Antonio D'Alonzo Athena |
Athena (Minerva presso i
Romani), Regina del Cielo, nella
mitologia greca è la Dea della Sapienza, della Destrezza e della Guerra. Athena
nasce dalla testa di Zeus, che aveva inghiottito la prima moglie Meti
(Consiglio) per paura che gli potesse dare un figlio a lui superiore. Dopo
l’uxoricidio divino, una spaventosa emicrania tormenta il Re degli Olimpici.
Efesto con un’ascia apre la testa di Zeus, da cui esce Athena, già adulta e con
indosso la sua armatura. Athena è una Dea importante nel pantheon greco e veniva
invocata nei giuramenti solenni, insieme a Zeus e ad Apollo. Atene sorge e si
sviluppa sotto la protezione di Athena. La Dea della Sapienza svolge un ruolo
importante nell’agricoltura, al pari di Demetra e di Artemide. La stagione della
semina si apriva in Attica con tre rituali sacri di aratura, uno dei quali in
onore di Athena inventrice dell’aratro. Athena aveva insegnato agli uomini come
aggiogare i buoi all’aratro e aveva donato loro la pianta dell’olivo. Ad Atene,
la Dea veniva celebrata con la festa delle Panatenee, dapprima una festa
agricola e successivamente dedicata alla sapienza intellettuale. Tra le opere
dedicate alla Dea della Sapienza, si deve ricordare in particolare il Palladio,
una statua che il mito vuole caduta dal Cielo e che ha il compito di proteggere
Atene. Finché il Palladio fosse rimasto al sicuro e gli fossero stati tributati
tutti gli onori dovuti al culto, niente di male sarebbe potuto accadere alla
città. Altra statua dedicata alla Dea è quella di Athena guerriera, situata
presso i Propilei, all’estremità occidentale dell’Acropoli. Athena è spesso
rappresentata con scudo e lancia e con in mano la testa di Medusa. La pianta
dell’olivo, il gallo, la civetta, la cornacchia e il serpente sono sacri alla
Dea. Athena è protagonista in diverse miti. Ella dà le briglie magiche a
Bellerofonte, aiuta Perseo ad uccidere Medusa, insegna ad Argo come costruire
navi, ad Epeo come fabbricare il cavallo di legno con cui cade Troia, dà i denti
del drago a Cadmo ed Eete; ancora aiuta e consiglia Eracle, Diomede, Ulisse e
Tideo. Nella versione romana di Minerva, la Dea della Sapienza ha il suo luogo
di culto sul colle capitolino insieme al tempio di Giunone e Giove. Nel quadro
di Andrea Mantegna, Il Trionfo della
Saggezza sul Vizio, Minerva sconfigge la Dea della Bellezza e dell’Amore,
Venere. Nel Rituale Massonico di Apertura e Chiusura dei Lavori nel Tempio,
spetta al Maestro Venerabile di celebrare la Sapienza:
«Che la Sapienza illumini il nostro
Lavoro», «Che la Luce della Sapienza resti nei nostri cuori». Va da sé, che
la Sapienza di cui si parla in ambito esoterico è il Sapere Iniziatico
Tradizionale e non la mera erudizione storico-filosofica. Quest’ultima non è
inutile, ma funge piuttosto da corollario propedeutico alla Conoscenza, intesa
come Illuminazione Spirituale, Realizzazione Metafisica.