L'Ofismo: Un'Antica Forma di Sincretismo Gnostico
di Antares666 |
I sistemi gnostici dei Naasseni, detti anche Ofiti, hanno la peculiarità di
ritenere il Serpente che tentò Eva come il Portatore di Conoscenza, ossia
della capacità di distinguere tra Bene e Male preclusa al Demiurgo. Il
Demiurgo Jaldabaoth, considerato inferiore al Vero Dio, è identificato con
il Geova dell'Antico Testamento. Gli stessi nomi di questi gnostici sono
molto interessanti. Ofiti viene dal greco ophis 'serpente', ed è a sua volta
una traduzione letterale di Naasseni, dall'ebraico nahash, che pure indica
il rettile strisciante.
Se
vogliamo fare un confronto con le dottrine dualiste del Medioevo, risulta
chiaro che il Catarismo non appartiene alla classe di sistemi gnostici
ofiti, in quanto non ammette un ruolo positivo per il Serpente. Per
l'Insegnamento dei Buoni Uomini, il Serpente è infatti il prodotto dalla
bava di Satana-Geova, che ha insegnato ad Eva l'accoppiamento penetrandola
con la coda. In ogni caso, comune al Catarismo e allo Gnosticismo dei
Naasseni è la visione dello spirito gettato in un abisso di tenebra da cui
non riesce più ad uscire. Questo è evidente ad esempio dalla lettura
dell'inno tramandatoci da Ippolito nei Philosophoumena (V, 10, 2):
Gesù ha detto: Guarda, Padre.
Perseguitata dai mali, sulla terra,
Lontano dal tuo afflato essa vaga:
Cerca di fuggire il crudele caos,
E non sa come attraversarlo.
Per molti versi, i Naasseni si allontanavano dallo Gnosticismo di matrice
cristiana, al punto che alcuni propongono di considerare la loro religione
una forma di Gnosticismo pagano influenzato da elementi giudaizzanti. Ad
esempio, il loro culto per il Serpente arrivava al punto che essi lo
indentificavano addirittura con Cristo e lo credevano inviato dalla Sophia.
Qualche studioso ha ravvisato nella mitologia anche influenze persiane ed
egiziane. Oltre che in antiche forme di culto misterico pagano, le basi
dottrinali dell'Ofismo sono da ravvisarsi in due brani biblici, uno
dell'Antico Testamento e uno del Nuovo. Infatti in Numeri 21 si legge:
Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: "Perché ci avete fatti uscire
dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane
né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero". Allora il Signore
mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran
numero d'Israeliti morì. Allora il popolo venne a Mosè e disse: "Abbiamo
peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il
Signore che allontani da noi questi serpenti". Mosè pregò per il popolo. Il
Signore disse a Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque,
dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita". Mosè allora fece un
serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso
qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita.
In Giovanni 3, 14 si ha invece:
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato
il Figlio dell'Uomo.
Sembra evidente che la stravagante identificazione del Serpente con Cristo
poggia su un'interpretazione letterale di Giovanni 3, 14.
I Naasseni sopravvissero più a lungo di altri gruppi gnostici: Agostino di
Ippona li descrive, affermando che praticavano l'allevamento dei serpenti,
facendo poi sfiorare ai rettili il pane che usavano per un sacramento
eucaristico. Dall'inizio del V secolo d.C. le tracce dell'Ofismo si perdono,
a seguito della repressione sempre più aspra da parte dell'Impero ormai
convertito al Cristianesimo niceno. Non si conosce il nome del fondatore del
movimento degli Ofiti. Tuttavia è certo che avevano una letteratura che
comprendeva la Predica dei Naasseni e il Diagramma degli Ofiti. Questi due
complessi testi teologici sono andati perduti, ma ne esistono descrizioni
molto dettagliate nei lavori di due autori ostili: il pagano Celso e il
cristiano Origene. Tra l'altro, il Catarismo ha numerosi elementi in comune
con la teologia di Origene, tanto che secondo alcuni autori (Duvernoy et
al.) sarebbe derivato storicamente dal monachesimo origenista e privo di
connessioni dirette con lo Gnosticismo. In altre parole, gli elementi
gnostici del Catarismo sarebbero frutto di una convergenza evolutiva. Le
ipotesi di Duvernoy non sembrano in ogni caso del tutto convincenti. Credo
che ci vorranno ancora molti anni di discussioni e di studio per fare un po'
di chiarezza.
Nonostante la Chiesa di Roma avesse ordinato la distruzione di tutti gli
scritti ofiti, qualcosa è stato possibile recuperare: tra i testi gnostici
scoperti a Nag Hammadi nel 1945 qualcuno è da ascriversi ai Naasseni.
Riporto infine un aneddoto. Un'amica che non sento da tempo mi ha raccontato
una volta di un prete delle sue parti che in un'occasione avrebbe fatto una
predica bizzarra attribuendo un ruolo positivo al Serpente. Anche se la
notizia è quasi di certo inattendibile, la cosa mi suscita una qualche
curiosità.
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