Una pratica di Magia Cabalistica e Salomonica
Pratica della notte 8 Novembre - 9 Novembre

MilleNomi

 

Fondamento della Pratica

Nella notte tra l'8 e il 9 novembre nel cielo oltre a una eclissi di luna totale (che in Italia ha raggiunto la sua pienezza tra le 2,18 e le 2,31 ) si  è formata, in virtù della particolare posizione di sei corpi celesti ( Saturno, Chirone, Luna, Sole, Marte, e Giove ) una Stella di Davide.

 



Sole, Saturno e Marte si trovano a formare un triangolo equilatero poichè tutti e tre sono tra loro a 120° (si dice che si trovano in aspetto di trigono).
Luna, Giove e Chirone formano anch'essi un identico triangolo.
Questi due triangoli si intersecano tra loro (si dice che si formano 6 aspetti di sestile, cioè angoli di 60°, Giove-Saturno, Saturno- Luna, Luna-Marte, Marte-Chirone, Chirone-Sole, Sole-Giove) determinando esattamente un esagramma. 

 

  In un'ottica simbolica Tradizionale, la Stella a Sei punte riveste sia un significato di Maestranza, sia il riferimento dell'incontro fra il mondo dello Spirito con quello della Materia, dove indubbiamente il triangolo il cui vertice si esprime verso l'alto è indicativo alla tensione del ricongiungimento ( mondo spirituale ), mentre il triangolo il cui vertice tende verso il basso, rappresenta la materia, le basse emozioni, il pensante vibratorio, che come una catena trattiene l'animo umano. La coesistenza di queste duplici istanze, così apparentemente antitetiche, consacra tale simbolo a Venere, per l'armonia di questa tensione. L'esagramma può, a buon titolo, rappresentare anche l'Amor Sacro, che è il tendere dell'animo umano verso un ideale di sua natura acosmico e atemporale, proprio perchè formativo del cosmo e del tempo stesso. Avendo a riguardo l'operatività "magica", intesa come quella istanza tesa a vivificare energeticamente il simbolo, la Stella a sei punte può essere inquadrata in un contesto di coesistenza del microcosmo nel macrocosmo, e del macrocosmo nel microcosmo: una soglia.

Una Soglia, che racchiude in se i quattro punti cardinali, il Nadir, e lo Zenith, oltre al centro, naturale e sempre presente complemento di ogni forma, che da esso scaturisce, in quanto è il centro che da consistenza alla figura, che è sua naturale estensione, e involucro. Nel suo sviluppo l'uomo troneggia sui cinque elementi. Tale stato di cose, che per la maggior parte degli esoteristi, rappresenta un sicuro punto di arrivo, per pochi altri mistici, è solamente l'inevitabile soglia per conseguire la Maestranza, intesa come Conoscenza del Divino manifesto nel Creato, che implica la Conoscenza del Divino in virtù al creato che ne è manifestazione. 

 

 

In chiave cabalistica l'Esagramma è rappresentativo anche dell'incontro del Triangolo Supremo ( Kether, Chokmah e Binah ) con il Triangolo Etico ( Chesed, Geburah e Thipareth ). Il primo a rappresentazione dell'Idea che prende forma attraverso i due poli del pensiero ( razionale discorsivo, irrazionale intuitivo ). Il secondo dei principi regolatori attraverso cui il pensiero si tradurrà in azione. 

Sfruttando la particolare condizione planetaria, si è deciso di procedere ad una pratica magica che coniugasse al meglio la Tradizione Cabalistica, con quella Salomonica. Dove associare un Reggente ad ogni corpo celeste, una sephira ad ogni corpo celeste, una potenza angelica ad ogni sephira, e un praticante per ognuna delle seguenti relazioni. Che si presentavano alla fine in tal modo:

Uomo - Corpo Celeste (Reggente) - Sephira (Potenza Angelica)

Si è quindi operato come quanto indicato nella Tabella sottostante, al fine di associare ad ogni corpo celeste un Reggente ( secondo i dettami della Magia Salomonica ) e determinare una corrispondenza con una Sephira e la potenza connessa ( secondo gli insegnamenti della Cabala Magica ). Il problema sull'attribuzione della potenza planetaria relativa a Chirone, ma vista la sua valenza, riconosciuta, legata all'aspetto curativo l'Arcangelo Rafael è sembrato essere quello maggiormente adeguato.

Tornando alla sera compresa fra 8 e il 9 Novembre, apparentemente le posizioni dei alcuni corpi celesti potevano sembrare favorevoli, ad una variegata forma di operatività, ma tale considerazione, doveva lasciare presto il campo da alcune ovvie constatazioni. L'intera impalcatura nasce sbilanciata in quanto l'Opposizione del limitato Chirone, era insufficiente a bilanciare gli effetti di un Saturno, collegato all'apice dell'intera struttura. Quindi fra i praticanti si è dovuto ricercare colui che maggiormente fosse in grado di funzionare come "freno" all'influenza saturnina, e una praticante che al meglio esaltasse le qualità di Chirone.

Kether Chokmah Binah
Saturno Giove Luna
Orifiel Zachariel Gabriele
Bianco azzurro Grigio
Metatron Ratziel Tzaphkiel
Chesed  Geburah Thipareth
Sole Marte Chirone
Michael Samael Rafael
azzurro cupo rosso ambra dorata
Tzadkiel Khamael Malachim

Finalità della pratica, quella di riprodurre a livello microcosmico operativo, la situazione planetaria, e fare si che ognuno dei praticanti interagisse con la potenza planetaria e cabalistica adeguata in chiave di trasmissione dell'insegnamento. Tale operatività a catena ha comportato la creazione di una linea di potenza, dove alla "forza"  del singolo si è unita a quella dell'Egregore.

Il Quadro Finale dell'Opera

Sono state volutamente omesse le varie parole di passo, e i "movimenti" necessari.Ricordo che ogni figura geometrica in se racchiude in centro di conoscenza ed equilibrio, attorno a cui tutto ruota.