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DIFFERENZE DI POLARITÀ TRA UOMO E DONNA Nebo S.I.I
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Nel Martinismo in rapporto al tipo di lavoro eseguito dai
diversi raggruppamenti — seguenti ciascuno una loro particolare tecnica —
notiamo differenti posizioni in rapporto al problema della utilizzazione della
donna al lavoro di gruppo.
Ciò spiega le apparenti divergenze.
Per Martinez de Pasqually, il Maestro fondatore del Martinezismo (il cui gruppo
lavora teurgicamente), non esistevano quelle ragioni adottate dai Massoni per
non ammettere le donne nel lontano 1770 o giù di lì, e cioè la frivolezza, le
indiscrezioni, le possibili rivalità amorose che poteva provocare la loro
presenza nel «tempio» — come scrive il Le Forestier.
Il vero motivo era di ordine metapsichico: egli considerava le donne come non
idonee perché negava loro il potere di comandare agli spiriti sia buoni che
cattivi. Del resto la cosiddetta «inferiorità» della donna dal punto di vista
teurgico è un retaggio biblico e noi sappiamo che Martinez era praticamente un
kabbalista cristiano (ammesso che così ci sia facile inquadrarlo anche se ciò
non corrisponde esattamente alla verità).
Sempre secondo la «reintegrazione» il trattato del Maestro, ammettendo le donne
ai lavori teurgici, gli Eletti Coehn rischiavano di comprometterne il successo
in quanto esse rappresentavano l’Eva, il frutto della prima caduta
dell’Uomo-Dio. E questo ragionamento può essere valido ammettendo la «caduta».
Per la stessa ragione Reau+Croix non doveva avvicinarsi alla donna (fattore
dissolvente e acqua corrosiva anche secondo gli Alchimisti ed i Tantristi) per
40 giorni prima delle Operazioni. La stessa interdizione è conservata in altre
fraternità occulte occidentali.
Questa rigida posizione era tuttavia attenuata dagli Statuti e dai regolamenti
dell’Ordine in cui veniva stabilito che le donne potevano essere ammesse a
condizione che «una prova diretta o fisica della Chose stessa» si fosse
manifestata nel corso dello scrutinio teurgico eseguito per giustificare la loro
iniziazione.
Dobbiamo aggiungere tuttavia che egual trattamento era riservato agli uomini. Di
che cosa si trattava? La «chose» designava l’eggregoro dell’Ordine; prima di
ammettere dunque una donna nella catena, si interrogava l’eggregoro: una sua
risposta positiva, mediante l’osservazione di un «passo», apriva le porte della
Iniziazione.
Diversamente pensava Louis Claude de Saint Martin. Egli scrisse nella
corrispondenza intercorsa tra lui e Willermotz in occasione della ammissione
della sorella nell’Ordine: «L’anima femminile non esce dalla stessa sorgente da
cui proviene quella rivestita di un corpo maschile? Non deve compiere la stessa
opera, lo stesso spirito da combattere e gli stessi frutti su cui sperare?».
«Tuttavia — raccomanda — persisto nell’opinione che le donne tra di noi debbono
essere in piccolo numero e soprattutto scrupolosamente esaminate». E la ragione
forse è contenuta in questa frase: «La donna mi è apparsa migliore dell’uomo, ma
l’uomo più vero della donna».
Altro aforisma che dobbiamo riportare anche se non interessa dappresso il nostro
argomento, ma che forse corrisponde a verità, è questo: «Le grandi verità non si
insegnano bene che nel silenzio, per contro la necessità delle donne è che si
parli e che loro parlino ed allora tutto si disorganizza come io stesso — parla
Saint Martin — più volte ho sperimentato».
Saint Martin, che era un mistico, approva dunque l’ammissione delle donne anche
nei gruppi operativi, ma dà tuttavia queste istruzioni!... «io impiegherei al
vostro posto, per tutte le donne, delle parole di semplice potenza quaternaria,
mentre all’uomo lascerei riservate quelle di doppia potenza». La cerimonia
doveva essere eguale a quella degli uomini così come eguali erano i tracciati
sul suolo.
L’Ordine Martinista Francese di Papus dà per contro alla donna le stesse
prerogative che vengono concesse all’uomo, inclusa quella di «seminare», forse
in ricordo di Amelia de Boisse de Mortemart. In altri gruppi Martinisti ed in
Italia vengono tenuti presenti alcuni fattori e le cose si svolgono
differentemente. Ne parlerà Aldebaran.
Si tratta ora di tirare le somme di quanto abbiamo riferito.
Nei gruppi operativi Martinisti, come abbiam visto, esiste una differenziazione
tra potenzialità maschili e potenzialità femminili; in genere è l’Eggregoro che
decide; nei raggruppamenti mistici, per contro, tale differenza non può
esistere.
Ciò è spiegabile se si conosce il problema delle polarità. La donna nel suo
complesso è negativa, ricettiva, l’uomo per contro è positivo, emette.
È una pura questione energetica. Non staremo qui a dilungarci sulla storia dei
corpi sottili alla maniera teosofica ed occultistico-spiritualista — anche
perché sono tutte cose fritte e rifritte e note almeno a chi è giunto fino al
Martinismo.
Ricorderemo semplicemente che il corpo umano può essere considerato come una
stazione ricevente e trasmittente, come un agglomerato energetico avente una
continuità di scambi con l’energia che lo circonda, sia essa libera che
gravitante intorno ad altri nuclei. La magia e la teurgia si basano su tale
assunto e tale assunto è la chiave di ogni contatto teurgico.
Ora nell’uomo vi sono quattro stazioni riceventi che sono le due palme delle
mani e le due piante dei piedi, nella donna, e questo la rende recettiva al
massimo (vedi funzione del sacerdozio femminile negli antichi tempi), ve ne è
una quinta: la yoni.
E vi sono nell’uomo 20 stazioni emittenti rappresentate dalle dita delle mani e
dei piedi; nell’uomo una ventunesima stazione in più che lo rende positivo: il
fallo.
E se l’uomo è un essere che deve combattere la sua battaglia quaggiù con i piedi
in terra e non con la testa sulle nuvole, e la matematica è matematica, gli
arcani — che sono semplici e candidi come pargoletti innocenti — sono chiari a
chiunque!
Con ciò noi non disturbiamo neppure il padre Adamo come era costretto a fare il
nostro maestro Martinez de Pasqually.
Ma non sostengo né voglio concludere che la teurgia ed il resto non si addica
alla donna... no, lo stesso Martinez interrogava la «Chose» non potendo dosare
gli ormoni... alla donna sono aperte anche le porte della teurgia, ma non a
tutte.
Vediamo il perché.
Alcuni occultisti hanno paragonato l’uomo ad una pila in cui il costituente
positivo è rappresentato dal Sole (lo spirito, per intenderci, maschio), il
costituente negativo dalla Luna (l’apparato sensoriale femmina), l’intermedio
tra i due ove avvengono le reazioni il Mercurio (neutro) ed il corpo ove si
manifestano il Saturno (o in termini differenti ma esprimenti la stessa cosa:
polo positivo lo spirito, negativo il «corpo», neutro l’anima).
Potremmo dire qui tante cose, ma è chiaramente adombrabile che se non vi è
unione del maschio con la femmina, del sole con la luna, sì da generare il
«nostro Mercurio», il saturno rimarrà sempre l’asino descritto da Apuleio e
potrà mangiare tutte le rose ch’esso incontrerà sulla sua strada senza che
avvenga il miracolo della trasformazione in Re.
È così che una prima suddivisione in termini energetici è stata fatta per il
«complesso umano».
Però non è tutto qui, occorre che il sole sia sole, maschio, positivo, e che la
luna sia luna, femmina, negativa, altrimenti nessuna unione sarà possibile se
non in forme aberranti dalla natura... forme distorte e come tali rigettabili,
ammesso poi che sia possibile far scoccare la «scintilla».
Dirò di più a chiarimento di questa suddivisione in polarità.
Una schematizzazione simile non deve trarre nessuno in inganno ed è
perfettamente inutile fare dei conti e vedere ch’essi non tornano. Questa
schematizzazione va costruita, va resa vivente perché essa esista; se non
esiste, allora è presto fatto, abbiamo un saturno/luna-negativo ed un sole (se
ci fosse) positivo.
Sotto un tale profilo dobbiamo subito chiarire una prima presa di posizione.
Dice un eminente occultista, il Kremmerz, che, nella esplicazione della vita,
tutti gli esseri umani, ma le donne in maggior numero, posseggono in permanenza
la «coscienza vigilante» in tutti gli atti della loro manifestazione esterna.
Ora, per questo Autore, la «coscienza vigilante» è in stretto rapporto con la
coscienza dell’uomo storico, cioè dell’Io imperituro, tanto per capirci. Una sua
labilità favorisce — continua il Kremmerz — l’ingresso delle ombre e delle
illusioni. Questo non è un ostacolo, tuttavia occorre tenerlo presente quando si
deve operare insieme ad elementi femminili. Voi tutti sapete che il Kremmerz
ammetteva nei suoi circoli e nella sua catena anche le donne; quanto ho detto
non deve allarmare, ma deve essere conosciuto perché con facilità si può ovviare
a qualsiasi inconveniente.
E poiché abbiamo citato il Kremmerz — che è un maestro provato — riferiamo
un’altra nota desunta dai suoi lavori.
Egli afferma che l’essere umano, distinto per le particolarità del sesso, può
rispondere a quattro casi speciali:
Corpo fisico maschile - fluidico maschile;
Corpo fisico maschile - fluidico femminile;
Corpo fisico femminile - fluidico maschile;
Corpo fisico femminile - fluidico femminile.
In altri termini, fluidicamente o energicamente parlando, una donna può essere
positiva (quindi maschile) o negativa (quindi femminile). Egli aggiunge che un
uomo positivo sui due piani si completa con una donna negativa sugli stessi
piani. Che un uomo positivo fisicamente e negativo fluidicamente si completa con
la donna negativa fisicamente e positiva fluidicamente. E questo spiega il
perché delle particolari tecniche delle operazioni condotte da un uomo ed una
donna insieme e chiarisce altresì che non è di fondamentale importanza il sesso
per determinare il ruolo che una donna può rivestire in una comunità iniziatica,
ma la sua carica. Scientificamente troviamo la conferma di queste vedute con lo
studio della endocrinologia e degli ormoni e del loro tasso circolante nel
sangue nonché degli effetti di detti tassi... resterebbe semmai da chiarire
quale cosa sia più determinante e cioè se il tasso ormonale è un effetto o una
conseguenza, ma, non essendo questo il nostro problema, lo accenniamo appena,
lasciando a chi vuole trarne le conclusioni.
Ai fini di un lavoro osirideo — ed i Fratelli che seguono ci diranno che cosa
intendo dire — potremo stabilire una scala di valori che dovrebbe essere la
seguente:
1° Idoneità massima per l’uomo positivo fisicamente e fluidificamente;
2° Idoneità per la donna negativa fisicamente, ma positiva fluidificamente;
3° Idoneità per l’uomo positivo fisicamente, negativo fluidificamente;
4° Nessuna idoneità osiridea, ma solo isiaca, per la donna negativa fisicamente
e fluidificamente.
Se in quanto ho detto, e nelle conclusioni che ho tratto, vi fossero errori,
tutti sono liberi di apportarvi le loro correzioni.
Resterebbe ora — per completare il tema delle polarità — dover parlare
dell’androgino. Noi non lo faremo perché la tematica generale è dedicata alla
donna, ma vi sottoponiamo un disegno ed una nota di un nostro maestro passato,
Stanislao de Guaita, lasciandovi alla sua meditazione, e scopriremo così anche
una concordanza con quanto precedentemente abbiam detto.
Riassumiamo:
La legge dell’equilibrio vitale permette di localizzare a priori non solo la
bipolarità di ciascuno dei tre sistemi dinamici: intellettuale, animico, astrale
(ricordiamo il sole, il mercurio, la luna di sopra), ma i termini di una
polarizzazione di inversa reciprocità e complementare che dall’intellettuale va
al fisico da un lato nel maschio e dall’altro nella femmina.
Questa è la chiave assoluta della biologia occulta, di natura universale, ma che
limitiamo alla fisiologia umana ed alla biologia dell’androgine umano. Il che
equivale — aggiungiamo — a quel che diceva il Kremmerz.
Il Guaita formula così la legge:
Il maschio è positivo nella sfera sensibile, negativo nella sfera intellegibile.
La femmina, inversamente, è positiva nella sfera intellegibile, negativa nella
sfera sensibile.
Inversamente complementari, il maschio e la femmina sono neutri nella sfera
mediana psichica.
Questa similitudine animica è anche il solo loro punto di fusione. Applicando
questa legge universale alla coppia umana e considerando che nell’essere umano
vi sono i seguenti tre centri «occulti» di attività:
1° intellettuale: localizzato nel cervello e di cui il polo occulto risiede
nelle circonvoluzioni superiori di questo organo;
2° animico: localizzato principalmente nel cuore e nel gran simpatico e di cui
il centro occulto non è altro che il plesso solare;
3° sensitivo: che distribuisce l’energia ai diversi organi dei sensi e di cui il
polo occulto corrisponde all’organo genitale,
diremo che
- nell’uomo l’organo genitale è maschile o positivo ed il cervello femminile o
negativo
- nella donna l’organo sessuale è femminile o negativo ed il cervello maschile o
positivo
- nell’uomo e nella donna il plesso solare costituisce il punto centrale
equilibrante dell’intero organismo.
L’essere maschile significa produrre il seme, l’essere femminile significa
ricevere il seme, elaborarlo, svilupparlo. Eguale significato ha attivo e
passivo. Ora se ciò ben si comprende per gli organi sessuali, è di difficile
comprensione per il cervello ove si manifesta la contropolarità del sesso.
Ora — afferma il de Guaita — il cervello maschile della femmina dà lo sperma
intellettuale, il germe delle idee; è questo cervello maschile della donna che
feconda il cervello femminile dell’uomo e sono i centri animici o mediani che
divengono il luogo proprio della cupola, mentre la fecondazione avviene quando
il sentimento si sublima per raggiungere il cervello, ove riprende la sua prima
qualità di sperma ideale indovato nell’utero.
In tal modo possiamo stabilire la seguente equazione:
cervello della donna fallo dell’uomo
cervello dell’uomo vagina della donna
Naturalmente qui è valida la legge per cui i contrari si attirano ed i simili si
respingono. Dobbiamo riassumere queste istruzioni e pertanto lasciamo agli amici
trarne tutte le possibili deduzioni. Quanto al centro mediano equilibrante i due
poli occulti (intellettuale o cerebrale e sensitivo o genitale), affermiamo
ch’esso è neutro sia nell’uomo come nella donna. Esso rappresenta il punto
equilibrante sia della bilancia bipolare di ciascun individuo, sia di quella
quadripolare dell’androgino umano.
La forza propria a questo centro è l’amore la cui essenza è eguale sia per
l’uomo che per la donna; tale amore può essere portato sia al polo cerebrale
(adorazione) sia al polo sessuale (appetito venereo). Quand’esso (e lo diciamo
complementariamente per completare anche se in modo appena cennato l’argomento)
si realizza nella sua perfezione, allora avremo la stabilità di un equilibrio
meraviglioso mediante la fusione dei centri neutri in un sol centro. Ma
attenzione, in questo quaternario potrebbero generarsi degli squilibri
pericolosissimi facilmente intuibili esaminando la fig. 2 e scomponendola in due
ternari.
Sommariamente abbiamo esaminato le polarità; se l’Ordine opera magicamente
queste polarità umane non possono essere ignorate, se l’Ordine opera
misticamente queste polarità hanno un valore relativo.
In sede di congresso martinista, aperto a tutti i gradi del nostro venerabile
Ordine, ciò sufficit per poter comprendere e meditare sugli arcani e le leggi
note ai S. I..
Perseverando e perfezionando la vita fisica, colmando la vita mentale, lo scopo
della Natura (che dovrebbe essere anche il nostro) è di svelare, in un corpo
fisico e mentale perfetti, le attività trascendenti dello Spirito.
La Mente ritrova effettivamente in pieno la sua forza e la sua misura,
solo quando si getta nella vita e ne accetta le possibilità e le resistenze
quali mezzi per raggiungere una più alta perfezione.
Da AUROBINDO - LA SINTESI DELLO YOGA -
Ed. Ubaldini - Roma