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Papus
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Pseudonimo di
Gerard Encausse, discepolo di Eliphas Levi, che
dal 1886 al 1916 operò instancabilmente per la diffusione delle
posizioni occultiste, utilizzando per questo scopo i canali massonici
più permeabili al suo influsso, ovvero quelli delle cosiddette "frange".
In Francia capeggiò vati Riti Massonici irregolari, lavorando a contatto
con Yarker, Vilarino del Vilar e Frosini, ovvero con i più spumeggianti
esponenti dell’eterodossia massonica europea. La sua idea della Libera
Muratoria era viziata nelle premesse, in quanto fondata sull’assunto che
l’Ordine dovesse essere l’appendice di diversi movimenti spirituali di
natura occultistica: Come se questo non bastasse, P. pretendeva di
ascrivere a tali movimenti il merito della creazione di una scienza
massonica, celata nei simboli, nelle leggende, nei segni, nelle parole
sacre, negli strumenti di lavoro e nelle insegne dell’Ordine, confinando
la ricerca massonica negli ambiti delle loro dottrine. Infatti scrisse:
"I Massoni possono essere divisi in due categorie: il massone che cerca
di istruirsi e di comprendere, ed il massone indifferente, Quest’ultimo
ha visto nella massoneria un modo d’arrivare o di essere assistito. Per
lui è una società come un’altra, più pratica, eco tutto. Il Massone che
cerca, al contrario, si rende presto conto che esistono degli
insegnamenti che sottintendono una causa. Egli riflette su tutto ciò che
colpisce il suo sguardo nelle logge, sulle parole che sente, sul rituale
che viene eseguito davanti a lui, e scopre allora che deve esistere una
scienza della Massoneria. Se ci si limita al dominio della storia, si
constata che i primi centri d’alti studi massonici sono stati creati in
Francia da Alchimisti, Mistici, adepti delle Scienze Occulte, Illuminati
d’Avignone, Rosa+Croce, Teosofi Cristiani e Martinisti. Costoro hanno
adattato alla Massoneria la Scienza Segreta di cui detenevano la
Tradizione" (v. Ciò che deve sapere un maestro massone, di Papus). Per
Papus questi rami della tradizione si fondevano nel crogiolo
occultistico, dato che "L’Occultismo ha per scopo lo studio della
Tradizione antica concernente le forze nascoste (iperfisiche) della
natura, dell’Uomo e del Piano Divino. Questa Tradizione era insegnata ad
un’elite di individui selezionati attraverso un’iniziazione progressiva,
sia nell’antico Egitto che negli antichi santuari della Cina e
dell’India" (v. Introduzione alla scienza Occulta, di Papus).
L’Occultismo del XIX secolo consiste solo di questi nebulosi richiami ad
una mitica antichità, che proteggerebbe una saggezza superiore che
peraltro consentiva l’esistenza di condizioni sociali infime per legioni
di schiavi, e non soltanto per questi; ed era riservata a pochi eletti
selezionati in base ad imprecisati criteri, ma certamente accessibile ai
seguaci della corrente. Quanto allo studio delle "Forze nascoste della
Natura, dell’Uomo e del piano Divino", il tutto si riduceva a vaghe
nozioni, spesso irragionevoli, prese arbitrariamente a prestito da
questo o quel filone tradizionale, ed esposte generalmente con
grossolane sbavature. La cultura e la spiritualità massoniche autentiche
hanno fin dal principio guardato con sospetto e poi definitivamente
scartato tutto l’Occultismo come espressione di delirio, frode e
sprovvedutezza. Né fa fede il costante rifiuto di qualsiasi commistione
con tali tematiche, chiaramente e ripetutamente espresso da parte delle
Comunioni Massoniche più rispettose della vera Tradizione muratoria. Tra
le sue opere ricordiamo La Reincarnazione e la Metempsicosi, (Ediz.
Bastogi, 1994).