Incantesimi per respingere gli Spiriti dalla testa di coccodrillo

del Fr.:. Luigi Paioro


 

 

La grande divinità antica è caduta, rovesciata…

Essa riposa su un fianco, il viso contro la Terra;

In quel mentre le Gerarchie celesti lo raddrizzano…

Ed ecco giungere la mia Anima, essa conversa con il suo Padre divino…

Essa lo preserva dalle imboscate di otto démoni con la testa di coccodrillo…

In verità, io conosco i loro Nomi

E so di cosa essi si nutrono;

Io libero mio Padre celeste dal Potere di questi démoni.

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è all’Ovest!

Io so che tu ti nutri dei segni dello Zodiaco!

Sappi dunque che io conservo nel mio cuore

Ciò che tu maggiormente temi!

Ah! Tu che assali la fronte di Osiride!

Sappilo: io sono Râ!

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è all’Ovest!

Sappi che lo Spirito-Serpente Naau dimora nel mio petto!

Io sto per lanciarlo contro di te,

Affinché il tuo fuoco non possa nuocermi.

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è all’Est!

Tu ti nutri di coloro che divorano le lordure!

Ciò che io conservo nel mio cuore

Tu maggiormente lo detesti!

Guarda! Io procedo! In verità, io sono Osiride!

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è all’Est!

La Dea-Serpente Naau risiede nel mio petto!

Ecco che io la lancio contro di te!

Il tuo fuoco non potrà nuocermi!

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è al Sud!

Tu sussisti sulle lordure e le deiezioni!

Io conservo nel mio Cuore ciò che tu maggiormente detesti.

Che la fiamma rossa non divampi nelle tue mani!

Guarda! Io sono la divinità solare Septu!

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è al Sud!

Guardami! Io sono sano e salvo!

Io incedo tra lo sbocciare dei fiori!

Sappilo: io non sarò dato in tua balìa!

Fuggi démone dal volto di coccodrillo!

Tu la cui dimora è al Nord!

Guarda la dea Serket risiede nel mio petto.

In verità, io sono la dea dagli occhi di smeraldo!

Le cose create sono in potere del mio braccio!

In quanto ai mondi futuri,

Alle possibilità in germe,

Sono racchiuse là, nel mio petto.

Io sono corazzato dai magici Verbi di grande potenza.

Sono stati trattati dal Cosmo di sopra

E dal Cosmo di sotto di me.

In quanto al mio Essere, è stato sublimato ed ingrandito.

La mia Laringe riposa in seno al mio Padre celeste,

L’antico Dio, il Grande.

Egli a rimesso in mio potere il Paese dei Morti,

Il bello Amenti,

Con quelli che sono dannati e quelli che vivranno

Quanto a lui stesso, questo dio, un tempo possente,

Anch’egli vi dimora, per sempre immobile ed inerte

Ecco, il mio volto è stato svelato!

Il mio cuore si trova collocato nella sua giusta sede.

La mia testa è ornata dalla corona serpentina.

Poiché io sono Râ e saprò bene proteggermi!

In verità, nessun influsso nefasto potrà cogliermi.

(Tratto daIl libro dei morti degli antichi egiziani, cap. 32, G. Kolpaktchy, ed. Atanor)

Io sono Râ! In verità, io sono Osiride!

Ecco quale è la nostra vera identità! In questo capitolo del libro dei morti egizio troviamo racchiusa una grande saggezza. A ben vedere possiamo ricavarci una sintesi del lavoro alchemico. Chi siamo, cosa dobbiamo fare, chi dobbiamo combattere e come. Ed in fine, quale è lo scopo di tutto ciò.

La grande divinità antica è caduta, rovesciata. Infatti l’Uomo, una volta integro col Padre, dopo la caduta pleromatica, la caduta di Pistis Sophia, è a tutti gli effetti una divinità rovesciata, ormai rivolta col viso contro la Terra, ad indicare la nostra e la Sua in quanto appartenenti ad un’unica entità  condizione di reietti in questo mondo. Ma l’Anima umana, che conversa ancora col suo Padre intimo, lo può liberare dai démoni dal volto di coccodrillo, i démoni rossi di Seth, viva personificazione dei nostri difetti psicologici. Conoscere i loro Nomi e sapere di cosa si nutrono stanno ad indicare il lavoro psicologico di studio dell’io affrontato dall’iniziato. Bisogna conoscere il Nemico prima di affrontarlo. Ed è ripercorrendo le Gerarchie celesti, ovvero risalendo l’albero sephirotico con la costruzione dei corpi esistenziali superiori dell’Essere, che noi riusciamo a raddrizzarlo, ossia a rimetterlo sul suo trono attraverso la realizzazione iniziatica che è il compimento del Magnum Opus.

I démoni rossi di Seth, il démone dal volto di coccodrillo, dimorano nei quatto punti cardinali, ovvero ci accerchiano, sono ovunque. Sivananda diceva che il cammino è pieno di pericoli da dentro e da fuori. L’iniziato scaccia il demonio dalla faccia di coccodrillo ovunque lui dimori. Lui sa che l’ego si nutre dei segni dello Zodiaco, ovvero delle influenze astrali. Infatti ognuno di noi è sottoposto a delle influenze astrali tipiche del proprio segno zodiacale e tutto il resto. Queste influenze, positive o negative che siano, limitano la nostra libertà di agire, costringendoci in una meccanicità tipicamente egoica. Facciamo un esempio: se un individuo nasce sotto il segno dei Pesci, avrà a suo vantaggio una forte carica mistica, ma al tempo stesso sarà spinto verso un atteggiamento molto pigro. Ecco, l’ego si nutre di queste influenze afferrandosi alla pigrizia e trasformando la mistica in senso dell’oppressione verso la vita, trasformandola ancora in una sorta di autocommiserazione. Questo è solo un esempio, non è detto che per tutti i Pesci sia così, ma risulta importante verificare su se stessi quali siano le influenze astrali che agiscono su ognuno di noi e non lasciarci influenzare da loro, ma al limite sfruttarne gli aspetti positivi che comunque ogni segno zodiacale ha.

Nel nostro cuore esiste un atomo divino, la scintilla di luce che l’ego più teme. Nel nostro cuore si trova lo Spirito-Serpente Naau, la nostra Divina Madre che è realmente uno Spirito Divino, ed il Suo Fuoco Sacro distrugge l’ego e risveglia la Kundalini, il Serpente Igneo dei nostri magici poteri. Lei è la Divina Madre Devi Kundalini Shakti, lo Spirito Santo che ascende lungo la nostra colonna vertebrale per poi discendere fino al cuore. È importante, di tanto in tanto durante la giornata, soffermarsi un attimo ad ascoltare il battito del proprio cuore. Questa semplice consuetudine è un grande aiuto per collegarci con Lei.

Il demonio dalla faccia di coccodrillo si nutre di coloro che divorano le lordure, e a sua volta sussiste sulle lordure e le deiezioni. Sì, perché l’ego è gregario, e si appoggia ad altri ego e a quello degli altri, si nutre delle impressioni, e sguazza nella propria melma.

Bisogna stare attenti però che la fiamma rossa non divampi nelle sue mani, ovvero che il potere del Fuoco Sacro e della Kundalini non venga usato dall’io. In quel caso ci trasformeremmo in hanasmussen, autentici tenebrosi. Per evitare questo bisogna ricordarsi continuamente della divinità solare Septu, il nostro Reale Essere e rimanere in auto-osservazione ed in ricordo di sé. Così l’iniziato è salvo ed incede tra lo sbocciare dei fiori, ovvero porta avanti le iniziazioni e risveglia i chakra (i fiori dai vari petali) di dimensione in dimensione.

La dea Serket risiede nel petto dell’iniziato. La dea Serket è la dea dal volto di scorpione. Lo scorpione è un simbolo sessuale. Infatti l’Energia Sessuale, che è l’Energia Creatrice, è anch’essa in relazione al Fuoco Sacro e alla Divina Madre. Le cose create e quelle in germe e future sono in suo potere e racchiuse nel petto dell’iniziato, a confermare il legame tra l’Energia Creatrice e la dea Serket, che altri non è che un aspetto di Iside.

L’iniziato è corazzato dai magici Verbi di grande potenza, che sono sia gli incantesimi presenti nel libro dei morti egizio che i mantra sacri. Queste meravigliose vibrazioni sono tratte dal Cosmo intero e sono proprie del Microcosmo come del Macrocosmo. Ricordiamoci sempre che In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste (Gv. 1,1-3). Il Verbo è principio creatore, quindi capiamo bene perché il Verbo in vibrante armonia con il Fuoco Sacro ha un potere immenso. Infatti la Laringe riposa in seno al Padre nostro che è nei cieli, l’antico Dio, il Grande. Ed ecco che quando il nostro Essere è sublimato, ingrandito, il Grande rimette in nostro potere il Paese dei Morti, il bello Amenti, ovvero ci da la vita eterna e si compie la resurrezione dai morti. Chi diviene abitante dei mondi nirvanici muore ma non muore. Coloro che dicono che il Signore [Gesù] prima è morto e poi è risuscitato, si sbagliano perché egli prima è risuscitato e poi è morto. Se uno non consegue prima la resurrezione non morirà, perché come è vero che Dio esiste  egli sarà già morto (Filippo, par. 21).

Lui è lì, immobile ed inerte che ci aspetta Ed ecco che la testa dell’uomo autorealizzato è ornata dalla corona serpentina, il ben noto copricapo dei faraoni egizi, a simbolizzare che il serpente Naau si è eretto in noi, la Kundalini è sveglia. Poiché io sono Râ e saprò ben proteggermi! In verità, nessun influsso nefasto potrà cogliermi. Cerchiamo Râ dentro di noi, perché il Regno è dentro di voi ed è fuori di voi. Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione (Tommaso, par. 3).

Vorrei concludere questo scritto con una frase a me molto cara, che mi è servita a capire quale fosse la via che dovevo percorrere:

Quando cerchi Iddio, cerchi la bellezza. Una sola è la via che vi ci conduce: la pietà unita alla Gnosi (Ermete Trismegisto, Il Pimandro).

 

 

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