Meister Eckhart |
San Paolo dice: "Prendete in voi, accogliete
interiormente il Cristo". Quando l'uomo si distacca da se stesso, accoglie
interiormente il Cristo, Dio, la beatitudine e la santità. Se un giovane dicesse
delle cose strane, le si crederebbero, ma san Paolo promette delle grandi cose e
voi lo credete appena. Ti promette Dio, la beatitudine e la santità, se ti
distacchi da te stesso. È strano: se l'uomo deve distaccarsi da se stesso, per
questo fatto riceve interiormente il Cristo, la santità e la beatitudine, ed è
molto grande. Il profeta si stupisce di due cose. La prima è: che fa Dio
con le stelle, la luna e il sole? L'altro stupore è relativo all'anima: Dio ha
fatto e fa grandissime cose con e per essa, giacché fa per essa quel che è in
suo potere. Fa molte e grandi cose per essa, e di essa si occupa totalmente, e
questo a causa della grandezza in cui è fatta. Notate in che misura essa è
grande! Io formo una lettera secondo il modello che la lettera ha in me, nella
mia anima, e non secondo la mia anima. Lo stesso è per Dio. Egli ha fatto tutte
le cose secondo l'immagine di esse che è in lui, e non secondo se stesso. Ne ha
fatte alcune in particolare secondo quel che fluisce da lui, come la bontà, la
sapienza, e ciò che si dice di Dio, ma l'anima l'ha fatta non solo secondo
l'immagine che è in lui, o secondo quel che fluisce da lui e quel che si dice di
lui; molto di più: l'ha fatta secondo se stesso, secondo tutto quel che egli è,
la sua natura, il suo essere, la sua operazione che fluisce da lui e che permane
in lui, secondo il fondo in cui permane in se stesso, in cui genera il suo
Figlio unigenito, da cui si effonde lo Spirito santo; è secondo questa
operazione che fluisce da lui ed in lui permane, che Dio ha creato l'anima.
È naturale, sempre e per tutte le cose, che le più elevate fluiscano nelle più
basse, finché le più basse sono rivolte verso le più elevate, perché le più
elevate non ricevono mai dalle più basse, ma, al contrario, le più basse
ricevono dalle più elevate. Ora Dio, essendo al di sopra dell'anima, fluisce
sempre nell'anima, e non può mai venirle meno. L'anima sì, può venir meno a lui,
ma, finché l'uomo si tiene al di sotto di Dio, riceve continuamente l'influsso
divino, puro, proveniente da Dio, se non si sottomette a nessun'altra cosa: né
al timore né all'amore, né al dolore, né ad alcun'altra cosa che non sia
Dio. Gèttati dunque totalmente, assolutamente, al di sotto di Dio, e riceverai
l'influsso divino nella sua totalità e purezza. In che modo l'anima riceve da
Dio? L'anima riceve da Dio non come una cosa estranea -ad esempio, l'aria riceve
la luce del sole come una cosa estranea. Ma l'anima non riceve Dio come una cosa
estranea, né come se fosse al di sotto di lui, perché quel che è al di sotto di
un'altra cosa, le è estraneo e lontano. I maestri dicono che l'anima riceve come
una luce riceve luce, giacché allora non v'è niente di estraneo e lontano.
V'è nell'anima qualcosa in cui Dio è nella sua nudità, ed i maestri dicono che è
senza nome alcuno. Questo qualcosa è, e tuttavia non ha essere proprio, perché
non è né questo né quello, né qui né là, perché è ciò che è in altro, e quello
in questo; infatti ciò che è, lo è in quello, e quello in questo, giacché quello
fluisce in questo, e questo in quello. Abbandonatevi là in Dio, dice san Paolo,
nella beatitudine, perché qui l'anima prende tutta la sua vita e il suo essere,
ed è là che essa aspira la sua vita e il suo essere, giacché questo è totalmente
in Dio, ed ogni altra cosa di essa è all'esterno; per questo motivo, grazie a
questo, l'anima è costantemente in Dio, a meno che essa non lo porti
all'esterno, o non si spenga in essa.
Un maestro dice che questo qualcosa è talmente presente a Dio, che non può mai
distogliersi da lui, e che Dio gli è sempre presente ed interiore. Io dico che
Dio, continuamente ed eternamente, è stato presente in questo qualcosa, e che in
esso l'uomo è uno con Dio. Non v'è qui affatto bisogno di grazia, perché la
grazia è creata, e niente di creato interviene qui, perché nel fondo dell'essere
divino, dove le tre Persone sono un solo essere, l'anima è una secondo questo
fondo. Perciò, se lo vuoi, sono tue tutte le cose, e Dio. Distàccati dunque da
te stesso e da tutte le cose, e da tutto quel che sei in te stesso, e cogliti
secondo quel che sei in Dio.
I maestri dicono che la natura umana non ha niente a che fare col tempo, che è
assolutamente intangibile e che è molto più intima all'uomo e vicina a lui di
quanto egli non lo sia a se stesso. Perciò Dio prese la natura umana in sé e la
unì alla sua persona. Allora la natura umana divenne Dio, perché egli assunse la
natura umana nella sua essenza, e non un essere umano particolare. Perciò, se
vuoi essere lo stesso Cristo e Dio, distaccati da tutto quel che il Verbo eterno
non ha assunto in sé. Il Verbo eterno non ha assunto in sé un essere umano;
distàccati perciò da tutto quel che è uomo in te e da tutto quel che sei, ed
assumiti soltanto secondo la natura umana, perché allora sarai nel Verbo eterno
ciò che la natura umana è in lui. Infatti la tua natura umana e la sua non sono
diverse, sono una: ciò che essa è nel Cristo, lo è in te. Per questo motivo io
dissi a Parigi che nell'uomo giusto si compie tutto quello che la sacra
Scrittura e i profeti hanno detto. Se infatti tu sei quel che devi essere, è
compiuto in te tutto quel che è detto nell'Antico e nel Nuovo Testamento.
Come devi essere? Lo si può capire in due modi, secondo la parola del profeta:
"nella pienezza dei tempi, il Figlio fu inviato". "Pienezza dei tempi" si
intende in due modi. Una cosa è nella sua pienezza quando è alla sua fine, come
lo è il giorno alla sera. Ugualmente il tempo è nella sua pienezza quando è
completamente distaccato da te. L'altro senso è questo: quando il tempo è alla
sua fine, nell'eternità, allora il tempo è del tutto concluso, perché non v'è
più né prima né poi. Allora tutto è nuovo e attuale, e tu hai in una
contemplazione in atto tutto quel che mai fu e che mai sarà. Là non v'è né prima
né poi, tutto è attuale, e in questa contemplazione in atto io possiedo tutto. È
la "pienezza dei tempi", e così tutto è bene per me, ed io sono davvero il
Figlio unigenito e il Cristo.
Che Dio ci aiuti a giungere a questa pienezza dei tempi. Amen.