Antonio D'Alonzo La Pietra Grezza |
La Pietra Grezza è il simbolo ambivalente della materia
passiva. Se su di essa viene esercitata la sola attività umana si
svilisce. Se, al contrario, è l’attività Celeste e Spirituale che viene
esercitata su di essa- al fine di farne una Pietra Tagliata- si nobilita. Il
passaggio dalla Pietra Grezza alla Pietra Tagliata è il simbolo del passaggio
dall’anima oscura all’anima illuminata dalla Conoscenza Iniziatica. Da notare
che in alcune tradizioni, come quella ebraica, la priorità va alla Pietra
Grezza, piuttosto che a quella Tagliata. Non soltanto la Pietra Grezza è
sinonimo di Conoscenza in fieri, in potenza, ma il Tempio deve essere costruito
con Pietra Grezza e non Tagliata: «Levando il tuo scalpello sulla Pietra, la
renderai profana» (Esodo, 20, 25;
Deuteronomio, 27, 5; I Re, 6, 7).
Sempre nella tradizione ebraica la Pietra Tagliata è infatti opera umana: essa
desacralizza l’Opera di Dio, rappresenta l’azione umana che si sostituisce
all’energia creatrice. La Pietra Grezza è anche simbolo di libertà, la Pietra
Tagliata di servitù e tenebre. Nel simbolismo Massonico la Pietra Cubica esprime
la nozione di stabilità, di equilibrio, di compostezza e corrisponde al
sale alchemico. La Pietra Cubica a
Punta è il simbolo della Pietra Filosofale: la piramide che sormonta il cubo
raffigura il Principio Spirituale stabilito sulla base del
sale e del
suolo. La costruzione, Pietra su
Pietra, rinvia a quella di un Edificio Spirituale, ad un Tempio: in altre
parole, al Sé. Nel simbolismo iniziatico, la Pietra che cade dal Cielo è
portatrice di un messaggio celeste. Il monolite nero di
2001: Odissea nello Spazio di Stanley
Kubrick assicura l’evoluzione antropologica dei primati preistorici. In questo
caso, si parla di aeroliti, quali la Pietra Nera di Cibele, il Palladio di
Troia, lo scudo dei Sali, la Pietra Nera incassata nella
Ka’ ba alla Mecca, quella che il
Dalai Lama riceve dal Re del Mondo. Diverso è il caso delle Pietre del Fulmine,
simbolo dell’attività celeste, da cui si formano le armi divine, come l’ascia di
Parashu-Râma
ed il martello di pietra di Thor. Nel poema medievale, il
Parzival,
di Wolfram von Eschenbach, dalla Pietra Caduta dalla fronte di Lucifero- uno
smeraldo- si forma il Graal. La Pietra rappresenta la Saggezza ed è associata
all’acqua. Mosè, all’entrata e all’uscita dal deserto, fa sgorgare una sorgente
percuotendo una Pietra (Esodo, 17,
6). Nella Tradizione Massonica, scolpire la Pietra significa lavorare su se
stessi, forgiare il vecchio Io profano per estrarre la saggezza, la sapienza
iniziatica: il Sé, il Corpo di Luce iniziatico. È un richiamo alla vecchia
Iniziazione di Mestiere, legata all’antica Massoneria Operativa, ed al contempo
è un’operazione di tipo alchemico, preliminare alla creazione del
Lapis Philosophorum, la Pietra
Filosofale capace di convertire il vile metallo in oro. In altre parole, di
creare una nuova Coscienza iniziatica, in grado di mettersi alle spalle, una
volta per tutte, i vecchi residui materici del mondo profano.