Meister Eckhart Pensieri, Massime e Aforismi

 


Prego Iddio che mi liberi di Dio

Per una mente serena, tutto è possibile

Dovrai conoscere Dio direttamente, senza ricorrere ad alcuna immagine e senza attribuirgli sembianza alcuna. Finché l'io ed Egli, vale a dire, Dio e l'anima, non costituiscono un solo qui ed un solo ora, l'Io non può operare, né essere una cosa sola, con Lui.


La gente pensa troppo a ciò che deve fare e troppo poco a quel che deve essere

Se l'amore di Dio ci è nascosto, noi soli ne abbiamo colpa.  Noi siamo la causa di tutti i nostri ostacoli.
Guardati da te stesso e avrai fatto buona guardia Dio non cerca il proprio utile;
in tutte le sue opere è puro e libero e le compie per vero amore.
Lo stesso fa l'uomo che è unito a Dio, e che sta puro e libero in tutte le sue opere,
compiendole solo per onore di Dio, senza cercare utile proprio. In lui è Dio che opera.

Il giusto non cerca niente con le sue opere.
Sono servi e mercenari quelli che cercano qualcosa con le loro opere,
o che agiscono in vista di qualche perché.
Dunque, se vuoi essere formato e trasformato nella giustizia,
non cercare e non aver di mira nelle tue opere alcun perché,
né nel tempo né nell'eternità,
né ricompensa né beatitudine,
né questo né quello,
perché tali opere sono morte davvero.
Perché tutte le cose siano nostre,
bisogna che accogliamo Dio ugualmente in tutte le cose,
non più in una che in un'altra,
giacché egli è uguale in tutte le cose.

Quando è la pienezza del tempo?
Quando non c'è più il tempo.
La pienezza del tempo è per chi, nel tempo,
ha posto il suo cuore nell'eterno,
e per cui sono morte tutte le cose temporali.

L'amore non vuole essere in nessun altro luogo,
se non dove è eguaglianza e unità.
Fra il signore e il servo non vi è pace,
perché non vi è uguaglianza.
L'uomo e la donna sono diversi l'uno dall'altra,
ma nell'amore sono del tutto uguali.

Se l'amore di Dio ci è nascosto, noi soli ne abbiamo colpa.
Noi siamo la causa di tutti i nostri ostacoli.
Guardati da te stesso e avrai fatto buona guardia

Dio non cerca il proprio utile;
in tutte le sue opere è puro e libero e le compie per vero amore.
Lo stesso fa l'uomo che è unito a Dio,
e che sta puro e libero in tutte le sue opere,
compiendole solo per onore di Dio,
senza cercare utile proprio. In lui è Dio che opera.

Il giusto non cerca niente con le sue opere.
Sono servi e mercenari quelli che cercano qualcosa con le loro opere,
o che agiscono in vista di qualche perché.
Dunque, se vuoi essere formato e trasformato nella giustizia,
non cercare e non aver di mira nelle tue opere alcun perché,
né nel tempo né nell'eternità,
né ricompensa né beatitudine,
né questo né quello,
perché tali opere sono morte davvero.

Perché tutte le cose siano nostre,
bisogna che accogliamo Dio ugualmente in tutte le cose,
non più in una che in un'altra,
giacché egli è uguale in tutte le cose.

Se si domandasse a un uomo vero,
che opera dal suo fondo proprio,
perché compie le sue opere,
questi, per rispondere giustamente,
non direbbe altro che:
"Io opero perché opero."

Se l'uomo si mette in rapporto o prende qualcosa
al di fuori di se stesso, non va bene.
Non si deve considerare Dio come esterno a noi stessi,
ma come nostro proprio essere.

Se vuoi vivere e vuoi che le tue opere vivano,
devi essere morto a tutte le cose e diventato nulla.
Della creatura è proprio far qualcosa a partire da qualcosa,
ma di Dio è proprio far qualcosa a partire dal nulla.
Tuttavia, dunque, nel tuo fondo agisci là:
le opere che compi là sono tutte vive.

L'uomo che si è distaccato da se stesso e da tutte le cose,
che non cerca in niente il suo utile e
che compie tutte le opere senza perché e solo per amore -
un tale uomo è morto al mondo e vive in Dio,
e Dio in lui.

Dio è un permanere nella purezza della propria essenza,
nella quale non vi sono attributi.
Deve andarsene tutto ciò che è contingente.
Egli è puro dimorare in se stesso,
dove non c'è il questo e il quello:
infatti quel che è in Dio è Dio.

Ho detto una volta:
chi cerca il nulla trova il nulla.
Perché si lamenta?
Ha trovato quello che cercava.
Chi cerca e desidera qualcosa,
cerca e desidera il nulla,
e a chi chiede qualcosa,
il nulla viene dato.

Sappi che se cerci in qualche modo il tuo utile,
non troverai mai Dio,
perché non cerchi soltanto lui.
Tu cerchi qualcosa insieme a Dio,
proprio come se facessi di Dio una candela con cui cercare qualcosa
- quando si è trovata la cosa, si getta via la candela.
Quel che cerchi insieme a Dio è il nulla,
qualsiasi cosa sia - utile, ricompensa, interiorità,
o che altro: tu cerchi il nulla, e perciò trovi il nulla.
Che tu trovi il nulla, dipende solo da questo:
che tu cerchi il nulla.

Se Maria non avesse prima generato Dio nello spirito, egli non sarebbe mai nato da lei nel corpo.
Per Dio vale di più essere generato spiritualmente da ogni vergine
- ovvero da ogni anima buona -
che essere nato corporalmente da Maria.

Tutto quello che il Padre ha dato al Figlio suo unigenito
lo ha dato altrettanto pienamente a me,
senza nulla di meno.
Ora potreste chiedermi:
se io ho in questa natura tutto quel che
Cristo può offrire secondo la sua umanità,
perché lo esaltiamo e veneriamo
come nostro Signore e nostro Dio?
Questo accade perché è stato un messaggero di Dio a noi,
e ci ha portato la nostra beatitudine.
Ma la beatitudine che ci ha portato era nostra.

La prima cosa che Dio dona è se stesso.
Se hai Dio, con lui hai tutte le cose.
A volte dico:
chi ha Dio e anche tutte le cose
non ha più di chi ha Dio soltanto.

Chi pensa di ricevere Dio nella interiorità,
nella devozione,
in un dolce rapimento o in una grazia particolare
più che presso il focolare o nella stalla,
non fa altro che prendere Dio,
avvolgergli un mantello intorno al capo
e cacciarlo sotto una panca.
 

Perché chi cerca Dio secondo un modo,
prende il modo e perde Dio,
che nel modo è nascosto.
Ma chi cerca Dio senza modo,
lo prende come è in se stesso;
vive nel Figlio ed è la vita stessa. 


 Dio opera maggiormente in un cuore umile, perché è là che trova la maggiore possibilità di operare, trovandovi la maggiore somiglianza con se stesso.

 L’anima è fatta per un bene così grande ed alto, che essa non può in alcun modo trovare riposo, ed è sempre infelice, finché non giunge, sopra ogni modo, a quel bene eterno che è Dio, per il quale essa è fatta.

 L’occhio nel quale io vedo Dio è lo stesso occhio in cui Dio mi vede.

 L’uomo che si è distaccato da se stesso, è così puro che il mondo non può sopportarlo.

 Non si deve cercare niente, né conoscenza né scienza, né interiorità né devozione né pace, ma soltanto la volontà di Dio.

 Per una mente serena tutto è possibile.

 Quando l’uomo compie buone opere mentre si trova in peccato mortale, non le compie a partire dal peccato mortale, ma piuttosto a partire dal fondo del suo spirito, che è buono in se stesso per natura, anche se egli non si trova nella grazia.

 Se avviene un’opera buona attraverso un uomo, l’uomo si libera con questa opera e diviene più vicino al suo principio di quanto lo fosse prima e pertanto è migliore e più beato.

 Tutto sarebbe donato a chi rinunciasse a se stesso assolutamente, anche per un solo istante.

 Volontà e amore si dirigono verso Dio in quanto è buono e, se non fosse buono, non lo degnerebbero di attenzione.

 

 

   


 


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