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Samael Aun Weor
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Samael Aun Weor (Víctor Manuel Gómez Rodríguez ), si incarna a Santa Fé di Bogota, in Colombia, nel 1917, in un ambiente connotato dalla povertà e da una ferrea cultura cattolica. La ristrettezza di mezzi economici sarà una compagna costante, che lo accompagnerà lungo tutto il decorso della sua esistenza; tale condizione di stato è vissuta da Samael Aun Weor come un'ennesima prova lungo il percorso di spogliazione dall'ego, e al contempo come necessario pedaggio da pagare ad una vita rivolto alla pratica e alla divulgazione esoterica.
Come altri mistici ( termine che indica colui che è stato iniziato ) occidentali, i primi rudimenti nell'istruzione sono impartiti in un ambiente religioso: un collegio gesuita. Giovanissimo, a dodici anni, deluso dalla religione, considerata vuota, rituale e oramai corrotta, decide di abbandonare il colleggio, e la via che lo avrebbe portato, nell'ottica familiare, a vestire i panni sacerdotali. Tale esperienza, unita dall'osservazione della caducità delle cose legate alla sfera umana, lo spinge alla ricerca di una verità incorruttibile, che come un tesoro perduto è occultato all'uomo distratto che non sa dove posare l'occhio. Si rivolge quindi al mondo dell'occultismo e dell'esoterismo, iniziando in giovane età a tenere corrispondenza e frequentazione con personaggi legati agli ambienti più diversi.
Inizialmente il suo interesse è rivolto allo spiritismo, e particolarmente ad Allan Kardec (1804-1869), ma è una fiamma di breve durata, e successivamente, nei suoi scritti e pubbliche conferenze, non sarà mai tenero verso i medium e verso coloro che si avvicinano a tali pratiche: gli appunti che muoverà contro lo spiritismo sono legati all'eccessiva passività degli operatori. Come molti ricercatori di conoscenza nel 1933 aderisce alla Società Teosofica, che a quel tempo rappresentava la punta di diamante nella ricerca dei punti di contatto fra le diverse religioni e civiltà, che si sono sviluppate lungo il corso della storia conosciuta e occulta, della razza umana. Avrà sempre parole di encomio verso l'opera di divulgazione, e studio della Blavatsky, definita una martire della conoscenza, al prima a porre in evidenza in Occidente come un'unica Tradizione affratelli tutta l'umanità. Decisamente meno tenero verso gli epigoni della grande iniziata, che accusa di avere tradito il pensiero della fondatrice della Società Teosofica, riducendolo a mera dissertazione mentale vuota di contenuti vissuti. La sua ricerca si rivolge verso ambienti esoterici, dotati di una maggiore carica operativa, oramai in Samael si è concretizzata l'idea che solamente operando i noi stessi, è possibile cambiare radicalmente la vita dell'uomo, sollevandolo dalle miserie che la mente e il corpo lo costringono. Incontra, fiorente in Centro America, e ancora oggi presente con alcuni rami in Europa, la Fraternitas Rosicruciana Antiqua fondata dal martinista Arnoldo Krumm-Heller, che lasciata l'Europa, si era insediato in Messico. Riceve da Heller, oltre all'iniziazione martinista, il sacerdozio gnostico nella Chiesa Gnostica Cattolica di derivazione di Theodor Reuss. Congiuntamente, non appagato, si dedica allo studio di Eliphas Lévi, Rudolf Steiner, Salomone, Agrippa, della tradizione misterica egizia, della cultura delle civiltà precolombiane, dello sciamanesimo e delle dottrine orientali. Gli studi e l'avanzamento nella pratica individuale, lo portano a maturare una profonda delusione verso la Fraternitas Rosacruciana Antiqua e la Chiesa Gnostica Cattolica, che ritiene incapaci di determinare un autentico risveglio umano, in quanto frammenti di una verità più vasta e non compresa nella sua reale essenza. Si ritira a meditare sulla condizione umana, alla ricerca della Gnosi. Conseguita l'iniziazione intima, e avuto il sigillo della sua chiave angelica, assume il nome di Samael Aun Weor ( Autentico Reggente di Marte ), impegnandosi a fornire all'umanità gli strumenti per conseguire la Conoscenza, e modificare radicalmente il senso della vita, apre così a Città del Messico la sua scuola coadiuvato dall'opera "silenziosa" della seconda moglie la V.M. Litelantes.
Samael Aun Weor si definisce Maestro della Sintesi, non si è mai considerato, e non è da considerarsi iniziatore di una nuova Tradizione, ma solamente come colui che ha fornito una didattica per conseguire una reale nobilitazione dell'uomo. L'opera intera del Maestro è rivolta al mondo, e a fornire ad ogni uomo la possibilità di conseguire il risveglio delle coscienza, liberandola dalla prigione dell'illusione. Lo gnostico deve entrare in contatto con la propria Essenza, la particola divina che è in lui, estrema traccia e memoria della condizione extraterrena perduta, a causa della caduta pneumatica. Il cammino verso il risveglio non è semplice, sia per la sua durezza, sia a causa di elementi che attuano una resistenza che assume manifestazione sia attiva che passiva. Nel pensiero samaeliano la coscienza, è una manifestazione dell'Essenza, e questa è racchiusa da una moltitudine di strutture psicologiche negative, o aggregati psicologici, chiamati "io". Gli io si frappongono fra noi e il risveglio, e ci costringono a sostenere una vita non vissuta, come burattini prigionieri di pulsioni, compulsioni e agiti, che ci sono ignoti. L'allievo gnostico samaeliano, per potere operare poi direttamente su tali aggregati egoici, deve necessariamente compiere una preliminare attività di autosservazione, in modo tale da conoscere in ogni sua manifestazione il nemico interno. E' doveroso affermare che vi è una grande differenza fra il giovane Samael Aun Weor, e il maturo Samael Aun Weor. Quest'ultimo ha compiuto una profonda rettificazione del suo pensiero giovanile, e delle esperienze vissute in precedenti società esoteriche, che non ha retto alla prova provata della pratica intima.
I cardini del paradigma gnostico di Samael Aun Weor
1. Esiste una conoscenza Universale e Perenne, ma questa è non è direttamente raggiungibile dall'uomo. E' stata occultata da quelle forze ataviche che traggono profitto e vita dalla condizione animalesca e ignorante in cui l'uomo è relegato. Compito dello gnostico è di tornare in contatto con essa, e sfruttandone l'Egregore e gli strumenti concessi, conseguire la liberazione. Attraverso l'arte sacra, l'architettura, la mitologia, il simbolismo e la letteratura, si mantiene viva questa conoscenza.
2. L'attuale condizione umana, è una condizione involutiva. Siamo della macchine umane: automi incapaci di esercitare un'autentica e unica azione cosciente.
3. L'autosservazione finalizzati all'individuazione degli aggregati psicologici: gli io. Componenti energetici dotati di individualità e volontà. Elementi parassitari, incubi dell'uomo e dei suoi corpi più densi.
4 Ricostituzione dei corpi interni, attraverso la trasmutazione dell'energia sessuale. L'uomo nasce con i centri sottili lunari, che devono essere "nutriti" affinchè si trasformino in centri sottili solari
5. Sacrificio per l'umanità. Lo studente gnostico deve diffondere l'insegnamento al fine di portare alla salvezza, quante più persone possibili.
Quanto sopra si traduce nei tre fattori della rivoluzione della coscienza:
1. MORTE: degli Ego, i nostri difetti psicologici, i carcerieri della nostra vita, e delle nostre vite passate e future, attraverso l'intercessione della Nostra Madre Divina, durante la pratica dell'Arcano Azf.
2. NASCITA: dei corpi interni, dei centri sottili, con cui è possibile ricongiungerci alla nostra essenza, ed accedere agli insegnamenti superiori, tramite la pratica del viaggio astrale.
3. SACRIFICIO PER L'UMANITA' diffusione
dell'insegnamento gnostico a tutta l'umanità, tramite la continua
testimonianza di vita, da parte dello studente gnostico.
Samael Aun Weor ha scritto oltre settanta libri, che trattano di argomenti legati all'esoterismo, la psicologia, l'antropologia e la storia. Basilari per conoscere il pensiero del Maestro risultano essere:
Psicologia Rivoluzionaria
Il Mistero dell'Aureo Fiorire
Cabala e Tarocchi
Il Matrimonio Perfetto
La Rivoluzione della Dialettica
Samael Aun Weor abbandona il suo corpo fisico nel 1977, dopo avere speso l'intera vita alla divulgazione della gnosi.