DISCUSSIONE SULLE RADICI DELLO GNOSTICISMO e presentazione del libro di Mario Madia "GLI EREDI DEL CENACOLO"    

Conferenza 8 Maggio 2004

 

Si è svolta nell'accogliente salone del Centro Congressi dell'hotel "Capital Inn" di Roma, una interessante conferenza moderata da Filippo Goti, esperto di esoterismo/gnosticismo e che ha avuto come relatori l'ingegner Sabato Scala e lo scrittore Mario Madia, che ha presentato la sua ultima fatica libraria, dal titolo "Gli eredi del Cenacolo". 

F.Goti ha introdotto il il tema della discussione, sostanzialmente lo gnosticismo, visto come realtà precristiana, che attraversa in modo trasversale la cultura iniziatica di ogni epoca. Il termine 'gnosi' significa "conoscenza" (intima), coincidenza fra soggetto e oggetto. La visione gnostica ci rimanda all'uomo tradizionale caduto, il quale deve percorrere un cammino di risalita per ritrovare la purezza originaria, sostanzialmente ritrovare e ritornare alla propria origine. Tali tematiche hanno sempre affascinato studiosi di ogni tempo, che hanno dato il loro contributo per cercare di trovare una risposta agli interrogativi universali che circondano l'uomo. Così sono state fornite molte tesi al fine di chiarire l'origine della Creazione, il ruolo dell'anima umana, il concetto di bene e di male presenti nel mondo materiale...e sui 'mezzi' per 'ritrovare'il Paradiso Perduto.

 Carpocrate, per citare un esempio, ammetteva la necessità di una totale immersione in questa vita nei piaceri per poi rinascere dalla parte opposta; gli Asceti,invece, avevano un pensiero diverso e consideravano tutta la manifestazione della materia come ciò da cui lo gnostico si deve allontanare, purificandosi attraverso il ciclo delle vite.

Oggi le parole "gnosi" e 'gnostici' vengono usate spesso arbitrariamente, facendone usi impropri, probabilmente per mancanza di conoscenza autentica. Con la scoperta di alcuni testi che la Chiesa ha considerato ' eretici' e posti al di fuori del Canone Biblico, le nostre posizioni circa le origini del cristianesimo dovrebbero essere rivisitate attarverso una lettura più approfondita e una comparazione adeguata. La biblioteca gnostica di Nag Hammadi,ritrovata nel 1945 in Alto Egitto, nello specifico della conferenza, offre la visione di tre personaggi-cardine portatori di un 'messaggio particolare' (Iniziatico) per mezzo di Gesù il Cristo. Tommaso, Filippo e Maddalena furono figure emarginate dalla Chiesa proprio per questo.

Sicuramente non rendo giustizia all'esaustiva presentazione di Filippo Goti ma per ragioni di spazio mi è impossibile, così come lo è racchiudere in un breve "riassunto" la corposa ed efficace relazione di Sabato Scala, autore di numerosi scritti in materia  (di cui in calce riporto i titoli), collaboratore di varie riviste(come "Episteme"del prof.Bartocci, "Hera" diretta da A.Forgione, etc.).

(Un momento della conferenza: da sinistra M.Madia, F.Goti, S.Scala,in piedi)

Il dr. Scala, di professione ingegnere ma profondo studioso dello gnosticismo, dopo tre anni di ricerche (presenti anche sul numero 4, 5,6,7 della rivista "Episteme") ha presentato in varie sedi i risultati del proprio lavoro(presente anche in rete all'indirizzo più sotto indicato). A Bochum (presso il Seminario di Romanistica di quella università), ad esempio, ha relazionato in un convegno dal titolo simile a quello romano: "Il  Vangelo di Filippo applicato al simbolismo nell'arte medievale: la ricerca gnostica del Graal" ; inoltre ha esposto il tema: "Da Cimitile a Camelot: tra storia e leggenda" nell'ambito de "La giornata italiana" (questo il titolo dato dal Consolato d'Italia a Dortmund che ha promosso l'iniziativa), il 30 aprile 2004.

Gli scopi e le argomentazioni dell'esposizione del dr. Scala si possono prefigurare nel breve passo di apertura che è stato proposto nella didascalia iniziale, avente per titolo 'Il vangelo di Filippo ed il simbolismo gnostico nell'arte medievale'." La Verità non è venuta nuda al mondo ma in simboli ed immagini. Non la si può afferrare in altro modo"-Biblioteca di Nag Hammadi-Vangelo di Filippo, 67,10.

In base a ciò, il relatore identifica nel simbolismo medievale una preziosa chiave di lettura, che riconduce alle origini dell'uomo e della Creazione. Il vangelo di Filippo, scoperto nel 1945 tra i documenti di Nag Hammadi, era noto agli ambienti gnostici medievali e ci permette di comprendere e analizzare la forma primitiva di gnosi cristiana.

Di conseguenza, si può comprendere meglio il simbolismo criptico, inteso come strumento didattico e comunicativo del pensiero gnostico perseguitato dalla Chiesa ufficiale.

Sono due le grandi scoperte di manoscritti che hanno portato ad una revisione del cristianesimo primitivo e ad una maggiore comprensione del movimento gnostico che gravitava attorno ad esso: 

-nel 1945, a Nag Hammadi, vennero scoperti 52 codici in una giara, databili tra il terzo e quarto secolo d.C. (nel 1939 era stato ritrovato il "Libro dei due principi",un rituale Cataro sullo gnosticismo) e nel 1946-47 vennero scoperti i Rotoli del Mar Morto o di Qumran, 800 manoscritti databili tra il II sec.a.C e il I sec.d.C., che ci danno informazioni sul Giudeo-Cristianesimo.

Dall'analisi di questi manoscritti si evince che lo gnosticismo è legato da un filo conduttore al cristianesimo Paolino, a sua volta legato il giudeo -cristianesimo e viceversa.

I quattro Vangeli di Nag Hammadi sconosciuti sono quelli di Tommaso, Maria, Verità, Filippo. Quest'ultimo codice, scritto in copto, è databile tra il 330-340 d.C., da un originale documento del 120-200 d.C circa, e non appare uno scritto "tradizionale". 

Tali testi  permettono di capire come vi fossero due correnti della gnosi cristiana:- una detta "IRANICA" o democratica,  aperta al pubblico, diretta a tutti (come ad esempio era il manicheismo), che ha fondato chiese e vede il cosmo come l'effetto di eventi abbastanza casuali; considera la funzione del Cosmo in maniera parzialmente negativa in quanto, nel mare di materia che imprigiona la luce e tra le stelle che sono i cadaveri degli Arconti malefici, astri come il sole e la luna hanno una funzione positiva: l'estrazione periodica (con il loro moto) della luce dalla Materia: tale luce viene da essi sospinta nel Mondo di Luce che é il Mondo dello Spirito; - l'altra detta SIRO-EGIZIA, elitaria, solo per pochi, quella dei circoli iniziatici. In essa cosmo e  creazione vengono considerati strumenti di inganno, generati dal dio del mondo delle passioni e adoperati dai suoi angeli del male, gli Arconti, per distogliere l'uomo dal suo corso di iniziazione e tenerlo prigioniero. [A Nag Hammadi é presente solo quest'ultima, mentre quella iranica si ritrova negli scritti manichei, nell'arianesimo ecc..., ma, almeno da quello che il dr.Scala ha potuto verificare, non nei testi di Nag Hammadi].

Secondo tale visione, il Mondo avrebbe avuto origine da Abisso e Silenzio, da cui nacque la Mente (NOUS) di Dio, che elabora pensieri, divengono entità vive (EONI), tra cui vi è SOPHIA, la Sapienza, che genera un mostro amorfo, un aborto, angoscia e terrore, un demiurgo, che causa il pianto incessante di Sophia, infastidendo gli altri Eoni, che si rivolsero al Padre per far si che smettesse. Arriva un "Salvatore", quindi, il Cristo, che ha il compito di separare il mondo, e separa anche Sophia in due parti, Superiore(celeste) e inferiore(terrestre). Da Sophia sgorgano pensieri e passioni.

Il demiurgo è ignorante, non sa che sopra di lui c'è altro. Tra le sue creazioni ci sono gli Arconti, angeli malvagi (le nostre passioni, in fondo, che dobbiamo dominare). Generò infine l'uomo che, specchiandosi nell'acqua, vide al'immagine riflessa del Padre e all'insaputa del demiurgo ricevette una scintilla divina.

Nel vangelo di Filippo si fa appunto riferimento al fatto che nell'uomo è nascosta una scintilla divina(PNEUMA): la gnosi è  processo autonomo di ricerca e riscoperta dell' Io  interiore  e della propria origine divina. L'iniziazione gnostica secondo Filippo passa attraverso 

-il battesimo (l'uomo si specchia nella propria immagine, c'è la verità)

-l' introspezione mistico -psicanalitica (capire l'errore)

-l'Unzione (sacralizzazione)

-la Camera Nuziale(fondersi con il proprio Angelo)

Il mito di Sophia è l'epopea della caduta della mente nell'abisso e della sua resurrezione nel padre.

A questo punto,il relatore ha preso in considerazione l'analisi,  in chiave gnostica, dell'albero presente nel mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto,

sul quale figura anche re ARTU', che ci riconduce alla materia Graaliana e a rispondere a questa specifica domanda: CHI SERVE IL GRAAL? Non serve chiedersi " A cosa serve il Graal", questo è il segreto del Graal multiforme.

"In questo luogo vedi ogni cosa ma non vedi te stesso".

Nel vangelo di Filippo, al versetto 75,10 è scritto  "Nessuno può ricevere l'incoronazione se non diviene prima fanciullo. Ma colui che è incapace di ricevere, a maggior ragione è incapace di dare".

Per questioni di spazio, rimando al collegamento ipertestuale, dove è possibile leggere l'intero studio effettuato dal dr.Sabato Scala sul mosaico pavimentale di Otranto.

Il messaggio sostanziale che il mito Arturiano ci offre si potrebbe sintetizzare nel versetto di Filippo 69.20 "Senza la luce nessuno può vedersi nell'acqua oppure in uno specchio, ma neppure senza acqua e  senza specchio potrai nuovamente vederti nella luce. Per questo motivo è necessario battezzare nella luce e nell'acqua". Nel vangelo di Filippo è riportato un rituale iniziatico, a detta del dr.Scala, molto simile a quello utilizzato dall'ordine monastico - cavalleresco dei Templari, ripreso dal trentesimo grado della Massoneria, Collegi "Kadosh".

Il relatore ha preso poi in considerazione la figura della Maddalena nella Leggenda Aurea, di Jacopo da Voragine (1260) e alcuni punti di 'fusione' presenti nei Vangeli Canonici. Magdal=torre, origine nobile.L'aspetto più interessante della trattazione di Scala è stato, a mio avviso, l'aver saputo assegnare con lucidità alla Maddalena un ruolo-chiave per la comprensione della gnosi cristiana, interpretando ciò che il Vangelo di Filippo contempla, ovvero le tre forme di complicità della compagna femminile perfetta: Madre,Sorella,Consorte(in ebraico, compagna è MRY=MERAYAH=MARIA), colei che è prototipo dell'androgino, che compendia in sè le doti maschili e femminili, effetto finale dell'evoluzione gnostica. La Sophia o Conoscenza è chiamata STERILE, è la Madre degli Angeli (=figli spirituali). Maddalena, la Discepola Perfetta, simbolo della Chiesa e Regina dei Cieli. Secondo Scala, la vicenda di una discendenza 'regale' di Maddalena e Gesù non è condivisibile, appunto perchè la Maddalena è la Madre Metaforica, la Sapienza o Conoscenza Universale.

Scala, in modo intrigante, ha poi fatto riferimento ad un mosaico presente nella Basilica di S.Maria in Trastevere a Roma, che ho poi approfittato per andare a visitare, cosa che invito a fare anche voi! Sul frontale, una scena, in alto:  

rappresenta le 5 Vergini Sagge, incoronate, con una veste regale rossa, la lampada accesa e la corona, e le 5 Vergini Stolte, prive di corona, con veste regale scura e lampada spenta.Al centro, la Vergine in Trono, ma senza corona e in veste semplice. Sabato Scala ha fornito l'interpretazione ma...che ciascuno provi a darvi un significato, intanto, a fare una riflessione. All'interno della stessa Basilica, nel catino absidale, uno splendido mosaico mostra il Cristo che cinge un braccio attorno ad una figura femminile incoronata, accanto a lui, entrambi assisi in trono: chi è Costei? Sua Madre? Secondo Scala si tratta della Maddalena. Altro dipinto 'simbolico' mostrato da Scala è quello della Maddalena con corona, unico nel suo genere, che si trova nella Cappella dei Santi Martiri presso la Basilica Paleocristiana di Cimitile, che si sta progressivamente degradando a causa di restauri incauti con intonaco cementizio che letteralmente 'trasuda' attraverso il dipinto e che lo sta danneggiando irreparabilmente! Per una trattazione più specifica di queste tematiche  vedasi l'articolo di S.Scala sul mensile"Hera", del 21/03/2002; "Episteme", 21/03/2002 e 21/12/2003.

Le Pubblicazioni personali di Sabato Scala sono:

 Anomalie ed anacronismo nei Vangeli - analisi critica delle tesi di Donnini pubblicato sulla rivista scientifica Episteme- Physis e Sophia nel III millennio ed.: PORZI n.:4

Il mosaico pavimentale della cattedrale  di Otranto - L'ultimo oltraggio di un monaco gnostico pubblicato sulla rivista scientifica Episteme- Physis e Sophia nel III millennio ed.: PORZI n.:5

 La leggenda dei Merovingi nella corona del Mosaico di Otranto? pubblicato sulla rivista scientifica Episteme- Physis e Sophia nel III millennio ed.: PORZI n.:5

 

Il culto gnostico della Maddalena - Dal Mosaico di Otranto alle Basiliche paleocristiane di Cimitile attraverso opere letterarie ed architettoniche fino ad arrivare agli ultimi custodi: i Catari ed i templari pubblicato sulla rivista scientifica Episteme- Physis e Sophia nel III millennio ed.: PORZI n.:6

 

La gnosi nel mosaico di Otranto pubblicato sulla rivista Hera miti, civiltà scomparse, misteri archeologici n.36 e 37 (parti I e II)

 

 Dall'ossario di Giacomo alla Tomba di Pietro- viaggio tra i tasselli di un mosaico archeologico che rivoluziona la nostra conoscenza della storia cristiana pubblicato sulla rivista Hicarus le ali del mistero n.1 (parte prima) n.2 (parte seconda)

 

Crocifissione di Gesù: fu la pena per alto tradimento? di prossima uscita sulla rivista Hicarus le ali del mistero

 

In rete,visitabile il sito con tutte le analisi di Sabato Scala al link: http://digilander.libero.it/sabato/Principale4.htm

 

Il moderatore del convegno, F.Goti ha quindi introdotto lo scrittore Mario Madia, esperto di Sufismo e Templarismo, nonchè di religione, filosofia, storia del cristianesimo primitivo, esoterismo e mistica islamica, storia medievale. Il suo ultimo libro, appunto presentato in conferenza, è intitolato "Gli Eredi del Cenacolo"-Biografia del vero Messia-Storia di un Esseno-Il Confine tra umano e divino" - Ursini Edizioni, pagg.186, euro 18,00.

 

 

 

 

 

In esso, l'autore cerca di identificare il legame che l'uomo ha con Dio, un Dio non solo nominale, ma una presenza tangibile. Cominciando dalla Reincarnazione, in cui Madia crede e che era dogma cristiano fino a che venne cancellato con il Concilio di Costantinopoli nel 553 d.C. , si percorre un cammino che sviscera molte tematiche spinose, come il concepimento divino di Gesù, e del resto il titolo, con relativi sottotitoli, stimola la nostra curiosità, verso un libro sicuramente interessante e che aprirà ampi dibattiti tra studiosi di ogni genere.

 

La giornata si è chiusa con le domande del pubblico, che non era purtroppo molto numeroso ma indubbiamente partecipativo, al quale resterà un vivo ricordo di questa conferenza e certamente un desiderio di approfondimento delle tematiche trattate.

 

(Marisa Uberti)

 

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