RAJNEESHPURAM
UTOPIA E INCUBO ORWELLIANO
http://group.yahoo.com/group/fuoco_sacro
Somewhere in the World 28.09.2003
Piero Mancuso
INDICE
IL MITO DEL COMPLOTTO CATTO-REGANIANO
24
RONALD REGAN CROCEFIGGE RAJNEESH
29
Nella stesura di questo scritto mi sono imposto dei limiti. Questo, già fin dalle prime battute, mi pone in rotta di collisione con il principale personaggio delle vicende che mi appresto a narrare. Rajneesh non era tipo da accettare limiti, di qualsiasi natura essi fossero, e la sua opera, sotto un certo aspetto, costituisce un aperto tentativo di demolizione di quella che noi conosciamo come civiltà, cultura, tradizione. La nostra costituzione Repubblicana riconosce la famiglia come elemento costitutivo della società e questo riconoscimento prima che fatto di tradizione, di cultura, di religione è un fatto legato alla evoluzione e preservazione della specie. La famiglia, quindi la tribù, quindi la città e la nazione, infine le nazioni costituiscono una rete complessa di relazioni sociali, non sempre rispettose dell’equità o della legalità, che di fatto amplificano la possibilità di sopravvivenza della collettività e perciò del singolo che ne fa parte, anche sé ciò può avvenire a scapito di altri esseri umani, altre famiglie, altre città, altre nazioni. Rajneesh ha compreso che la famiglia era l’unità basilare, fondamentale dell’ordine sociale e ne predicò la distruzione, perché, distruggendo la famiglia si distruggeva tutto il resto.
Il vecchio deve essere distrutto per far posto al nuovo, Rajneesh diceva <<Io sono l’inizio di una nuova coscienza religiosa[1]>>. Rajneesh non predica soltanto la distruzione, ma dà delle indicazioni per costruire il nuovo, piccole comunità, grandi quanto basta per conoscersi tutti, in cui incubare un tipo d’uomo che sintetizza il risveglio spirituale e la scoperta scientifica, Zorba il Buddha, la sua soluzione alla impossibile quadratura del cerchio, il godimento sensoriale che si sposa con la realizzazione spirituale. Questo uomo nuovo, Zorba il Buddha, si inserisce in una visione apocalittica. Dice: << Il periodo di crisi sarà fra il 1984 e il 1999. Durante questo periodo ci sarà ogni tipo di distruzione sulla terra incluso catastrofi naturali e sforzi auto-suicidi preparati dall’uomo. In altre parole ci sarà un diluvio che non si è mai visto dai tempi di Noè, con terremoti, eruzioni vulcaniche e ogni altra cosa che è possibile in natura … Ci saranno delle guerre che sono obbligate a finire con esplosioni nucleari, perciò la consueta arca di Noè non può salvare l’umanità. Il rajeenismo è creare una arca di Noè di consapevolezza, rimanendo centrati esattamente nel mezzo del ciclone … Tokyo, New York, San Francisco, Los Angeles, Bombay ecc. – tutte queste città spariranno e l’olocausto sarà confinato in alcuni posti. Sarà globale così nessuna fuga sarà possibile. Potrai scappare solo nell’interiorità e questo è quel che insegno [2]>>. Per nostra fortuna Rajneesh era un pessimo veggente.
Un limite che mi sono imposto è quello di non considerare, come desidererei fare, Rajneesh semplicemente come una moneta falsa. Mi sono sforzato di rispettare la tristezza e il dolore di moltissimi suoi discepoli che giocando il tutto per tutto sono sciamati da tutto il mondo prima a Puna e poi in Oregon, come giovani falene, attratte irresistibilmente dalla sua luce e calore e che vi hanno trovato, malgrado Rajneesh, un insegnamento spirituale, un sentiero. James Gordon narra l’amarezza di Anna Forbes[3], Ma Ananda Nandam, che ricorda di come, per adeguarsi ai precetti di Rajneesh, si sottopose a un intervento di sterilizzazione. Rajneesh predicava che per risolvere il problema della sovrappopolazione occorreva evitare di procreare per almeno 20 anni e raccomandò ai suoi discepoli la sterilizzazione. Anna, per amore di quello che in seguito chiamò un <<falso guru>>, ferì in modo irrimediabile la sua femminilità, orbandosi, per sempre, della capacità generativa. Anna Forbes era una donna brillante e affascinante, un attivista pacifista, una storica e una femminista. Aveva insegnato storia delle donne ed era stata vicepresidente del Consiglio della sua università. Insegnava inglese in Messico quando sentì parlare di Rajeenesh e subito volò a Puna. Passata l’infatuazione si accorse che sotto la facciata del libertarismo verbale si celava una sorprendente forma di autoritarismo e controllo. L’orrore che provò quando apprese che Rajneesh aveva preso a pugni e a calci la sua compagna, Ma Yoga Vivek, fu ben presto, da lei che era stata femminista negli anni forse più virulenti del movimento dei diritti delle donne, accettato e superato. In Oregon lavorava come ammistrativa per Sheela, la potente segretaria di Rajneesh, e con tristezza e amarezza crescente ha convissuto con il sistema di procacciamento dei soldi occorrenti al ranch, la sorveglianza e la censura delle comunicazioni, l’arroganza con cui si aggredivano gli abitanti dell’Oregon, con i metodi che si stavano mettendo in essere per perpetuare ed ingrandire la comune. Alla fine osa criticare, verso la fine del 1985, Rajneesh e Sheela, viene messa da parte, se ne và dal ranch disillusa e disorientata. Ha detto: << Noi diciamo d’essere ribelli spirituali, di essere alla ricerca della nostra propria verità, e quando lo facciamo veniamo puniti>>[4].
Anna dice che Rajneesh aveva avuto un <<satori>>, un dono, una qualche esperienza trascendente, ma aggiunge, più con tristezza che con collera, gli mancava la forza spirituale di Gesù o degli altri grandi ispirati ed era diventato un “falso guru”. L’opinione di Anna è per certi versi quella del Calder. Per rispetto a tutte quelle persone, con una grande carica ideale e un cuore certamente sincero, che hanno pagato sulla loro pelle, nel caso di Anna fin dentro la propria matrice femminile la loro sete di libertà, d’amore, di armonia mi sono imposto di andare contro quel mio interiore desiderio, affinché i miei pensieri non neghino l’autenticità del loro sentire, non neghino il Vero che alberga nel loro cuore.
Piero
Nella città di Antilope nella contea di Wasco in Oregon gli abitanti hanno
posto una placca commemorativa su cui c'è scritto:
<< Dedicata a quelli di questa comunità che durante l'invasione e
l'occupazione di Rajneesh del 1981-1985 rimasero, resistettero e ricordarono
......
"La solo cosa necessaria affinché il male trionfi è che gli uomini buoni non
facciano nulla " (Edmunde Burke)>>[5].
Questa placca è il segno di un gravissimo conflitto fra la popolazione, le
autorità dell’Oregon e una Comune che, per i cinque anni ricordati dalla
placca commemorativa, si insediò in un Ranch posto fra la contea di Wasco e
quella di Jefferson. Nell’apice del conflitto la Comune fu circondata da
truppe della guardia nazionale e alcuni elicotteri furono dislocati in stato
di massima allerta in modo che, alla bisogna, le autorità potessero
raggiungerla tempestivamente. Le autorità locali e federali stilarono dei
piani coordinati di intervento militare per irrompere nella Comune degli
arancioni. A detta del Leader della Comune, che all’epoca si faceva chiamare
Rajneesh, un tremendo bagno di sangue fu sfiorato.
Rajneeshpuram, così si chiamava, è una vicenda che suscita degli
interrogativi perché la Comune aveva tutte le opportunità e i mezzi per
radicarsi nel territorio e permanervi invece, dopo solo cinque anni, in un
battere di ciglia, collassò. La Comune era guidata da un leader spirituale
di fama mondiale e con un seguito vastissimo aveva a disposizione una
immensa ricchezza, molti suoi membri erano stati educati nei migliori
istituti di cultura, molti membri erano qualificati professionisti fra cui
uno stuolo di espertissimi avvocati.
Il leader degli arancioni Rajneesh disse che furono spesi, nei cinque anni
dell’esperimento, circa duecento milioni di dollari. Tale cifra è
probabilmente una stima basata solo sui consumi dei finanziamenti monetari,
alcuni dicono che la comune consumava un milione di dollari al mese, ma, non
include il lavoro gratuito che migliaia e migliaia di seguaci di Rajneesh,
come formiche operaie, hanno
volontariamente prestato nell’edificare quella che loro definivano una oasi
nel deserto. Un’oasi che era quasi diventata una città con una propria
caserma dei vigili del fuoco, una stazione di polizia con 60 agenti, un
aeroporto, riserve d’acqua, laghi artificiali dai nomi esotici, un piccolo
ma attrezzato ospedale, negozi, una enorme sala convegni, una discoteca,
uffici amministrativi, centri acquisti, una enorme fattoria con centinaia di
animali, campi coltivati, ristoranti, un albergo, pizzerie, forni per il
pane, caffè, bar e quartieri residenziali con impianti di climatizzazione.
L’obiettivo era quello di rendersi indipendenti in tutto e per tutto
dall’esterno. Di edificare un nuovo modo di vita, un modo di vita libero,
pacifico, felice. Ma Rajneeshpuram voleva essere qualcosa di più. Voleva
essere un luogo dove ristabilire una connessione, un ponte fra Dio e gli
uomini[6].
Alla fine dell'esperimento in Oregon venticinque samnyasin furono accusati
di associazione al fine di effettuare intercettazioni ambientali illegali,
tredici per associazione al fine di violare le leggi sull'immigrazione, otto
per dichiarazioni false a pubblici ufficiali, tre per aver dato rifugio a un
latitante, tre per associazione a delinquere, uno per furto, uno
per criminalità organizzata (RICO[7]),
uno per incendio doloso di primo grado, due per aggressione di secondo
grado, tre per aggressione di primo grado e tre per tentato omicidio. Una
complessa serie di patteggiamenti fra pubblica accusa e i diversi imputati
furono posti in essere e per alcuni di loro le conseguenze giuridiche dei
loro atti si è trascinata fino a qualche anno fa. I disceopoli di Rajneesh
che furono perseguiti per i crimini commessi in Oregon erano tutti dirigenti
di primo piano del movimento e di Rajneeshpuram.
Sheela Silverman, la potente segretaria del leader degli arancioni,
presidente della Rajneesh Foundation International, la Corporazione che
gestiva l’immenso patrimonio economico frutto di una oculata e fortunata
gestione commerciale dell’affare Rajneesh, fu multata per 400.000 $ e gli fu
ordinato di restituirne 69.353. Fu condannata, per un concorso di reati, a
20 anni di prigione per il tentato omicidio di Swami Devaraj, il medico
personale di Rajneesh, 20 anni per aggressione di primo grado
nell'avvelenamento del commissario William Hulse, 10 anni per aggressione di
secondo grado per l'avvelenamento del commissario Raymond Matthew, 4 anni
per aver, durante i tentativi
preparatori della cospirazione per contaminare la rete idrica della città di
The Dallas, infettato, mediante salmonella, di 750 persone della stessa
città, 4 per intercettazioni telefoniche illegali e 5 anni di libertà
vigilata per frodi sull'immigrazione. Fece solo 2 anni in una prigione
federale di media sicurezza di Pleasanton e fu rilasciata per buona condotta
nel dicembre del 1988. Le autorità federali non notificarono il rilascio
agli organi inquirenti dell’Oregon, che la stavano indagando per il tentato
omicidio del procuratore dello stato Charles Turner, e prima che spiccassero
un mandato di cattura nei suoi riguardi ella riusci a rifugiarsi all’estero.
Un'altra protagonista Ma Anand Puja ricevette 15 anni per il tentativo di
omicidio di Devaraj, 15 per lavvelenamento di Hulse, 7 per l'avvelemamento
di Matthew, 4 per aver fatto le culture del batterio nei laboratori di
Rajneeshpuram che servirono all’avvelenamento con la salmonella dei
cittadini di The Dallas, attività che gli fece guadagnare un soprannome
stile nazi ”Nurse (infermiera)
Mengele[8]”,
e 3 anni di libertà vigilata per
associazione al fine di intercettazioni telefoniche. Anche Puja fece solo
due anni di prigione nella prigione federale di Pleasanton, e fu rilasciata
nel dicembre del 1988. Rajneesh fu incriminato con l'accusa di associazione
a delinquere (RICO) e per altri 34 capi d'accusa per aver fatto
dichiarazioni false a ufficiali federali dell'INS ( Immigrations and
Naturalization Service). Egli a seguito di accordo con l’avvocatura di stato
dell’Oregon usufruì di un
Alford Plea[9]
e si dichiarò colpevole di due capi d'accusa, per frode in relazione alle
leggi sull'immigrazione, e accettò di pagare $ 400.000 di multa. Gli
furono inflitti 10 anni, la sentenza fu sospesa e gli fu ingiunto di
abbandonare il suolo degli Stati Uniti e di non farvi ritorno per almeno 5
anni. La Rajneesh Corporation accettò di lasciar cadere tutti gli appelli
diretti a impugnare il ricorso con cui l’avvocatura di stato dell’Oregon si
era opposta a che Rajneeshpuram fosse dichiarata città, in quanto riteneva
incostituzionale che, in Rajneeshpuram, la religione e il governo civile non
fossero distinti e che aveva avuto l’effetto di far sospendere tale
riconoscimento, abbandonare tutte le pretese sui soldi e i gioielli
sequestrati in nord Carolina sull’aereo con cui Rajneesh stava tentando di
sottrarsi all’arresto, di pagare $ 400.000 allo Stato dell'Oregon in
compensazione dei costi investigativi, $ 500.000 per calmierare le pretese
dei ristoranti che erano stati contaminati con la salmonella e che avevano
sofferto grandi perdite economiche, una addizionale di $ 400.000
all’associazione dei proprietari di ristorante, $ 5.000.000
al fondo per le vittime dello stato dell'Oregon e a vendere il
ranch. In cambio l’avvocato generale dello stato dell’Oregon Dave Frohnmeyer
accettò di lasciar cadere tutte le imputazioni RICO contro la Rajneesh
Corporation
[10]".
Come si può vedere Rajneesh e la sua Corporation hanno subito una vera e
propria
debacle processuale. Lo
scandalo che questi fatti suscitarono nel 1985 fu di scala planetaria. La
vicenda di Rajneeshpuram entrò in ogni casa attraverso i media oltre che sui
giornali e sui Tg furono mandati in onda documentari in cui la vicenda
veniva dipinta a tinte fosche. Rajneesh, una volta espulso dagli Stati
uniti, tentò di rifugiarsi in diversi paesi compresa l’Italia ma tutti lo
trattarono come un indesiderabile paria rifiutandogli l’ingresso, trovò
rifugio temporaneo solo in Uraguay, alla fine dovette ritornare in India.
Rajneeshpuram è divenuto una sorta di zona ombrosa collettiva del movimento
degli arancioni e un aspetto ombroso del loro stesso leader spirituale
Rajneesh.
Proprio per questo, intorno a questa vicenda, sono sorte una serie di
leggende che vedono il fallimento della Comune dovuto a una cospirazione
esterna, a un complotto catto-reganiano e non a forze disgregatrici interne.
L’avvio di questa mitologia che vede la Comune cadere sotto i colpi di
un’aggressione governativa che ha il suo apice, come vedremo, nella favola
dell’avvelenamento del leader degli arancioni, lo ha dato proprio Rajneesh
in un delirante e astioso discorso tenuto due anni dopo la sua espulsione
dagli Stati Uniti in cui, alla fine, si paragona a Gesù Cristo. << Uno dei
miei avvocati, ed anche mio sannyasin, Swami Niren è qui presente>>, dice
Rajneesh in quella conferenza, <<L’ho lascito due anni fà in lacrime in
America, ed egli è ancora in lacrime, lacrime di amore e fiducia impotente
contro la primitiva, brutale, e violenta eredità dell’uomo. Solo tali
lacrime danno la speranza che un giorno l’uomo uscirà dalle grinfie
dell’animalità. Niren conosce la storia nascosta di quel che è accaduto alla
mia meravigliosa Comune, come brutalmente la distrussero a causa della
persecuzione religiosa dei fondamentalisti cristiani, fanatici e bigotti, e
dai politici perché essi non potevano tollerare il realizzarsi di una cosa
meravigliosa. Essi erano consapevoli che era l’inizio di un nuovo uomo e la
fine del vecchio, di cui essi sono rappresentativi. Questi parassiti della
società si dimenticano completamente dei valori della democrazia e dei
fondamenti umanitari quando sono in pericolo i propri interessi acquisiti.
La comune nel Rancho Rajneesh di cinquemila sannyasin ha svelato la
cospirazione dei preti e dei politici contro l’umanità[11]>>.
In un articolo, uscito di recente, vien riportata una frase che avrebbe
detto l’avvocato di stato Charles Turner che perseguì Rajneesh << Non mi
piaceva guardare quell’uomo. Era piccolo e sgradevole, pur avendo un certo
magnetismo; i suoi occhi erano luminosi con uno scintillio quasi satanico.
Intorno a lui aleggiava una sensazione di male …
[12]>>.
La frase è riportata
dall’autore per dimostrare l’ostilità delle autorità verso Rajneesh e i suoi
discepoli. L’articolo però non dice che quello stesso avvocato di stato fu
oggetto di un tentativo di omicidio da parte dei membri della setta degli
arancioni. Charles Turner ha il diritto di esprimere un giudizio così severo
… perché era una delle vittime designata di quella meravigliosa comune. Poi,
si può convenire, Charles Turner può essere una vittima antipatica, una
vittima bigotta, una vittima che era la più bieca incarnazione di quell’uomo
vecchio che Rajnnesh stava tentando di soppiantare con l’Homo
Rajeenensis ma non è in nessun modo accettabile che l’uomo nuovo
rajneesiano deve sorgere a condizione che il vecchio uomo che lo ostacola
finisca sotto di terra.
Ascoltanto gli arancioni e Rajneesh sembra quasi che, nelle drammatiche
vicende del Rajneeshpuram, l’unica vittima sia Rajneesh. Egli è stato
vittima di un complotto governativo che ha distrutto la sua bellissima e
meravigliosa creatura Rajneeshpuram, egli è stato avvelenato lentamente da
Sheela e dalla gang dei suoi stretti discepoli mischiando nel latte che
beveva qualche strano intruglio preparato da “Nurse Mengele”, per sovrappiù
sarebbe stato avvelenato con lo stesso fine e modalità anche
dall’amministrazione di Ronald Regan.
Esiste, però, un altro punto di vista, quello dei cittadini dell’Oregon e
delle sue autorità pubbliche che vide negli arancioni una potente e
pericolosissima setta che ha attentato alla vita di migliaia di persone
dell’Oregon. Una setta che coltivava vettori batteriologici ed esperiva test
per verificarne l’efficacia sulla popolazione locale in vista di un attacco
bioterroristico su vasta scala, una setta che aveva pianificato un attacco
terroristico sulla città di The Dallas utilizzando un aeroplano carico di
esplosivo. Un punto di vista che vede il suo leader vivere in lusso e sfarzo
scandaloso. Lusso e sfarzo creato spremendo i suoi devoti mediante la
vendita di suoi libri, gadget e mediante una serie di iniziative che hanno
fatto dell’insegnamento spirituale un fiorente e lucroso business
commerciale.
Si dice che si possa apprendere dal passato per far si che non si ripetano
gli stessi errori. Se ciò è vero gettare luce, sulle vicende della Comune
degli arancioni, può essere di immenso aiuto perché noi non siamo immuni da
quelle tendenze, da quell’intolleranza. Meditando su quelle vicende forse
riusciremo a apprendere a riconoscere in noi il seme della violenza che
schiusosi lascia manifestare l’albero dell’intolleranza.
Rajneesh, ovvero il signor Chandra Mohan, nacque nel villaggio di Kuchwada
nello stato indiano del Madhya Pradesh l'11 dicembre del 1931. A suo dire
conseguì l'illuminazione il 21 marzo del 1953. Mantenne la cosa segreta per
molti anni. Personaggio discusso e controverso è il punto di riferimento di
milioni di persone. Forse è uno dei guru più conosciuto dai non addetti ai
lavori a causa della sua collezione di Rolls Royce e di orologi di lusso,
per gli abiti stravaganti ma lussuosi e raffinati che indossava per non più
di una volta. Nel 1971 Ma Anand Laxmi, la prima di una serie di segretarie
personali di Rajneesh che governarono le sorti del movimento degli arancioni
con un dispotico pugno di ferro, comprò a Puna, a nord di Bombay, in una
zona residenziale, della terra e lì sorse un Ashram che ben presto divenne
meta di un fiorente turismo spirituale.
Nel 1981 Ma Ananda Laxmi fu rimpiazzata da Ma Ananda Sheela. Laxmi fu di
fatto bandita da Puna con la scusa di trovare un luogo adatto in India a un
grande insediamento. Laxmi per molto tempo cercò in lungo e largo un sito
per un grande nuovo ashram. Ma il governo indiano preoccupato per lo
scandalo che il Koregaon park, dove era insediato l’ashram di Poona, era
diventato si intromise nelle trattative facendole fallire a un passo dalla
stipula.
Nel Frattempo fu esperito un tentativo di uccidere Rajneesh. Durante una
conferenza gli venne lanciato contro un coltello che gli cadde presso i
piedi, egli lo guardo interrogativamente per un momento e poi continuò la
sua lettura. Vennero poi poste delle bombe presso un deposito di libri e
vicino il centro medico dell’ashram. Dei discepoli di Rajneesh in alcuni
libri
[13]
scrissero che le bombe erano da imputarsi a Sheela che aveva iniziato
la scalata al potere nell’organizzazione e avevano lo scopo di far passare
l’ashram come aggredito da elementi esterni ostili e che fin da Poona iniziò
i suoi esperimenti con le droghe e i veleni aiutata da una infermiera
filippina chiamata Puja.
Verso la fine della permanenza di Rajneesh a Poona mentre Ma Anand Sheela
diventata una figura di primo piano della Rajneesh Fondation International
Rajneesh iniziò sempre più frequentemente a parlare di una “Nuova Comune”.
“ Il tempo delle famiglie è passato, il tempo delle città è passato, il
tempo delle nazioni è passato. Il mondo dovrebbe essere uno, fatto di
piccole comunità[14]”.
“ Primo, la famiglia non può rimanere l’unità basilare della società. Essa è
la radice di milioni di malattie; è il mattone di base di cui le nazioni
sono fatte, di cui le razze sono fatte, le organizzazioni religiose sono
fatte. La famiglia ha distrutto la beatitudine dell’uomo e della donna
nell’intera specie umana. La sua struttura base è la possessività – il
marito possiede la moglie e loro possiedono i bambini – e nel momento in cui
voi possedete un essere umano voi gli avete levato la sua dignità, la sua
libertà, la sua vera umanità[15]
”. “ Io voglio che ogni uomo diventi uno scopritore: un Galileo, un
Copernico, un Colombo, nel mondo esteriore e un Gautama Buddha, un
Zaratustra, un Chuang Tzu nel mondo interiore. Il mio intero sforzo è
concentrato su una cosa: creare l’uomo nuovo come Zorba il Buddha. In un
modello di Comune ciascuno avrà le qualità di Zorba e le qualità di Buddha;
tremendamente interessati nel mondo esteriore e nello stesso tempo
innamorati della ricerca interiore. Il giorno che sarete diventati ambedue
insieme sarete l’uomo nuovo, e il nuovo uomo diventerà il saggio
dell’umanità[16]”.
Sheela, mentre Laxmi cercava in India infruttuosamente un luogo per il nuovo
insediamento, canalizzò verso un piccolo centro del New Jersey diversi
milioni di dollari.
Rajneesh, Shela ed altri volarono negli stati uniti ed atterrarono
all’aeroporto Kennedy il 1 giugno del 1981. Rajneesh aveva un visto ottenuto
per motivi di salute, la scusa del suo ingresso era che doveva curare i
gravi problemi della sua schiena, altri 400 suoi discepoli contrassero
matrimonio con cittadini statunitensi e lo seguirono a breve, i matrimoni
erano stati contratti per telefono. Il giorno che sbarcò alla dogana
racconta che gli fu chiesto dal funzionario doganale se fosse un anarchico,
rispose che in realtà era qualcosa di più di un anarchico.
Il funzionario, racconta Rajneesh, mostrò dei segni di imbarazzo e
non rientrando nella enumerazione delle sue istruzioni quel <<qualcosa di
più di un anarchico>> gli validò il visto[17].
Rajneesh ha sempre affermato che arrivò in America senza l’intenzione di
restarci, questo a dispetto delle evidenze, comunque dopo appena due mesi
cambiò idea e chiese di poter permanere in america in qualità di leader
religioso.
Appena arrivati nel New Jersey acquistarono un castello vecchio di cento
anni e procedettero alla suo restauro. Il castello era, nelle loro
intenzioni, un luogo di sosta temporanea in attesa di trovare un posto
migliore. Il New Jersey piaceva molto a Rajneesh, lo vedeva come un
meraviglioso giardino, ma era troppo umido e la sua salute oltremodo
cagionevole ne soffriva. Inoltre nel New Jersey ebbe un acuirsi delle sue
reazione allergiche che già ammontavono a tre o quattro attacchi la
settimana che gli rendevano impossibile dormire per altrettanti notti e la
vita estremamente penoso[18].
Quando si trasferì nel rancho la sua salute migliorò notevolmente grazie al
clima desertico e per il tempo che vi rimase non ebbe nessun fastidio.
Quando Sheela iniziò a cercare un posto adatto Rajneesh gli disse:<< Non in
California. Dappertutto va bene ma non in California, a causa di tutti gli
idioti di guru indiani che non hanno nessuna influenza in India, che non
hanno nessuna intelligenza, non voglio mischiarmi con quella gente[19]>>.
Il 10 luglio del 1981 Sheela tramite il Centro di meditazione degli
arancioni Chidvilas di Montclair nel New Jersey acquistò il Ranch Big Muddy
di circa 100 miglia quadrate che fu il set dell'omonimo film di John Waine.
Il centro pagò per il Ranch sei milioni di dollari rilevandolo da una
compagnia di Amarillo in Texas. Si tento, da parte del centro, anche di
rilevare 14.889 acri nella stessa area dal Bureau of Land Management.
I rappresentanti di Rajneesh annunciarono che si progettava di costruire
una città <<illuminata>> chiamata Rajneeshpuram. La Rajneesh Foundation
International progettava che in capo a tre anni avrebbero realizzato una
città, completamente autosufficiente, di circa tre miglia quadrate con una
popolazione di 1500-2000 persone.
Uno dei primi ad arrivare sul posto fu uno scozzese il cui nome da Samnyas
era Shiva che venne utilizzato nella Comune come guardia del corpo. Shiva ci
ha lasciato un ricordo di quando egli arrivò al Ranch Big Muddy:
<< mentre guidavamo il parabrezza posteriore si ricoprì di polvere,
iniziammo a tossire e coprimmo il naso con i fazzoletti. “Questo è nulla
ragazzo”, il nostro autista australiano disse allegramente, “ aspetta a
vedere il ranch!”. Sobbalzavamo sulla sommità della collina e l’autista
spostando la sua mano callosa lungo l’orizzonte disse
“quanto puoi vedere è nostro”. Di fronte a noi si stendevano una
successione di colline leggermente ondulate, con vallate dopo vallate
cosparse di alberi di ginepro e stanche artemisie. Tolsi gli occhiali da
sole per vedere meglio questa terra, sembrava avere una leggera colorazione
buastra, si era blu, e l’aria era veramente limpida. Ma difficilmente
sembrava il lussureggiante paradiso che Sheela aveva descritto. La terra era
stanca, e sembrava che crescesse solo l’albero che aveva maggiori
possibilità di sopravvivenza, la sola cosa che potesse crescere in questo
suolo arido. Non si vedeva un uccello, un prato, un ruscello. Turbini di
polvere ovunque[20]>>.
Dopo alcune settimane arrivò il gran Guru in un Caravan da cui non mise
fuori neanche il naso, e annunciò la sua intenzione di rimanere in silenzio
e appartato, oltre a vedere Sheela non desiderava partecipare nell’attuale
fase della Comune.
Shiva non può fare a meno di notare come:
<< Mentre il resto di noi lavorava per molte ore in condizioni pericolose.
Sheela guidava la sua nuova mercedes rosso fiammante, indossava scarpe di
Gucci, portava borsette Gucci, e ordinava vestiti Dior e occhiali da sole
Dunhill. Le sue mani brillavano per l’oro, e portava un solido orologio
d’oro Rolex, da uomo, sul suo polso. Data la sua posizione di assoluta
autorità, nessuno osava sfidare i suoi eccessi o tentava di controllarla in
qualche modo[21]>>.
Una volta acquistato il rancho si avviarono, senza aspettare le necessarie
concessioni edilizie, i lavori per costruire le diverse strutture e si
ribattezzò il Big Muddy in Rajneeshpuram.
Sembra che la causa del contrasto crescente con le autorità sia dovuto
all’ignoranza di Sheela delle leggi americane.
Quando Sheela comprò il Big Muddy Ranch ignorava che negli Stati
Uniti tutte le terre sono soggette a quel che da noi vien chiamato “piano
regolatore”, cioè le autorità statali e locali, ognuno secondo le proprie
competenze, hanno definito per ogni terreno le regole di edificabilità.
Quando Sheela comprò il Ranch quei terreni erano mappati come zona ad uso
esclusivamente agricolo e quindi il coefficente di edificabilità era molto
limitato, costruire una città su quel terreno era del tutto illecito. Quando
le autorità della contea tentarono di bloccare i lavori iniziò un
contenzioso senza fine e, persa la pazienza, si incendiarono i loro uffici e
si avvelenarono i commissari di contea.
All'inizio i vestiti rossi dei nuovi arrivati suscitarono soltanto curiosità
in un secondo momento, quando i rajeenisti iniziarono a colonizzare la
municipalità di Antilope con metodi assai discutibili e divennero un
pericolo di tipo politico a livello di contea, i residenti storici del luogo
iniziarono a considerarli degli invasori.
Nell'aprile del 1982 i Rajeenisti sfruttando la possibilità che una legge
dell'Oregon permetteva di partecipare alle elezioni cittadine anche da chi
si era iscritto come residente lo stesso giorno delle elezioni, purché
risiedesse nello stato da più di venti giorni, presero il controllo del
municipio di Antelope.
Alla base di queste mire politiche stava il tentativo di aggirare i vincoli
di edificabilità incorporando Antilope con la sorgente Rajneeshpuram in modo
da creare le condizioni per riclassificare le
terre dell’ex Big Mood da agricole in edificabili.
Antilope si avviava a diventare una città fantasma all’epoca in cui avvenne
l’insediamento dei rajeenisti. All’inizio i rajeenisti acquistarono tutto
l’acquistabile e poi calarono sulla città con le loro divise color arancio.
C’erano una quarantina di vecchi bifolchi ad Antilope che conducevano una
vita ritirata, semplice e tranquilla. Ben presto la loro vita fu stravolta,
Shiva aveva il compito appena mettevano fuori di casa il naso per
intervistarli e fotografarli al solo scopo di dargli fastidio e ben presto
la stampa nazionale appuntò l’attenzione anche su Antilope. I rajeenisti per
scacciare gli anziani residenti iniziarono a tenere fino a notte inoltrata,
ogni notte, e il più rumorosamente possibile dei party vicino alle loro
case. Sheela nel contempo piazzò ad
Antilope due rajeenisti per ogni vecchio abitante e giunte le elezioni
ottennero la maggioranza dei seggi.
Una volta acquisito il controllo di Antilope, dimostrando grande originalità
e sfoggio di fantasia e rispetto dei residenti storici, mutarono il nome
della città in Rajneesh. La presa della municipalità di Antilope e il
tentativo di incorporare Rajneeshpuram fu
censurata da Dave Frohnmeyer, avvocato di stato dell’Oregon, che impugno il
tentativo di far acquistare lo status di città a Rajneeshpuram. L’avvocato
obiettava che in Rajneeshpuram non vi era separazione fra stato e religione
e in tal modo si violava la costituzione. Un
modo come un altro per dire che Rajneeshpuram non aveva una struttura
democratica[22].
Sfruttando la loro posizione di maggioranza politica, i nuovi arrivati,
avanzarono richieste di informazioni sulle indagini in corso su
Rajneeshpuram e chiesero dei contributi statali per le scuole private
Rajneeste che avevano istituito.
Il signor Chandra Mohan aveva avuto un visto dal consolato americano di
Bombay che gli consentiva di rimanere in america per massimo un anno.
Quando, due mesi dopo l'acquisto del rancho, chiese l'estensione del suo
visto le autorità per il controllo dell'immigrazione svolsero dei controlli
e iniziarono a sospettare che i matrimoni fra i discepoli che erano giunti
con Rajneesh e alcuni cittadini americani potessero celare una frode delle
leggi sull'immigrazione. Uno dei risultati delle indagini fu scoprire che
Rajneesh aveva lasciato l'India con un debito insoluto verso il governo
indiano di sei milioni di dollari per tasse rimaste inevase. Si apriva così
una inchiesta che poteva condurre alla scoperta che Sheela e Vivek la
compagna di Rajneesh avevano maneggiato organizzando circa 400 matrimoni
fasulli fra membri degli arancioni e cittadini americani seguaci di Rajneesh
per far si che tutte queste persone acquistassero la cittadinanza americana.
Si veniva, così, a formare in Rajneeshpuram un gruppo di circa 20 persone la
maggior parte che ricopriva ruoli chiave nella
Comune e negli affari di Rajneesh che agì secondo lo stile e i metodi
della criminalità organizzata o dei gruppi terroristici per rimuovere con la
forza gli ostacoli che la Comune stava incontrando con le autorità
dell’Oregon. A un certo punto Sheela chiese a un samnyas pilota di aereo di
riempire un grande aeroplano di bombe ed esplosivo e lanciarlo sugli uffici
della Contea di Wasco. Il pilota obiettò che non solo avrebbe distrutto gli
uffici ma anche mezza città e si rifiutò di farlo e se Rajneesh sapesse di
questa idea. Sheela disse che l’ordine veniva direttamente da Osho. Il
pilota rispose con fermezza dicendo che non reputava credibile che tale
ordine fosse dato da Rajneesh e perseverò nel rifiuto. Immediatamente gli fu
imposto di trasferirsi in una comune in Europa. Se non fosse stato per
l’ostinato rifiuto del pilota Sheela avrebbe anticipato
le modalità operative del disastro delle Twin Tower di Manattan dell’11
settembre..
Scrive Christopher Calder in <<Osho, Bhagwan Rajneesh e la Verità Perduta>>
[23] :
<<Rajneesh modellò la comune
dell'Oregon sulla sua mente. Si fece dittatore definitivo, la sua foto
collocata ovunque come in un incubo orwelliano. L'atmosfera totalitaria fu
solo una delle molte ragioni per cui non mi fermai alla comune e mi limitai
a brevi visite. Ero interessato alla meditazione, non ad un grande campo di
concentramento dove gli esseri umani venivano trattati come insetti privi di
intelligenza propria. Rajneesh metteva talmente tanta enfasi sul fatto che i
discepoli dovessero eseguire senza far domande, che essi non fecero altro
che quello quando Ma Anand Sheela, segretaria personale di Rajneesh, diede
ordini assurdi per commettere crimini che Rajneesh non avrebbe mai
approvato>>.
Sheela e la sua gang, come amava definirli Rajneesh, misero su un sistema di
intercettazioni ambientali e telefoniche che stupì gli agenti dell’FBI che
lo esaminarono, durante le indagini effettuate dopo la fuga dalla Comune del
gruppo dei venti capeggiato da Sheela. Non c’era luogo della Comune che
sfuggisse alla loro occhiuta sorveglianza, gabinetti e camere da letto
comprese, anche i bambini della scuola venivano sorvegliati. Inoltre i
tecnici dell’FBI rimasero meravigliati dal sistema di intercettazione
telefonica e della possibilità di poter non solo monitorare tutte le
comunicazioni ma di registrarle contemporaneamente. Un sistema avanzatissimo
che non avevano mai avuto occasione di vedere altrove.
Rajneesh aveva manifestato la sua volontà di serbare il pubblico silenzio.
Quindi sostituì gli usuali incontri pubblici che si svolgevano a Poona con
delle "passaggiate" in Rolls Royce. Nel 1980 acquisto la sua prima Rolls
Royce, una Cornicle protetta da corazze e vetri antiproiettili. Dopo che si
fu stabilito nella comune i suoi discepoli dissero che voleva una Rolls per
ogni giorno dell'anno e iniziarono a comprarle, a volte, al ritmo di due al
mese. La Comune mise su un proprio centro di assistenza e un ingegnere della
Rolls si recava periodicamente alla comune per testare le automobili.
Il signor Chandra Mohan amava percorrere le strade della comune ogni giorno
con una Rolls diversa fra ali di devoti vestiti di rosso che lo
acclamavano, cantando e lanciando fiori.
Alcune della Rolls
erano dipinte secondo uno stile psichedelico al punto che quando la flotta
di 93 Rolls fu posta in vendita si rese necessario intervenire, disse
Reginald Abiss rappresentante della Rolls Royce, per evitare che i colori e
i disegni che li abbellivano provocassero un arresto cardiaco agli usuali e
seriosi clienti della rinomata casa automobilistica. Una Rolls costa, disse
Abbiss, circa 173.000 dollari, dalla vendita della flotta di Rajneesh si
ricavarono 1,4 milioni di dollari
[24].
Questa passione smodata per le Rolls Royce fece guadagnare a Rajneesh il
soprannome di “Guru delle Rolls” ed è un tasto dolente dei Rajneesti. Dice
Rajneesh:<< Io non sono ipocrita.
Io sono il più povero uomo sulla terra. Non ho un solo
centesimo con me ... >> La frase è riportata nel capitolo della sua
biografia dedicato alle sue 93 Rolls Royce[25].
Dice, sempre in questo luogo,:<< Quelle macchine non mi appartengono - nulla
mi appartiene.
Sono il più povero uomo nell'intero mondo, che vive il
più riccamente possibile la vita. La mia gente mi ama; vogliono fare
qualcosa per me. Tutte quelle macchine appartengono alla comune.
Loro le rendono disponibili a me per un'ora ciascun giorno.
Io non so che macchina essi portano, ma una cosa è certa, che io sto bene
solo in una Silver Spur. E loro mi amano così tanto che stanno tentando di
avere trecensosessantacinque Rolls Royce, una per ciascun giorno. E io dico
<<perchè no? Grande idea!>>.
Rajneesh guidava con criminale sconsideratezza. Amava andare a tavoletta,
anche su strade in cui il limite della velocità era di 50 miglia egli
viaggiava a 140 miglia all’ora. Diceva che se non si superano le cento
miglia all’ora non si può assaporare l’ebrezza di sentire che si sta quasi
volando. A volte caricava qualcuno in macchina per il solo gusto di vederlo
terrorizzato dal suo stile di guida.
Il signor Chandra Moham non solo ammette, candidamente, che guida male e
sconsideratamente, ma, quando guida odia che qualcuno glielo faccia notare
<< preferisco piuttosto morire guidando erroneamente che essere salvato dai
consigli di qualcuno>>....
perché, continua, dovrebbe
rispettare i limiti di velocità di 55 miglia quando la sua macchina può fare
140 miglia allora. Se volete che io rispetti i limiti di velocità fabbricate
auto che viaggiano solo a 55 miglia all'ora e non ci sarà
bisogno che io infranga le regole del
codice stradale ... se fate macchine che viaggiano a 55 miglia all'ora non
c'è bisogno che ad ogni incrocio si piazzi un cartello col limite di
velocità.
Un paio di volte la polizia stradale lo ha intercettato, fermato e
multato. All’invito dell’agente se voleva impugnare la contravvenzione egli
rispose <<non vale la pena coinvolgere il mio avvocato è una faccenda di
soli 50 dollari>> e pagò la multa. Dopo di allora però installo un
apparecchio elettronico sull’auto che lo avvertiva se c’erano dei
dispositivi che potessero rilevare la velocità.
<< Son fatto così>>, conclude, << ed è troppo tardi per cambiare ( That's
the way I am and it is too late to change)>>.
Rajneesh a settembre del 1985 ruppe il silenzio pubblico che aveva fino ad
allora mantenuto e attacco duramente e sprezzantemente Sheela e una altra
mezza dozzina dei suoi più vicini e fidati discepoli. Affermò che Sheela
aveva tradito la sua fiducia, si era appropriata di 55 milioni di dollari.
Rajneesh disse che si erano fatti aproviggionamenti di armi da guerra e
installato un massiccio ed estremamente invasivo sistema di intercettazioni
telefoniche e di sorveglianza elettronica della comune da parte di Sheela e
la sua gang.
Il 17 dicembre del 1985 l'Oregoniano, che aveva intrappreso una battaglia
stampa contro la comune e che vedeva il nome del cronista Zaitz L. che
l’aveva intrappresa come numero tre di una lista di nemici della comune,
stilata dai leader dei Rajeenisti, da dover eliminare, riportava le parole
di Rajneesh che dicevano << Sheela e la sua gang hanno trasformato la sua
comune in un campo di concentramento>>.
Scrive Christopher Calder:
<<Bhagwan mentiva quando
diceva che aveva «discepoli illuminati». Mentiva quando diceva di non aver
mai fatto un errore. Successivamente fu costretto ad ammettere di essere
fallace perché l'elenco dei suoi pasticci crebbe fino ad assumere dimensioni
mostruose. Mentiva quando faceva finta che i gruppi terapeutici gestiti dai
suoi discepoli non erano semplicemente una macchina per far soldi. Rajneesh
ha infranto le leggi dell'immigrazione, e su questo ha mentito in tribunale.
Ha mentito dicendo di essere rimasto vittima di una truffa mentre cercava di
ottenere lo status di residente permanente [negli USA - ndt]. Bhagwan
Rajneesh non era un assassino o un rapinatore di banche, ma sicuramente era
un grande bugiardo. La cosa ridicola è che tutte le sue bugie non erano
assolutamente necessarie, e sono state controproducenti. L'onestà è la vera
strada da seguire.
Rajneesh ha tristemente mentito affermando di non aver avuto responsabilità
negli orrori della comune dell'Oregon, perché aveva tenuto la mano di Ma
Anand Sheela e di chi commise quei grandi crimini che furono il tentato
omicidio e l'avvelenamento. Il fatto che Rajneesh non li abbia ordinati, o
che non ne fosse precedentemente al corrente non significa che non ne sia
stato eticamente responsabile. Se un maestro mette alla guida di uno
scuola-bus un autista ubriaco e i bambini muoiono, allora quel maestro è
responsabile della loro morte. Rajneesh sapeva che tipo di persona fosse
Sheela, e la scelse per la sua corruzione e arroganza, non "nonostante" quei
difetti. Nel codardo tentativo di sfuggire dai suoi fallimenti si cambiò
nome da Bhagwan a Osho, come se un cambiamento di nome potesse lavar via i
suoi peccati>>.
Il 23 ottobre il gran Jury Federale di Portland incriminò Rajneesh, Sheela
ed altri sei membri dell'entourage del Rajneshpuram per crimini relati
all'immigrazione. Dopo due giorni Sheela e altri due vennero incriminati per
il tentativo di omicidio del medico personale di Rajneesh. Sheela ed altri
25 scapparono e si rifugiarono in Germania.
Rajneesh tento di scappare con il suo Jet privato alle Bermuda ma fu
arrestato a Carlotta nella Carolina del nord. La polizia sequestrò sul suo
aereo una fortuna in gioielli e danaro, circa un milione di dollari in
preziosi e 58.000 dollari, fu trovata anche una pistola calibro 38 caricata
con pallottole di teflon . Anche Sheela fu arrestata in Germania. Rajneesh
fu riportato in Oregon dove dovette affrontare 35 capi d'accusa. Il 14
novembre patteggiò con le autorità che lo inquisivano, si dichiarò
colpevole, pago le spese processuali e una multa e, secondo gli accordi, fu
rilasciato per allontanarsi dagli Stati Uniti.
Una settimana dopo la sua partenza i residenti originari di Antelope
reclamarono il ritorno del municipio all'originario nome.
Sheela fu incriminata, è già stato detto, di una nutrita serie di reati e
numerose azioni civili furono intentate per la bancarotta fraudolenta di
Rajneeshpuram. A luglio del 1986 Sheela si dichiarò colpevole e, a seguito
di un accordo, fu condannata a vent'anni di prigione e al pagamento
di 400.000 dollari.
Uno dei capi d'accusa contro Sheela rappresenta una sorta di
guinness, l'avvelenamento, mediante salmonella, di 750 persone
della città di The Dallas è il primo caso di bioterrorismo registrato sul
suolo americano. Sheela dopo aver ottenuto la maggioranza nella
municipalità di Antelope voleva avere il controllo politico della contea di
Wasco. La maggior parte degli elettori della contea erano residenti nella
città di The Dallas. Sheela progettò di manipolare le prossime elezioni
con una duplice azione. Da un lato, mediante l'avvelenamento della rete
idrica della città, voleva impedire alle persone di andare a votare,
dall'altro iniziò a raccattare qui e là dei senza tetto e registrarli come
residenti ad Antelope per aumentare il suo potere di voto.
Per prima cosa hanno fatto esperimentato
su due commissari governativi che erano giunti a Rajneeshpuram offrendogli
delle bevande fresche contaminate con la scusa di ristorarli dal caldo che
faceva. In un secondo momento hanno sperimentato la coltura di salmonella
contaminando i prodotti di una drogheria, come hanno detto, <<Just for Fun (
giusto per divertirsi)>> mentre facevano shopping a The Dallas. Poi hanno
sperimentato le colture di Nurse Mengele, Ma Ananda Puja, contaminando con
salmonella dei ristoranti. Mentre l'esperimento del droghiere sembra non
abbia avuto molto successo, quello del ristorante andò oltre le loro
previsioni e, il gran numero di ammalati, attirò l'attenzione delle autorità
sanitarie.
Il 17 settembre 1984 il Dipartimento della Salute Pubblica di Wasco-Sherman
in Oregon inizio a ricevere dei rapporti di un gran numero di persone
ammalate i cui sintomi erano
febbre, brividi di freddo, emicrania, nausea, vomito, dolori addominali e
feci sanguinolente. Tutti gli ammalati avevano mangiato a uno dei due
ristoranti di The Dallas. I dottori fecero delle colture da campioni di feci
e scoprirono che era in corso un’epidemia dovuta al bacillo della
Salmonella Typhimurium. Si
ammalarono 751 persone 45 delle quali dovettero essere ricoverate[26].
Chi stava investigando sul contagio inizio a riscontrare delle difficoltà
per ricostruire la dinamica dell’epidemia. L’unica cosa in comune era che
molti avevano mangiato dai Salad Bars[27].
Ma a un ristorante si era ammalato solo chi aveva usato la salsa
blu cheese, ad un altro la salsa
ranch. Uno dei ristoranti contaminati aveva preparato dei buffet
serviti nei salad bars
e nessuno che aveva partecipato a queste cerimonie si era ammalato. Altre
persone che avevano consumato solo un caffè si erano ammalate. I risultati
delle colture sui reperti fecali mostrarono che i batteri condividevano un
set di caratteristiche particolari e che avevano stessa struttura plasmidica
e dell’antibiogramma, inoltre in una inchiesta condotta fra il 1979 e il
1980 sul batterio della
Salmonella Typhimurium nessuno dei batteri esaminati
aveva una struttura identica. Subito gli operatori sospettarono che
l’epidemia fosse dolosa e i primi sospetti si incentrarono sulla Comune
degli arancioni. L’inchiesta procedette ed emerse che i laboratori della
Comune di Rajneeshpuram aveva acquistato una fiala di
Salmonella Typhimurium dalla America Type Culture Collection in
Rockville nel Maryland una azienda di forniture biomediche. Nel 1985 gli
investigatori dello stato dell’Oregon e dell’FBI nella perquisizione dei
laboratori a Rajnneshpuram trovarono una fiala aperta di Salmonella. I test
di laboratorio dimostrarono che il ceppo era identico a quello rilevato
nell’epidemia di The Dallas. I membri della setta avevano fatto delle
colture di diversi vettori batteriologici e contaminato con essi le salse
dei salad bars e la crema per
il caffè quando nessuno li stava guardando.
Il CDC (Center for Disease Control) benché conscio che l’epidemia fosse
dolosa prima ancora che le indagini individuassero le responsabilità decise
di mantenere il riserbo sulla faccenda.
La sua preoccupazione è che dare pubblicità potesse essere l’avvio a
una serie di emulatori di questo criminale attacco bioterroristico. Il
rapporto del CDC sul caso venne inviato agli ufficiali sanitari ma con la
raccomandazione di matenere il riserbo. Solo in seguito all’attacco alla
metropolitana giapponese con gas nervino del 1995, ad opera dei membri di
un’altra setta religiosa, si decise
a rendere pubblico il caso.
Vista l’attenzione indesiderata questi precursori del bioterrorismo furono
costretti a soprassedere. Anche il loro tentativo con i senza tetto finì
miseramente perché, su ogni nuova registrazione, si appuntò l'attenzione
delle autorità governative che eseguirono controlli accurati. Una volta che
i senza tetto risultarono inutili furono messi alla porta senza tanti
complimenti[28].
Nel 1988 Swami Prem Niren, il capo degli avvocati di Rajneesh durante i
fatti in Oregon, affermò che il suo guru era stato avvelenato alla
fine del 1995 nella prigione di Oklaoma. I sintomi di Rajneesh, disse,
corrispondevano all'avvelenamento da Tallio, comunque, continuò, dai test
effettuati non risultavano tracce di questo raro elemento. Veet Mano,
direttore del Rajneesh Press Service di Los Angeles in una news inviata alla
Associated press disse che: " il governo degli stati Uniti aveva cospirato
per uccidere Bhagwan Shree Rajneesh". Niren disse che
però non si hanno prove in tal senso anche se la prudenza con cui
trattava la questione era dovuto alla sua qualità di avvocato.
I primi sintomi Rajneesh li ha avuti dopo aver pranzato nella prigione di
Oklaoma e ciò lo ha indotto a credere che sia stato avvelenato lì. Niren
disse che non crede che siano coinvolti i carcerieri ma la CIA. Niren però
non si aspettava, da parte dell'autorità, una ammissione di colpevolezza.
Niren ha disse anche che chiese il patteggiamento e consigliò Rajneesh di
dichiararsi colpevole dei reati ascrittigli perché credeva che la vita
di Rajneesh era in pericolo. Charles Turner, nell'apprendere queste
singolari dichiarazioni, disse che erano delle pure illazioni e che nel
valutarle bisogna considerare chi le aveva emesse. Inoltre aggiunse Turner
che il Giudice federale aveva determinato che Rajneesh aveva commesso dei
crimini ed è stato difeso nel procedimento da tre abilissimi avvocati di cui
Niren era uno. Se Niren ha convinto Rajneesh a dichiararsi colpevole di un
crimine che non ha commesso dovrebbe essere radiato dall'albo. Inoltre
Rajneesh ha avuto l'accesso in prigione a tutte le cure mediche di cui aveva
bisogno. Turner ha anche detto che è stato vicino a Rajneesh per tutto il
procedimento giudiziario e non gli è sembrato che avesse nulla[29].
Su questo aspetto della salute di Rajneesh scrive il Calder:
<<La salute di Rajneesh era
deteriorata repentinamente verso i trent'anni. Soffriva di ciò che gli
europei chiamano encefalomielite mialgica (ME) e gli americani definiscono
sindrome da fatica cronica (CFS). I sintomi classici comprendono ovviamente
la fatica, e sensibilità estrema ad odori e prodotti chimici, allergie,
stati febbrili costanti e intolleranza posturale (ipotensione neuralmente
mediata). Negli ultimi tempi della sua vita Rajneesh aveva sviluppato
piccoli tic muscolari involontari, avvenimento comune in caso di malattia
particolarmente attiva. Inoltre Rajneesh soffriva di diabete di Tipo 11,
asma e forti dolori alla schiena.
Dal 1970, anno in cui lo conobbi, fino al 1990, anno della sua morte,
Rajneesh fu costantemente malato e di salute cagionevole. Non riusciva a
reggersi in piedi per lunghi periodi senza provare vertigini, perché
soffriva dei danni al sistema nervoso autonomo che controlla la pressione
del sangue. Questa ipotensione neuralmente mediata (bassa pressione
sanguigna quando si sta eretti) causa fatica cronica e può anche abbassare
il quoziente intellettivo per insufficiente afflusso di sangue e ossigeno al
cervello (ipossia cerebrale). Quando stava particolarmente male lamentava
vertigini nel momento stesso in cui si alzava in piedi. Pensava di aver
contratto, ogni settimana, un diverso tipo di influenza o raffreddore. In
realtà soffriva di una singolare malattia cronica con sintomi simili a
quelli dell'influenza e che possono perdurare per decenni.
Negli ultimi anni di vita Rajneesh faceva uso di farmaci, principalmente
Valium (diazepam), per alleviare i dolori. Prendeva il dosaggio massimo
raccomandato di 60 mg al giorno. Inoltre inalava ossido di nitro (N2O)
miscelato ad ossigeno puro (O2) che alleviavano l'asma e l'ipossia
cerebrale, ma che non avevano effetti sulla qualità del suo giudizio.
Ingenuo sulla potenza dei farmaci occidentali, e troppo fiducioso sulle
proprie capacità di combattere i loro effetti potenzialmente negativi,
Rajneesh rimase vittima della dipendenza. Ben presto seguirono rovina ed
umiliazione. Gli sforzi per far ricadere la colpa del suo declino mentale ad
un complotto per avvelenarlo ordito dal Governo degli Stati Uniti fu
semplicemente un tentativo di nascondere la verità. Rajneesh era un uomo
fisicamente malato che alla fine diventò mentalmente corrotto. La sua
dipendenza dai farmaci era un problema che nasceva in lui stesso, non un
complotto del governo.
Nel 1990 Rajneesh morì per arresto cardiaco. È probabile che il declino che
aveva vissuto durante la carcerazione negli Stati Uniti dipendesse da una
combinazione di sintomi di astinenza da Valium e dall'aggravarsi della ME/CFS
causato dallo stress e dall'esposizione agli allergeni. Non esiste prova
scientificamente valida che suggerisca che sia stato avvelenato[30]>>.
Riassumiamo i possibili punti di vista sulla questione: 1) Si prende per
buona l’ipotesi del complotto dell’amministrazione di Ronald Regan che,
alleata a fantomatici integralisti cristiani, hanno tramato contro la Comune
e avvelenato Rajneesh ma si ha la lucidità di riconoscere che è solo una
ipotesi priva di evidenze probatorie; 2) per un atto di nuda fede non solo
si crede che il complotto sia reale ma si arriva a indicare, nel Tallio,
l’agente chimico con cui, Rajneesh , è stato avvelenato e ciò a dispetto di
quel che, lo stesso Rajneesh, ha affermato, in una conferenza di cui ci
occuperemo a breve, sull’impossibilità di rintracciare l’aggressivo chimico
con cui è stato contaminato; 3)
il punto di vista dell’autorità governative che definiscono i due
punti di vista precedenti illazioni capziose e tesa a mistificare la realtà
degli eventi che abbiamo descritto; 4) il punto di vista di chi riconosce
che la salute di Rajneesh non è mai stata buona … Rajneesh ha chiesto il
visto per curare la sua schiena che dice essere irrimediabilmente
compromessa, dice di subire dalle tre o quattro gravissime reattività
allergiche che lo fanno stare malissimo, Shiva racconta come il suo compito
di guardia del corpo includeva di impedire che, chiunque si avvicinasse, a
Rajneesh non indossasse profumo in quanto era allergico ai profumi e
all’incenso e pensa che l’accumulo dei disagi di Rajneesh con l’avanzare
dell’età hanno causato un tracollo finale. Il referto medico parla che la
morte di Rajneesh sia da imputare ad un arresto cardiaco.
Certo … occorre riconoscere che la Comune di Rajneesh era un qualcosa di
estremamente fastidioso dal punto di vista politico e dei valori
dell’America conservatrice. L’amministrazione americana del resto era
impegnata nello stesso periodo in operazioni sporche e segrete nei paesi
dell’America latina che hanno portato a gravissime violazioni dei diritti
civili e a veri e propri crimini contro l’umanità.
Non è difficile ipotizzare una forte ostilità dell’establishement
conservatore americano nei confronti di un guru e di una Comune che voleva
incarnare dei valori che presentavano degli aspetti fortemente
rivoluzionari.
Il punto è che
Rajneesh è privo di statura morale e i suoi discepoli hanno commesso atti
che non solo hanno violato la legge penale, ma, sono sconfinati nel
bioterrorismo e di almeno uno di questi
crimini Sheela attribuisce la paternità proprio al suo guru. Il sistema di
intercettazioni ambientali e telefoniche del Rancho fu, ordinato da Rajneesh
perché, disse Sheela, intossicato dal valium e dalle inalazioni di gas
esilarante (protossido d’azoto) vedeva nemici dappertutto[31].
Nel settembre del 1987 il 13 Sheela dichiara alla Associated Press che ella
subisce le conseguenze per Rajneesh che adesso ha ricostituito la sua corte
a Puna.
<<Miei cari, sono stato lontano da voi
per così tanto tempo. E’ stata una penosissima assenza per me. Per sette
settimane continuamente io sono stato riempito dal vostro amore, dalla
vostra pazienza, dalla vostra sete, dal vostro desiderio.
Questi giorni sono da ricordare per molte cose. Sette settimane fà, mi si è
infettato un orecchio. Dovrebbe essere una cosa da poco, secondo i migliori
esperti consultabili qui, il dott. Jog, si cura al più in quattro giorni,
invece ha continuato per sette settimane. Egli non ha mai incontrato un
simile caso nella sua vita. Non riesce a credere che le medicine non abbiano
avuto effetto. Ha provato tutte le specie di medicamenti, tutte le specie di
unguenti. Finalmente ha fatto un’operazione, ma allora la ferita
dell’operazione non si è cicatrizzata. Il dott. Devageet ha pensato che
forse avesse qualcosa a che fare con i miei denti, egli è il mio dentista,
ma nulla è stato trovato
Il mio medico personale, il dott. Amrito, ha informato immediatamente tutti
i dottori samniasyn del mondo chiedendo loro di contattare i migliori
esperti di veleni, perché la sua analisi è che eccetto il mio avvelenamento
non c’è nessuna possibilità di spiegare perché il mio corpo ha perso tutte
le sue resistenze[32]>>.
Così inizia uno dei discorsi che sono confluiti nella raccolta <<Jesus
Crucified Again, This Time in Ronald Regan America>> a questo discorso era
presente, come dice lo stesso Rajneesh, Swami Niren l’avvocato che era a
capo del suo collegio di difesa per i fatti dell’Oregon.
Rajneesh dice che il suo lungo viaggio di ritorno verso l’Oregon dopo il suo
arresto a Carlotta in una stazione di rifornimento è stato il frutto di un
complotto ordito ai massimi livelli della Casa Bianca. Racconta che, nella
sosta nella prigione di Oklaoma, gli fu chiesto di riempire un modulo e
mettere le generalità di David Washintong il Marshall che glielo ingiungeva,
alla domanda del perché avrebbe dovuto fare una cosa così stupida, rispose
<< “ non posso rispondere nulla. Sto adempiendo ad ordini dall’alto”. E
dall’alto>>, conclude Rajneesh, <<significava certamente Washintong, la Casa
Bianca, Ronald Regan[33]>>.
<<L’idea>>, continua Rajneesh, << era che se avessi scritto david Washintong
e avessi firmato David Washintong io potevo essere ucciso, avvelenato,
sparato e non ci sarebbe stata nessuna prova che fossi mai entrato nella
prigione>>.
Per farla breve Rajneesh insinua che nei dodici giorni che transitò in
diverse prigioni sia stato avvelenato lentamente, con una sostanza non
identificata, forse messa nel cibo, forse in una bevanda, o forse esposto a
delle radiazioni, ma, comunque, in grado di sparire dall’organismo in breve
tempo senza lasciare tracce e, nel contempo, minando irreparabilmente la sua
salute. In buona sostanza proietta sul governo americano il
modus operandi che ha attribuito a Sheela nella conferenza in cui
ha denunciato i crimini da essa commessi alla stampa, fra cui il suo
probabile tentato omicidio. Rajneesh
nei suoi discorsi dice che il tentato omicidio del suo medico personale
Swami Devaraj, a cui fu iniettato un veleno che lo portò a un passo della
morte, e il tentativo di assassinare la sua compagna Vivek celasse il
tentativo di impedire a persone a lui vicine di portare a sua conoscenza le
attività criminali del gruppo dei venti e che si era progettando il suo
omicidio. L’assassinio di Devaraj, secondo alcuni, invece, cela una ennesima
lotta di potere a cui Rajneesh non è estraneo che vede la moglie del medico
di Rajneesh, Prem Hasya, come poi in realtà avvenne, caldeggiata dal marito
per sostituire Sheela.
Per cercare la prova di questo presunto avvelenamento furono fatti esami del
sangue, delle urine e dei capelli dai migliori esperti del settore in
Inghilterra e Germania. Rajneesh non dice nella conferenza che il veleno con
cui sarebbe stato avvelenato è stato identificato, passa in rassegna una
serie di ipotesi e oltre al Tallio, parla di eroina sintetica, di
fluorocarbonio, di radiazioni atomiche.
Alla fine conclude dicendo: << La questione non è quale veleno mi sia
stato dato, ma che è certo che sono stato avvelenato dal governo americano
di Ronald Regan
[34]>>.
Rajneesh continua ad enunciare le evidenze del complotto e, nella sua mania
di persecuzione, include il giudice Leavy che ha pronunciato la sentenza in
cui è stato condannato a una salatissima multa, a 10 anni con la
condizionale e all’espulsione dal paese con il divieto di non ritornare per
almeno 5 anni.
Questa parte del discorso merita una riflessione introduttiva. L’<<Alford
plea>> è una forma di patteggiamento fra la difesa e la pubblica
accusa. I patteggiamenti hanno una importante funzione deflattiva del
procedimento giudiziario ed hanno un larghissimo impiego nel procedimento
giudiziario americano. Invece di andare in dibattimento dove, dopo aver
escusso le prove, una giuria si pronuncia sulla colpevolezza o meno
dell’imputato e il giudice formalizza la pena le parti, pubblica accusa e
difesa, possono accordarsi sui capi di imputazione e sui limiti delle
sanzioni da applicare. Questi istituti del patteggiamento sgravano quindi la
macchina della giustizia dal procedere a perseguire il reo secondo una
struttura procedimentale solenne e complessa e tutto sommato costosa ma
dall’altro lato offrono al reo che si dichiara colpevole un vantaggio. Il
vantaggio può essere una derubricazione del reato e, o uno sconto sulla pena
prevista. Del resto questi istituti processuali sono molto più conosciuti in
Italia, grazie a fortunate serie televisive, come
Law and Order, che gli istituti processuali del patteggiamento
nostrani introdotti con l’ultimo codice di diritto processuale penale. Il
patto poi viene recepito dal giudice.
Rajneesh dice, dopo essersi dichiarato colpevole dei due reati
contestatigli,: <<Egli immediatamente pronunciò il suo giudizio. Questa è
anche una strana cosa. Il giudizio doveva essere scritto dopo il mio assenso
o diniego, ma il giudizio era già pronto. Era sul tavolo, egli lo ha
semplicemente letto. Forse il giudizio non fu neanche scritto da lui. Forse
gli fu giusto dato[35]>>.
Contrariamente allo spirito
dell’istituto che prevede un patto esplicito e scritto fra accusa e difesa
egli si mostra assai stupito della gravità delle sanzioni che lo investono.
Rajneesh dice che i suoi avvocati furono minacciati dall’Avvocato di stato
che disse <<se ci tenete alla vita di Bhagwan è meglio non andare al
processo, perché sia voi che noi sappiamo che non ha commesso nulla e che i
trentaquattro capi di imputazione sono falsi. Ma in nessun caso il governo
americano vuole essere sconfitto in una corte contro un singolo individuo[36]>>.
Con il suo solito funambolismo verbale dice che la causa fu nominata Stati
Uniti d’America contro Bhagavan Shree Rajneesh, e che quindi la più grande
nazione nel mondo, il più grande potere nella storia non avrebbe mai
accettato che lui, impotente individuo la sconfiggesse.
Queste giustificazioni di Rajneesh che, con menzogne e funambolismi verbali,
vuole negare l’innegabile, cioè che ha acconsentito, per levarsi da guai
peggiori, a riconoscersi colpevole, usufruendo perciò, di un meccanismo che
premia il reo danno una indicazione della sua mancanza di dignità e
corruzione e rendono la sua figura, come dice il Calder, pateticamente
bugiarda.
Dice un’altra menzogna e cioè che l’espulsione immediata gli ha impedito di
appellarsi alla suprema corte. Nella sezione del Manuale dell’U.S. Attorney
pubblicato sul sito del Dipartimento della Giustizia Americano alla sezione
9-16.015 <<Approval Required for Consent to Alford Plea>> vien detto che
l’Avvocato di stato non può consentire al c.d. “Alford Plea” quando
l’imputato mantiene la sua innocenza rispetto alle imputazioni su cui vuole
patteggiare. Rajneesh si è dichiarato colpevole dei reati ascrittigli, a chi
avrebbe dovuto fare ricorso a sé stesso? Lui stesso dice che la sua
dichiarazione di colpevolezza è stata verbalizzata dal giudice ma nel
contempo smentisce che si sia dichiarato colpevole, dicendo che non si
sarebbe mai dichiarato colpevole di reati che non aveva commesso.
In una fase del procedimento giudiziario a cui si accede sulla base del
presupposto di una dichiarazione di colpevolezza,
usufruendo dei vantaggi previsti dal patteggiamento quali la sospensione
dell’esecutività della pena, di fronte a una verbalizzazione della sua
dichiarazione di colpevolezza formalizzata secondo i crismi dell’atto
giudiziario egli afferma che non si mai sarebbe dichiarato colpevole di un
reato che non ha commesso e che quindi non l’ho ha fatto. Questo è Rajneesh
…
Narra anche che nella prigione di Portland fu fatto sedere su una sedia
posta vicino a una bomba che doveva esplodere se lui non si fosse dichiarato
colpevole … la bomba non è esplosa …
Occorre dire che, a dire di Rajneesh, non era la prima volta che tentavano
di avvelenarlo lentamente … Rajneesh
ha rivolto le stesse accuse a Sheela e la sua gang però in quell’occasione
l’accusa era corroborata da alcune evidenze testimoniali.
Il samnyas che governava la mucca da cui si attingeva i latte per la
sua colazione vedeva che Ma Ananda Puja, detta Nurse Mengele, aggiungeva nel
latte qualche cosa.
Fra i due presunti avvelenatori che ha accusato di aver attentato alla sua
vita Rajneesh sceglie Ronald Regan. Non contento di ciò dice: “ In quest’epoca
Gesù è stato crocefisso in America dagli stessi cristiani”. Racconta che
Cristo fu crocefisso ma che, grazie a un accordo fra i suoi discepoli e
Ponzio Pilato, quasi avesse assistito ai fatti, che convinto della sua
innocenza lo crocifisse solo per soddisfare le aspettative della folla, fu
deposto dalla stessa solo dopo tre ore ancora in vita. Deposto in una
caverna guardata dai soldati romani durante la notte fu lasciato fuggire ed
egli si recò in Kashmir in un piccolo villaggio chiamato Pahalgam. Cristo
visse quindi in India fino all’età di centoventi anni.
<< La storia si ripete. Io sono stato crocefisso in quest’epoca in America …
e questi sette settimane io ho lottato contro il veleno. Sono felice di
dirvi che la crocifissione è passata e io sono risorto[37]>>.
Rajneesh poi dice che è simbolico
che Gesù sia stato crocefisso in America e risorto in India perché è la
vittoria dell’amore sull’odio, della vita sulla morte, dell’Est sull’ovest,
la vittoria della verità sopra i criminali come Ronald Regan. Insomma per
farla breve Rajneesh di una infezione all’orecchio ne ha fatto un evento
cosmico e usa un linguaggio apocalittico da scontro finale degli ultimi
giorni. Continua su questo tono
per poi dire che è certamente di tremenda importanza che dopo venti secoli
un uomo simile a Gesù, cioè lui, sia stato crocefisso dagli stessi Cristiani
mediante la cospirazione dei fondamentalisti cristiani americani in combutta
con Ronald Regan. Continua dicendo <<voglio che la mia gente trasformi se
stessa e tramite loro io voglio portare una autentica civiltà e umanità a
questo meraviglioso pianeta[38]>>.
Dopo questo delirio, in cui giustappone, non si sa bene in virtù di quale
logica e coerenza, uno dei due complotti che ha denunciato per avvelenarlo a
un Gesù rifugiato in India crocefisso e non risorto ma semplicemente
deposto, proclama: “C’è una sola
religione, quella dell’amore”.
I fatti di Rahneeshpuram hanno avuto un lungo seguito giudiziario e hanno
dato luogo a una mitologia degli arancioni che il collasso della comune in
Oregon fosse da imputarsi a un complotto diretto dalla Casa Bianca ma Sheela
su cui tutta la responsabilità venne scaricata che fine ha fatto?
Con gran sorpresa degli ufficiali giudiziari dell’Oregon venne rilasciata un
mese prima di quanto previsto e il suo rilascio non venne loro notificato
dagli ufficiali federali, così ella poté, uscita dalla prigione federale,
volare in Europa. Fino al 1999 se si fosse avventurata al di fuori della
Svizzera dove si è rifugiata avrebbe potuto correre il rischio di essere
arrestata ed estradata negli Stati Uniti ma grazie al matrimonio con un
seguace svizzero di Rajneesh Urs Birstiel, che morì di AIDS nel 1992, in
quanto vedova di un cittadino svizzero e grazie al fatto che non esisteva un
accordo che prevedeva l’estradizione fra Svizzera e Stati uniti ha potuto
rifarsi una vita.
L’Oregoniano il 26 dicembre del 1999 pubblicò un articolo di Jeanie Senior
in cui si informa che Sheela lavora in due case di cura Svizzere prendendosi
cura di anziani pazienti. Dice Sheela, in un intervista telefonica, la sua
Casa di cura, che impiega 17 persone, offre un’atmosfera amichevole, calda,
non minacciosa in cui i pazienti devono lavarsi ogni giorno e nessuna
aggressione è tollerata.
Le case di cura in cui lavora sono in Maisprach e Liestal, villaggi a circa
venti minuti dalla città di Basel.
L’occupazione di Sheela che adesso si fa chiamare Sheela Birnstiel sorprende
alcuni degli ufficiali della Contea di Wasco. Il giudice John Mabrey il cui
predecessore Wiliam Hulse fu ricoverato in ospedale dopo essere stato
avvelenato da Sheela sbotta “ Sappiamo che è una donna malvagia complice in
delitti, non vorrei che fosse responsabile delle cure di nessuno che
conosco”. L’ufficiale di riscossione della contea ha detto: ”Non è stata
punita gran che per il dolore che ha portato alla Contea di Wasco, ma è
aldilà della mia comprensione immaginare che tratti impiegati o persone meno
fortunate in modo umano”[39].
Sheela in una recente intervista ha dichiarato << Mi chiese di comprare in
un mese altre 30 Rolls Royce ... questo avrebbe significato sottrarre ai
samnyasin che vivevano a rajneeshpuram le risorse necessarie per le più
elementari necessità quotidiane. Lui era il mio amante ma Rajneeshpuram mio
figlio. Era impensabile per me, donna indiana, pensare di rifiutarmi di
obbedire. Come poteva fare per proteggere mio figlio da lui? Un Guru
dovrebbe avere dei discepoli che avessero in loro tanto coraggio e forza da
saper dire di no>>.
Quale è la lezione di saggezza che gli eventi che ho narrato fin qui ci può
offrire?
La prima considerazione è che non ci si può isolare dalla società civile.
Rajneeshpuram non è entrato in dialogo con la realtà circostante e non ha
provato a mediare le sue istanze con quelle dell’ambiente circostante. Si è
tentato in modo arrogante e violento di plasmare l’ambiente secondo i propri
desiderata che si reputavano giusti e si è visto nelle istanze della società
civile dell’Oregon, che volevano il rispetto delle sue regole, un complotto,
un ostacolo da eliminare a tutti i costi. Non si può pretendere di essere i
depositari della verità e considerare tutti gli altri in torto.
Rajneeshpuram è stata fondata sul presupposto che una nuova rivelazione era
stata scoperta e questa verità svela come gli altri punti di vista siano
falsi, sbagliati, prigioni da cui evadere mediante un decondizionamento
culturale e sociale. Sembra dimostrato che finche una comunità incentrata su
un leader carismatico, quella che viene definita da alcuni setta, resta in
dialogo con la società le tendenze devianti che possono essere presenti nel
leader o nella comunità vengano risolte in un dialogo costruttivo. La
comunità riceve dalla società e la comunità dà alla società. Il primo
campanello d’allarme sarebbe la ricerca dell’isolamento, della separazione
basata sulla discriminante che la verità della comunità e le regole che ne
scaturiscono siano in insanabile contrasto con quelle della società civile
in cui è situata. Quando una
comunità, una setta, si ritrae dalla società per creare un mondo “nuovo”,
una modalità di vita giusta, vera, armonica che non può conciliarsi con le
regole della società civile reputata false, sbagliate imprigionanti le
devianze aumentano a livello esponenziale.
La seconda considerazione è che l’obbedienza al guru non può significare in
alcun modo rinunciare alle proprie capacità critiche. Sia durante
l’esperienza in Oregon, sia successivamente gli aspetti devianti di quell’esperienza
e di Rajneesh hanno portato all’esondazione di fiume di parole, un fiume di
spiegazioni cervellotiche da parte dei suoi seguaci che hanno, esondando gli
argini del buon senso, allagato le contrade della capacità critica. I suoi
discepoli si sono trovati nell’imbarazzante situazione di salvare la
reputazione di maestro illuminato di Rajneesh e il palese disastro
dell’Oregon. La via più semplice è stata la fuga nella mitologia a cui lo
stesso Rajneesh ha dato impulso in vita. La
Comune era una creatura meravigliosa e bellissima che ha suscitato le
reazioni violente di una comunità bigotta e reazionaria che vedeva in essa
uno specchio che metteva a nudo tutti i loro complessi e frustrazioni.
Qualcuno, che non c’è la faceva proprio a elidere dalla memoria gli orrori
di Rajneeshpuram, l’orrore di una comunità i cui membri venivano manipolati,
come, aveva predetto Orwell in “1984”[40],
ha pensato bene di vedere in Rajneeshpuram una sorta di coltura, una sorta
di provetta sociale, in cui Rajneesh nella sua illuminata veggenza, ha
esposto i suoi amati discepoli al virus del fascismo e del totalitarismo per
immunizzarli, per consentirgli di sviluppare un anticorpo contro ogni forma
di autoritarismo[41].
Qualcuno addirittura è giunto ad
affermare che i crimini di Sheela siano stati l’ultimo rifugio del suo ego
che si stava sfaldando per il suo quotidiano accostarsi a Rajneesh.
Un fiume di parole di parole spinto ad esondare, dagli argini del buon
senso, sotto l’impulso della potente numinosità di una interiore istanza
subconscia, la proiezione della costellazione archetipale del Maestro sulla
figura di Rajneesh.
Forse l’ultima lezione di saggezza che dovremmo riscoprire, dalla lettura di
questa vicenda, è aver sempre presente, quando ci si accosta a un maestro,
una massima del buddismo Zen, “ se incontri un Buddha per strada uccidilo”.
Placca commemorativa
http://www.a2zgorge.info/images/towns/Antelope/Antelope-plaque.jpg
Sheela naturista
http://www.n0by.de/2/bha/OSHO0042.HTM
Sheela che si sovrappone al poster di Rajneesh
http://www.empnet.com/imageworks/gallery.html
Rajneesh sulla poltrona
http://www.empnet.com/imageworks/Raj1.htm
Discepolo che lucida la Rolls
http://www.empnet.com/imageworks/Raj3.htm
Rajneesh e rolls coperta di fiori
http://www.empnet.com/imageworks/Raj3.htm
Foto segnaletica di Rajneesh
http://gesswhoto.com\Oregon Sheriffs - Wasco County.htm
Foto segnaletica di Sheela http://gesswhoto.com\Oregon
Sheriffs - Wasco County.htm
Uno dei senza tetto reclutati per il broglio elettorale
http://www.empnet.com/imageworks/Raj3.htm
Sheela e Niren
http://www.empnet.com/imageworks/raj2.htm
Sheela con coniglio
www.http//:connection.com
Sheela al lavoro nella sua casa di cura
www.http//:connection.com
[2] idem.
[3] James S. Gordon
Apres Bhagwan
http://membres.lycos.fr/tussier/rajnees1.htm . Si tratta della
traduzione in francese di un articolo pubblicato sul Washinton Post del 18
ottobre del 1987.
[4] idem.
[5]
http://www.a2zgorge.info/images/towns/Antelope/Antelope-plaque.jpg ;
http://www.ghosttowns.com/states/or/antelope.html .
[6] Experiment to provoke God.
[7]
Racketeer Influenced and Corrupt Organizations. The RICO Act applies to a
wide variety of crimes. Originally, the breadth of the RICO Act was
intended to give law enforcement, and private persons, broad power to
fight organized crime, whether "organized crime" was traditional mobsters,
members of a drug ring, or gangsters. The RICO Act has over time,
however, resulted in unforeseen applications. For example,
corporations have been sued under the RICO Act for allegedly distributing
false advertisements; lawyers, bankers, accountants, and other
professionals, have been sued under the RICO Act for allegedly assisting
clients in organizing, or assisting in the organization of, schemes to
defraud; spouses have been sued for allegedly concealing the value of
marital assets in divorce proceedings; and, civil protest groups have been
sued for intimidating and extorting the customers of the industries that
the protest aimed to disrupt. Although these more unusual
applications of the RICO Act may not have been intended by Congress, they
can be legitimate uses of the RICO Act.
http://www.ricoact.com/
FAQ
[9]
Una forma di patteggiamento.
[10]
Ashè N. 1, Spring Equinox 2003
The rise and the fall of Rajneeshpuram di Sven Davisson,
http://www.ashe-prem.org/two/davisson.shtml
.
[12] Luca Scantamburlo
Lamore è tutto il resto è commento Stargate N. 13 settembre
2003.
[13]
Hugh Milne The god that have falled
[14]
cit. in Sam Life of Osho
Samnyas
[15]
cit. in Sam Life of Osho
Samnyas
[16]
idem pag 118.
[17]
http://www.oshoturk.com/osho-life/08-01-america.htm
. Questa è una delle tante edizioni on line
della Osho’s Life, la biografia di Rajneesh fatta raccogliendo i luoghi
dei suoi discorsi dove parlava di sé stesso, la stessa è pubblicata anche
su Osho Wordl.
[18]
Idem.
[19]
Idem.
[20]
Sam The life of Osho pag
127.
[21]
Sam The life of Osho pag
128.
[22] Nel dicembre del 1985 il giudice federale Helen J. Frye ha deciso che la città-comune era un miscuglio incostituzionale di chiesa e stato. Il procuratore di stato Frohmayer ha dichiarato che << Queta è stata la violazione più flagrante del principio della separazione fraa stato e chiesa nella storia moderna dell’America. http://members.lycos.fr/tussier/rajnees3.htm
[23]
http://www.clipper.net/~calder/Osho.html . Esiste di questo
articolo una traduzione in italiano a cura di Alessia Guidi all’indirizzo
http://alessiaguidi.provocation.net/index.htm
.
[24]
APpa 07/26 1407 Rajneesh-Rolls Royce By DANIEL J. WAKIN Associated Press
Writer NEWARK, N
http://www.skeptictank.org/
[26] Cfr.
http://www.oreilly.com/catalog/dbnationtp/chapter/ch09.html i
paragrafi chemical-Biological
Terrorism e Bioterrorism Attack in Oregon.
http://hnn.us/articles/printfriendly/335.html
.
http://www.efilmgroup.com/Dispatch/dispatch.html/Bioterrorism in
Oregon.htm
;
Oregonian, The (
[27] I salad bars sono dei dispenser di cibo.
[29]
APwa
12/15 1455 Rajneesh Conspiracy By BRIAN S. AKRE Associated Press Writer
[30] http://www.clipper.net/~calder/Osho.html . Esiste di questo articolo una traduzione in italiano a cura di Alessia Guidi all’indirizzo http://alessiaguidi.provocation.net/index.htm
[31]
James Long The rise and fall of Rancho
Rajneesh Oregonian 29 luglio 1994. L’Oregoniano è
disponibile On Line con un servizio accessibile mediante password. Tramite
l’apposito link della
Dallas High School Library all’indirizzo
http://www.open.org/~dallashs/
è possibile accedere all’area protetta e consultare le annate più
recenti.
[38] idem.
[39]
http://www.rickross.com/reference/rajneesh/rajneesh3.html
[40] IL libro di Orwell 1984 insieme a “ La fattoria degli animali” si inserisce nel ciclo delle c.d. utopie negative. 1984 è ricavato dall’inversione delle ultime due cifre dell’anno in cui è stato scritto, il 1948. Si narra di una società autoritaria in cui il controllo del dissenso non si esercita con la mera violenza ma mediante il sapiente uso della combinazione di tecniche sociali e psicologiche e dal controllo totale dei media. La fattoria degli animali narra di una rivoluzione in una fattoria in cui gli animali alla ricerca di una vita migliore e della libertà, non fanno che sostituire una classe dominante l’umana con una nuova classe dominante i maiali che alla fine diventano indistinguibile dai precedenti padroni.
[41] James S. Gordon
Apres Bhagwan
http://membres.lycos.fr/tussier/rajnees1.htm . Si tratta della
traduzione in francese di un articolo pubblicato sul Washintong Post del
18 ottobre del 1987.