Eliphas Levi

 

 


 

Levi Eliphas: Pseudonimo di Alphonse Louis Constant (1810-1875), abate passato allo stato laicale, produttore di numerose opere dedicate alla magia, al magnetismo, alla divinazione, ecc. Iniziato in Massoneria presso la Loggia La Rose du Parfait Silence all’obbedienza del Grande Oriente di Francia, nel suo libro "Il Grande Arcano" comprese una specie di testamento spirituale, in cui tra l’altro scrisse: "Le religioni morte non rivivranno mai w, come disse Gesù Cristo, non si mette vino nuovo nei vasi vecchi … Ma, attraverso tutte le trasformazioni religiose, si sono conservati i reti segreti della religione universale, ed è nella ragione e nel valore di questi riti che consiste ancora il grande segreto della Framassoneria. I simboli massonici, in effetti, costituiscono nel loro insieme una sintesi religiosa che manca ancora al sacerdozio cattolico romano. Oggi l’occultismo massonico non esiste più, e le porte dell’iniziazione sono aperte a due battenti. Tutto è stato divulgato, tutto è stato scritto: I rituali massonici sono venduti a chiunque voglia acquistarli. Il Grande Oriente non ha più misteri, o almeno non ne ha per i profani, più che per gli iniziati. Ma i riti massonici preoccupano ancora la corte in Roma, perché essa sente quivi una potenza che le sfugge. Questa potenza è la libertà della coscienza umana, è la morale essenziale indipendente da ogni culto. È il diritto di non essere maledetti né votati alla morte eterna, perché si intende fare a meno del ministero del prete, ministero rispettabile per tutto quanto ciò che offre senza imposizione, orribile quando se ne abusa". Sembra paradossale che proprio Levi, campione di volgarizzazione ed assemblatore di combinazioni pseudo esoteriche disarmanti, ironizzasse sulla profanazione, peraltro effettiva, della Massoneria francese del tempo: L’impressione che si ricava dall’insieme delle sue argomentazioni al riguardo, è che gli sfuggissero completamente i tratti specifici ed irripetibili dell’iniziazione muratoria, che il Levi avrebbe voluto infeudata all’occultismo, ovvero (in definitiva) a sé stesso, in quanto grande sostenitore di quella corrente (v. Papus). Tra le sue opere ricordiamo: Ediz. Atanor. Il Dogma dell’Alta Magia (1991), Il rituale dell’Alta Magia (1991), La storia della Magia (1989, anche Ediz. Mediterranee), La chiave dei grandi Misteri (1990), Chiavi maggiori e Clavicole di Salomone (1992), Il grande Arcano (1992), Il Libro degli Splendori (1993), I Misteri della Cabala (1990), Paradossi della Scienza Suprema (1994), Il rituale magico del "Sanctum Regnum" (1992).

( tratto dal dizionario esoterico di di Riccardo Chissotti )

   

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