Antonio D'Alonzo La Melagrana |
La Melagrana è
simbolo di fecondità e di fertilità. In Grecia era un attributo
di Hera e Afrodite. A Roma le vergini si acconciavano i capelli
con chicchi di Melagrana. La fecondità della Melagrana è
racchiusa nel suo essere un frutto che contiene semi dolci. In
Vietnam, spaccare in due una Melagrana è considerato un gesto di
grande auspicio per il futuro. Ma anche nel Gabon, essa è
simbolo di fecondità paterna. Il mistico cristiano Giovanni
della Croce considera la Melagrana come un simbolo delle
perfezioni divine nei loro innumerevoli effetti, a cui si
aggiunge la rotondità del frutto- simbolo di eternità divina- e
la dolcezza dei chicchi che rinvia alla gioia della
contemplazione. I Padri della Chiesa affermavano: «Come
la Melagrana contiene sotto un’unica scorza un gran numero di
semi, così la Chiesa unisce in una sola fede popoli diversi».
Tuttavia, nel mito greco, la Melagrana ha tutt’altra valenza. In
esso la Melagrana rinvia alla vicenda di Persefone (anche
chiamata Kore dalla civiltà preellenica e Proserpina dai
romani), figlia di Demetra e Zeus, rapita all’Ade da Plutone.
Nella vicenda del mito, Ade dio dell’Oltretomba voleva sposare
Persefone, ma i genitori si opposero. Un giorno, mentre
Persefone raccoglieva fiori in un prato, Ade su una carrozza
tirata da quattro cavalli neri la
rapì, portandola con sé nel suo regno. Demetra impazzita per il
dolore, eliminò tutta la vita vegetale della terra. Zeus, per
paura che tutte le forme di vita potessero cessare senza l’aiuto
di Demetra, mandò Hermes nell’Oltretomba per recuperare
Persefone che, però, aveva mangiato la Melagrana (frutto
dell’Oltretomba) ed era ormai costretta a rimanere con Ade per
tanti mesi, quanti erano i chicchi mangiati. Il seme di
Melagrana consacrato agli inferi è simbolo delle dolcezze
malefiche: per averlo mangiato Persefone passerà un terzo
dell’anno agli Inferi (inverno) ed il resto nell’Olimpo
(autunno, primavera, estate). Il seme di Melagrana può
significare che Persefone ha ceduto alla seduzione e meritato la
punizione. Assaggiare il seme di Melagrana, vuol dire rompere la
legge del digiuno infernale. Chi mangia del cibo infernale non
può ritornare in superficie. Solo grazie ad uno speciale
intervento di Zeus, Persefone può dividere la sua esistenza tra
due mondi. Se i sacerdoti di Demetra ad Eleusi, gli Ierofanti,
erano incoronati di rami di Melagrana durante i Grandi Misteri,
il frutto vero e proprio era proibito agli Iniziati in quanto
provocava la prigionia dell’anima nella carne. In ambito
Massonico, la Melagrana è posizionata su una delle due Colonne
all’ingresso del Tempio come richiamo all’Iniziazione Eleusina
ed al contempo come ammonimento che la fecondità spirituale non
passa dalla soddisfazione dei sensi, dietro cui si nasconde la
trappola infernale che seppellisce l’Anima nella prigione del
corpo. La Via Iniziatica non
passa dall’inganno sensoriale, ma dallo Spirito. La sola
fecondità possibile per l’Iniziato è quella Spirituale. Mangiare
la Melagrana- assecondare i falsi valori della civiltà profana-
significa rimanere imprigionati per sempre nel mondo prodotto
dalla Caduta.