La Posizione del Cadavere Filippo Goti
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Nello Yoga vi è una pratica meditativa che prende il nome di shavasana. Essa si caratterizza per la schiena al pavimento, braccia aperte o lungo i fianchi, e gambe leggermente divaricate o unite. Se la composizione che si predilige risulta essere braccia lungo i fianchi e gambe unite, possiamo definire tale asana propriamente quella del cadavere.
Il rilassamento prima, e l'annullamento poi della mente è finalizzato alla creazione di un vuoto: tale vuoto è proprio l'assenza della parte critica, in modo tale che la soglia sia aperta e il punto di unione con la nostra parte intima sia conseguito.
Tale realizzazione è graduale e si ottiene attraverso:
1. Consapevolezza del respiro: centrare il nostro respiro sul battito cardiaco: rallentando il primo si giunge ad un rallentamento del secondo a livelli minimali.
2. Consapevolezza settoriale sulle varie estensioni del nostro corpo. Spostare la consapevolezza ( il qui ed adesso ) su ogni frazione del nostro corpo fisico.
3. Attraverso il graduale passaggio fra pesantezza, sonno, e freddo eliminare ogni ricordo e presenza della fisicità.
Di seguito alcune immagini che meglio ritraggono tale posizione. Nella pratica personale rifuggo da quella ove le gambe non risultano distese, in quanto può generare tensione muscolare alla lunga fastidiosa. Attraverso la posizione del cadavere, prediletta per le meditazioni senza seme, la finalità è creare il vuoto e vedere affiorare immagini ataviche e archetipali racchiuse nell'inconscio e bloccate dalla mia mente. Tale immagini rappresentano preziose fonti di informazione in merito ai dinamismi occulti che si agitano proprio sotto la superficie del nostro conoscenziale, e ai solidi irredenti (ego): forme che ci separano dal nostro contenuto divino.
La meno consigliata fra le posizioni, in quanto potrebbe dare forma a qualche contrattura fisica e nervosa. Mentre obiettivo primo è proprio quello di rilassare la mente, attraverso il rilassamento del corpo. | |
La posizione del cadavere propriamente detta e caratterizzata dalla braccia distese lungo i fianchi, e le gambe dell'operatore divaricate in modo quasi impercettibile. | |
In questa posizione l'operatore ha sia le braccia che le gambe leggermente divaricate, in modo tale da formare con il suo corpo una stella. |