'uomo, e per opera in negativo del Divino o della Natura, per ciò che è posto oltre l'umano agire: dominio

Se la Cosmogonia è il quadro di riferimento, che spiega all'uomo il perchè di quanto vede, fenomeno, e attribuisce ad un Immanifesto, ciò che neppure il Mito Creativo può deliniare ( si pensi a Nu egizio, al Pleroma gnostico ); la Teogonia cristallizza in Identità Individuali Divine, dona le giuste misure della distanza dell'uomo dallo Zenith, e congiuntamente attribuisce una causa, a quanto avviene nel mondo degli uomini.

Ma tutto questo non è sufficiente. I pesi e le misure devono essere fra loro relati da funzioni, nasce quindi la mitologia, in verità nasce assieme alla Cosmogonia e alla Teogonia, come rappresentazione immaginifica delle attività dei singoli protagonisti del Cosmo.

La Cosmogonia è quindi l'ambiente rappresentato in un quadro, la Teogonia i singoli attori, e la Mitologia le azioni che sono compiute.

La teogonia, con la frammentazione in più Entità divine, nasce come risposta ad una nuova concezione del tempo. Il Tempo è dimensione spasmodicamente lineare, ma per chi vive del prodotto delle stagioni, il Tempo è ciclico e necessità di osservazione costante. Per le civiltà antiche, per i primi agricoltori, si manifestò immediatamente l'urgenza di registrare tutti i fenomeni naturali: ed ecco quindi, i primi calendari, ai primi centri cerimoniali, anch'essi scanditi da riunioni cadenzate dai cicli naturali, ai primi studi astronomici e costrutti astrologici... Si moltiplicano i villaggi, nascono piccole società con centri comuni in cui praticare culti sempre più organizzati, con caste sacerdotali preposte alla guida del villaggio: essi sono i più colti, essi dicono quando seminare, essi guariscono, essi sono i saggi, i capi. La monarchia, forse, nacque solo poco dopo....

L'agricoltura è la chiave di volta dell'urbanizzazione. Pancia piena e numerose braccia: la vita si allunga, le caste sacerdotali fanno sì che i propri segreti strappati al cielo permettano loro un governo teocratico, stabile, ritmato da numerose scadenze che gli abitanti onorano, non solo con i canti, le danze, le preghiere, ma anche con l'erezione di centri cultuali in pietra. Da tribù a villaggio a città. L'uomo allarga la visuale, scruta più lontano, e scopre sempre più cose....cui bisogna attribuire una causa......Le storie degli Dei aumentano, si arricchiscono: Pietra, commercio, numeri, simboli: ecco nascere la scrittura....

Ed ora...ora le storie degli Dei saranno tramandate anche su carta.......Quattro sono le coordinate su cui si muove lo sviluppo della società umana, quattro i fattori da cui nasce la cultura: Anthropos, Ethnos, Oikos e Chronos. E pensare che tutto cominciò....dall'osservazione di qualche seme!

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