Satana e i Catari Italiani
Filippo Goti e Sabato Scala
Introduzione
Il catarismo si presenta come una delle molteplici espressioni alternative del cristianesimo sviluppatesi tra il XII e il XIII secolo in risposta ad esigenze di rinnovamento, purificazione e riscoperta delle antiche radici. Esso, rappresentò, una alternativa alla Chiesa Cattolica Romana, percorsa da corruzione e scandali e, al tempo, più impegnata nella conservazione dell’ineguagliato peso economico –politico maturato, che nella cura degli aspetti spirituali e della coerenza tra l’insegnamento evangelico e l’agire. Il catarismo si diffuse velocemente dalla Francia, verso la Spagna e l'Italia, penetrando fino a Firenze, e mettendo in crisi la stessa struttura della Chiesa Cattolica.
Chiesa Romana, vistasi insidiata nella sua posizione egemone, predispose una risposta non pastorale, ma militare di una ferocia che mai si era vista nel cuore dell'Europa per motivazioni religiose.
Uno degli elementi caratterizzanti la religione catara era rappresentato dal dualismo (concezione cosmogonica che vede due principi assoluti ed irriducibili in perenne lotta per il predominio ) fra Dio il Padre Celeste, e Satana il Padre di questo mondo, tale impostazione cosmogonica determinava la non accettazione, da parte dei catari, dell'Antico Testamento, che attribuivano a Satana stesso che veniva identificato con JHVE il Dio degli Ebrei.
E' utile precisare che tale "visione" non rappresenta espressione limitata ai catari, e quindi frutto di un'eresia, di un accidente momentaneo e passeggero; ma ha da sempre accompagnato la vita e i travagli del cristianesimo fin dai suoi primi anni di vita. Indipendentemente dai contenuti della fede Catara è, comunque, indubbio che l’elemento che maggiormente era temuto dai vertici della Chiesa Cattolica e che determinava automaticamente il confinamento di una idea nell’ambito delle perniciose eresie da combattere, era la possibilità della salvezza autonoma dell’anima dell’individuo, senza necessità di alcuna mediazione delle gerarchie cattoliche, elemento questo, che metteva in crisi il motivo stesso che aveva conferito nei secoli alla Chiesa il potere e la legittimità raggiunta.
Inquadramento storico-culturale
Il testo che va sotto il titolo di "Interrogatio Iohannis" fu portato in Italia dal vescovo cataro Nazario (o da suoi fedeli come pare più probabile) di Concorrezzo (vescovo dal 1190 al 1235) divenendo il "secretum" o libro segreto degli albigesi(1).
Il testo di origine bogomila(2), contiene: "le domande poste da Giovanni Evangelista alla Cena Segreta dei cieli intorno alla ordinazione di questo mondo e intorno al Principe e intorno ad Adamo" (ovvero l'ultima cena).
Raniero Sacconi, autore la Summa de Heresis, testo di fondamentale importanza per la comprensione del catarismo ma anche della situazione italica del fenomeno, già vescovo Cataro che aveva abiurato alla fede, ci riferisce che dallo stesso Nazario, era venuto a conoscenza che gli insegnamenti contenuti nel testo, il Secretum, gli erano stati riferiti da un vescovo Bogomilo della Chiesa di Bulgaria.
Sempre dal Sacconi, sappiamo chei Catari in Italia, nell'area lombardo veneta, si aggiravano intorno ai 2.500. Tra le cause della diffusione del pensiero Cataro in Italia, oltre a motivi di ordine ecoomico-sociale, si deve annoverare anche l'arrivo di sopravvisuti albigesi dopo la crociata che li aveva investiti, e da cui prese il nome, ordinata dalla Chiesa Cattolica per sdradicare la loro eresia.
Non dobbiamo ritenere il catarismo italico come espressione monolitica, anzi assume tratti assai rissosi, dividendosi ben presto nelle chiese di Desenzano sul Garda, Concorrezzo vicino Monza, Bagnolo San Vito, vicino Mantova, chiesa di Vicenza o della Narca di Treviso, chiesa di Firenze (di cui fece parte il Farinata degli Uberti dell'Inferno di Dante), e chiesa di Spoleto. Le maggiori differenze erano da attribuirsi al rapporto con alcuni "voti" che i catari dovevano osservare ed alla differente forma di dualismo: radicale ed irriducibile di alcune, e limitato nei cicli cosmici per altre.
Il fenomeno del Catarismo italico andrebbe, a nostro avviso, approfondito alla luce di alcune "coincidenze" culturali che hanno assicurato il necessario humus storico su cui, in diverse epoche e forme, si sono manifestate culti satanici nel nostro paese. Sebbene, infatti, lo gnosticismo popolare cataro, indicasse proprio in Satana il nemico da combattere, esso era comunque identificato con il Demiurgico dio di questo mondo, ovvero con il Dio del Vecchio testamento. E’ in questa lotta che può, a nostro avviso, radicarsi automaticamente, una reazione nei confronti delle Leggi tradizionali veterotestamentarie e del legame insano, nell’ottica Catara, che il Nuovo Testamento cristiano stabiliva con esse, se non letto e reinterpetrato in un’ottica gnostica di rinascita in opposizione al vecchio.
A Nostro avviso, come nel catarismo, fenomeni di gnosticismo "colto" si sono comuqnue coltivati in queste zone prendendo forme diverse che hanno fatto capolino diverse volte nella storia con propagini ed intenzioni socio-politiche ed hanno pilotato altri subfenomeni meno "colti" nelle masse.
Questa "storia segreta" d'Italia é una delle numerose "lacune" che una minore tendenza alla "damnatio memoriae" eviterebbe consentendo di fare chiarezza su alcune anomalie e coincidenze che, solitamente, nascondono legami e fenomeni non studiati poichè volutamente relegati nel dimenticatoio dall'una parte (quella coinvolta che opera nel "secretum"), e dall'altra, la Chiesa, che manca ,nei diversi livelli, di una cultura di tipo "Agostiniano" sufficiente alla comprensione di fenomeni mai sopiti. Anzi assai spesso quando questa "cultura ereticale" si manifesta essa può spingere i prelati a divenire parte del "secretum". La storia migliore deve prescindere dallo schieramento e deve affrontare sempre l'osservazione oggettiva del fenomeno con un unico intento: la comprensione e non il proselitismo o l'antiproselitismo che , purtroppo, la storia stessa del Cristianesimo che ci é stata tramandata dimostra a lettere cubitali favorendo la miscomprensione delle nostre radici.
Satana e Le Argomentazioni di Giovanni
Di seguito alcuni loghion tratti da "LE ARGOMENTAZIONI DI GIOVANNI", e incentrate sulla figura di Satana.
"Egli stava nelle virtù dei cieli e presso il trono del Padre invisibile
ordinatore di tutte le cose.
Discendeva dai cieli fino all'Inferno ed ascendeva fino al trono di Dio, invisibile Padre, e custodiva quelle glorie che erano sopra tutti i
cieli. E pensò di voler porre il suo trono al di sopra delle nubi e di essere simile all'Altissimo".
Questa figura di Satana che sale e scende lungo la verticale che unisce il mondo superiore (celeste), a quello inferiore (inferno), depositario delle Glorie e degli Insegnamenti divini, massima espressione celestiale; e la conseguente perdita, a causa di Orgoglio, di tale priviligio; non è novello parto dell'immaginario gnostico o cataro; ma bensì affonda le proprie radici nei miti ebraici. In una sorta di commetnari alternativi all'Antico Testamento; frutto sia della tradizione popolare, che di letture eterodosse di rabbini. E' interessante annotare, a riprova di quanto il mito esoterico moderno e contemporaneo deve allo gnosticismo e al cristianesimo eretico,. come il portatore di Luce (Lucifero) trova larga eco in molti gruppi gnosologici, e come in altri si suggerisca una necessaria reintegrazione fra la figura del Cristo e di Lucifero stesso. Inoltre è da sottolineare la similitudine fra la salita-discesa di Satana, e quella degli Angeli lungo la scala di Giobbe; proprio a sottolineare il percorso di acquisizione e perdita della conoscenza; la salita verso le sfere celesti, e la discesa nelle sfere inferine; l'apparente contrapposizione fra archetipi e atavismi, fra intelletto e pulsione.
"Da ultimo Satana pensò di far l'uomo per averlo suo servo, e prese del limo della terra e fece l'uomo simile a sè ed ordinò all'Angelo del secondo cielo di entrare nel corpo di fango.Poi prese il fango e fece un altro corpo, in forma di donna ed ordinò all'Angelo del primo cielo di entrarvi. E gli Angeli piansero molto vedendosi imprigionati dentro una forma mortale, nella diversità dei loro sessi."
Come abbiamo già indicato il catarismo presentava una forma di dualismo fra male e bene; che alcuni storici fanno risalire al Manicheismo (3) e attraverso di esso allo Zoroastrismo(4). Tale cristianesimo eterodosso sarebbe giunto nella Francia meridionale, per poi diffondersi nel cuore dell'Europa, passando per l'europa balcanica.
Ciò che preme rilevare è come la seconda parte delle frasi estratte è similare agli apocrifi di Giovanni ( Gnosi e il Mondo edizioni Tea ). In questi testi si parla della creazione dell'uomo da parte del Demiurgo(5) e degli Arconti(6) a seguito della visione del ADAM(7) celeste; e come in esso fosse contenuto il soffio divino.
Da Apocrifo di Giovanni:
"Ma allorchè essi guardarono in alto, lo videro, poichè il suo pensiero era elevato, e tennero un consiglio con la moltitudine degli arconti e con tutti gli angeli. Essi presero fuoco, terra ed acqua; li mescolarono insieme l'uno con l'altro, e con i quattro venti di fuoco: li unirono insieme e fecero una grande confusione. Lo (Adamo) portarono nell'ombra di morte per plasmarlo nuovamente"
Da La Natura degli Arconti:
"Gli Arconti tennero consiglio; dissero: Venite, facciamo un uomo con la polvere della terra Plasmarono il suo corpo cossichè fu totalmente terreno. Ora gli arconti hanno un corpo che è femmina ma anche maschio, e il loro aspetto è bestie......"
La coincidenza fra i loghion tratti dai tre diversi manoscritti è notevole, e non a caso sono attribuiti tutti a Giovanni; seppur può essere non credibile la paternità dell'evangelista; può essere indicazione sia di una lettura diretta delle fonti barbelotiane, ma anche da un identico patrimonio mitologico alla base del pensiero sia del pensiero gnostico cristiano, che del pensiero eterodosso ebraico.
La visione offerta da queste poche frasi ci potrebbe offrire degli spunti di riflessione attorno alla diversa qualità delle anime maschile e femminile, dove vogliamo ricordare che diversità non significa gradazione di superiorità o inferiorità, ma solamente qualità difformi o non presenti nell'una, rispetto all'altra. Entrambe scaraventate nei corpi plasmati dal Demiurgo e dagli Arconti, ed entrambi sofferenti per tale prigionia.
Ulteriore spunto di riflessione è la duplicità della figura di Satana; una duplicità che nasce inizialmente dal suo potere di scalare i piani manifestativi, e una duplicità che deriva dal suo successivo antagonismo al Padre Celeste. Una divinità bifronte Satana, e questa sua qualità, oltre ai riferimenti alla natura sessuata delle anime angeliche, ricorda molto quella del Dio Kama vedico. Offrendo così un'apertura, seppur rimanendo nelle loro specificità culturali e storiche, di un sottile filo conduttore che tagli trasversalmente religioni e culture fra loro diverse, chiamato gnosticismo.
Note:
(1) I catari (dal greco antico καθαροί [katharòi], puri o perfetti), detti anche albigesi (dal nome di una loro roccaforte:Albi in Occitania Francia), costituirono un movimento ereticale diffuso in Europa tra il XII e il XIV secolo.
(2) Bogomilli: Il bogomilismo, la più importante eresia della fine del I millennio, nacque verso il 930 in Bulgaria. rinnegavano tutto l'Antico Testamento e tutti gli studi di Patristica, concentrandosi solo sul Nuovo Testamento (con particolare riferimento all'Apocalisse), al quale ovviamente fu data un'interpretazione allegorica d'ispirazione docetista.
(3) Manicheismo è una relegione che rappresenta un momento di sintesi tra Gnosticismo, Cristianesimo, Buddismo, e Mazdeismo. Il tratto fondamentale di questa religione, che nell'ottica del fondatore doveva rappresentare l'ultima rivelazione, era basato sul confronto terreno fra Luce e Tenebra.
(4) Zoroastrismo: combina elementi di monoteismo e dualismo. Molti studiosi moderni ritengono che questa religione abbia avuto una larga influenza sul Giudaismo, Mitraismo, Manicheismo, Mandeismo e Cristianesimo.
Il libro sacro dello Zoroastrismo è l’Avesta. Di questo testo solamente i Gathas (gli inni) sono attribuiti a Zoroastro.
Nodo centrale della religione è la costante lotta tra Bene e male. Agli inizi della creazione, il Dio Supremo ("Ahura Mazda") (che significa ‘’Signore saggio’’ ed è caratterizzato da luce infinita, onniscienza e bontà) è opposto ad Angra Mainyu (o Ahriman) uno spirito malvagio delle tenebre, violenza e morte.
(5) Demiurgo (dal greco "demos", cioè popolo, ed "ergon", cioè opera = artigiano)
(6) Arconti i sette figli del Demiurgo. Potenze che governano il mondo, sui loro troni celesti.
(7) Adam Adam Kadmon è il Logos manifestato
(8) Kama nella mitologia vedica è il Deva dell'Amore sessuale. E' un dio bifronte, a simboleggiare la doppia natura della sessualità.