La
meditazione sul respiro è forse uno dei metodi di concentrazione
più antica. Esso ha la prerogativa di ricollegare il praticante al
"presente"
Molte persone oggi praticano la
meditazione orientale. Essa è molto
salutare per la mente. Oltre ad essere il più antico metodo di sviluppo
della consapevolezza è anche una pratica assai rilassante.
Molti manager di successo e famosi artisti
dello spettacolo l'hanno
scelta come parte integrante del loro modo di essere, poichè procura, tra
l'altro, la conoscenza del giusto atteggiamento da osservare nella vita.
Un
atteggiamento di non coinvolgimento e obiettività che risveglia la
fiducia
in chi è a noi vicino.
Una pratica quotidiana mantiene, per così
dire, centrati. Consiglio di
eseguirla soprattutto al mattino appena svegli e poi in ogni altra
possibile
occasione.
La tecnica che vi suggerisco è la
seguente:
lasciando da parte tutte le vostre
preoccupazioni, le vostre tensioni,
sedetevi sul pavimento a gambe incrociate, in posizione comoda, cercando
tuttavia di mantenere la schiena ben eretta.
Restate con gli occhi chiusi, il più
possibile immobili ma rilassati.
Una volta che il corpo é sistemato al
punto da non darvi più disturbo
potete iniziare fissando l'attenzione sui rumori che vi giungono da
lontano,
dall'esterno, rispetto alla stanza dove vi trovate.
Così, senza fretta... per qualche minuto.
Quindi restringete il campo di percezione
della vostra coscienza alla
dimensione della stanza.
Percepite le pareti, il soffitto, il
pavimento, gli oggetti presenti
vicini a voi.
Poi percepite voi stessi seduti in
meditazione, nella posizione in cui
vi trovate... il vostro corpo, la vostra esistenza fisica.
Decontraetevi e lasciatevi pervadere dalla
calma e dalla serenità.
Noterete che appena avrete avuto successo
in questo senso il respiro
si farà più lento ma anche più evidente.
Allora con dolcezza convogliate tutta la
vostra attenzione su di esso.
In un certo senso monodirezionate la concentrazione.
Ora siete certi di essere con la vostra
consapevolezza nel presente.
Nel qui e ora.
Quello che state sperimentando é uno stato
di coscienza, uno stato
dell'essere. Avete preso dimora nella vostra coscienza e vi rimanete con
naturalezza e piacere fin che vi sarà possibile.
Se qualche pensiero si presenta osservatelo
pure ma non lasciatevi
coinvolgere.
Allenatevi al distacco rispetto alla
attività emotiva della vostra
mente. Devitalizzate i pensieri semplicemente spogliandoli del loro
aspetto
emotivo. In questo modo rimarranno utili nella vostra memoria solo come
una
esperienza ma non vi disturberanno più.
Quando deciderete di terminare dovrete
farlo gradualmente, compiendo
il percorso opposto rispetto all'inizio muovendo con calma la
concentrazione
dal centro del vostro essere alla periferia fino a che non riprenderete
coscienza del vostro corpo fisico e dei rumori che vi giungono
dall'esterno.
Sciogliete la posizione lentamente.
Tenete presente che una meditazione
prolungata porta il battito
cardiaco e la pressione a livelli molto bassi e per conseguenza sarebbe
scioccante un risveglio troppo repentino.
Il suono del telefono o qualsiasi altro
rumore, durante la meditazione
profonda, può procurarvi un tuffo al cuore. Per questo bisogna essere
attenti nell'organizzare il luogo e le giuste condizioni per la pratica.
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