Padre Celeste, fammi comprendere che sei Tu a far
lavorare le mie mani e a camminare con i miei piedi.
Divino Spirito, fammi percepire che sei Tu il potere di assimilazione del corpo e il potere di eliminazione di
tutti i veleni che contiene.
Tu sei la vita
che scorre nelle vene e nelle arterie e che palpita nel mio cuore.
Possa la Tua
saggezza agire attraverso la mia mente.
Possa la Tua
ragione guidare la mia ragione.
Possa la Tua
volontà indirizzare giustamente la mia volontà ostinata.
Possano i Tuoi
sentimenti guidare delicatamente i miei sentimenti.
Possano i Tuoi
desideri suscitare le mie ambizioni.
Possa la Tua
misericordia ispirare la mia gentilezza.
Possa la Tua
compassione manifestarsi nella mia compassione.
Possano i Tuoi
pensieri sussurrare attraverso il filo dei miei pensieri.
Possa la Tua
onniscienza permeare la mia intuizione e renderla infallibile.
Possano le Tue
decisioni indicare la via alle mie decisioni.
Possa la Tua
onnipresenza vibrare nel mio essere.
Possa la Tua
gioia essere la mia gioia e la Tua felicità la mia felicità.
Possa la Tua
beatitudine sempre nuova essere la mia beatitudine.
Possa il Tuo
amore indurre il mio amore ad amare tutti con il Tuo amore.
Esercizi di ricarica:
Una tecnica
base della Self‑Realization Fellowship
IL CORPO FISICO E’ POTENZIALMENTE
ILLIMITATO E ONNIPRESENTE
I miliardi di minuscole cellule che costituiscono il nostro corpo fisico sono pieni di vita e di attività. Il corpo umano, che appare così solido e compatto, in realtà è soltanto un insieme di forze in movimento che girano vorticosamente a velocità ultrarapida.
Il corpo fisico è una combinazione di cellule formate di molecole in movimento che, a loro volta, sono costituite da atomi in continua rotazione. Queste minuscole forme semi‑intelligenti sono composte di elettroni, protoni e neutroni, manifestazioni delle forze vitali vibratorie. Le forze vitali sono scintille dei pensieri creativi dell'Intelligenza Infinita, o Dio.
Il movimento chimico delle cellule agita la superficie del 'mare'
dell'attività corporea; sotto la superficie danzano le onde del movimento
molecolare, sotto il quale si muovono le onde del moto atomico. Si succedono
rispettivamente le onde del moto elettro‑protonico e le onde di scintille
danzanti: le energie vitali. Seguono le onde dei vari livelli di coscienza; le
onde delle sensazioni e, ancora più in profondità, le onde del pensiero, del
sentimento e della volontà. Alla base di tutti questi strati, costituiti dai
diversi moti ondulatori di vita, si nasconde l'io o ego.
Perciò, sebbene il corpo sembri una massa solida di proporzioni
limitate che occupa soltanto un piccolo spazio, le cellule di cui si compone
sono in realtà la manifestazione di un vasto mare di onde molecolari che, a
loro volta, sono la manifestazione di un mare più grande di onde atomiche. Le
onde atomiche sono la manifestazione dell'immenso mare formato dalle onde
elettro‑protoniche che emergono dall'oceano cosmico dell'energia vitale.
L'energia vitale è una manifestazione del potere inesauribile della coscienza
in tutte le sue forme: coscienza dello stato di veglia, subcoscienza,
supercoscienza, Coscienza Cristica e Coscienza Cosmica. Nell'uomo, come è stato
già accennato, la coscienza si manifesta anche come sensazione, pensiero,
sentimento, volontà ed ego.
Il corpo, in quanto manifestazione del movimento chimico, sembra
piccolo; ma, poiché i mutamenti chimici delle cellule sono in realtà onde
'rnaterializzate' di Coscienza Cosmica, potenzialmente è illimitato e
onnipresente.
Gli insegnamenti della Self‑Realization Fellowship consentono
allo studente di comprendere sia la vera natura del corpo fisico ‑ di
percepirlo cioè come un riflesso dello Spirito ‑ sia di raggiungere la
consapevolezza di essere la coscienza e la divina energia vitale che sostengono
il corpo, e non il corpo stesso il quale è solo un veicolo fisico fatto di
muscoli e ossa, contraddistinto da un volume e un peso specifico.
LA
DINAMO INTERIORE DELLA VITA
Un fattore necessario a mantenere attive le cellule fisiche del corpo è l'assimilazione di particolari
elementi esterni: cibo nutriente, bevande naturali (acqua, succhi di frutta,
ecc), ossigeno, e i raggi ultravioletti del sole.
E' molto importante, inoltre, tenere presente che le cellule vitali del
corpo sono create e vivificate dall'energia interna, dai pensieri e dalle forze biologiche. Ma ancora più
importante è ricordare che le differenti reazioni chimiche, molecolari,
atomiche, nonché i vari movimenti delle cellule corporee, sono costantemente
inondate dalle forze rigeneranti più sottili che scaturiscono dalla sorgente
spirituale interiore, ossia dalle vibrazioni della coscienza, della
subcoscienza, della supercoscienza, della Coscienza Cristica e della Coscienza
Cosmica. Le scintille vitali dell'energia intelligente che costituiscono la
vita sono pensieri 'materializzati' di Dio. Senza queste scintille vitali, le
sorgenti esterne dell'energia fisica non servirebbero a mantenere in vita il
corpo.
Le Scritture induiste si riferiscono alle scintille vitali di energia
intelligente, o forza vitale, con il nome collettivo di prana. Esistono due tipi di prana:
1. L'energia vibratoria cosmica, onnipresente nell'universo, che
struttura e sostiene tutte le cose;
2. L'energia che compenetra e sostiene ogni corpo umano grazie a cinque
correnti specifiche (i cinque prana), le cui funzioni specifiche sono classificate sotto
nomi diversi. La corrente Prana presiede alla funzione della cristallizzazione (la
solidificazione di nuovi tessuti corporei); essa opera anche nel cuore e nei nervi senso‑motori, e provoca
l'inspirazione. La corrente Vyana presiede alla funzione della
circolazione; la corrente Samana, a quella dell'assimilazione;
la corrente Udana, a quella del metabolismo (la
differenziazione e la formazione, per sintesi, dei tessuti e delle cellule del
corpo, in particolare le ossa, le articolazioni, i muscoli, i tendini, i vasi
sanguigni e gli organi corporei). La corrente Apana presiede
alla funzione dell'eliminazione (cioè della rimozione delle impurità dal corpo)
e provoca l'espirazione. Il prana, che opera grazie a queste
cinque correnti, deve essere presente nel corpo in misura sufficiente e
funzionare correttamente per mantenervi la salute e la vitalità: la vita
stessa!
Di
solito, gli esseri umani ricorrono soltanto al cibo, all'aria e al sole per
mantenere il corpo in buona salute; ma può venire il momento in cui la salute
si indebolisce malgrado l'assunzione di questi elementi fondamentali.
Il
Cristo ha detto: "Sta scritto:"Non di solo pane vive l'uomo, ma di
ogni parola che esce dalla bocca di Dio'
Il
'pane' (cioè il cibo, l'ossigeno, i liquidi e i raggi solari) non è sufficiente
a mantenere in vita l'essere umano. Se così fosse, si potrebbero introdurre
degli alimenti nel corpo di un morto, distenderlo al sole e aspettare che
ritorni in vita. Per mantenere in vita il corpo dell'uomo è necessaria anche la
'parola' (l'energia creativa cosmica) di Dio. La 'parola' è la diretta sorgente
interiore della vita, il potere che crea la vita e che permette al corpo di
convertire il cibo e l'aria in energia.
Si può illustrare meglio questo concetto paragonando il corpo umano alla batterla di un'automobile. La durata di una batteria dipende solo parzialmente dall'acqua distillata immessa dall'esterno. La sua potenza è alimentata e ricaricata soprattutto dalla corrente elettrica vibratoria interna che scorre nella batteria attraverso la 'bocca' dei fili elettrici collegati alla dinamo. Allo stesso modo, la vita nel corpo umano non viene alimentata soltanto da fonti di sosten~ tamento esterne e indirette (cibo, liquidi, ossigeno, raggi solari), ma direttamente dalla sorgente interiore della corrente vibratoria della vita, la 'parola' di Dio. La forza di volontà dell'uomo attinge questa forza vitale, la 'parola', dal generatore invisibile dell'energia cosmica e la fa confluire nel corpo attraverso il midollo allungato, o 'bocca di Dio'. Quindi essa "esce dalla bocca di Dio", il centro del midollo allungato, e si diffonde in ogni parte del corpo.
L'elettricità che proviene dalla dinamo ricarica la batteria
dell'automobile e ne rigenera il potere di produrre un maggiore quantitativo di
elettricità per mezzo degli elementi chimici e dell'acqua distillata che
contiene. L'energia vitale, o prana (che agisce attraverso le
cinque correnti di cui si è parlato) converte i solidi, i liquidi, l'ossigeno e
i raggi solari nella forza che mantiene in vita il corpo umano. L'energia
vitale stessa, nella sua funzione creativa del cosmo, ha creato i solidi e i
liquidi; quando noi li ingeriamo sotto forma di cibi e bevande, l'energia
creativa deve riconvertirli in energia pura prima che essi possano essere
utilizzati dal corpo. Quando il loro potere energetico viene assorbito e
utilizzato dal corpo, l'energia vitale ne espelle le scorie principalmente
attraverso gli intestini, i reni, i polmoni e i pori. Sappiamo che gli elementi
chimici e l'acqua distillata (le fonti di rifornimento esterne) non possono
mantenere in vita o rigenerare una batterla ormai esaurita; così il cibo, i
liquidi, l'ossigeno e la luce non sono sufficienti a mantenere in vita un corpo
umano, o a riportare alla vita un corpo morto. Esso ha bisogno anche
dell'energia vitale interiore che costituisce la sorgente e il potere della
vita.
DIO E’ LA SORGENTE PRIMARIA DI TUTTA L'ENERGIA
Ogni cosa creata è fatta e sostenuta dalla cosciente
energia cosmica, o vibrazione, il 'Verbo' di Dio: "In principio era il
Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" ² L'energia cosmica, che
proviene direttamente da Dio, entra nel corpo umano attraverso il midollo
allungato. Il midollo allungato (la 'bocca' di Dio dalla quale Egli 'alita' la
Sua energia vitale nel corpo umano) ha origine nella prima cellula formata
dall'unione fra lo spermatozoo e l'ovulo. L'anima entra nell'embrione umano quando lo spermatozoo e l'ovulo si
fondono e i due rispettivi nuclei si uniscono per dare forma alla prima cellula
del corpo. Da questa originaria sede midollare della vita, l'energia vitale
creativa stimola la divisione e la crescita delle cellule che daranno forma al
corpo umano. Perciò il midollo allungato è la parte più vitale dell'organismo,
è la sede della vita, è l'ingresso principale attraverso il quale l'energia
cosmica di Dio – che sostiene la vita stessa ‑ fluisce nel corpo. La
minima lesione che si dovesse produrre nella zona vitale del midollo allungato
arresterebbe tutte le funzioni fisiche. Il midollo allungato quindi è il fulcro
di tutti i centri vitali nel cervello e nella spina dorsale. I cinque centri
situati nella spina dorsale (cervicale, dorsale, lombare, sacrale e coccigeo),
coadiuvati dal cuore e dal cervello, agiscono unicamente come diffusori
dell'energia vitale ‑ che ricevono dal sesto centro cerebrospinale –
situato nel midollo allungato. Il
settimo centro, che ha la sua sede nel cervello, è il serbatoio in cui si
raccoglie e da cui viene attinta l'energia vitale cosmica per sostenere e
rendere attivo il corpo a seconda delle necessità. Quando si urta violentemente
la testa si 'vedono le stelle', o si percepisce un bagliore luminoso in quanto
l'energia è stata spostata violentemente. Le 'stelle' sono gli sprazzi
dell'energia vitale accumulata nel cervello.
L'ONNIPRESENTE RISERVA DI ENERGIA
La scienza ha dimostrato che tutte le cose sono costituite e circondate dall'energia cosmica. L'energia cosmica è irradiata dalla Coscienza Cosmica e, come un alone, avvolge costantemente il corpo umano. La volontà, cioè l'operatore radio del corpo, assorbe l'energia che viene irradiata attraverso il midollo allungato, ossia l'antenna ella stazione ricevente corporea. Il midollo allungato è diametralmente opposto e collegato al centro della Coscienza Cristica fra le sopracciglia, la sede della forza di volontà nell'uomo. Così come è possibile usare le onde invisibili della radio per comunicare a distanza con le navi, allo stesso modo Dio usa le invisibili vibrazioni della Sua energia cosmica intelligente per vivificare i nostri corpi con l'energia vitale.
Dio ha creato l'originaria vibrazione cosmica, o energia (il 'Verbo')
che, una volta generata, si è perpetuata; e noi, mediante la forza 'senza fili'
della volontà, possiamo attingere ad essa e immetterla nel corpo attraverso il
midollo allungato. Ricordate: l'energia cosmica, la stessa energia dalla quale
tutti gli esseri umani e tutte le cose sono stati creati nell'universo,
circonda e pervade costantemente la creazione intera. Entra nel corpo
attraverso la 'bocca' di Dio (il midollo allungato) ed è il 'Verbo' invisibile
che sostiene ogni forma di vita.
Possiamo imparare a vivere attingendo sempre di più all'inesauribile
riserva dell'energia cosmica ‑ dalla quale siamo costantemente circondati
‑ e che è sempre a disposizione quando vogliamo ricaricare il corpo di
vitalità. Possiamo servirci della conoscenza acquisita con lo studio delle Lezioni della Self‑Realization
Fellowship per rendere il corpo efficiente sotto ogni aspetto. Un corpo
libero da malattie e debolezze si adatta meglio ai metodi di meditazione in
virtù dei quali si può conseguire la realizzazione del Sé e rendere
instancabili la coscienza umana e il corpo.
L'ENERGIA PROVIENE DALLA SORGENTE INTERIORE
Il cibo contiene una quantità limitata di energia
vitale dalla quale possiamo attingere una certa forza. Ma quando la
riserva corporea dì energia vitale si esaurisce, il cibo diventa inutile. Il
rifornimento di energia nelle varie parti del corpo dipende dai raggi solari,
dall'ossigeno, dalle sostanze chimiche contenute nel ciboma anche dalla quantità di energia immessa nel corpo attraverso il
midollo allungato.
Una certa quantità di energia è immagazzinata nei muscoli, nelle ossa,
nel midollo, nel sangue e nel tessuti del corpo come in un accumulatore; ma
ogni processo mentale, emotivo o fisico comporta un consumo di energia vitale.
Le tecniche della Self‑Realizatìon Fellowship, messe in pratica
correttamente, permettono di ricostituire l'energia attingendo direttamente
alla sua sorgente nel corpo, ossia il midollo allungato. L'energia vitale può
rifornire continuamente l'organismo se il centro midollare è coscientemente
stimolato dalla volontà.
Dovremmo quindi mettere in pratica ogni giorno i metodi scientifici per
ricaricare il corpo di energia, attingendo direttamente all'inesauribile
sorgente interiore. Il metodo per ricaricare tutte le cellule del corpo
attingendo alla sorgente interiore è spiegato in questa Lezione.Vi verrà dimostrato che, grazie alla forza di volontà,
l'energia può permeare il corpo per mezzo della contrazione muscolare ³ e può
essere ritirata dai muscoli mediante il rilassamento.
CREARE
LA SALUTE E LA VITALITA' CON LA FORZA DI VOLONTA’
Gli insegnamenti della Self‑Realization
Fellowship uniscono le leggi fondamentali del benessere fisico,
scoperte In tempi remoti dagli yogi dell'India, al concetti della fisiologia
moderna. In occidente, alcuni atleti hanno imparato a sviluppare e a
controllare determinati muscoli servendosi di esercizi meccanici, senza
comprendere né utilizzare consciamente il nesso scientifico che esiste fra la
forza di volontà e lo sviluppo fisico. La volontà può essere impiegata per
sviluppare Il corpo, ed essa stessa, a sua volta, si sviluppa con l'esercizio,
come dimostrano gli Hatha yogi
dell'India che praticano numerose posizioni, o asana, per sviluppare e rafforzare la propria volontà.
Come viene insegnato in questa Lezione,
la forza di volontà e lo sviluppo fisico sono in rapporto reciproco e si
aiutano a vicenda. La tecnica della Self‑Realization Fellowship per
ricaricare il corpo si distingue da tutti gli altri metodi perché insegna il
modo di concentrare l'attenzione sull'energia interiore ‑ la sorgente
diretta della forza e della vitalità ‑ per inviarla a tutti i tessuti del
corpo per mezzo della forza di volontà. Lo studente coscienzioso constaterà
che, mediante questa tecnica, può sviluppare coscientemente sia la forza di
volontà sia la forza fisica.
LA FORZA DI VOLONTA’ E’ IL FATTORE CHE CONTROLLA
L’ENERGIA
Le membra e i muscoli si muovono per mezzo della
volontà e dell'energia vitale. Potete dimostrarlo voi stessi. Alzate il braccio
destro. Quali forze avete usato per sollevare il braccio? Potreste rispondere:
"La volontà". Ma supponiamo che il braccio sia paralizzato; la vostra
volontà di alzare il braccio
sussisterebbe ancora, eppure sareste incapaci di farlo. Perché? Perché in
questo caso l'energia non potrebbe
scorrere liberamente lungo i nervi nei muscoli del braccio, trasformando il
comando della volontà in azione.
Lasciate ora ricadere il braccio destro lungo il fianco. Sentitelo
vibrare di energia. Potreste forse risollevarlo senza usare la volontà? No! Da
questo semplice esperimento emerge chiaramente che per muovere una parte
qualsiasi del corpo sono necessarie tanto l'energia quanto la volontà.
Il flusso dell'energia vitale nei nervi sensori è provocato sia dalla
volontà divina sia dalla volontà umana. Il flusso dell'energia vitale nel nervi
motori invece è determinato unicamente dalla volontà umana. Quanto più forte è la volontà, tanto maggiore è il
flusso di energia che raggiunge una data parte del corpo. Quando gli uomini e gli
animali sono sotto l'influsso dell'ira sprigionano una forza abnorme, non
perché i loro muscoli sono diventati improvvisamente più forti durante gli
attacchi d'ira, né perché proprio in quei momenti la natura scarica una
quantità maggiore di adrenalina nel corpo. Lira stimola la volontà, facendo aumentare così l'afflusso di energia vitale,
o forza, nei muscoli e in altre parti del corpo.
Generalmente gli esercizi ginnici sono meccanicí e non tengono conto di
quanto è stato illustrato finora. Gli esercizi che si basano soltanto sulla
volontà inconscia e meccanica non fanno altro che 'gonfiare' i muscoli e
stimolano l'energia vitale a fluire nei muscoli e nei tessuti in modo appena
sufficiente a garantire un beneficio temporaneo. Accrescono la massa muscolare
senza che la vitalità delle cellule aumenti proporzionalmente. Seguendo gli
insegnamenti della Self‑Realization Fellowship si può imparare a
vivificare ogni cellula del corpo, coscientemente e volontariamente.
Contrarre i muscoli per mezzo della forza di volontà
Confronto tra il movimento meccanico e il movimento volontario dei muscoli
l.
Portare il braccio destro in avanti.
2.
Appoggiare la mano sinistra sul bicipite destro.
3.
Flettere l'avambraccio e osservare che, per effetto di questo movimento
meccanico, il
bicipite si contrae automaticamente. Notare che la volontà era rivolta a piegare il braccio e non a contrarre il bicipite.
Esempio B
1.
Abbandonare il braccio destro lungo il fianco, completamente rilassato e
inerte.
2.
Con la mano sinistra stringere leggermente il bicipite destro.
3.
Chiudere gli occhi.
4.
Quindi, senza flettere l'avambraccio, contrarre lentamente il bicipite al
massimo, per mezzo della volontà.
5.
Notare che la contrazione del bicipite è determinata dalla volontà; evitare che
il braccio compia movimenti
spontanei.
6.
Rilassare lentamente Il braccio.
La contrazione del bicipite, se eseguita correttamente, è il risultato dell'azione della volontà sul muscolo. Se vi riesce difficile contrarre il bicipite, provate con i muscoli dell'avambraccio che alcuni riescono a contrarre con maggiore facilità).
RICARICARE DI ENERGIA IL CORPO MEDIANTE LA
CONTRAZIONE E IL RILASSAMENTO
Contrarre usando la volontà, rilassare e percepire. La contrazione si produce
quando l'energia è trasmessa volontariamente a uno qualsiasi dei muscoli.
Esistono vari gradi di contrazione, a seconda della quantità di energia che
viene inviata al muscolo. Per poter spiegare la tecnica di ricarica della Self‑Realization
Fellowship accennerò a tre gradi di contrazione: leggera, media ed elevata.
Leggera: indica una modesta quantità
di energia;
Media: indica una quantità maggiore di energia;
Elevata: indica la massima energia possibile.
Nella contrazione elevata si determina una lieve vibrazione nel corpo o nella parte del corpo che si sta contraendo. Si avverte una sensazione piacevole e corroborante. Non contrarre mai fino al punto di provare un senso di sforzo o di disagio.
L'allontanamento dell'energia dai muscoli corrisponde al rilassamento. Anche nel rilassamento si possono distinguere tre stadi o gradi progressivi: rilassamento leggero, parziale e completo.
Esperimenti:
1. Effettuando il seguente esercizio è possibile individuare i tre gradi di contrazione e di rilassamento. Portare il braccio destro in avanti, parallelo al suolo. Con le dita della mano sinistra stringere delicatamente l'avambraccio destro sotto il gomito. Quindi contrarre e rilassare leggermente l'avambraccio destro, aprendo e chiudendo a pugno le dita della mano destra. Ora, tenendo fermo l'avambraccio destro, rilassare la mano e le dita e percepire i seguenti gradi della contrazione:
a) Leggera: chiudere delicatamente le dita della mano destra, formando un pugno semichiuso e rilassato. Notare che i muscoli dell'avambraccio sono contratti solo leggermente.
b) Media: stringere il pugno con forza come se doveste sostenere e sollevare un oggetto pesante. Questo movimento determina una contrazione media.
c) Elevata: stringere più forte le dita, finché il braccio non vibri lievemente, come se steste effettivamente sollevando un oggetto pesante. Questo movimento determina una contrazione elevata.
Ora rilassare il braccio destro, abbandonandolo lungo il fianco.
Nella seconda parte di questo esperimento si potranno percepire tre gradi di rilassamento che terminano con il rilassamento completo dei muscoli del braccio.
Abbandonare il braccio destro lungo il fianco. Tenendo gli occhi chiusi, contrarre l'avambraccio fino a raggiungere il grado di contrazione elevata (come illustrato al punto ‘c’). Notare che l'avambraccio vibra per effetto della contrazione.
a) Rilassamento leggero: rilassare leggermente le dita percependo nell'avambraccio un grado minimo di contrazione.
b) Rilassamento parziale: rilassare ulteriormente le dita percependo nell'avambraccio soltanto una leggera contrazione.
c) Rilassamento completo: rilassare completamente le dita, abbandonando il braccio, la mano e le dita lungo il fianco.
Nel corso della fase di rilassamento cercate di rendervi conto che la volontà diminuisce, l'energia si ritira dall'avambraccio, e i muscoli si rilassano gradualmente.
Quando rilassate completamente l'avambraccio, accertatevi che il braccio sia abbandonato lungo il fianco. Se rimane sollevato anche solo di poco, significa che nel braccio permane ancora una certa contrazione che vi Impedisce di ottenere un rilassamento muscolare completo.
Questo esercizio può essere eseguito con qualsiasi parte del corpo, sdraiati su un letto rigido o su una coperta stesa per terra.
2. Portare il braccio destro in
avanti (con il palmo della mano rivolto verso l'alto) fino all'altezza della
spalla, parallelamente al suolo. Appoggiare la mano sinistra chiusa a pugno sul
palmo della mano destra e spingerla verso il basso come se la mano sinistra
pesasse oltre due chili. Resistere a questa pressione contraendo il braccio
destro. Aumentare la
pressione della mano sinistra come se pesasse cinque chili. Per mezzo della volontà, sostenere questa pressione
con la mano destra e contrarre maggiormente il braccio destro, immettendovi più
energia con la volontà. Aumentare ancora la
pressione della mano sinistra come se pesasse oltre sette chili. Resistere alla
pressione aumentando con la volontà la contrazione e l'energia nel braccio
destro. Rilassare, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
3. Eseguire ora l'esercizio di 'sollevamento pesi' senza esercitare alcuna pressione con la mano. Portare il braccio destro in avanti (con il palmo della mano rivolto verso l'alto), parallelamente al suolo, come nell'esperimento precedente. Mantenere il braccio in questa posizione cercando di comprendere che il braccio è mantenuto nella posizione suddetta da una certa quantità di volontà e di energia. Se la volontà venisse ritirata dal braccio destro, esso ricadrebbe lungo il fianco attratto dalla forza di gravità. La stessa cosa accadrebbe se i nervi dei braccio si paralizzassero improvvisamente o venissero recisi, o se l'energia fosse ritirata dal braccio in qualche altro modo. Contrarre ora il braccio steso in avanti come se si dovesse sollevare un peso immaginario di oltre due chili. Contrarre ulteriormente, come se si dovesse sollevare prima cinque e poi sette chili. Rilassare il braccio e lasciarlo ricadere lungo il fianco.
E’ necessaria la volonta’ per sollevare un peso, reale o immaginario.
La quantita’ di energia necessaria a sollevare un peso cresce in rapporto
all’aumento del peso stesso. La forza di volonta’ e l’energia che vengono
trasmesse al braccio aumentano automaticamnete quando si solleva un peso
maggiore.
Se tocchiamo entrambi i poli di una batteria elettrica, percepiamo
nelle mani energia e tensione. Se beviamo un bicchiere di latte o mangiamo
quando siamo stanchi, ci rendiamo conto che ne corpo affluisce una certa
quantita’ di energia. In entrambi i casi l’energia e’ stata prodotta da
un’agente esterno introdotto nel corpo.
Ma quando contraiamo o ricarichiamo volontariamente
il braccio, o qualsiasi altra parte del corpo (come negli esperimenti
precedenti), l'energia si produce esclusivamente grazie al potere della
coscienza che si esprime tramite la volontà. Se ci limitiamo a immaginare di
tra smettere l'energia al braccio destro, forse riusciremo ad inviarne solo
una quantità minima; ma, ricorrendo coscientemente alla forza di volontà,
riusciremo invece ad inviare nel braccio una quantità percettibile di energia. Se ricaricheremo il corpo contraendolo per
mezzo della volontà, scopriremo lo straordinario legame che esiste fra la
coscienza e il corpo.
Ad esempio, se inviamo l'energia al braccio destro per mezzo della
volontà: 1) produciamo l'energia che percepiamo come forza; 2) determiniamo la
contrazione dei muscoli. Questo esperimento sta a dimostrare che la coscienza
sotto forma di forza di volontà è il fattore primario che modifica l'afflusso
dell'energia nel muscoli o in qualsiasi parte del corpo. Inoltre, 'sollevando i
pesi' con la volontà si scopre il legame essenziale fra la volontà e l'energia:
quanto più grande è la volontà, tanto
maggiore è l'affiusso di energia in qualsiasi parte del corpo.
Contrarre usando la volontà. Fare fluire con la volontà l'energia vitale (per
mezzo della contrazione) in tutto il corpo o in una parte qualsiasi di esso.
Sentire che l'energia vibra in tutto il corpo o in quella specifica parte,
apportando forza e vitalità.
Rilassare e percepire. Rilassare la contrazione e cercare di percepire
nella parte ricaricata la piacevole ed elettrizzante sensazione di nuova
vitalità e di nuova forza. Cercare di
sentire di
non essere il corpo, ma la vita che sostiene il corpo. Percepire la pace, la
libertà e la maggiore consapevolezza che si accompagnano alla calma procurata
dalla pratica di questa tecnica.
PERFEZIONATE L’ARTE DI RICARICARE IL CORPO DI
ENERGIA
Per infondere l'energia nel corpo, risulta ora
evidente quan to sia importante affidarsi sempre di più alla
riserva illimitata di energia vitale ‑ che si può attingere alla
sorgente interiore della Coscienza Cosmica ‑ e sempre meno alle fonti
esterne.
Rendetevi padroni di questa utilissima tecnica di ricarica mettendola
in pratica con costanza e regolarità. Se sarete metodici, fedeli, attenti e
costanti nella pratica, ciascun passo delle istruzioni della SelfRealization
Fellowship produrrà risultati soddisfacenti e ben precisi ‑ e tali da
rafforzare il corpo e la mente ‑ e vi concederà una crescente
realizzazione spirituale.
ALLEVIATE DISTURBI SPECIFICI CON GLI ESERCIZI Di
RICARICA
La tecnica degli Esercizi di ricarica deve essere
eseguita mat tina e sera. Inoltre, i suoi princìpi si possono
applicare anche per alleviare specifici disturbi. Ad esempio, quando vi sentite
stanchi o nervosi, contraete dolcemente tutto il corpo, contando mentalmente
fino a tre. Poi espirate rapidamente e rilassate; ossia ritirate l'energia, la
coscienza e la volontà dal corpo. Rimanete immobili, assaporando la calma che
pervade l'organismo. Ripetete varie volte.
Per guarire qualsiasi parte del corpo, contraete e rilassate
leggermente la parte stessa. Poi contraete leggermente, mentre contate
mentalmente fino a dieci, così da distruggere la malattia ricaricando la parte
malata del corpo con l'energia risanante; quindi rilassatela. Ripetete dieci
volte, tre volte al giorno o più spesso. Potete curare qualsiasi parte del
corpo, anche rimanendo sdraiati.
Mentre eseguite questo esercizio mantenete collegati la volontà e il
flusso dell'energia tenendo gli occhi chiusi e focalizzati nel centro della
Coscienza Cristica fra le sopracciglia (ossia il centro della volontà).
Visualizzate l'energia cosmica che viene indirizzata dalla forza di volontà
attraverso il midollo allungato (la sorgente dell'energia cosmica nel corpo)
alla parte del corpo che state contraendo e rilassando. [Vedere in proposito le
'Istruzioni per eseguire gli Esercizi di ricarica' , relative al legame che
esiste tra la volontà che risiede nel Centro Cristico e la sorgente
dell'energia che fluisce nel corpo attraverso il midollo allungato.]
Conservate il corpo nel suo pieno vigore unendo la vostra coscienza
umana alla Coscienza Cosmica sia per mezzo degli Esercizi di ricarica sia
soprattutto per mezzo della meditazione. Evitate di suggestionare la mente con
le limitazioni umane: malattia, vecchiaia o morte. Imprimete invece nella mente
questa verità: "lo sono l'Infinito che è divenuto il corpo. Il corpo, in
quanto manifestazione dello Spirito, è Spirito, eternamente giovane e
perfetto".
La tecnica:
• Spiritualizza il corpo e la
coscienza. L'uomo, imparando a vivere sempre di più in virtù della Coscienza
Cosmica e a dipendere sempre meno dalle fonti esteriori di sostentamento, si
avvicina maggiormente alla realizzazione di non essere il corpo, ma l'anìma
immortale, creata a immagine di Dio. Dopo aver conseguito tale consapevolezza,
anche il corpo si spiritualizza, ossia comincia a perdere la sua densità
materiale.
• Insegna il pranayama. La
capacità di controllare l'energia vitale è essenziale per riuscire a meditare
profondamente.
• Sviluppa la forza di volontà.
Una volontà forte ottiene alla fine il controllo cosciente sulla vita stessa.
• Ricarica il corpo di
energia. Attingendo all'illimitata fonte interiore della vita cosmica, il corpo
diventa instancabile.
• Cura le malattie e il
nervosismo. La guarigione si ottiene bombardando le imperfezioni del corpo con
la perfetta energia creativa di Dio che sostiene la vita stessa.
• Aiuta a prevenire le
malattie. La giovinezza e la salute del corpo possono essere conservate
ricaricando le cinque correnti praniche (nel corpo) che presiedono alle varie
funzioni di cristallizzazione, circolazione, assimilazione, metabolismo ed
eliminazione, e alle cui disfunzioni sono dovute le malattie.
Gli Esercizi di ricarica SRF non sono comuni esercizi ginnici, ma una
tecnica spirituale, cioè una forma di pranayama, ossia il controllo cosciente
del prana (o energia vitale) nel corpo. Questi esercizi hanno una grande
importanza nella vostra regolare routine spirituale di meditazione; infatti,
non solo contribuiscono a mantenere il corpo in uno stato di salute e di calma
che favorisce la meditazione, ma aiutano anche a controllare coscientemente
l'energia vitale. L'irrequietezza e le percezioni sensorie del corpo non
costituiranno più un ostacolo al conseguimento degli stati meditativi superiori
quando avrete imparato a controllare perfettamente e coscientemente l'energia
vitale.
La serie completa dei 38 Esercizi di ricarica costituisce la tecnica di
ricarica, una delle Tecniche base della SRF. Gli esercizi vanno eseguiti
mattina e sera, possibilmente prima della meditazione.
Istruzioni per eseguire gli Esercizi di ricarica
Nel 1916 ho scoperto i principi su cui si basano gli Esercizi di
ricarica. Ho inserito la serie completa degli Esercizi, la cui esecuzione favorisce
il benessere completo dell'organismo, nel programma della mia scuola Yogoda
Satsanga Society di Ranci, in India. Tutti gli allievi della Self‑Realization
Fellowship dovrebbero eseguire regolarmente gli Esercizi mattina e sera, quale
parte della loro regolare routine spirituale.
Lo scopo principale degli Esercizi consiste nel ricaricare la batteria corporea con l'energia cosmica per vivificare il corpo, rafforzare i muscoli e purificare il sangue. Non si tratta di comuni esercizi fisici, ma di una tecnica spirituale, una forma di pranayama o controllo dell'energia vitale.
Per ottenere i migliori risultati, eseguite ciascun esercizio con
attenzione e forza di volontà. Chiudete gli occhi e concentrate lo sguardo nel
centro della Coscienza Cristica (Kutastha) fra le sopracciglia 4. Il centro Cristico,
diametralmente opposto al centro midollare situato alla base del cervello, è il
centro della volontà nell'uomo. Il midollo allungato è la porta principale
attraverso cui l'energia cosmica entra nel corpo. La volontà è la forza che
aziona la 'porta' del midollo allungato. Tenendo gli occhi concentrati sul
centro Cristico (Kutastha) e visualizzando l'energia cosmica che fluisce nel
corpo attraverso il midollo allungato, si determina una connessione diretta fra
la volontà e il flusso dell'energia vitale.
Visualizzate l'energia cosmica che entra nel corpo attraverso il
midollo allungato, e indirizzatela per mezzo della forza di volontà verso la
parte del corpo che state esercitando, concentrando l'energia nella zona
centrale di quella specifica parte del corpo.
Gli Esercizi di ricarica dovrebbero essere eseguiti all'aria aperta, o
almeno davanti a una finestra spalancata. Eseguiteli lentamente e con profonda
concentrazione. E’ molto più utile eseguire correttamente ogni esercizio poche
volte piuttosto che eseguirlo troppe volte in fretta e distrattamente.
Gli Esercizi devono essere eseguiti nell'ordine
stabilito.
E’ essenziale ricordare i tre punti seguenti: eseguire gli Esercizi
senza fretta, con concentrazione e nell'ordine stabilito.
Tutti gli esercizi possono essere eseguiti un numero di volte superiore
a quello indicato; qualora voleste aumentarne il numero, evitate di eseguirli
frettolosamente. Potete anche eseguire uno o tutti gli esercizi più di due
volte al giorno per alleviare la stanchezza o altri disturbi fisici.
Quando avrete imparato a memoria l'intera serie degli Esercizi, saranno
sufficienti non più
di quindici
minuti per eseguirli tutti e 38 nel numero di volte indicato per ciascuno di
essi. Controllando il tempo impiegato, vi renderete conto se li state eseguendo
troppo rapidamente o troppo adagio.
Quando contraete una parte del corpo, iniziate dalla contrazione
leggera, passate poi alla media e infine a quella elevata. Poi rilassate la
parte, passando dalla contrazione elevata alla media e infine alla leggera
contrazione.
Non contraete mai
bruscamente.
Non contraete mai fino al
punto di provare un senso di sforzo o disagio.
Non occorre mantenere la contrazione elevata più di tre secondi per volta.
Le parti del corpo deboli o malate devono essere contratte solo leggermente.
L'indicazione 'inspirare in due tempi' significa eseguire un doppia
inspirazione (una breve e una lunga) dalle narici. 'Espirare in due tempi'
significa eseguire una doppia espirazione dalla bocca (una breve e una lunga):
'ha‑haa'. 'Ha‑haa' non è una sillaba pronunciata a voce alta, ma un
suono 'aspirato', simile a un sospiro, emesso però con maggiore forza.
L'espressione 'doppia respirazione' significa inspirare ed espirare nel modo appena
descritto.
Quando non sono date particolari indicazioni riguardanti la
respirazione, si deve respirare tranquillamente e naturalmente, senza cercare
di sincronizzare il respiro con la contrazione e il rilassamento.
Si raccomanda di procedere nel modo seguente: cominciando
dall'esercizio N. 1 e seguendo l'ordine stabilito, imparate un numero di
esercizi tale da poter essere eseguito entro 15‑20 minuti. Aggiungete
ogni giorno uno o più esercizi a quelli che avete già imparato (mantenendo il
periodo di studio e di esecuzione fra i 15 e i 20 minuti), finché non avrete
imparato tutti gli esercizi e non li avrete inclusi nella routine mattutina e
serale.
Nota: se per una ragione qualsiasi
non siete in grado di eseguire i vari movimenti di un esercizio, eseguiteli lo
stesso mentalmente, con gli occhi
chiusi. Rendetevi conto che state inviando l'energia a quella parte del corpo,
proprio come se steste eseguendo fisicamente l'esercizio.
1 Matteo 4,4
2 Giovanni 1,1
3
La contrazione
dei muscoli può essere prodotta sia estendendoli sia contraendoli. Negli
Esercizi di ricarica insegnati in questa Lezione,
l'indicazione tendere significa contrarre i muscoli della parte del
corpo che si sta esercitando [N. d. E.].
4
Si possono
tenere gli occhi aperti in quegli esercizi in cui è difficile mantenere
l'equilibrio. Tuttavia è necessario rimanere sempre profondamente concentrati.