La Meditazione della Rosa

 

 

L'esercizio è alquanto complesso, e sicuramente le prime volte sarà votato
all'insuccesso. Vi propongo però di prendere nota dei punti del vostro
fallimento, per poi meglio analizzarli, e scoprire così cosa è intervenuto a
rendere vano lo sforzo.

La pratica in oggetto ha come valenza quella di istruire la mente a compiere una serie di visualizzazioni date, secondo un ordine consecutivo, e senza mutamento alcuno.

Essere creativi è appunto creare volontariamente: questa è una delle qualità
del mago.


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Un giardino ordinato, e pulito. Un uomo che si china, e con rapidi gesti
smuove della terra.
Adesso le sue mani corrono alla cintura, dove è appesa una piccola bisaccia.
La prende, e la apre. Tenendola con la mano sinistra, ne versa il contenuto
nella destra: un piccolo seme.
Lo stringe fra pollice e indice, per brevi istanti, osservandolo con
interesse.
Il seme viene inserito con cura all'interno della buca, e le mani veloci
provvedono attentamente a ricoprirlo di terriccio.
Passano i giorni, quando delle barbette affiorano, e si insinuano sempre più
in profondità nel terreno.
Adesso lo stelo rompe il guscio esterno del seme, e a fatica, ma con
decisione, si fa strada verso la luce.
E' uno sforzo immane, continuo, coronato dal successo, il Sole lo bacia, e
il calore inizia ad irradiarsi. Lo stelo continua a crescere, fino ad
elevarsi da terra, mentre alcuni rigonfiamenti appaiano lungo la sua
estensione.
Lentamente delle piccole foglie verde si spiegano ai raggi solari.
Nello stelo dal basso verso l'alto scorre la linfa vitale, e dall'alto verso
il basso il calore della luce.
Il bocciolo si apre, e una rosa rossa appare, spiegando i petali al mondo.
Adesso il fiore è completo nella sua bellezza, nella sua funzionalità.
I primi insetti ronzano attorno ad esso, alcuni raccolgono il polline, per
poi volare via verso un altro fiore.
Il tempo inizia a cambiare. Il Sole è adesso opaco, il freddo avanza.
Le prime foglie iniziano a cadere, e con esse si perdono a terra i colori
del fiore.
La pioggia e il vento si abbattano su di esso.
Inizia a piegarsi, sempre di più.
Al verde vivo dello stelo si sostituisce un verde giallognolo.
Tutte le foglie sono perse, tutti i petali sono persi.
Adesso il fiore è morto, caduto a terra.
Si decompone in fretta.
Nessuna traccia.
Tutto è tornato alla terra.

 

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