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FILOTEA
Introduzione alla vita
devota
San Francesco di Sales
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PRIMA PARTE
Contiene consigli ed
esercizi necessari per condurre l’anima dal primo desiderio della vita devota
fina alla ferma risoluzione di abbracciarla
Capitolo XIII
Quinta Meditazione: LA MORTE
Preparazione
- Mettiti alla presenza di Dio.
- Chiedigli l’aiuto della
grazia.
- Immagina di essere
gravemente ammalata, sul letto di morte, senza speranza di cavartela.
-
Considerazioni
- Pensa a quanto sia incerto il
giorno della tua morte. Anima mia, un giorno tu uscirai da questo corpo.
Quando? In inverno o in estate? In città o in campagna? Di giorno o di notte?
All’improvviso o con preavviso? Sarà per malattia o per incidente? Avrai il
tempo di confessarti, oppure no? Avrai vicino il tuo confessore e il tuo padre
spirituale? Di tutto ciò non ne sai proprio nulla. L’unica cosa certa è che
moriremo tutti, e prima di quando pensiamo.
- Pensa che in quel
momento, per quello che riguarda te, il mondo finirà; per te sarà proprio
finita! Ai tuoi occhi tutto si capovolgerà. Sì, perché i piaceri, le vanità,
le gioie del mondo, gli affetti inutili ti sembreranno fantasmi e nebbia. Ti
accorgerai allora che sei stata sciocca ad offendere Dio per quelle
insulsaggini e quelle chimere! Vedrai che quando abbiamo lasciato Dio, lo
abbiamo fatto per un nulla. Per contro, tanto dolci e desiderabili ti
sembreranno la devozione e le opere buone: ma perché non ho percorso quella
via bella e piacevole? In quel momento i tuoi peccati, che ti sembravano
peccatucci, li vedrai ingigantiti come montagne e la tua devozione ti sembrerà
piccola piccola.
- Pensa agli addii senza
fine e pieni di languore che la tua anima darà alle cose di questo basso
mondo: addio alle ricchezze, alle vanità, alle compagnie melense, ai piaceri,
ai passatempi, agli amici e ai vicini, ai genitori, ai figli, al marito, alla
moglie; per farla breve, a tutti; e, per chiudere, al tuo corpo che dovrai
abbandonare esangue, smunto, emaciato, schifoso, e male odorante.
- Pensa alla fretta che
avranno di prendere il tuo corpo e nasconderlo sotto terra; ciò fatto, la
gente non penserà più, o quasi, a te; non se ne ricorderanno più, come del
resto tu hai fatto per gli altri: Dio lo abbia in pace, si dirà, e amen! Tu,
morte, fai seriamente pensare, sei impietosa!
- Pensa che una volta
uscita dal corpo, l’anima prende il suo posto: o a destra, o a sinistra. Tu,
dove andrai? Che strada prenderai? Non dimenticare che sarà la stessa nella
quale ti sei incamminata in questo mondo.
-
Affetti e
risoluzioni
- Prega Dio e gettati tra le sue
braccia. Signore, in quel giorno terribile, accoglimi sotto la tua protezione,
rendimi quel momento felice e favorevole, a costo di rendere tutti gli altri
della mia vita tristi e segnati dalla sofferenza.
- Disprezza il mondo.
Giacché, o mondo, non mi è dato di conoscere l’ora in cui dovrò lasciarti, ho
deciso di non legarmi a te. Amici miei, cari colleghi, permettetemi di volervi
bene soltanto con un’amicizia santa che possa durare eternamente; infatti
perché dovrei contrarre con voi un legame che poi dovrà essere troncato?
- Voglio prepararmi a
quell’ora e prendere le opportune precauzioni per compiere felicemente quel
passo; con tutte le mie facoltà voglio mettere ordine nella mia coscienza, e
porre fine a certe manchevolezze.
Conclusione
Ringrazia Dio dei
propositi che ti ha dato la forza di concepire; offrili alla sua Maestà; pregalo
spesso che ti conceda una morte beata per i meriti di quella del Figlio. Chiedi
l’aiuto della Vergine e dei Santi.
Pater, Ave Maria.
Componi un mazzetto
di mirra.
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