Sei stato
successivamente rivestito dei tre gradi gerarchici del nostro
Ordine: ti salutiamo S:::I.::: e quando avrai trascritto e
meditato i nostri quaderni, diventerai Iniziatore a tua volta.
Nelle tue mani fedeli verrà affidata un'importante missione: ti
incomberà l'incarico, ma anche l'onore, di formare un gruppo, di
cui sarai davanti alla tua coscienza e davanti all'umanità
Divina, il Padre intellettuale e all'occorrenza il Tutore
morale.
Purché infiammato di un autentico amore per i fratelli umani tu
non cerchi mai di dissolvere i legami di solidarietà che ti
collegano strettamente al Regno Umano considerato nella sua
sintesi; sei di una religione suprema e veramente universale, in
quanto è lei che si manifesta e s'impone (multiforme, è vero, ma
essenzialmente identica a se stessa), sotto i veli di tutti i
culti exoterici d'Occidente come d'Oriente. Psicologo, dai a
questo sentimento il nome che vorrai: Amore, Solidarietà,
Altruismo, Fratellanza, Carità. Economista o Filosofo, chiamalo
tendenza al Socialismo, se vuoi, o Collettivismo o Comunismo...
Le parole non sono nulla. Onoralo, Mistico, sotto il nome di
Madre Divina o di Spirito Santo.
Ma chiunque tu sia, non dimenticare che in tutte le religioni
realmente vere e profonde, ossia basate sull'Esoterismo, la
messa in opera di questo sentimento è il primo insegnamento,
capitale, essenziale di questo stesso Essoterismo.
* * *
Perseguimento sincero e disinteressato del Vero, ecco ciò che il
tuo Spirito deve a se stesso fraterna mansuetudine verso gli
altri uomini, ecco cosa il tuo Cuore deve al prossimo. Accettati
questi due doveri, il nostro Ordine non pretende di
prescrivertene altri, quantomeno in modo imperativo. Nessun
ulteriore dogma filosofico o religioso è imposto alla tua fede.
In quanto alla dottrina di cui abbiamo riassunto per te i
principi essenziali, ti preghiamo soltanto di meditarla a
volontà e senza partito preso. E’ soltanto con la persuasione
che la Verità tradizionale vuole conquistarti alla sua causa.
Abbiamo aperto ai tuoi occhi i sigilli del Libro; ma spetta a te
compitare prima la Lettera, poi penetrare lo Spirito dei misteri
che questo libro racchiude.
Ti abbiamo iniziato: il ruolo dei tuoi Iniziatori deve limitarsi
a questo. Se perverrai per conto tuo alla comprensione degli
Arcani, meriterai il titolo di adepto; ma tieni ben presente
questo: è invano che i più grandi maestri potranno rivelarti le
supreme formule della scienza e del potere magico; la Verità
Occulta non la si potrebbe trasmettere a parole: ciascuno deve
evocarla, crearla e svilupparla in se. Tu sei Initiatus: colui
che altri hanno messo sulla via; sforzati di diventare Adeptus:
colui che ha conquistato la Scienza attraverso se stesso; in
sostanza il figlio delle proprie opere.
Il nostro Ordine, come ti ho detto, limita le sue pretese alla
speranza di fecondare i terreni fertili, seminando ovunque il
buon seme: gli insegnamenti dei S:::I::: sono precisi, ma
elementari. Sia che il programma ulteriore basti alla tua
ambizione, sia che il tuo destino ti spinga un giorno alla
soglia del tempio misterioso dove splende da secoli il luminoso
deposito dell'Esoterismo Occidentale, ascolta le ultime parole
dei tuoi fratelli incogniti: possano esse germogliare nel tuo
spirito e fruttificare nella tua anima.
* * *
Ti assicuro che puoi trovarvi il criterium infallibile
dell'occultismo e che la Chiave di volta della sintesi esoterica
è proprio là, e non altrove. Ma a cosa serve insistere, se puoi
capire e vuoi credere? In caso contrario, perché insistere
ancora? Sei assolutamente libero di prendere quello che mi
rimane da dire come un'allegoria mistica o come una favola
letteraria priva di importanza, o anche come un'audace
impostura. Tu sei libero, ma Ascolta. Germogli o imputridisca il
seme, seminerò!
* * *
In principio, alla radice dell'Essere, c'è l'Assoluto.
L'Assoluto - che le religioni chiamano Dio - non si può
concepire, e chi pretende di definirlo snatura la sua nozione,
assegnandogli dei limiti: “Un Dio definito è un Dio finito” ha
detto Eliphas Levi. Ma da questo insondabile Assoluto emana
eternamente la Diade androgina, costituita da due principi
indissolubilmente uniti: lo spirito e Vivificatore ZOLFO e
l'Anima vivente universale MERCURIO. Il mistero della loro
unione costituisce il Grande Arcano del Verbo. Ebbene, il Verbo
è l'uomo collettivo considerato nella sua sintesi divina, prima
della sua disintegrazione. E’ l'Adamo Celeste prima della
Caduta, prima che questo Essere Universale si sia modalizzato,
passando dall'Unità al Numero; dall'Assoluto al Relativo; dalla
collettività all'Individualismo; dall'Infinito allo Spazio e
dall'Eternità al Tempo.
Circa la caduta di Adamo, ecco qualche nozione dell'insegnamento
tradizionale: Incitati da un impulso interiore di cui dobbiamo
qui tacere la natura essenziale, impulso che Mosè chiama NAHASH,
e che definiremo, se vuoi, la sete egoistica dell'esistenza
individuale, un gran numero di Verbi frammentari, coscienze
potenziali vagamente risvegliate a guisa di emanazione in seno
al Verbo Assoluto, si separarono da quel Verbo che li conteneva.
Si distaccarono infimi sottomultipli dall'Unità-madre che li
aveva generati. Semplici raggi di quel sole occulto,
dardeggiarono all'infinito nelle tenebre della loro
individualità, che desideravano indipendente da qualsiasi
principio anteriore, in una parola, autonomo. Ma siccome il
raggio luminoso non esiste che di un'esistenza relativa,
rispetto alla fonte che l'ha prodotto, questi verbi egualmente
relativi, spogli del principio autodivino e spogli di luce
propria si oscuravano man mano che si allontanavano dal Verbo
assoluto. Caddero nella materia, menzogna della sostanza in
delirio di obiettività, nella materia, che è al Non-Essere ciò
che lo spirito è all'Essere; scesero fino all'esistenza
elementare, fino all'animalità, fino al vegetale, fino al
minerale. Così nacque la materia che fu ben presto elaborata
dallo Spirito e l'Universo concreto prese una vita ascendente
che risale dalla pietra fino alla cristallizzazione, fino
all'uomo suscettibile di pensare, di pregare, di assentire
all'intelligenza e di consacrarsi al suo simile! Questa
ripercussione sensibile dello Spirito prigioniero, sublimando le
forme progressive della Materia e della Vita per tentare di
uscire dalla sua prigione - la Scienza contemporanea lo constata
e lo studia sotto il nome di Evoluzione. L'Evoluzione è
l'universale Redenzione dello Spirito. Evolvendo, lo Spirito
risale. Ma prima di risalire, essendo lo Spirito è disceso; è
quella che chiamiamo l'Involuzione. Come il sottomultiplo
verbale si è fermato ad un certo punto della sua caduta? Quale
forza gli ha permesso di ritornare sui propri passi? Come la
coscienza intorpidita dalla sua divinità collettiva si è infine
risvegliata in lui sotto il nome ancora imperfetto della
Socialità? Tanti altri misteri che non possiamo neppure
affrontare qui, e di cui saprai acquisire la conoscenza, se la
Provvidenza è con te. Mi fermo, Ma ti abbiamo portato piuttosto
lontano sulla via; eccoti munito di una bussola occulta che ti
permetterà se non di non smarrirti mai, quantomeno di ritrovare
sempre la dritta via.
* * *
Questi pochi dati sono precisi circa la "grande questione" del
destino umano, a te la cura di dedurne il resto e dare al
problema la sua soluzione. Ma comprendi bene, fratello mio, che
l'Altruismo è la sola via che conduca alla meta unica e finale -
voglio dire alla reintegrazione dei sottomultipli nell'Unità
Divina-; la sola dottrina che ne fornisca il mezzo, che è la
lacerazione delle pastoie materiali, per l'ascensione,
attraverso le gerarchie superiori, verso l'astro centrale della
rigenerazione e della pace.
Non dimenticare mai che l'Universale Adamo è un Tutto omogeneo,
un Essere vivente di cui siamo gli atomi organici e le cellule
costitutive. Viviamo tutti gli uni negli altri, gli uni
attraverso gli altri; e quand'anche fossimo individualmente
salvati (per parlare il linguaggio cristiano), non cesseremmo di
soffrire e di lottare fino a quando tutti i nostri fratelli non
saranno salvati come noi!
L'Egoismo intelligente conclude dunque come ha concluso la
scienza tradizionale: la fratellanza universale non è
un'illusione: è un dato di fatto. Chi lavora per gli altri
lavora per se. Chi uccide o ferisce il suo prossimo si ferisce o
si uccide; chi lo oltraggia, insulta se stesso.
Che questi termini mistici non ti spaventino; l'alta dottrina
non ha nulla di arbitrario: siamo i matematici dell'ontologia,
gli algebrici della metafisica.
Ricordati figlio della Terra, che la grande ambizione deve
essere quella di riconquistare l'Eden zodiacale da cui non
avresti mai dovuto discendere, e di rientrare infine
nell'Ineffabile Unità, al di fuori della quale non sei niente,
ed in seno alla quale troverai dopo tanto operare e tanti
tormenti quella pace celeste, quel sonno cosciente che gli Indù
conoscono con il nome di Nirvana: la suprema beatitudine
dell'Onniscienza in Dio.
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