La Verità non è
venuta nuda in questo mondo ,
ma in simboli ed immagini" Vangelo di Filippo - V.
Gnostico
Nell'immaginario
pseudoesoterico moderno la Cabala sembra essere divenuta il
fulcro portante di ogni pratica occulta. Traviata da menti
sofisticate, nella sua essenzialità, riveste oggi, nella
sua forma corrotta e non tradizionale, ruolo di madre di
ogni illusione, e di panacea di ogni bisogno.
Sembra quasi che le pratiche occulte di tanti sedicenti
maghi e profeti, non avessero senso prima dell'avvento della
Cabala, che le sintetizza e le moltiplica, come uno specchio
infranto rimanda mille e mille frammenti di luce.
Ovviamente tali bagliori sono distorti, in quanto il frammento di uno specchio non è uno specchio, e sorriso e
ghigno divino si perdono nella follia della mente umana non
educata.
Sigilli, evocazioni, invocazioni, magia, e via discorrendo
sembrano animarsi e nobilitarsi di incanto, quando vengono
affiancati dal termine Cabala, ma quello che appare non è,
in quanto tale degenerazione è solamente uno degli aspetti
della caduta involutiva a cui il nostro genere sembra oramai
avviato senza alcun freno.
Indubbiamente è impresa improba parlare di Cabala, e quindi
forse è decisamente più fattivo procedere a rettifica di
quanto domina nell'immaginario pseudoesoterico.
La Cabala non è un segreto, in quanto non sussistono
segreti, ma sussiste la pratica e la non pratica, che
portano alla conoscenza e alla ignoranza, e in definitiva
alla consapevolezza e non consapevolezza del SE.
Movendomi su questa ottica, per prima cosa andrò ad
elencare cosa non è la Cabala, che come un serpente sembra
avere mutato forma passando da segreto iniziatico, a curioso
camaleonte per ogni prurito esoterico o occulto.
La Cabala non è una disciplina che si è sviluppata nel
Medioevo.
La Cabala non è neppure una disciplina arida e
moraleggiante, riservata a pochi.
La Cabala non è formulario per creare talismani, o riti.
La Cabala in se non permette viaggia astrali.
La Cabala non può essere insegnata, in quanto implica una
comunione diretta con il fluire della conoscenza che essa
rappresenta, e chi lo fa palesa solamente arroganza e
ignoranza.
La Cabala non è neppure uno scrigno che racchiude la
potenza per governare le leggi dell'Universo.
La Cabala non è ebraica, infatti sussiste una Cabala
ebraica, una cristiana, una egiziana, una assira, e via
discorrendo.
Cabala è ricevere e trasmettere al contempo. Essa è
fondante su questi due moti di dare e di prendere, fusi in
un unico continuo e sferico sigillo di conoscenza intima.
Cabala è quindi tradizione intima, su cui fondare il Tempio
Intimo.
Ma tale termine non nasce e non muore, certamente
sull'immaginario e sul novero fornitoci dallo sfaldamento
concettuale moderno che ruoto attorno alla Cabala ebraica.
Ebbene il grande inganno, la grande illusione risiede
proprio in questa sottile differenza.
La Cabala ebraica, è la tradizione storica culturale del
particolare rapporto fra i saggi del popolo e il divino e le
sue manifestazioni. Tale realtà si è voluta poi piegare,
in cerca di un perverso sensazionalismo e di una mistica
investitura, all'accostamento con ignoranze magiche che poco
hanno con essa a che spartire, e frutto di retroterra
culturali difformi. Ciò che viene piegato, non è ciò che
era.
Dopo avere elencato quello che la Cabala non è, andiamo ad
analizzare ciò che effettivamente essa rappresenta. La
parola Cabala deriva da una forma intensiva del verbo Qabol
( ricevere ), quindi la Cabala è tradizione che si
trasmette, o meglio la forma esteriore della tradizione: il
mezzo. Infatti il contenuto della tradizione è intimo e
affiora le proprie radici nello spirito dell'iniziato, che
si ricollega allo spirito del dell'Assoluto non manifesto.
Attraverso il semplice studio dell'albero della vita, ci
fermeremo comunque alla parte mentale ed esteriore dello
stesso, mentre dobbiamo ricercare la comunione fra oggetto
di studio e soggetto dello studio, in modo che siano cosa
unica. L'essenza della Cabala si trasmette, per moto
proprio, a chi è veramente ricettivo: in grado di farsi
fecondare da essa. L'unica ricerca possibile è quella
mistica ( irrazionale intuitiva ), anche se è bene dirlo
non è esente da rischi e pericoli. Quattro entrarono nel
pardes: Ben Azzai, Ben Zoma, Aher e rabbi Akiva.Ben Azzai
diede un'occhiata e morì. Ben Zoma diede un'occhiata e
impazzì.Aher tagliò le piante.Rabbi Akiva emerse in pace.
(Aher fu un rabbino eretico, che lasciò il giudaismo per
abbracciare il sistema gnostico duale) " SONO QUELLO
CHE SONO" rispose Dio a Mosè. L'Assoluto non può
essere definito con umane e corrotte parole, ma è
necessario una serie di simboli di manifestazioni su cui
meditare e raggiungere l'estasi della conoscenza. Questa è
Cabala: la ricomposizione fra uomo di conoscenza e Assoluto.
La Cabala cristiana ebraica affonda le radice nella Bibbia,
più precisamente quella ebraica nel Zohar ( libro
splendente, sintesi cosmogonica e mistica della Bibbia ).
Sussiste una Filosofia Universale e Perenne, che si
trasmette attraverso le Religioni, l'architettura, il
simbolo, la letteratura, e la musica: le espressioni più
alte dell'essere uomo. La Bibbia, come ogni altro testo
religioso, attraverso simbologie, storie, aneddoti,
immagini, ci narrà non solo la storia dell'uomo, ma anche
quella delle manifestazioni del divino: cosmogonia e
teogonia. Attraverso un "uso" enunciativo della
parola, ci fermeremo a quanto è manifesto, attraverso un
uso evocativo della parola ci immergeremo nel lago
sottostante. Lo studio della Cabala, è rendere VIVA la
parola scritta. Attraverso le sacre scritture le religioni,
in forma immaginifica, ci narrano: l'esistenza di Dio, le
leggi che regolano la creazione, il perchè dell'umano
essere la via della salvezza, il dualismo fra bene e male.
Ogni sistema cabalistico è una rilettura in chiave
esoterica, di quanto manifestato nella Sacre Scritture.
Viene quindi superato il piano letterale e morale, per
immergersi in quello simbolico esoterico, alla ricerca di
quanto si cela oltre al mito. In definita cos'è la Cabala
? Lo studio metafisico e metapsichico delle Sacre Scritture,
rese vive dall'intuizione irrazionale, che rendono
coincidente l'uomo di conoscenza, al percorso che lo
riporterà all'Assoluto, passando per le sue singole
manifestazioni, sefirot, e coincidendo con ognuna di esse.
Ogni manifestazione una prova: demoni e angeli come un gioco
di specchi contrapposti. La Cabala può essere solo cabala
estatica. Il fine del matrimoni tra donna e uomo è
l'unione. Il fine dell'unione è la fecondazione. Il fine
della fecondazione è la procreazione. Il fine della nascita
è l'apprendimento. Il fine dell'apprendimento è trasmutare
la natura umana. Il fine della trasmutazione umana è la coincidenza con il divino. Il fine della coincidenza con il
divino è l'estasi dell'Assoluto.
La Cabala è una codifica simbolica, che deve essere sepolta
nel nostro intimo in modo tale che come un seme germogli,
portando la vita della Conoscenza ove prima vi erano la
morte dell'ignoranza.
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