Strane Polemiche
attorno alla
Natura del
Martinismo
30 Dicembre 2015
Nella
giornata del 27
Dicembre 2015,
tramite una
forma non
consona alla
nostra
Tradizione, ed
utilizzando non
strumento non
idoneo, la
figura apicale
di una struttura
martinista, ha
commentato un
editoriale del
Nostro
Venerabile
Ordine, apparso
su
Ecce Quam Bonum
8.
Riportiamo qui
le parole del
fratello Aton,
in modo che sia
chiara la
questione:
" Il Natale è
già passato e
quindi si può
non essere del
tutto buoni. Ciò
mi consente di
assumere una
veste meno buona
di quella che
bisogna usare in
periodo
natalizio e di
esaminare e di
rispondere, con
tale veste, ad
un articolo di
enorme spessore
pubblicato nel
numero 8 della
rivista di studi
Martinisti "Ecce
Quam Bonum" e
firmato "eremitadaisettenodi"
(Il fratello qui
si confonde,
eremitadaisettenodi@gmail.com
è il mio
indirizzo
postale. Non
essendo la
nostra docetica
e i nostri
strumenti
divulgativi
nella mani di
Associati
Digitali, ma
della Grande
Maestranza) e
che si trova
pubblicata in
qualche parte di
questo gruppo.
In detto
articolo si
afferma che il
Martinismo è un
Ordine
Iniziatico
Cristiano e che
niente è
possibile
rimuovere dal
siffatto
trinomio. Molto
dotta e completa
è la spiegazione
del perchè il
Martinismo sia
un Ordine e del
perchè sia anche
Esoterico; mi
permetto quindi
di esprimere la
mia opinione
solo sulla
qualifica
"cristiano"
attribuita al
Martinismo. A
mio parere gli
Ordini Esoterici
non possono
dirsi legati ad
una determinata
religione che,
per natura, non
può essere che
essoterica. La
religione non è
altro che
l'applicazione,
in un dato
territorio e in
una data epoca,
delle regole
apprese
attraverso la
pratica
esoterica. Il
cristianesimo è
intriso di
regole che,
attinte
dall'ordine
cosmico, vengono
adattate al
popolo in cui
tale religione
si è diffusa. La
maniera di
attingere alle
regole del
cosmo, ovvero
alle regole
esoteriche
valide per tutto
il cosmo, è
codificata negli
strumenti
operativi propri
dell'Ordine
Esoterico che si
sceglie di
frequentare, nel
nostro caso
negli strumenti
che il
Martinismo mette
a disposizione.
Ciò non toglie
però che
strumenti
necessariamente
diversi, pur
essi adatti a
conoscere
l'ordine
cosmico, possano
essere posseduti
dagli altri
Ordini Esoterici
comprese le
religioni
rivelate. Fra le
religioni
rivelate il
cristianesimo,
del quale
vogliamo
occuparci in
queste
osservazioni, ha
una parte
esoterica
riservata solo
ai sacerdoti e,
nel caso
specifico,
inizia con il
trasferimento
dell'ordine
sacro, vera e
propria
Iniziazione
riservata ai
sacerdoti
cristiani.
Consta anche di
una parte
essoterica,
riservata ai
"fedeli" ai
quali si
impartiscono, da
parte dei
religiosi
cristiani, quei
sacramenti,
quali il
battesimo, la
cresima, ecc.
che non
conducono ad
alcuna
conoscenza
diretta ma
servono solo a
trasformare la
massa in
"fedeli" cioè in
esecutori di
ordini impartiti
dai sacerdoti
cristiani e per
la loro
salvezza. Gli
ordini impartiti
ai fedeli
dovrebbero esser
tratti dalla
conoscenza,
ottenuta dai
sacerdoti, delle
regole
dell'intero
cosmo, adattate
al popolo cui
sono dirette ed
in quel preciso
momento storico.
Dico dovrebbero
in quanto spesso
si verifica che
dette norme
vengono
"completate" con
altre che le
gerarchie
cristiane,
specie quelle
che dalla
primitiva
religiosità si
sono allontanati
come per esempio
i cattolici,
impartiscono
solo perchè
utili alla
diffusione o
alla
conservazione
del potere
materiale che
l'organizzazione
religiosa ha
senza dubbio
dato loro.
Torniamo adesso
a ciò che ha
provocato questo
intervento; alla
etichettatura
cristiana
dell'Ordine
Martinista. Se
ammettessimo
l'essenza
cristiana del
Martinismo
dovremmo
ritenere gli
strumenti
operativi
martinisti
tratti da
rituali e dalla
simbologia
cristiana,
ovvero dalla
parte esoterica
della simbologia
cristiana. Ma
gli strumenti
operativi
cristiani, cioè
gli strumenti
che portano alla
conoscenza i
sacerdoti
cristiani, noi
non li
conosciamo.
Conosciamo solo
il risultato
che, con detti
strumenti, le
gerarchie
cristiane dicono
di aver
conseguito. Tali
strumenti non
possono essere
conosciuti da
chi non è stato
iniziato, cioè
ha ricevuto
l'ordine sacro,
al cristianesimo
così come gli
strumenti
martinisti sono
conosciuti solo
dai Martinisti e
gli strumenti
Massonici solo
dai Massoni. E
dico questo in
quanto, come
tutti coloro che
percorrono la
via esoterica,
mi è stato detto
che, tranne gli
strumenti di
base utili per
liberare l'uomo
dalle scorie
accumulate dopo
la nascita,
operazione
essenziale per
giungere alla
conoscenza, gli
strumenti........si
ricevono, e non
dagli uomini.
Tali strumenti,
fra l'altro,
sono specifici
della via che si
percorre.
Sarebbe inutile
e forse anche
dannoso,
avvalersi del
sincretismo
nell'uso di
strumenti
operativi. Ed
allora? Se
considerassimo
il Martinismo
esoterismo
cristiano
dovremmo
ammettere di
adoperare solo
gli strumenti
che i cristiani
voglio farci
conoscere,
ovvero strumenti
non operativi,
buoni solo ( e
non sempre) a
pervenire al
significato
letterale o
morale del
simbolo. Faremmo
cioè come dice
Giacomo Tallone;
resteremmo fermi
al primo passo
sulla via
iniziatica. Ed
allora, più che
di Ordine
Esoterico
Cristiano io mi
permetto di
definire il
Martinismo un
Ordine Esoterico
che manifesta i
suoi benefici
influssi su
tutti gli
uomini, compresi
i Cristiani. In
sostanza lo
rende cosciente
del beneficio
che la
conoscenza
ottenuta con
strumenti
martinisti
apporta alla
sostanza delle
norme relative
anche cristiane
e si attiene a
norme
essoteriche
cristiane
modificate, o
meglio adattate,
con il frutto
della conoscenza
esoterica
acquisita con
strumenti
Martinisti.
Trascura,
naturalmente non
condividendole o
ritenendole
superflue, le
norme dai
sacerdoti
aggiunte per la
diffusione o la
conservazione
del loro potere.
mi sia
consentito, per
finire,
aggiungere che
mi lasciano
molto perplesso
due affermazioni
contenute
nell'articolo
della rivista
"Ecce Quam
Bonum". La prima
è relativa al
libro sacro.
Intanto vi è da
dire che non in
tutte le Logge
Martiniste esso
è presente. In
ogni caso
ritengo di poter
dire che se tale
libro è presente
in una Loggia di
un Ordine
Esoterico, lo
stesso deve
richiamare la
parte del libro
riconducibile
all'esoterismo e
non quella
riconducibile
all'essoterismo.
Che quest'ultima
si diversa per i
vari popoli e
nei diversi
tempi non solo è
giusto ma è
anche necessario
altrimenti
avremmo norme
valide per
orientali,
africani,
occidentali ecc.
E ciò, se si
tiene conto
della morfologia
dell'individuo
adatta al luogo
in cui vive,
sarebbe
impossibile.
Come sarebbe
impossibile se
le stesse norme
fossero vigenti
nelle varie
epoche. Ciò che
bisogna
accuratamente
evitare, e ciò
il vero Iniziato
lo sa fare bene,
è ciò che divide
fra le varie
religioni, ciò
che uomini,
anche religiosi
che non hanno
conosciuto,
pretendono di
imporre ai
propri simili
solo per
favorire il loro
potere le
proprie
necessità. Altra
piccola
osservazione che
credo però sia
frutto di un
"lapsus calami"
dell'estensore
dell'articolo
nella rivista
Ecce Quam
Bonum", è
opportuno farla
in quanto nello
stesso articolo
si dice che il
Martinista non
Cristiano non
può essere
accolto fra le
fila
dell'Ordine, o
almeno del
Sovrano Ordine
Gnostico
Martinista. Non
mi permetto di
entrare nel
merito del
criterio di
selezione di
altri Ordini
Martinisti. È
solo che questa
norma non riesco
a comprenderla
essendo io un
credente e non
un religioso"
Terminata
l'analisi
dell'aspetto
formale, che già
basterebbe per
inquadrare
dipinto e
pittore,
scendiamo adesso
nella sostanza
della cosa. La
quale, tenuto
conto
dell'evidenza
pubblica e
social
conferita,
assume risvolti
decisamente
perniciosi in
quanto gettono
grave confusione
fra gli
associati al
N.V.O e sui
profani.
La questione che
ha dato "uggia"
al fratello è
inerente alla
radice cristiana
del martinismo.
Cosa in se e per
se
universalmente
acclarata e
consolidata
(nota1). Chiara
anche per lo
stesso fratello,
che nel
lontanissimo 27
Settembre 2014,
ebbe a firmare
un Protocollo
del Martinismo
Italiano
http://www.fuocosacro.com/pagine/maestri/protocollo%20fratellanza%20martinista%20italiana.htm
. Protocollo che
ben conosciamo,
essendo stati
noi a
contribuirne
alla forma e
alla sostanza
del medesimo,
mentre altri si
sono solamente
accodati,
dimostrabile
tramite
documento con
data certa.
dove si
ribadivano
alcuni punti
estremamente
semplici:
1. l'Ordine
Martinista è
stato fondato da
Papus
2. E' centrale,
nel martinismo,
la Tradizione
Cristiana, senza
però escludere
(ovviamente se
la prima è
centrale le
altre sono
collaterali)
ogni altra
tradizione
religiosa o
spirituale.
Sul punto primo,
immagino, che il
fratello
potrebbe dire,
in quanto lo ha
già detto, che
sa bene che il
fondatore del
moderno Ordine
Martinista è
stato Papus, ma
che gli
strumenti sono
del Filosofo
Incognito e di
Martinez.
Peccato che per
quanto concerne
il secondo gli
strumenti sono
raccolti, in
modo variegato
ed articolato,
nel deposito
rituale degli
Eletti Cohen,
che niente a che
confondersi con
quello
martinista.
L’Ordine del
Martinez lavora
su due piani
diversi. La
parte esteriore
opera nei primi
tre gradi della
Libera Muratoria
Azzurra
(apprendista,
compagno, e
maestro) da cui
sono attinti gli
elementi
ritenuti
maggiormente
qualificati per
le operazioni
degli altri
gradi. Questi
sono poi ammessi
ai quattro gradi
della Classe del
Portico
(Apprendista
Cohen, Compagno
Cohen, Maestro
Cohen, Maestro
Speciale Cohen),
ed infine alla
terza classe
detta “Classe
del Tempio”
(Maestro Eletto
Cohen, Grande
Maestro Cohen,
Grande
Architetto,
Grande Eletto di
Zorobabele).
Terminate le
classi rituali,
chi deteneva
determinate
qualifiche,
accedeva ad una
classe segreta
detta “Réau-Croix”.
Dove l’Adepto, a
seguito di
complessi riti
di purificazione
e preghiera che
culminavano in
un grande
rituale
teurgico, doveva
essere investito
dalla Chose (la
manifestazione
divina) delle
chiavi di passo
che ne
certificassero
la preparazione
e la
finalizzazione
spirituale ed
iniziatica di
tutto il suo
percorso
massonico e
teurgico. Il
martinismo
lavora su tre
gradi, che da un
lato non si
innestano sopra
i gradi della
massoneria
azzurra, e
dall'altro non
poggiano su
nessun Capitolo
o Corpo Rituale.
Lo stesso
Willermoz,
allievo
anch'esso di
Martinez, diede
vita ad un corpo
rituale
massonico, e non
ad una
fratellanza o
Ordine disgiunto
dal perimetro
libero muratorio.
Oggi, in Francia
come in Italia,
gruppi
qualificati di
Eletti Cohen
stanno
rileggendo e
reinterpretando
la dottrina del
Martinez non
tanto in chiave
cabalistica,
quanto piuttosto
gnostica. Del
resto i rituali
che provengono
dal Martinez che
tipologia e che
natura hanno ?
Quale il quadro
di riferimento ?
Riporto per
meglio chiarire
due questioni.
La prima
riconducibile
all'esigenza
degli Eletti
Cohen del
Martinez
(sposato con
rito cattolico
romano, e non
protestante come
qualcuno ha da
dire) pretendeva
che i suoi
"Liberi Muratori
Cohen"
partecipassero
alla funzioni
religiose e
prendessero
l'eucarestia
prima di ogni
operazione. La
seconda relativa
alla sostanza
della loro
ritualità, dove
riporto una
preghiera in uso
in tale Ordine :"
Nel Nome
dell'Eterno:
Amen, Amen,
Amen, Amen.O
Verbo Divino! O
Gesù! O
Salvatore del
mondo! mi unisco
in quest'ora ed
in questo
istante a
tuttigli Spiriti
della Creazione
che compongono
la Tua celeste
Corte; ed in
questo momento
in cui Tu
percorri tutti i
cerchi
dell'Universo,
per manifestarvi
la Tua gloria,
la Tua giustizia
e la Tua
misericordia,
rinnovano con
ammirevole
armonia questo
Cantico: "Santo!
Santo! Santo il
Signore,Dio
degli eserciti!
I cieli e la
terra sono pieni
della Tua
gloria. Osanna
nell'alto dei
cieli!Che nel
Nome di Gesù
ogni ginocchio
si pieghi nel
Cielo, sulla
terra e negli
inferi; e che
ogni lingua
professi che
Nostro Signore
Gesù-Cristo è
nella gloria di
Dio suo Padre.
Amen!Signore,
apri le mie
labbra, e la mia
bocca proclamerà
le Tue lodi.O
Dio, vieni in
mio soccorso;
Signore,
affrettati a
soccorrermi. Sia
gloria al Padre,
al Figlio ed
alloSpirito
Santo, com'era
in principio,
com'è ora e
sempre sarà nei
secoli dei
secoli. Amen.O
Verbo Divino! O
Gesù! O
Salvatore del
mondo, mi unisco
in quest'ora ed
in questo
istante a
tuttigli spiriti
della creazione
che compongono
la Tua celeste
corte; e che in
questo momento
in cui Tu
percorri tutti i
cerchi
dell'universo
per manifestarvi
la Tua gloria,
la Tua giustizia
e la
Tuamisericordia,
ripetono con
ammirevole
armonia questo
Cantico:SANTO!
SANTO! SANTO IL
SIGNORE, IL DIO
DEGLI ESERCITI:
I CIELI E LA
TERRA SONO PIENI
DELLA TUA
GLORIA: OSANNA
NELL'ALTO DEI
CIELI."
Mi fermo per
spirito di
fratellanza, non
volendo ancora
insistere su
tali evidenze,
per colui che
desiderasse
ulteriori
approfondimenti
può visionare
questa
raccolta di
cristianissime
preghiere Cohen.
Per quanto
riguarda il
Filosofo
Incognito gli
strumenti
utilizzati erano
la riflessione
filosofica e la
preghiera. Da
ciò chiaramente
si desume dalla
lettura di
Chaptal
(praticamente
contemporaneo
del Filosofo
Incognito).
Inoltre invito
anche a leggere
il Trattato sul
Ministero
dell'Uomo di
Spirito, sempre
del Filosofo
Incognito, dov'è
magistralmente
affrontata la
questione della
differenza fra
cristianesimo e
cattolicesimo.
Inoltre lo
stesso Louis
Claude de
Saint-Martin
ebbe notevoli
perplessità
all'utilizzo del
sistema teurgico
del Martinez,
prediligendo
diversa strada.
Solamente la
persona più
sprovveduta, o
in malafede,
potrebbe
sostenere che il
Filosofo
Incognito non
trovasse nella
centralità della
figura del
Cristo,
l'elemento
necessario ed
indispensabile
per operare la
reintegrazione.
Purtroppo il
Filosofo
Incognito è
spesso
trascurato
proprio da
coloro che
pretendono di
essere
martinisti.
Quindi dobbiamo
concludere che
nel caso gli
strumenti
martinisti
abbiano radice
nel Teurgo di
Lione o nel
FIlosofo
Incognito,
questi hanno
forma e sostanza
cristiana.
Purtroppo queste
non sono
opinioni,
dettate da una
volontà di
mettersi in
evidenza, questa
è verità
storica,
facilmente
acquisibile per
colui che
antepone la
Tradizione al
proprio Ego.
Vogliamo qui
offrire alcune
biografie, che
meglio
permettono di
comprendere la
natura dei due
Maestri, al
lettore estraneo
al nostro
perimetro, come
a coloro, che
pur facendone
parte, non sono
eruditi nei
fondamentali
storici del
nostro Ordine.
Louis Claude de
Saint-Martin
http://www.martinismo.net/7%20louis%20claude%20de%20saint-martin.htm
Martinez
de Pasqually
http://www.martinismo.net/7%20Martin%C3%A8s%20de%20Pasqually.htm
Il fratello fa
poi una strana
confusione fra
Cristianesimo e
Religione
Cristiana,
sostenendo che
non ci
appartengono gli
strumenti della
classe
sacerdotale.
Fermo restando
che ormai
dall'ottocento
tutti hanno ben
chiaro, o
dovrebbero avere
ben chiaro, cosa
differenzia una
forma spirituale
da una forma
religiosa
(semplicemente
diremo che il
rapporto fra i
due fenomeni è
equiparabile
alla differenza
fra contenuto e
contenitore.
Comprendo che
anche questo è
concetto
piuttosto
difficile da far
comprendere agli
anticristiani
militanti, ai
cercatori di
patenti e
prebende, e a
chi sostituisce
la docetica con
raccolte di
affermazioni).
Visto che noi ci
richiamiamo alla
prima e non alla
seconda, basti
dire che da una
semplice lettura
dei Vangeli,
scaturisce la
dimensione di
infusione
spirituale ed
apostolica che
noi martinisti
richiamiamo.
Buffo poi che
nel perseverare
di tale errore,
il fratello, o
chi per lui,
narra:" a
proposito: di
quale
cristianesimo si
parlerebbe?
cattolico?
ortodosso alla
Amadou?
protestante alla
Martinez?
rosacrociano
alla Bohme? " A
prescindere
ancora
l'infantile
errore fra
cristianesimo e
cattolicesimo,
il fatto che
ognuno di questi
personaggi che
hanno
interpretato il
martinismo si
dichiarassero
cristiani,
assieme ai due
Papus, al
Martinez, al
Bricaud, al
Sacchi, ecc..
ecc.., dovrebbe
suggerire che
essi
riconoscevano
nella funzione
Archica del
Cristianesimo,
il vettore e la
linfa vitale del
martinismo.
Ovviamente il
fratello, o chi
per lui, si
chiede a quale
cristianesimo ci
riferiamo. Ci
riferiamo a quel
cristianesimo
che precede,
come ogni forma
spirituale
precede, ogni
forma religiosa.
La cui
narrazione il
Sacrificio, il
Dio che diviene
Uomo, i suoi
simboli e
nomi(la croce,
il nome del
Cristo, INRI,
ecc.. ecc..)
vivono
all'interno dei
nostri rituali,
e da cui traiamo
comunione
verticale.
Ovviamente
questiono
difficili da far
comprendere a
colui o coloro,
che offrono
chiavi di
lettura tese a
giustificare a
posteriori, la
propria vita, o
a priori tesi
con cui
costruirsi
palchi di gloria
effimera.
Tralasciando
però siffatte
argomentazioni,
che potrebbe
risultare
indigeste per
taluni, la
conclusione del
fratello è che i
nostri strumenti
sono di
derivazione
ebraica . Buffo
non sono
cristiani perchè
non abbiamo la
possibilità di
accedere a tali
strumenti, ma
sono ebraici
perchè a tali
strumenti
accediamo ? Sa
il fratello il
percorso che
dovrebbe fare in
ambito ebraico
ortodosso
solamente per
vedere dallo
spioncino la
Torah? Sai che i
sacerdoti nel
Tempio
ufficiavano
lontano dagli
occhi del popolo
? No non lo sa,
forse qualche
grado di altro
corpo rituale fa
credere ai più
di essere
Sacerdoti in
grado
dell'Unità.
Provi a spendere
tale titolo
all'interno di
altri consensi
iniziatici, e
vediamo se
questi
comprendono tale
unità. Comunque
quali sono
questi strumenti
di derivazione
ebraica ?!
Mistero..... Mi
risulta, invece,
che gli
strumenti
martinisti sono:
un rituale
giornaliero
variamente
articolato con
Salmi tratti
dalla Bibbia in
latino. Una
purificazione
mensile ( con
rimandi alla
tradizione
ermetica
rinascimentale e
cristiana), un
rituale di luna
piena (che nel
nostro ordine è
un percorso di
quattro rituali)
con una
strutturazione
ampiamente
variegata nella
forma, ed infine
un solstiziale
ed un
equinoziale che
affondano nella
tradizione
teurgica
salomonica, e
nella matrice
gnostica
eucaristica.
Altro non mi è
dato di sapere,
si vede che il
fratello ha dei
rituali a noi
sconosciuti.
Ancora dati
esatti sono qui
riportati, e non
fantastiche
affermazioni. Se
volessimo
procedere lungo
la china,
sbagliata,
imboccata dal
fratello attorno
alla confusione
religiosa,
possiamo
certamente
affermare che
alcuni di noi
possiedono delle
qualificazioni
sacerdotali
apostoliche, in
virtù dei rami
collaterali
provenienti
dalle chiese
minori
apostoliche ed
erranti.
Questione questa
assai diversa da
quella della
Chiesa
fantasmagorica
del Doniel. Tali
rami, innestati
al tempo del
Bricaud, ci
permettono in
potenza di
attivare il
patrimonio
sacramentale.
Ovviamente
bisogna avere le
qualificazioni
formali e
sostanziali per
poter procedere
lungo tale via.
Purtroppo, per
lui, mentre è
evidente la
continuità nella
forma e nella
sostanza del
cristianesimo,
niente della
contiguità
spirituale e
religiosa
dell'ebraismo
abbiamo.
Dimentica forse
l'erudito
fratello che
proprio nel
rituale di
loggia, della
sua struttura,
vi è menzione al
fatto che (cito
in modo
volutamente non
sincrono) i
nostri rituali
niente avranno a
che fare con
quelli degli
ebrei, ecc...
ecc... ? (parole
del Filosofo
Incognito).
Cos'è ? Ci
dimentichiamo
per far
polemica, quanto
ogni giorno si
dovrebbe
interpretare a
livello rituale?
Chiaramente
suggeriscano,
anche al più
ottuso, una
verità
fondamentale,
che lo stesso
Louis Claude de
Saint-Martin più
volte richiama,
anche nel suo
scritto, PER
COLORO CHE LO
HANNO LETTO,
l'ELEVAZIONE DEL
NOME DIVINO.
Questa verità è
di un
tralasciare alle
spalle proprio
una determinata
dimensione
rituale e
spirituale, e di
completarla
reintegrandola e
trasformandola
completamente.
Se quanto sopra
non bastasse va
ricordata la sua
firma in CALCE,
sempre nel
lontano 17-18
Ottobre 2015,
alla bolla di
fondazione del
N:::V:::O:::: In
cui si recita
testualmente il
SOVRANO ORDINE
GNOSTICO
MARTINISTA è
ORDINE CRISTIANO
ED INIZIATICO,
senza se, senza
ma, senza però.
Bolla
consultabile a
questo indirizzo,
che riportiamo
privata dei nomi
degli 11
firmatari. Dove
come secondo
nominativo
risulta proprio
il nostro Caro
Fratello. Posso
assicurare che
nessuna
costrizione è
stata fatta al
fratello in sede
di firma, anzi
ricordo come
gentilmente
abbia invitato i
suoi fratelli
presenti a
firmare in retro
la bolla. Aveva
letto? Avevano
letto? Oppure si
è lasciato
trasportare
dall'aria del
momento?
Ora il fratello
potrà dire che
la firma è stata
un gesto di
cortesia, e
sostenere che è
opinione che il
martinismo sia
cristiano.
Purtroppo un
Ordine
Iniziatico non
vive di
Opinioni, ma di
docetica. Al
contempo un
Ordine che si
definisce
martinista
significa che ha
scelto le forme,
gli statuti e i
regolamenti
tipici del
martinismo.
Infine un
iniziato, quando
appone la firma
"magica" non
compie gesti di
cortesia, ma
gesti di
volontà. Ecco
forse il
problema è
proprio questo,
un diverso modo
di intendere
cosa è e cosa
non è iniziatico
e docetico.
Quanto sopra
riportato
basterebbe a
tratteggiare lo
stato delle
cose, ma volendo
offrire qualche
spunto di
riflessione ,
mi permetto
alcune
osservazioni:
Nella sua
perseveranza
successiva, egli
cita le
costituzioni di
Flamelicus
dell'Ordine
Martinista.
Purtroppo si
ignora,o si fa
finta di
ignorare, che
tali
costituzioni,variamente
poi rivedute dai
successivi Gran
Maestri di
quella
Filiazione
Martinista,
postulano come
elemento
centrale, in
ossequio alla
totale
convergenza
dell'Ordine
Martinista
Italiano nei
confronti del
martinismo
papusiano, che
"L'Ordine
Martinista è un
Ordine CRISTIANO
(che ovviamente
NON vuol dire
minimamente
"cattolico",
anche se
purtroppo a
molti non è ben
chiara la
difformità fra
Forma Spirituale
e Forma
Religiosa, e per
amore di tali
persone riporto
una breve nota
finale(2) ).
L'elemento
centrale,
dell'Opera
Martinista, è
costituito dal
Riparatore
(ovvero Nostro
Signore Gesù
Cristo,visto che
è, appunto, con
il nome di
"Riparatore" che
lo appella
L.C.d.S.M.).
Tale centralità
è raccolta nella
formula
pentagrammatica,
o nome
pentagrammatico,
che vedo ancora
essere
utilizzato dal
caro estensore
dell'articolo in
oggetto, e di
cui rimando a
nota margine
(3).
La professione
di armoniosa
risonanza verso
il Martinismo
papussiano fu
poi
definitivamente
pronunciata nel
1965 allorquando
l'Ordine
Martinista,nella
persona del Suo
G.M.O. U.Zasio
(Artephius)
firmò un
Fraterno
Trattato di
Amicizia con il
CRISTIANISSIMO
Ordre Martiniste
Universel di
Philippe
Encausse il
quale,lo
precisiamo,fu
chiamato
Philippe dal
padre (ovvero
Papus) in
ossequio al
mistico e
taumaturgo
CRISTIANO Maitre
Philippe Maestro
spirituale non
solo di Papus ma
anche di
Teder,Sedir,Haven,Adam,ovvero
i più importanti
membri del primo
Supremo
Consiglio
dell'Ordre
Martiniste.
Davvero un
autogol, di rara
perizia, risulta
essere la
seguente
affermazione:
"Tutte queste
ragioni espresse
in breve
necessariamente
ci portano a
sottoscrivere in
pieno quanto il
Gran Maestro del
Martinismo
svizzero,
Tripet, ebbe a
rispondere ad
una circolare di
Papus (figlio)
del 5 aprile
1968 con la
quale si
obbligavano i
Martinisti: 1.
alla credenza
nella divinità
di Gesù Cristo;
2. alla recita
del "Pater"
nelle riunioni
di gruppo. Nella
lettera (in
risposta a detta
circolare) del
14 aprile 1968
il F. Tripet
dava una
esauriente
risposta delle
ragioni che lo
portavano a non
accettare tali
imposizioni."Forse
coloro che
sparano tali
notizie,maldestramente
ricopiate dagli
scritti di
Brunelli
ignorano che a
seguito di tali
dichiarazioni il
Tripet fu
escluso dalla
Federazione
Martinista di
Filiazione
Papussiana (che
raccoglie circa
l'80% dei
Martinisti del
mondo) e ciò
determinò la
quasi completa
scomparsa del
Martinismo in
Svizzera!
Ignorano i
"tifosi"dell'"anticristianesimo
martinista" che
la maggior parte
degli Ordini
Martinisti che
operano in
Italia sono
costituiti da 4
gatti e che in
Francia l'Ordine
Martinista vanta
migliaia di
affiliati la
maggior parte
dei quali sono
cattolici
praticanti e che
per il
Martinismo
francese, "un
Ordine
Martinista che
non sia
cristiano NON è
un Ordine
Martinista".
Infine ignorano
che la
diffidenza di
buona parte del
Martinismo
francese e di
molti altri
paesi verso il
martinismo
italiano è
proprio dovuto
ad alcune
derive"pitagorico-pagan-evoliane"di
certi ambienti
di frangia.
Degli eterni
fuori posto
dell'iniziazione,
che vagheggiano
il
ricollegamento
con eggregori
morti e sepolti
da millenni, che
in forza della
loro genesi
eterodossa ed
eterogenea
tendono a
frammischiare
continuamente
depositi,
concetti,
simboli e
strumenti. La
benchè minima
conoscenza della
storia recente
del martinismo
italiano,
dovrebbe inoltre
invitare a
riflettere sul
come e sul
perchè il
successore del
Fratello Nebo,
al momento di
scegliere il
nome del nuovo
Ordine, lo
individuò nel
nome dell'Ordine
di Philippe
Encausse (E
CERTO NON PER
SVISTA,
ATTRIBUENDOSI
NOME DI ORDINE
MARTINISTA GIA'
ESISTENTE E GIA'
OPERANTE), ed
ancora come mai
procedette ad
una revisione e
sfrondamento dei
rituali facenti
parte del corpo
docetico di tale
Ordine ?!
Questioni che
andrebbero
affrontate con
maggiore
formazione ed
attenzione
specifica, e non
attraverso lo
sventolamento di
asserzioni di
massima atte a
raccogliere il
plauso di un
volgo estraneo
alle nostre
forme e
sostanze.
Del resto nei
rituali di
loggia del caro
fratello non
sono fortemente
presenti
richiami alla
sola tradizione
ermetico o
esoterica
cristiana ?
Misteri della
ragione, la
quale può essere
bestia più
bizzarra della
fede. Del resto
il caro fratello
conclude dicendo
che è uomo di
credo e non di
religione. Belle
parole, peccato
che non sappiamo
a chi si
riferisca quando
parla di
religione. Io
preferisco
essere uomo di
conoscenza e non
di credenza
(specie quando
mal riposta) .
Un fantasioso
fratello ha
scritto della
necessità di
ricercare
aperture
internazionali.
Mi permetto di
far notare al
fratello che in
base ai miei
rapporti,
pregressi e
odierni con la
realtà
martinista
internazionale
(Romania/Francia/Brasile/Venezuela)
sussiste sempre
e comunque, nel
martinismo
regolare, un
duplice comun
denominatore:
l'Ordine
Martinista è
stato creato da
Papus
(raccogliendo la
forma e la
sostanza di un
pregresso che
trova ed affonda
le proprie
radici in
mistici ed
esoteristi
cristiani), e
l'Ordine
Martinista è
Ordine Cristiano
Iniziatico (come
potrà evincere
dalla lettura
dei manifesti
delle varie
strutture
operanti
all'Estero).
Concludo con tre
osservazioni:
(a) Se la
maggioranza
delle strutture
martiniste
concordano su
alcuni punti
immodificabili
attorno alla
nostra genesi un
motivo ci sarà.
E tale motivo
non risiede in
qualche ottusità
generale, ma
nella cagione
stessa della
nostra
iniziazione e
progressione. Il
martinismo non
ha fine in un
rituale, che
qualcuno
costantemente
mendica, bensì
in una radice,
che trova
amplificazione
in un corpo
rituale e
docetico, tesa
ad una
progressione.
Questa radice è
cristiana.
(b) Dove sono
finiti i vari
assertori di una
non centralità
della tradizione
cristiana del
martinismo ?
Cosa ci hanno
lasciato ? Dove
sono le loro
strutture? Come
sono stati
accolti nella
tanto ricercata
comunità
martinista ?
Silenzio. Pure i
loro figli
spirituali hanno
provveduto a
riformare i loro
lasciti, e
sfrondarne i
depositi.
(c) Volendo e
dovendo
scegliere come
Luce dei Maestri
Passati da un
lato Martinez,
Louis Claude de
Saint-Martin,
Bohme, Papus
padre e Papus
figlio, Maitre
Philippe,
Sacchi, ecc
ecc... e le
elucubrazioni
sospese fra il
relativismo di
una certa libera
muratoria, e la
fantasia di una
certa teosofia,
di cui alcuni
sono impregnati,
posso
assicurare, che
nella vita
decisione più
facile giammai
ho preso. Per
cui essere
definiti da
questi confusi
maestri
"parrocchia di
periferia", mi
procura un gran
sorriso, ed al
contempo è
indicativo del
livello di
comprensione
delle cose
maturato in
certi ambiti.
Del resto non mi
stancherò mai di
dirlo. Quando ci
indirizziamo
verso una
struttura
iniziatica,
sarebbe
necessario
chiedersi da
dove essa nasce.
E' portatrice di
una reale
continuità
iniziatica, è
espressione di
un peculiare e
armonico
deposito
docetico e
rituale, oppure
è frutto
dell'EGO di
separazione e
frattura, di
espulsioni, o
genesi capziose
?! Nel caso che
niente vi sia di
peculiare, o in
assenza di reale
continuità,
forse sarebbe
meglio
sciogliersi e
confluire, se
ammessi
(ovviamente)
verso strutture
similari sotto
un profilo
docetico e
rituale.
Ovviamente
questo non verrà
mai fatto... ma
anche ciò
dovrebbe far
suonare un
campanello di
allarme.
Il Martinismo è
Ordine
Iniziatico
Cristiano la
nostra non è
opinione è
docetica.
Chiunque abbia
diversa idea, è
ben libero di
esprimerla, ma è
pregato di non
usare la nostra
immagine per
dare lustro e
risalto alle
proprie
opinioni. Al
contempo il
martinismo non è
una teosofia
ricca o una
massoneria
ricca: un luogo
dove dissertare
fra uomini di
dubbio. Bensì un
luogo di opera
per uomini di
desiderio. Del
resto so bene
che anche quanto
scritto sarà
opportunamente
portato a suo
vantaggio onde
cercare una
qualche forma di
maestosa
autocelebrazione
(così come per
la questione
delle donne al
quarto, le quali
in molti ordini
sono presenti
già da prima
dell'associazione
al martinismo
del fratello:
quindi
difficilmente se
ne può prendere
merito
filosofico o
ideologico), ma
tanto dovevamo
dire. Perchè gli
assertori di
idea diversa,
invece di
proporre nei
modi e nei
tempi, un
dialogo docetico
con TUTTE le
strutture
presenti,
ricorrono al
social per
aggredire le
altrui
posizioni, e poi
come vittime
corrono a
cercare sostegno
? Semplicemente
perchè non sono
interessati a
convergenze, o
elaborazioni
docetiche, ma
solamente al
lustro
personale, e al
plauso
occasionale.
Purtroppo a
genesi
eterogenea,
fa seguito
una
formazione
eterodossa.
Note:
(1) il
Martinismo è
Ordine
Iniziatico
Cristiano
http://www.martinismo.net/5%20martinismo%20ordine%20cristiano.htm
(2) La forma
religiosa
rappresenta la
contingenza
storica e
culturale in cui
si è incarnato,
per rendere
divulgabile in
forma essoterica
un messaggio
spirituale che
affonda la
propria sostanza
nella radice
metafisica.
La forma
spirituale
rappresenta
l'elemento
concettuale e
vivificante
della forma
religiosa:
l'elemento
metastorico e
sottile a cui
tramite i nostri
RITUALI
intendiamo
verticalmente
ricollegarci.
Il
concetto è per
sua natura uno e
metastorico, e
le
‘rappresentazioni’
sono i tentativi
storici,
culturali di
rendere
sensibile quello
che sensibile
non è.
(3) L'elevazione
del Nome Divino
http://www.martinismo.net/5%20elevazione%20del%20nome%20divino.htm
(4) La formula
pentagrammatica
http://www.martinismo.net/99%20Formula%20Pentagrammatica.htm
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