Il Mito di Maria Maddalena.

Frammenti Ortodossi, Gnostici ed Alchemici di una Donna.

(prima parte)

di Filippo Goti

 

Apokalypsis

 

 

Maria Maddalena o Maria di Magadala, è una delle figure del Nuovo Testamento che maggiormente hanno colpito l'immaginario dell'uomo di ogni tempo. La tradizione, e la vulgata popolare, ci hanno consegnato l'immagine di una meretrice pentita intenta ad ungere con balsamo e profumi preziosi i piedi di Gesù. Immagine forte e potente, il pentimento e la sottomissione che portano alla redenzione del peccato, e preludio di una nuova vita spirituale, libera dalle oppressioni e tentazioni di questo mondo. Come ben sappiamo però questa non è l'unica immagine che è giunta fino a noi della Maddalena, vi è chi ha visto in essa la depositaria dell'insegnamento segreto del Cristo, chi addirittura la sua compagna, e chi la perpetuatrice della linea di sangue del Cristo. Indubbiamente un'immagine forte, capace di suscitare profondi dibattiti, forti identificazioni personali, simbolo del femmineo sacro, ed esaltazioni in merito ad antichi complotti perpetrati dalla Chiesa verso tutta l'umanità.

Peccatrice e poi Santa, oppure diffamata perchè compagna del Messia ?  La sua storia suscita ancora oggi accesi confronti, e una varietà di posizioni alimentano un dibattito mai si sopirà, in quanto mai si sopirà la fecondità immaginifica di questa donna, capace di alimentare sogni, curiosità come nessun altro personaggio del nuovo testamento.

 

Scrive Monsignor Gianfranco Ravasi:  “Nel 1989 Giovanni Testori mi chiese di premettere un profilo biblico a un suo volume dedicato all’iconografia di Maria di Magdala nella storia dell’arte (soggetto in cui sacro ed eros s’intrecciavano secondo una tipologia cara allo scrittore). Scelsi come titolo: ‘Una santa calunniata e glorificata’. Sì, perché ben inchiodato nella mente dei lettori c’è lo stereotipo che classifica questa donna evangelica come una prostituta redenta da Cristo. La sua è effettivamente una storia di equivoci, che si sono consumati a diversi livelli. (…) Maria di Magdala era entrata in scena per la prima volta nel Vangelo di Luca come una delle donne che assistevano Gesù e i suoi discepoli coi loro beni. In quell’occasione si era aggiunta una precisazione piuttosto forte: ‘da lei erano usciti sette demoni’ (8, 1-3). Proprio su quest’ultima notizia si è consumato l’equivoco radicale che non l’ha mai abbandonata nella storia successiva.

Di per sé, questa espressione nel linguaggio biblico poteva indicare un gravissimo (il sette è il numero della pienezza) male fisico o morale che aveva colpito la donna e da cui Gesù l’aveva liberata. Ma la tradizione, ripetuta mille volte nella storia dell’arte e perdurante fino ai nostri giorni, ha fatto di Maria una prostituta. Questo è accaduto solo perché nella pagina evangelica precedente – il capitolo 7 di Luca – si narra la storia della conversione di un’anonima ‘peccatrice nota in quella città’, colei che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, ospite in casa di un notabile fariseo, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli. Si era così, senza nessun reale collegamento testuale, identificata Maria di Magdala con quella prostituta senza nome. Ora, questo stesso gesto di venerazione verrà ripetuto nei confronti di Gesù da un’altra Maria, la sorella di Marta e Lazzaro, in una diversa occasione (Giovanni 12, 1-8). E, così, si consumerà un ulteriore equivoco per Maria di Magdala: da alcune tradizioni popolari verrà identificata proprio con questa Maria di Betania, dopo essere stata confusa con la prostituta di Galilea. Ma non era ancora finita la deformazione del volto di questa donna. Alcuni testi apocrifi cristiani, composti in Egitto attorno al III secolo, identificano Maria di Magdala persino con Maria, la madre di Gesù!”.

 

Va detto, malgrado la forte affermazione di Ravasi, che non vi è accordo alcuno fra gli studiosi del Nuovo Testamento in merito alla distinzione fra Maria Maddalena e la meretrice, in quanto vi è chi sostiene l’esistenza di tre Maria, chi di due Marie, e chi di una sola Maria. Lasciando quindi il campo aperto ad ogni ipotesi personale. Del resto vorrei anche sottolineare come il termine prostituta non significhi necessariamente una dona dedita al mestiere più antico del mondo, ma anche una aggettivo che potrebbe esserle stato rivolto a causa dell’emancipazione di Maria Maddalena (donna giovane che seguiva un gruppo di uomini, o intima di Gesù), e che era contrario al ruolo di sottomissione che era riservato alle donne in tale epoca.

 

I Canonici

 

Maria Maddalena trova ospitalità all’interno di ognuno dei quattro vangeli neotestamentari, e questo ad indicare l’importanza riconosciuta a questa figura sia in merito alla sua appartenenza alla ristretta cerchia degli intimi di Gesù, sia per il ruolo, come vedremo, di intermediaria fra questi e gli apostoli.

 

 

Luca

Marco

Matteo

Giovanni

Lavanda dei Piedi

Luca 7:37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato;

 

Luca 7:38 e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.

 

Giovanni 11:1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella.

 

Giovanni 11:2 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.

 

 

 

 

Luca 8:2 C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni,

 

 

 

 

La Croce

 

Giovanni 19:25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.

 

 

 

I sette demoni

 

 

 

Marco 16:9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.

 

Apparizione di Gesù

 

Giovanni 20:16 Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!

Giovanni 20:17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».

Giovanni 20:18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

 

Matteo 27:61 Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.

 

Marco 16:9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.

 

 

E’ da Luca che possiamo desumere la coincidenza, senza peraltro averne la certezza, fra Maria Maddalena e la prostituta pentita che lava con il balsamo i piedi al Cristo. Desumere e non avere certezza, amo ripeterlo, in quanto Luca narra dell’episodio della lavanda nel versetto che precede l’introduzione di Maria. Al contempo Giovanni, omettendo di indicare Maria come ex prostituta, si limita ad affermare che Maria Maddalena è colei che ha lavato i  piedi di Gesù. Omettendo la sua condizione di ex prostituta, quasi a voler sottolinearne la non rilevanza o veridicità, o a celarla in virtù del ruolo che essa ricopriva all’interno del gruppo di persone vicine a Gesù.

Ciò che sicuramente possiamo affermare in merito all’episodio della lavanda dei piedi, a prescindere chi ne fosse l’autrice, ha rivestito una grande importanza per gli evangelisti. Scena carica di simbolismo, in quanto i piedi rappresentano il percorso spirituale, il cammino, mentre il lavarli un gesto di grande devozione, di amore, e di sottomissione da parte di colui che lo compie nei confronti di colui che lo riceve. Così come i capelli sono, ieri come oggi, simbolo della vanità femminile, ed asciugare con essi i piedi ha come significato rinunciare alla vita dell’apparire, per dedicarsi ad un percorso interiore. Se Maria Maddalena, e sottolineo il se, fu veramente la protagonista della lavanda dei piedi, tale scena ebbe una drammatica riproposizione dopo la morte di Gesù, quando la stessa Maddalena, assieme ad altri si erano accinti ad ungere Gesù nel sepolcro. Dimostrando ancora una volta l’enorme importanza di questa donna, intima a tal punto di poter toccare il corpo del Maestro sia quando era in vita, sia dopo la sua morte.

 

Marco 16:1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.

 

Attorno ai canonici, su cui ognuno di noi può trarre le impressioni e riflessioni maggiormente gradite, vorrei ancora portare all’attenzione gli evangelisti Luca e Giovanni e il loro sottolineare come Maria Maddalena fosse colei dal cui corpo erano usciti sette demoni. Sette rappresenta il numero della creazione, su cui si ordina tutta la manifestazione, dettato dall’unione del quaternario, il mondo materiale, con il ternario, il mondo spirituale o dell’energia: Sette sono i giorni della settimana, sette sono i colori, sette sono le note, ecc.. Sette sono inoltre i vizi capitali. La liberazione, perché di liberazione trattasi e non ci è dato di sapere se questa dipenda da un atto di volontà di Maria o dall’azione di Gesù, può indicare anche il grado di maestria raggiunto dalla Maddalena, tale da essere ammessa nel seguito ristretto del Messia. Fatto questo che acquisirebbe enorme rilevanza nell’ottica dell’insegnamento segreto, e non divulgativo in forma di parabola, della cui esistenza sono certe molte scuole gnostiche e cristiano esoteriche. Il quale vedrebbe proprio personaggi, apparentemente minori, come la Maddalena e Giovanni esserne i depositari. Così come possiamo vedere un legame fra le due Marie. La prima Madre vergine di Gesù, rappresentando la materia vergine degli alchimisti: la materia pura ed informe. La seconda la materia purificata e liberata da ogni inclusione, impurità, e incrostazione. Entrambe legate assieme, entrambe specula l’una dell’altra, entrambe estremi di un’Opera che trova Gesù come fulcro.

 

La tesi del profondo legame che unirebbe Gesù a Maria Maddalena sembrerebbe avvalorata dall’apparizione di Gesù, dopo la sua morte, proprio a Maria Maddalena, alla quale Gesù riconosce il poter di poterlo trattenere (da qui non mi trattenere perché non sono ancora salito al Padre). Così come il suo ruolo di intermediaria preferita risulterebbe evidente dall’essere annunciatrice ai discepoli della resurrezione del Maestro. Dimostrando quindi una sua familiarità ed informalità ad accedere al gruppo dei dodici, veramente eccezionale tenuto presente il quadro culturale dell’epoca che vedrebbe la donna separata dall’uomo per tutto ciò che è pubblico e religioso.

 

Maria Maddalena nella Legenda Aurea

 

Scritta in latino da Jacopo da Varazze (Iacopo da Varagine), che fu frate domenicano e Vescovo di Genova, la Legenda Aurea è un'opera, in latino, che raccoglie le vite di santi (agiografia), circa 150, di feste liturgiche e mariane . La sua stesura è collocata attorno al 1265 coprendo un arco di lavoro che arriva fino alla morte del suo estensore avvenuta nel 1298. Trattasi di un libro ritenuto fondamentale per interpretare l'arte sacra, e raccogliere informazioni, miti, anedotti legati ai Santi e alla loro vita. Le fonti utilizzate da Jacopo da Varazze non hanno fondamento storico, ma sono da attribuire a due suoi confratelli domenicani: Giovanni da Mailly e Bartolomeo da Trento. I quali hanno a loro volta attinto da leggende, narrazioni, e storie popolari che nel corso dei secoli si sono tramandate e stratificate all'interno dell'immaginario cristiano europeo. Ovviamente essendo stato l'estensore dell'opera anche Vescovo, quindi un uomo non solo di chiesa ma anche di comando del gregge dei fedeli, sarebbe riduttivo definire la Legenda Aurea un'opera di fantasia, in quanto a ben vedere non lo è. O meglio non è attribuibile, nelle sue molteplici pagine, al genio e all'arte di un singolo, ma espressione della religiosità popolare, del fecondo esercizio e pratica della fede cristiana che si era andata ad innestare all'interno di un terreno culturale e religioso già ricco in precedenza, e capace quindi di offrire nuovi germogli onde la forma di quanto era precristiano raccoglie il messaggio cristiano, e viceversa. Un ibrido che ancora una volta mostra come il cristiano era ed è una realtà eterodossa, e come i tentativi di ridurlo ad ortodossia sono votati all'impoverimento.

 

Andiamo adesso  a presentare alcuni estratti della vita di Maria Maddalena così come riportati nella Legenda Aurea.

 

"Maria nacque da una famiglia nobilissima che discendeva dalla stirpe regale; il padre si chiamava Siro e la madre Eucaria. Insieme al fratello Lazzaro e alla sorella Marta possedeva Magdala, che si trova vicino a Genezareth, Betania, vicino a Gerusalemme e una gran parte di quest'ultima città. Quando i fratelli si divisero fra di loro tali beni, Maria ebbe in sorte Magdala, donde prende il nome di Maddalena, Lazzaro ebbe una parte di Gerusalemme e Marta Betania. Maddalena era dunque ricchissima, quanto ricca altrettanto bella e non rifiutava al proprio corpo alcun piacere tanto che era da tutti chiamata la peccatrice. Cristo in quel tempo stava predicando lì vicino, ed essa, per divina ispirazione, si recò nella casa di Simon lebbroso dove Cristo si era fermato; Ma non osando, la peccatrice, mostrarsi nel contesto dei giusti rimase in disparte; lavò, con le sue lacrime i piedi di Gesù, li asciugò con i capelli e accuratamente li unse con l'unguento prezioso. Pensava frattanto il fariseo Simeone: 'Come può permettere un profeta di essere toccato da una peccatrice?'. Ma il Signore ne riprovò l'orgogliosa giustizia rimettendo alla donna ogni peccato. Costei è infatti quella Maria Maddalena a cui il Signore accordò ogni favore ed ogni senso di benevolenza: scacciò dal suo corpo sette demoni, l'accolse nella sua amicizia, si degnò di essere suo ospite ed in ogni occasione le fu difensore".

 

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"quattordici anni dopo la passione del Signore, quando Stefano era stato già martirizzato e gli altri discepoli scacciati dalla Giudea, i seguaci di Cristo si separarono per le diverse regioni della Terra per diffondere la parola di Dio. Tra i settantadue discepoli c'era il beato Massimino a cui fu affidata da S.Pietro Maria Maddalena, Lazzaro, Marta, Marcella (la domestica di Marta) e il beato Celidoneo cieco dalla nascita e risanato da Cristo e molti altri cristiani furono posti dagli infedeli su di una nave e spinti in mare senza nocchiero perché vi perissero; ma per volere divino giunsero a Marsiglia dove non vi fu alcuno che li volesse ricevere nelle proprie case, cosicché dovettero ripararsi sotto il porticato di un tempio."

 

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'Voi possedete molte ricchezze ma lasciate che i santi di Dio muoiano di freddo e di fame. Dopo il terzo sogno la donna decisamente impaurita decise assieme al marito di seguire il consiglio di Maria. Il principe ospitò i cristiani e dette loro il necessario per vivere. Un giorno il principe le chiese: 'Credi di poter difendere la fede che vai predicando?' E quella: 'Sono pronta a difendere la fede ogni giorno rafforzata dalla testimonianza dei miracoli e della predicazione di Pietro, vescovo di Roma. Disse allora il principe assieme alla moglie: 'Ecco noi siamo pronti a prestar fede alle tue parole se ci impetrerai un figlio da Dio che adori. Allora la beata Maria Maddalena pregò Iddio per loro e la sua preghiera fu ascoltata perché la donna si trovò ben presto incinta. Allora il principe decise di recarsi da Pietro per sapere da lui se era vero quanto Maddalena aveva detto di Cristo. Nel viaggio però la donna partorì per morire subito dopo nel bel mezzo di una tempesta. Il principe riuscì a terminare il viaggio e arrivò a Roma dove rimase due anni, istruito nella fede da San Pietro. Al ritorno via mare giunse vicino al colle dove aveva deposto il corpo della moglie e lasciato il figlio nato, che nel frattempo fu mantenuto in vita dalla Maddalena. E rivolgendosi a lei il principe le chiese il miracolo di restituire la vita alla moglie. La donna si svegliò e disse: "grandi sono i tuoi meriti beata e gloriosa Maria che mi hai aiutato nel parto e dopo, in ogni mia necessità".

'Poco dopo il principe salì sulla nave con la moglie e il figlio per approdare a Marsiglia. Appena arrivati trovarono la Maddalena che predicava con gli altri apostoli. A quel punto le si avvicinarono ai piedi in lacrime, le raccontarono l'accaduto e ricevettero il sacro battesimo. Abbatterono poi tutti i templi dedicati agli idoli situati a Marsiglia ed eressero chiese al signore e Lazzaro divenne vescovo di quelle città. Dopo poco la Maddalena e gli altri discepoli si recarono ad Aix in Provence dove con molti miracoli convertirono il popolo alla fede di Cristo e il beato Massimino fu ordinato vescovo. Frattanto la beata Maddalena, desiderosa di dedicarsi alla contemplazione delle cose celesti si recò nel deserto e vi rimase per trent'anni.'

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"Al tempo di Carlo Magno, nell'anno 745, Giravolo, Duca di Borgogna, non riuscendo ad avere figli, donava gran parte dei suoi averi ai poveri e costruiva chiese e monasteri. Quando ebbe costruito il monastero di Vezelay, l'abate di questo convento su richiesta del Duca, mandò un monaco con una scorta alla città di Aix en Provence, per vedere se poteva portare via i resti di Maria Maddalena. Quando giunse nella predetta città trovò che era stata distrutta dalle fondamenta dai pagani ma scoperse per caso un sepolcro su cui una lapide di marmo stava ad indicare che lì dentro vi era il corpo di Maria Maddalena. Quando scese la notte il monaco ruppe la lapide e prese le ossa."

 

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Alcuni dicono che Maria Maddalena fosse sposata con San Giovanni quando Cristo lo chiamò dal matrimonio e quando egli fu chiamato via da lei ella si indignò per l'abbandono di suo marito e si diede ad ogni tipo di lussuria, ma poiché non era giusto che la chiamata di San Giovanni fosse occasione per lei di dannazione, nostro Signore la convertì ...

 

4. Conclusioni

 

Appare fin troppo evidente come il quadro che Jacopo da Varazze tratteggia attorno alla figura della Maddalena, sia in se e per se capace di suggestionare, di essere terreno fertile per tutti quei miti che da sempre accompagnano la figura della Maddalena, e che tanto sembrano appassionare scrittori, fanciulle più o meno in tenera età, e amanti del sacro femmineo o di ierogamiche unioni e ed ipotesi di complotti. Personalmente mi limito a considerare quanto emerge evidentemente, e ritengo che già di per se rappresenti la sottolineatura dell’eccezionalità di tale figura nell’ambito del cristianesimo primitivo, esclusivamente dominato da figure maschili, quasi sempre forgiate nelle ristrettezze della cultura giudaica del tempo.

 

Dalla Legenda Aurea emerge come Maria Maddalena fosse una donna di alto lignaggio, di famiglia benestante ed istruita, dedita ai piaceri della vita, ma anche autonoma ed intraprendente. Potrebbe quindi il suo essere definita "prostituta" il tentativo da parte di ebrei e giudei cristiani, legati ad una visione patriarcale della famiglia e del ruolo della donna, come il tentativo di osteggiare, denigrare, sminuire, una donna che era fuori dai loro canoni morali, potenzialmente destabilizzante di rapporti sociali e di un ordine incentrato su di un ruolo servile della donna all'interno della struttura familiare del tempo legata alla figura del patriarca. Al contempo è evidente come la sua volontà di riconoscersi peccatrice innanzi a Gesù senza alcuna sollecitazione, la sua ricerca del Maestro, la sua sottomissione, il gesto di ungere i piedi (riconoscere la sacralità del cammino, e la sottomissione all'insegnamento: Gesù è seduto e Maria inginocchiata innanzi a lui), rendono Maria, agli occhi degli uomini di Chiesa, un esempio da seguire. Colei che abbandona la vita precedente per consegnarsi a Gesù, abiurando i beni e le comodità di questo mondo. Inoltre si evidenzia, nella conclusione dei brani riportati, come Maria avesse assunto la figura di guida della comunità dei cristiani esuli in Provenza: essa dispensava il battesimo, in seguito prerogativa attribuita al sacerdote, era intermediaria attraverso le preghiera con Gesù, funzione solitamente riconosciuta a Maria madre di Gesù, narrava e trasmetteva l'insegnamento cristiano, ed era ritenuta da nobili e notabili fulcro della comunità cristiana.

 

In conclusione possiamo sicuramente affermare che siamo innanzi ad un figura sicuramente importante, ma su cui non sarà mai possibile risalire ad un verità storica sul ruolo che essa ha avuto all’interno della comunità dei primi cristiani, di coloro che erano vicini a Gesù. Del resto non ci poniamo neppure questo problema, e lo lasciamo a coloro che necessitano di toccare e di vedere, in quanto a noi preme maggiormente il riscontrare come Maria Maddalena possa rappresentare un soggetto a cui attribuire una molteplicità di significati.

 

   

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