Satprem

Pino Landi

 

 

Satprem significa colui che ama davvero (sarà Mère a dargli questo nome): Nacque a Parigi nel 1923. Ha trascorso l’infanzia sulle coste della Bretagna, che gli hanno lasciato per tutta la vita il senso ed il bisogno di grande spazio.

Il padre era un uomo estremamente religioso che cercò di instillare nel bambino una educazione religiosa dogmatica e bigotta, tale da disgustarlo completamente.

Giovanissimo, aveva diciott’anni, entrò nella Resistenza francese per combattere i nazisti.

L’esperienza fu drammatica; si accorge che nel suo gruppo c'è un agente del controspionaggio tedesco; racconta lui stesso: "…allora mi sono messo in moto per avvertire i compagni. Il primo da cui sono andato era anche lui un traditore. Appena sono uscito da casa sua è arrivata a tutta velocità un'auto della Kriminal Polizei e ne sono balzati fuori due tizi con la rivoltella in pugno...".

Dopo di ciò trascorre un anno e mezzo nei lager nazisti: "…una specie di nullifìcazione di tutto quello che credevo fosse 'me' ….che cosa resta di un uomo quando non resta più niente?".

 

Nel dopoguerra, segue un cugino, nominato governatore di Pondichèry, viene assunto come funzionario governativo ed incontrò per la prima volta Mére e Sri Auribindo.

Racconta lui stesso l’incontro:” ….Sri Aurobindo era un po’ particolare. Non incontrava mai nessuno. Solamente tre o quattro volte all’anno i suoi discepoli, o chiunque volesse, potevano vederlo passandogli davanti. Insomma, quello che in India chiamano un darshan. Così in quei giorni mi sono mescolato alla folla che passava davanti a lui…Sri Aurobindo, per me, era un pensatore, un filosofo…Ma non è un pensatore che ho incontrato: è stato uno sguardo. Ho incontrato uno sguardo…è stato come riconoscere all’improvviso il mio luogo…non scoprire qualcosa di altro; ma, d’un tratto, riconoscere…”

 

Satprem se ne andrà presto dall’India, in cerca di avventura ed esperienze forti, nelle foreste vergini della Guiana a cercare l'oro, poi in Brasile, nell'Africa Nera.

"Volevo andare... non m'importava dove, ma fino in fondo, al limite... E tutto il mio bagaglio consisteva in una copia della Vita Divina di Sri Aurobindo, che mi portavo dietro dappertutto".

Poi torna sulle strade dell'India, iniziato da un sannyasin, diviene lui stesso sannyasin e da sannyasin vive fino al limite di ogni resistenza.

Nel 1954 torna definitivamente accanto a Mère. Racconta: “…un giorno dei miei trent’anni ho incontrato [Mére]… aveva ottant’anni: era giovane e sorridente come una ragazzina… è la più stupenda avventura che io abbia vissuto. L’ultima porta che si apre quando tutte le altre sono chiuse sul niente. Per quindici anni Mère mi ha portato lungo piste sconosciute che se ne andavano nel domani dell’Uomo o forse verso il suo vero inizio…Mére è il segreto della Terra”

Per vent'anni, testimone meticoloso, registra su nastro dalla viva voce di Mère, commenti, considerazioni, tutto l’immane lavoro che Ella svolge sulle cellule del proprio corpo. Nel continuare l’esplorazione della Materia, che Sri Aurobindo aveva iniziato, Mère fa una fantastica scoperta: “Oltre all’intelletto che ci ha fatti uomini, e infelici tra felici animali, esistono nel corpo altri centri pensanti, altre menti; c’è una mente delle emozioni, c’è una mente delle sensazioni fisiche.. Esiste anche nel fondo delle cellule, oltre la loro mortale memoria genetica; una mente solare e immortale, capace di aprire la strada ad un altro essere dopo l’uomo”.

Quando Mère abbandona il corpo, Satprem sarà costretto a lasciare l'ashram: "La storia dell'ashram di Pondichéry è la storia di un vecchio clan ferocemente attaccato ai suoi privilegi 'spirituali', così come altri tenevano tanto ai muscoli che li avevano fatti re fra le grandi scimmie... Non c'è niente di più moralista della vecchia specie, niente di più legale". Fra il 1978 e il 1981 pubblicherà fra infinite lotte, col solo aiuto della sua compagna Sujata e di un piccolo numero di fraterni iconoclasti, L'Agenda di Mère. Dopodiché l'avventura annunciata da Mère comincerà anche per lui: nel suo corpo, nelle sue cellule.

   

[Home]

 

Logo di Fuoco Sacro Fuoco Sacro Web Ring By MilleNomi & Galahad