- "cabala" indica il
patrimonio degli
insegnamenti esoterici
del giudaismo e del
misticismo giudaico, in
particolare le forme che
questo assunse durante
il Medioevo a partire
dal XII sec.
Con
Giudaismo si intende la
cultura e la filosofia
ebraica dopo la
distruzione del Tempio,
distinte dal periodo
antecedente.
In
senso estensivo la
cabala indica tutti i
movimenti esoterici che
divennero fattori attivi
della storia ebraica a
partire dal periodo del
Secondo Tempio (la
nascita di sette diverse
è comunque ramificata e
non si può parlare di
sistema unico);
-
insistenza sulla
congruenza tra
intuizione e tradizione;
3 aspetti della Cabala:
Misticismo: attinge alla
trascendenza di Dio e
alla sua immanenza nella
vita, ogni aspetto della
quale è una rivelazione;
Teosofia: rivela i
misteri della vita
occulta di Dio, e le
relazioni tra la vita
divina e quella
dell'uomo e della
creazione;
Esoterismo: se la
conoscenza di per sè non
può essere trasmessa
direttamente, la
conoscenza esoterica in
teoria sì;
-
viene accettata la
nozione che la cabala
fosse la parte esoterica
della legge orale data a
Mosè sul Sinai;
successivamente diviene
"teologia mistica
giudaica" con la
separazione degli
elementi
mistici/speculativi da
quelli occulti/magici.
Mai
una divergenza totale
ovviamente, ma che ha
permesso di parlare di
cabala speculativa e
pratica;
-
ab origine non indicava
comunque una tradizione
mistica ed esoterica, ma
nel Talmud indica le
parti extraPentateuco
della Bibbia;
-
alcuni sottolineano
l'influenza iraniana e
greca su una cabala nata
in Palestina ed Egitto;
un peso particolare ce
l'ha Filone di
Alessandria;
-
condizioni
all'iniziazione: età
(stato mediano della
vita); qualità
intellettuali; ma
talvolta anche
fisiognomica e
chiromanzia;
-
Sapienza Divina
(Proverbi 8 e Giobbe
28): forza intermediaria
per mezzo della quale
Dio crea il mondo,
"soffio del potere di
Dio" (Sapienza di
Salomone, 7, 25;
apocrifo);
la
Sapienza è il primo
attributo di Dio che è
emanazione concreta
della Gloria divina.
In
molti ambienti si
accomuna la Sapienza con
la Torah, parola di Dio;
- è
nella letteratura
apocalittica che
appaiono le prime idee
di carattere mistico
riservate agli eletti.
Un
caposaldo è il Libro di
Enoch e in particolare
l'ultimo capitolo: che
sembra che contenga quei
"meravigliosi segreti"
di cui parlano i Rotoli
del Mar Morto: in
particolare il Trono di
Dio e il Carro di Luce;
-
importanza del termine
Gloria = kavod, nome per
indicare Dio come
oggetto di una profonda
ricerca mistica.
L'uso di "mistero" = sod
era raro, più spesso si
usa "segreto" = raz;
-
Merkabah = Carro di
Luce, significante di
un'esperienza di ascesa
ai cieli, e l'entrata
nel pardes.
La
tecnica dell'ascesa ha
un aspetto magico e
teurgico, e non è
esclusa la recita di
inni a carattere
estatico.
Il
fine principale
dell'ascesa è la visione
di Colui che siede sul
trono: l'apparizione
della Gloria avviene
nella forma d'uomo
superno;
enigma della "misura del
corpo" = Shìur Komah del
Creatore e dei nomi
segreti delle membra;
-
Salmi 147:5: "Grande è
il nostro Signore, e
possente di forza";
"e
possente di forza"
=verav kòha =236 in
gematria, la misura
fondamentale su cui si
basano su tutti i
calcoli
236
x 10000 leghe celesti
Ci
potrebbe essere un
collegamento con la
Genesi apocrifa (p. 2
riga 4): "Signore della
grandezza" = mara
di-revuta
-
secondo Origene non si
poteva studiare il
Cantico dei Cantici
prima della maturità per
via degli insegnamenti
esoterici dello Shìur
Komah. Infatti questo è
basato sulle descrizioni
dell'amata nel Cantico,
così come l'idea della
veste di Dio e della
tunica;
-
la conoscenza dei nomi
degli angeli faceva già
parte del misticismo
degli esseni e si
sviluppò negli ambienti
rabbinici.
Insieme ai 7 arcangeli
si sviluppa una dottrina
sull'angelo Metratron =
sar ha-panim, principe
della Presenza;
nella lettura della
Merkabah i nomi degli
angeli si mescolano
facilmente con i nomi
segreti di Dio.
-
uno stesso nome può
designare tanto Dio
quanto un angelo: es.
Azbogah = "un nome
ottouplo", che secondo
la gematria dà 8, e
rispecchia l'ottavo
firmamento al di sopra
degli altri 7, dove
dimora la Sapienza
divina;
ad
es. Totrossiah, che
indica il tetras delle 4
lettere del nome YHWH;
-
Sefer Ha-Razim. contiene
le descrizioni dei
firmamenti, influenzate
dalla letteratura dei
Heikhalot (sistema dei
Palazzi), mentre la
parte pratica degli
incantesimi è ripresa da
fonti greche.
Derivò l'uso della Torah
e dei Salmi a fini
pratici, assumendo che
l'intero creato, secondo
la sua natura e il suo
ordine, cantasse inni di
lode.
Il
Talmud (ebraico תלמוד,
che significa
insegnamento, studio,
discussione dalla radice
ebraica ל-מ-ד,
LMD) è uno dei testi
sacri dell'Ebraismo:
diversamente dalla
Torah, il Talmud è
riconosciuto solo
dall'Ebraismo che,
assieme ai Midrashim e
ad altri testi Rabbinici
o mistici noti del
Canone ebraico, lo
considera come Torah
orale rivelata sul monte
Sinai a Mosè e trasmessa
a voce, di generazione
in generazione, fino
alla conquista romana.
Il Talmud fu fissato per
iscritto solo quando,
con la distruzione del
Secondo Tempio di
Gerusalemme, gli ebrei
temettero che le basi
religiose di Israele
potessero sparire.
Il
Talmud consiste in una
raccolta di discussioni
avvenute tra i sapienti
(Khakhamim) e i maestri
(rabbanim) circa i
significati e le
applicazioni dei passi
della Torah scritta, e
si articola in due
livelli:
la
Mishnah (o ripetizione)
raccoglie le discussioni
dei maestri più antichi
(giungendo fino al II
secolo);
la
Ghemarah (o
completamento), stilata
tra il II e il V secolo,
fornisce un commento
analitico della Mishnah.
Il
Talmud è anche
conosciuto con il nome
di Shas, acronimo di
Shisha Sedarim, i sei
ordini (Zeraim, Moed,
Nashim, Nezikin,
Kodashin, Tohorot) in
cui è divisa la Mishnà.
La suddivisione del
Talmud è identica a
quella della Mishnà: i
Shisha Sedarim si
suddividono in
Massechtot - trattati, i
quali a loro volta sono
composti da capitoli.
Secondo la tradizione
ebraica la Torah scritta
non può essere applicata
senza la Torah orale.
-
il posto assegnato dal
misticismo giudaico al
Carro e alle descrizioni
del mondo, è preso dalla
teoria degli eoni nello
gnosticismo non
giudaico: poteri ed
emanazioni di Dio che
colmano la pleroma, la
pienezza divina;
-
nello gnosticismo
ebraico non compare la
figura del Messia come
nello gnosticismo
cristiano;
Sepher Yezirah = Libro
della Creazione
-
il più antico testo
ebraico di pensiero
sistematico e
speculativo;
-
composizione III-IV sec.
in Palestina;
-
influenze neopitagoriche
e stoiche;
-
la sua brevità, 2000
parole, e il contenuto
non trovano opere
affini;
- 6
capitoli con brevi
affermazioni dogmatiche
senza spiegazione;
-
discorso sulla
cosmologia e cosmogonia,
riprende il maseh
bereshit = atto di
creazione;
-
legame con le
speculazioni ebraiche su
hokhmah = sapienza
divina: Dio crea il
mondo per mezzo di 32
vie segrete della
sapienza (10 s. e 22
lettere);
-
apparentemente qui il
termine sefirot è usato
come "numeri";
-
ordine gerarchico delle
sefirot: la prima è rùha
= spirito del Dio
vivente, e promanano
sino alla 4a in veste
dei quattro elementi
primordiali + le ultime
6 rappresentano le sei
dimensioni dello spazio
e di tutta l'esistenza
del bene e del male;
-
la combinazione delle
lettere a gruppi di due
rivela le 231 porte (221
per i manoscritti più
antichi);
-
22 lettere, che
contengono la radice di
tutte le cose:
a)
3 matrici: alef, mem,
shin = aria, fuoco,
acqua (da cui deriva
tutto il resto) = testa,
torace, stomaco
b)
7 doppie (consonanti con
suono duro o dolce) =
bet, gimmel, dalet, kaf,
pe, resh, tav =
creazione dei 7 pianeti,
cieli, giorni della
settimana, orifizi del
corpo; alludono agli
opposti fondamentali
nella vita dell'uomo
c)
12 semplici: principali
attività dell'uomo; 12
segni, mesi, membra;
-
il più antico commento
risale a Eleazar
ha-Kallir (VI sec); poi
negli ambienti dei
Hasidei Ashkenaz;
importanza dei commenti
di Isaac il Cieco e
Luria;
-
stampato per la prima
volta a Mantova nel
1562;
-
il tentativo più
importante di collegare
le teorie del libro al
sistema filosofico e
teologico viene fatto da
Saadiah Gaon;
-
nella visione pietista
(ma non so se solo in
quella), lo studio
dell'opera era riuscito
solo quando il mistico
conseguiva la visione
del golem, connessa a
uno specifico rituale a
carattere estatico;
-
periodo geonico: VII-XI
sec.; emerse ben poco
nella Cabala che non
fosse già esistente a
livello mistico; si
sviluppa l'angelologia e
la teurgia.
Tendenze (anche
enunciate nel Sefer
ha-Bahir = luminosità)
(quando fu composto?),
presunto autore Nehunya
b. ha-Kanah:
a)
le forze della creazione
del mondo erano
concepite come forze
entro il Carro. L'ascesa
del pentimento per
raggiungere il Trono di
Gloria è un'ascesa del
pentito attraverso tutti
i firmamenti;
b)
idea della
trasmigrazione delle
anime (Anan b. David);
c)
ai Nomi Sacri viene
legata la numerologia
tramite la gematria;
queste idee vengono in
Italia tramite vari
canali, fra cui Donnolo;
l'aspetto
magico-teurgico prevale;
-
mescolanza tra
giudaismo, sufismo e
tradizione ascetica
cristiana: sorta di
continuazione dell'opera
degli Hasidei =
pietisti, verso una
comunione con Dio
(importanza dei Salmi).
Nella letteratura
rabbinica si
contrapponeva il termine
hasid = pio e zaddik =
virtuoso: la comunione
non è che quella del
vero servo, un uomo che
seguiva un particolare
stile di vita.
In
Francia questo movimento
pietista si chiama
Hasidei Ashkenaz,
incentrato sulla
penitenza e
l'insegnamento etico;
equanimità di spirito,
indifferenza alla
persecuzione e
all'ignominia, con un
significato sociale,
quello di "far rivivere
i cuori".
"Molti di questi hasidim
raggiungevano i più alti
livelli spirituali",
alla base restava sempre
la Merkabah/Carro;
il
movimento raggiunse il
culmine in Germania a
partire dall'XI sec
(figura centrale Judah
he-Hasid);
con
Elhanan di Londra nasce
in seno al movimento
hasid la teoria dei 5
mondi: luce, divino,
intelletto, anima,
natura;
-
idea del keruv meyuhad =
cherubino speciale che,
emanazione del grande
fuoco del kavod occulto,
è una manifestazione che
non ha forma e che si
ricollega ai misteri
dello shìur komah;
questa idea poi si
con-fonde nella Cabala
spagnola;
-
contemporaneamente al
pietismo, la Cabala si
sviluppa con vigore in
Provenza; alla base vi è
il Sefer ha-Bahir;
fra
catari e cabalisti del
tempo non vi è nulla in
comune tranne l'idea
della trasmigrazione
delle anime.
Isaac il Cieco:
1)
formulazione di Ein-Sof
= Infinito, Dio celato;
2)
al di sotto la qualità
divina del Pensiero. Il
pensiero dell'uomo
ascende mediante la
meditazione mistica al
Pensiero divino;
3)
dal Pensiero emergono le
enunciazioni divine, le
Parole. Ogni linguaggio
deriva dal nome divino;
-
un cabalismo
angelologico e teurgico
prende piede dalla
Francia in Spagna (ibn
ziza, ibn Mazah e
Abulafia), in
particolare Gerona (XIII
sec.).
La
connessione è data fra
gli altri da Asher b.
David, un nipote di
Isaac il Cieco;
Azriel spicca per la
profondità di pensiero e
gli elementi
neoplatonici;
Nahmanides oltre che
cabalista è anche la più
altà autorità religiosa
del tempo;
R.
Ishmael, sommo
sacerdote, scrive il
Sefer ha-Temunah (1250),
dove si parla di
un'immagine di Dio con
le 22 lettere, di un
Nome segreto di 72
lettere, ma soprattutto
della teoria delle
shemittot;
Shemittot = cicli
cosmici (Cordovero e
Luria vi vedono
un'ipotesi erronea o
superflua)
-
la teoria muove dal
fatto che la creazione
non è stato un processo
diretto e ininterrotto,
ma ha visto la
distruzione di altri
mondi prima della
creazione del presente;
i mondi abortiti erano
tali per il non
equilibrio della forma
dell'Uomo Primordiale,
dove o prevalevano le
forze del giudizio
rigoroso maschile o
quelle femminili;
-
il mondo attuale è
forgiato con un Uomo
Primordiale in cui le
due forze sono in
equilibrio = matkela =
la bilancia, e grazie al
suo potere fu posto in
essere il nostro mondo;
- i
resti dei mondi abortiti
non sarebbero scomparsi
completamente, ma
aleggiano ancora sul
nostro mondo;
-
un mondo durerebbe 6000
anni (shemittah), e poi
è distrutto nel 7o
millennio e ritorna al
caos;
-
sono le sefirot a
determinare il progresso
e la durata dei mondi;
-
le prime 3 sefirot
rimangono celate e non
attivano mondi; Binah è
la madre del mondo che è
fecondata dallo sperma
universale;
-
alla fine delle 7
sefirot vi è il grande
giubileo in cui tutto -
mondi e sefirot -
vengono riassorbite in
binah;
-
yesod non attiva un
periodo manifesto, ed
inoltre in ogni
millennio c'è un ritardo
graduale che
allungherebbe il periodo
dei 50mila anni totali
previsti;
-
ogni shemittah ha una
rivelazione nella Torah
come articolazione
completa nel Nome
Divino;
-
la shemittah attuale
sembra essere quella del
giudizio (gevurah);
Isaac ibn Latif di
Gerona, cabala
teosofica, influenza
neoplatonica
-
posto più alto della
Volontà Primeva, da cui
promanano tutte le
emanazioni;
-
il Logos divino (Parola)
rimane entro Dio e
genera tutte le cose
create;
-
la prima cosa creata è
il Supremo Intelletto,
che sta al culmine della
gerarchia di tutti gli
esseri;
-
"beatitudine della
comunione suprema": la
vera preghiera porta
l'intelletto umano in
comunione con
l'Intelletto Attivo
"come un bacio" (sul
bacio vedi mistici
cristiani, Cantico dei
Cantici)
Abulafia di Gerona,
cabala estatica,
influenza sufica; via
dei Nomi: scienza della
combinazione;
Isaac ha-Kohen
-
sviluppa un'emanazione
demoniaca delle 10
sefirot;
-
scrive il Sefer ha-Orah,
che non ha legami con la
tradizione cabalistica,
ma si basa su visioni
accordate in Cielo;
-
il Logos assume
l'immagine del
Metratron;
Sefer ha-Zohar
(=splendore), di Moses
b. Shem Tov (Spagna)
-
mescolanza parziale fra
la scuola di Gerona e
quella degli gnostici;
-
affiorare di uno spirito
mitico del giudaismo
medievale;
- 2
poli:
a)
misteri delle sefirot
del mondo divino, su cui
è riflesso il mondo
creato
b)
situazione dell'ebreo e
del suo destino in terra
e in cielo;
-
valore supremo del
significato segreto di
ogni parola della Torah;
Sharei Orah, di
Gikatilla, discepolo di
Abulafia e legame con
Moses Shem Tov:
importanza per il
simbolismo delle sefirot
e la confluenza della
cabala di Gerona, dello
Zohar e di Abulafia;
-
XIV sec.. grande
diffusione della Cabala,
per merito fra gli altri
di Isaac Samuel di Acri
(Spagna), Joseph Shalom,
Recanati (It) e Reuben
Zarfati (It); diffusione
anche in Persia e a
Costantinopoli: Nissim
ibn Malka (Fez) e ibn
Waqar (Toledo).
Tendenze:
a)
associazione del mondo
delle sefirot alla
contemplazione delle
luci dell'intelletto;
b)
continuazione della
scienza della
combinazione di
Abulafia;
c)
linea antifilosofica a
favore del misticismo
(Sefer ha-Pelìah e Sefer
ah-Kanah del nipote di
Nehunya b. ha-Kanah; e
Shem Tov b. Shem Tov);
d)
elementi cabalistici
appaiono nella
letteratura etica;
-
nel XV secolo l'attività
cabalistica si sposta
dalla Spagna (1492!)
all'Italia, e
influenzata da Ficino e
Pico;
con
l'espulsione dalla
Spagna entra nella
cabala il discorso
messianico: PRIMA
l'ideale del ritorno
dell'uomo alla fonte
della vita tramite la
contemplazione dei mondi
superni può avvenire in
qualunque luogo e
momento; DA ORA assume
rilevanza la redenzione
dell'uomo, e le relative
tendenze apocalittiche
(Eliezer ha-Levi intende
i salmi come inni di
battaglia), aggravate
dall'avvento di Lutero;
notevole attività in
Marocco, Damasco e
Portogallo;
la
vera forza della nuova
concezione parte da
Safed, special modo con
Cordovero: il principio
formativo è soggetto a
dialettica e determina
tutti gli stadi della
rivelazione ed
emanazione del divino;
Isaac Luria:
Il
libro di Ouaknin LA
LETTURA INFINITA -
INTRODUZIONE ALLA
MEDITAZIONE EBRAICA mi
ha colpito a suo tempo.
-
combinazione delle
lettere e gradi di
emanazione; "esplosione
delle parole"
-
teoria dello zimzum =
contrazione
-
teoria della "rottura
dei vasi"
-
tikkun = restaurazione
delle luci spirituali
-
keppilot = bucce, forze
del male e scorie
-
misticismo della
preghiera
-
equilibrio tra
speculazioni teoriche e
attività pratica
-
elemento messianico
notevole;
-
la diffusione del
pietismo fu il modo
pratico di diffusione
della tendenza
apocalittica;
-
la stampa dei libri
cabalistici nel XV sec.,
dopo essere avversata
dai rabbini stessi e
dalla Chiesa (Giulio
III), supera le
difficoltà e avviene
normalmente;
-
da Safed alla Diaspora:
Germania, Turchia,
Italia (Dato e Fano),
Polonia (influenza
lituana ed italiana, nel
XIX sec. Klaus di Brody)
; importanza di Vital,
discepolo di Luria, e
alla sua morte (1620)
Jonah e Sarug;
-
La cabala degli
Shabbatei (esponenti:
Nathan di Gaza e
Cardozo) suscita le
critiche dei
conservatori per due
loro idee:
1)
l'inizio della
redenzione permette di
vedere i mutamenti della
redenzione, anche per
mezzo di rivelazioni
visionarie prima non
possibili;
2)
dare un posto al Messia
in questo processo,
anche in vista della
"carriera" di Zevi;
-
agli Shabbatei si
opponevano i
continuatori della
Cabala tradizionale:
1)
seguire la linea
Zohar-Luria senza tener
conto degli Shabbatei;
2)
limitare la diffusione
della Cabala fra la
popolazione;
3)
aspetto minore del
messianesimo;
-
una Cabala più popolare
si diffonde nel XVII
sec. come fondamento
etico e insegnamento
sull'anima, con poche
idee generali scelte
dagli insegnamenti
tradizionali;
-
il maggior cabalista
dell'Oriente e
dell'Africa del Nord era
Shalom Mizrahi Sharabi
(Gerusalemme):
1)
focus su Luria e sulla
contemplazione mistica;
2)
rottura con il piano
sociale a favore
dell'esoterismo di
un'elite spirituale;
-
XIX sec: declino
(Eichenstein,
Guttmacher, Graetz,
Isaac Kook, Zeitlin,
Bernays), tranne la
rifioritura yemenita
(Yihya Kafah);
-
la Cabala non è un unico
sistema di principi
fondamentali, ma una
molteplicità di sistemi,
ma si possono
identificare due fasi:
1)
dal simbolismo primitivo
fino a Safed
(Cordovero);
2)
il simbolismo luriano,
che va oltre la dottrina
delle sefirot
Ein
Sof (Isaac il Cieco),
Volontà e Pensiero
-
la Conoscenza di Dio non
può avvenire senza la
contemplazione della
relazione tra Dio e
creazione;
-
legame fra Dio e il suo
movimento all'esterno ed
emanazione:
contemplazione sul
Padre, sul Logos, sul
movimento
-
il primo movimento è per
espansione (Cordovero) o
contrazione (zimzum
luriano), che lascerebbe
spazio alla
manifestazione?
- a
Ein sof è negato ogni
attributo (l'Atman
indiano)
-
se l'Ein Sof non ha
attributi, va separato
dalla Volontà Divina
(che "procede dall'Ein
Sof" direbbero i
cristiani)
-
questa Volontà (Primeva)
è eterna, perciò
l'inizio del processo di
emanazione si ha dalla
2a sefirah = Hokhmah =
Sapienza = Intelletto
Divino, che è il
principio. Per questo
alcuni cabalisti
identificano Dio con la
1a sefira;
-
Isaac il Cieco non
accordano uno status
special alla Volontà ma
al Pensiero (Puro);
-
altri (Gerona)
identificano il Pensiero
con la Divina Saggezza,
e quindi a un livello
inferiore della Volontà:
la Volontà attiva il
Pensiero
-
Ibn Latif insiste
sull'identità Volontà =
Pensiero
Il
Nulla = ayin e le Tre
Luci
-
barriera alla facoltà
intellettuale umana
quando raggiunge i
limiti delle sue
capacità;
-
creation ex nihilo? Dio
non crea dal Nulla, la
creatio ex nihilo è una
creazione dall'interno
di Dio stesso;
-
esistono alla radice di
tutte le radici tre luci
occulte, che sono
"un'unica essenza
infinitamente nascosta";
sono zahzahot =
splendori, e sono
considerate le radici
delle tre sefirot
superiori;
-
Scholem dice che
l'esigenza delle 3 luci
è postulata per
conformare le 10 sefirot
ai 13 "attributi
predicati" di Dio. Che
sono questi attributi
predicati?
Sefirot
-
influenza del
neoplatonismo;
-
il Dio si manifesta
nelle 10 sefirot, da cui
emanano i mondi
inferiori;
- i
primi cabalisti
affermavano che le
creature inferiori alle
sefirot avevano
un'esistenza
indipendente al di fuori
del divino, sebbene i
loro archetipi fossero
nelle sefirot; ma pur
avendo radice in Dio
sono separati dalla sua
essenza e possiedono una
propria natura;
-
le idee dell'emanazione
sono legate alla teoria
del linguaggio: il Dio
che si manifesta è il
Dio che si esprime
verbalmente;
-
secondo Azriel tutte le
cose sono create con un
ordine specifico perchè
la creazione fu
intenzionale e non
accidentale;
-
le sefirot contengono la
radice di ogni
cambiamento;
-
esse non sono
differenziate nell'Ein
Sof, ma lo sono nelle
attività del regno del
creato;
-
sebbene vi sia una
gerarchia delle sefirot,
tutte sono egualmente
vicine alla loro fonte;
-
Recanati e Ashkenazi non
vedeno le sefirot come
essenza di Dio, ma come
strumenti, anche
incapaci di percepire la
natura dell'Emanatore;
-
la concezione che
prevale è quella
conciliativa di
Cordovero: le sefirot
sono al contempo
identiche nell'essenza
di Dio e da lui
separate, per hamshakhah
= trarre fuori, "come se
una candela venisse
accesa da un'altra senza
che l'emanatore ne sia
in alcun modo
diminuito";
-
il processo d'emanazione
non è temporale e non
necessita di alcun
cambiamento in Dio
stesso: è semplicemente
l'emergenza dalla
Potenza all'Atto;
1)
kether = corona = testa
1 = intellettuale 1 =
EHYEH
2)
hokhmah = saggezza =
testa 2 = intellettuale
2 = YAH
3)
binah = intelligenza =
testa 3 = intellettuale
3 = ELOHIM (YHWH)
4)
hesed = amore = braccia
1 = psichica 1 = EL
5)
gevurah = potere =
braccia 2 = psichica 2 =
ELOHIM
6)
tiferet = bellezza =
tronco = psichica 3 =
YHWH
7)
nezah = costanza = gambe
1 = naturale 1 = YHWH
ZEVOT
8)
hod = maestà = gambe 2 =
naturale 2 = ELOHIM
ZEVOT
9)
yesod olam = fondamento
del mondo = sesso =
naturale 3 = SHADDAY
10)
malkhut = regno =
totalità, o femmina
compagna del maschio =
ADONAY
11)
dat = armonizzazione tra
hochmah e binah, aspetto
esterno di kether
- 5
+ 5 = equilibrio fra
celato e rivelato
- 3
+ 7 = sefirot occulte +
sefirot della
costruzione
-
ogni sefira compie della
attività specifiche che
la caratterizza, tranne
malkhut che è non
attiva, e per questo
unica: comprende la
totalità di tutte le
altre sefirot e ne
unisce le forze attive
senza aggiungervi nulla
di proprio;
-
Zohar: l'apparizione del
punto superno-principio
e preceduto da un numero
di atti che si compiono
fra Ein-Sof e Kether, o
all'interno di Kether;
Kether è Ayin, ma anche
Volontà divina e etere
primordiale che circonda
Ein-Sof come un'aura;
La
testa bianca: la fronte
sono gli atti di grazia
di Dio, l'occhio la sua
provvidenza, l'orecchio
l'accettazione delle
preghiere, la barba le
13 sfaccettature della
misericodia,...
-
Kether getta il seme
nella madre superna
Binah, "palazzo che
feconda il seme e
partorisce i figli,
"giubileo superno" in
cui tutto emerge nella
libertà e ritorna alla
fonte (si dice che Binah
sia la sefira del
"ritorno", come già
visto per le shemittot);
-
con Malkhut il Nulla si
muta in Io = ayin
le-ani, Dio raggiunge la
sua individuazione
completa con la
manifestazione in
Malkhut;
ayin = alef iod nun /
ani = alef nun iod;
malkhut è la shemittah,
il 7o anno, quando la
terra si riposa e si
rinnova;
-
YHWH contiene tutte le
fasi fondamentali della
emanazione:
a)
la punta sopra iod è la
fonte di tutto in ayin
(kether)
b)
yod = hochmah
c)
he = binah
d)
vav = tiferet (e, con il
valore numerico, le
altre sei sefirot)
e)
he = malkhut.
Dal
Nulla un punto che apre
una Porta e una
Linea-Axis Mundi che
conduce alla Porta della
Manifestazione e ne fa
sintesi.
Shin, Logos incarnato e
tripartito, ne dà Voce,
e
Rigore-Amore-Equilibrio.
-
l'emanazione nella sua
totalità è il Carro
celeste e i singoli
componenti sono parti
del Carro.
Nello Zohar si parla di
Carro come regno del
Trono su cui si sviluppa
una ricca angelologia e
descrizioni dettagliate
dei 7 palazzi.
Talvolta i cabalisti
hanno diviso da questo
Carro un secondo Carro
che veniva dopo malkhut,
che fa parte della
creazione ed è a sua
volta diviso in 10
sefirot.
Ciò
ha permesso di
sviluppare la dottrina
dei 4 mondi:
1)
olam ha-azilut = il
mondo dell'emanazione
(10 sefirot)
2)
olam ha-beriah = il
mondo della creazione
(Trono e Carro)
3)
olam ha-yezirah = il
mondo della formazione
(spesso si ritrova come
mondo degli angeli)
4)
olam ha-asiyyah = il
mondo del fare (sistema
delle sfere, fra cui
quello terrestre)
Le
10 sefirot sono attive
in tutti e 4 i mondi.
-
il Sole corrisponde a
tiferet e la Luna a
malkhut. Solo una
interpretazione?
-
Cordovero e i 6 aspetti
di ogni sefira:
1)
aspetto celato prima
della manifestazione
2)
aspetto manifesto come
sefira emanante
3)
collocazione spirituale
come sefira indipendente
4)
aspetto di ricezione del
potere dalla sefira
superiore
5)
potere di emanazione
delle sefirot celate in
sè stessa, nella propria
essenza
6)
emanazione della sefirot
seguente al suo posto
-
irradiazione di ogni
sefira sulle altre:
1)
per luce diretta, da una
sefira all'altra
2)
per luce riflessa, da
una sefira alla propria
superiore e inferiore:
azione che serve a
consolidare le potenze e
il giudizio in ogni
sefira
3)
per canali d'influenza:
particolari relazioni
reciproche/bidirezionali
fra determinate sefirot
(non c'è quindi in
questo caso nè gerarchia
nè unidirezionalità).
-
la fonte principale
dello zimzum si trova in
un frammento del Sefer
ha-Iyyun: l'essenza
stessa si Ein-Sof non
lascia spazio per la
creazione, perciò Dio
deve "entrare in sè
stesso".
Prima di ciò tutte le
forze di Dio erano
raccolte nel suo essere
infinito, comprese
quelle di Din =
giudizio;
con
la prima intenzione di
creare raccolse le forze
di Din in uno spazio
lontano dalla
misericordia;
per
questo lo zimzum fu un
atto di giudizio e
autolimitazione, tale
che la creazione doveva
portare alla catarsi del
potere di Din.
Nell'universo discende
una yod, e l'essenza
divina discende per
vasi, sino a che il vaso
assume una chiara forma
di Adam Kadmon;
-
caratteristico della
creazione è quindi il
ritmo
espansione-contrazione;
-
secondo Vital tale
processo era preceduto
da altri processi
interni allo stesso
Ein-Sof: una scossa
interna ad esso crea dei
"punti primordiali
incisi nel potere di
Din, e quando questi
punti furono
"esteriorizzati" fu
creata la Torah
primordiale, la malbush
= veste, intessuta di
sostanza divina e con
231 porte (struttura del
pensiero divino); trama
ed ordito della veste
erano composti dai Nomi
di Dio;
altre discese della yod
costituiscono il mondo
dei punti;
-
l'eliminazione o
l'addolcimento delle
forze di Din era
necessaria l'ingresso
della luce in vasi
disposti gerarchicamente
e differenziati;
la
luce sarebbe penetrata
linearmente (alla
perfezione divina è
invece riservata la
forma del cerchio)
-
le 10 sefirot si
disposero nell'Adam
Kadmon che era un anello
intermedio tra l'Ein-Sof
e i mondi a venire, e
Keter rimase a stretto
contatto con l'Ein-Sof
stesso;
le
prime 3 sefirot
riuscirono a contenere
la luce trasmessa per
linee, ma per gli altri
ci fu la rottura dei
vasi: si formano le
kelippot (paragonabili
alle scorie di un
processo organico), il
rango dei mondi e la
materia grossolana,
anche se parte della
luce di Malkhut ritornò
alla fonte;
- i
recipienti infranti
iniziarono subito il
processo di tikkun, e il
mezzo principale fu la
luce che uscì dalla
fronte dell'Adam Kadmon,
processo sorretto dal
mondo dei punti che non
subì alcuna rottura;
-
parzuf = facce del'Adam
Kadmon, ognuna delle
quali rappresenta uno
stadio di
purificazione/catarsi
Keter = Arikh Anpin =
l'indulgente, il
paziente
Hokhmah e Binah = Abba e
Imma = padre e madre,
che si uniscono (ascesa
di 288 scintille)
6
sefirot inferiori =
Zèeir Anpin =
l'impaziente, dove ha
luogo lo sviluppo dei
mondi creati
Malkhut = Nukba de Zèeir
= aspetto femminile
dell'impaziente
In
pratica ogni personaggio
biblico veniva
trasfomato da Luria in
una figura metafisica;
ma
l'Adam Kadmon con i
parzufim è ben diverso
da quello originale: i
parzufim comprendono il
mondo di azilut, da cui
discendono gli altri
mondi, che però sono
separati gli uni dagli
altri da un velo per
separare la materia via
via sempre più
grossolana man mano che
si scende;
-
il completamento del
tikkun spetta all'uomo:
è lui che deve
restaurare il mondo di
asiyyah, separandosi
dalle kelippot.
L'uomo è l'agente
perfezionante nella
struttura del cosmo: è
composto da tutte e 10
le sefirot e da tutte le
cose spirituali; solo a
lui è concesso il libero
arbitrio. Nessun angelo
ha le stesse
potenzialità dell'uomo;
-
Marekhet ha-Elohut:
l'uomo è incapace di
ricevere tutto
l'influsso delle sefirot
e questo è all'origine
del male;
Gevurah è la mano
sinistra del Santissimo,
l'altra parte = sitra
ahra (Gerona, Zohar);
l'Albero della Vita e
quello della Conoscenza
erano in armonia sino a
quando Adamo li separò
tagliando i germogli =
kizzuz ha-netìot,
introducendo la
separazione sopra/sotto;
-
secondo lo Zohar vi è
una scintilla di Santità
anche in questa altra
parte: l'adempimento di
un comandamento rafforza
la santità, un peccato
laltra parte;
-
la radice del male è un
principio esistente
nello stesso Ein-Sof,
non perchè malefico per
natura, ma perchè esiste
un pensiero che
corrisponde al desiderio
che nulla debba esistere
all'infuori di Ein-Sof.
L'attività di Ein-Sof
inizia dalla sua
opposizione al
cambiamento, e via via
che la creazione
prosegue, il processo
diviene più acuto.
Secondo la dottrina
della reintegrazione =
apokatasis, il ritorno
alla fonte non avrebbe
più lasciato spazio al
male, poichè la santtà
ne sarebbe depurata;
(Samael perderà la mem
di morte, per diventare
Sel, uo dei 72 nomi
sacri di Dio);
-
ogni essere ha una sua
esistenza secondaria
separata dalla divinità,
ma che scompare sotto lo
sguardo del mistico, che
vede l'Unità. contro la
dannazione eterna delle
anime: "com'è possibile
che Dio infligga tale
sofferenza a sè stesso?
Però non c'è identità
tra sostanza inferiore e
Ein-Sof: persino le
sefirot di Ein-Sof non
possono percepire
Ein-Sof: è per questo
che Cordovero parla del
Keter del Keter del
Keter...
Passando per i vasi, la
sostanza del divino si
gonfia di grossolanità;
per questo durante
l'ascesa avviene il
processo opposto e sarà
riassorbita solo la
"spiritualità";
nefesh, rùah, neshamah:
-
nefesh: si trova in ogni
uomo in quanto dà la
vitalità e le funzioni
psicofisiche alla
nascita; origine nella
s. Malkhut; rimane per
qualche tempo nella
tomba meditando sul
corpo;
-
rùah (anima): si desta
quando l'uomo riesce ad
elevarsi rispetto
all'aspetto vitalistico;
potere etico di
distinguere tra bene e
male; origine in
Tiferet; ascende al
paradiso secondo i
meriti;
-
neshamah (spirito): si
desta in un uomo che si
dedica alla
contemplazione della
Torah, di Dio,
dell'universo; è il
"potere intuitivo che
collega l'umanità al
creatore"; l'origine è
nella s. Binah;
cognizione mistica;
ritorna direttamente
alla fonte;
-
zelem: principio
d'individualità
dell'uomo: essenza
individuale unica in
ogni uomo + corpo etereo
(in collegamento con
l'anima; rappresenta una
sorta di legame fra
nefesh e neshamah;
si
sviluppa con i processi
biologici del
possessore, e senza di
questo "l'anima avrebbe
arso il corpo con tutto
il suo splendore";
-
l'anima di Adamo
conteneva tutte le anime
della razza umana in
condizione perfetta,
aveva 613 membra
(comandamenti della
Torah), ogni membro era
un parzuf.
Con
la caduta si leva l'Adam
Beliyyal, Adamo assume
un corpo materiale,
l'anima e l'unità si
frantumarono; i suoi
elementi di alto rango
ascesero da lui. Il
tikkun delle varie anime
segue il ciclo della
trasmigrazione.
Per
Luria molti personaggi
della storia ebraica
sono uscenti dalla
radice di Caino, poichè
nel periodo di tikkun a
prevalere è il ciclo
restrittivo.
efer ha-Zohar
(=splendore), di Moses
b. Shem Tov (Spagna)
altro libro di
importanza fondamentale
-
mescolanza parziale fra
la scuola di Gerona e
quella degli gnostici;
-
affiorare di uno spirito
mitico del giudaismo
medievale;
- 2
poli:
a)
misteri delle sefirot
del mondo divino, su cui
è riflesso il mondo
creato
b)
situazione dell'ebreo e
del suo destino in terra
e in cielo;
-
valore supremo del
significato segreto di
ogni parola della Torah;
-
la lingua principale è
l'aramaico;
-
Scholem distingue 23
parti dopo la parte
principale, fra cui:
esposizioni cabalistiche
sul Cantico dei Cantici;
commenti alla Bereshit;
attribuisce
l'esposizione più
elevata all'Idra Rabba =
Grande Assemblea in cui
si espongono i misteri
dell'Adam Kadmon; la
Piccola Assemblea
(parallelo cabalistico
sulla morte di Mosè);
discorsi sul
tabernacolo, sui 7
palazzi e sul carro;
fisiognomica e
chiromanzia; lettere dei
nomi divini;
-
si attribuisce la
paternit a Moses Shem
Tov del Leon; se ne
riconosce il retroterra
medievale (Crociate,
costumi dell'ambiente
spagnolo, i ranghi delle
potenze, e dettagli
sulle date)
-
parla di un gruppo di 10
compagni (le 10
sefirot?);
- i
termini cabala e sefirot
non sono mai usati nella
parte principale;
-
un'antologia tedesca
sullo Zohar è curata da
Ernst Mueller,
influenzato da Steiner.
Valida? Non mi sembra.
-
in tema di esilio del
popolo di Israele,
Scholem afferma come
Gerona veda la creazione
del Messia in una
speciale attività di
Malkhut, e anche lo
Zohar afferma che la
fase cruciale della
redenzione si compie
nella congiunzione di
Tiferet e Malkhut;
inoltre "la redenzione
di Israele è una cosa
sola con la redenzione
di Dio stesso;
-
la futura abolizione dei
comandamenti come
menzionato nella Torah
significherebbe in realt
la loro completa
spiritualizzazione
nell'Albero della Vita;
- i
cabalisti consideravano
la Torah come l'unica
cosa che potesse essere
appresa dall'uomo in
senso assoluto, mentre
tutte le altre cose sono
relative; anche lo Zohar
afferma la superiorit
dei 5 libri di Mosè;
-
da taluni la Torah è
vista come un qualcosa
che se fosse dato nel
giusto ordine,
costituirebbe un unico
ed enorme nome mistico
di Dio, in grado di
"resuscitare i morti e
operare i miracoli";
allo stesso modo, in
quanto espressione della
parola divina, le sue
modalit e possibilit di
lettura sono infinite;
-
devekut = attaccamento
mistico per amor di Dio
o timor di Dio; per ogni
sefira vi è un
corrispondente attributo
etico nel comportamento
umano.
Nello Zohar il timor di
Dio riguarda la sefira
più alta;
-
preghiera, kavannah =
intenzione mistica, e
meditazione: la
preghiera che lascia
spazio all'immersione
mistica ed è
indipendente dall'azione
esterna, è un mezzo di
ascesa che agisce nei
mondi inferiori e nelle
connessioni di queste;
ripete i processi
occulti dell'universo e
restaura i mondi
superiori; i nomi divini
non vengono invocati
come nella comune magia
operativa;
-
nella cabala la
struttura liturgica
permane, ma si sposta
nell'individualit e non
è più di gruppo, e
l'individuo che prega
compie un tikkun su 1)
se stesso 2) nel suo
mondo inferiore 3) del
mondo superiore 4) del
nome divino;
nella preghiera
lurianica si riservano
meditazioni alle
combinazioni di lettere
e vocalizzazioni dei
nomi divini (yihudim =
atti d'unificazione);
-
la cabala pratica è
riservata alla magia
bianca; quella nera è
considerata un tentativo
di mettersi al posto di
Dio; lo stregone mescola
il puro e l'impuro delle
kelippot.
Alla cabala pratica
appartiene un alfabeto
angelico, dalla
scrittura cuneiforme;
Scholem specifica che la
clavicula salomonis non
ebbe origini ebraiche,
ma era un miscuglio di
elementi giudaici,
cristiani ed arabi;
-
anche l'alchimia ebbe
un'influenza modesta
sulla cabala, dove
l'argento è
preponderante sull'oro
come simbolo di
perfezione;
-
alcuni cabalisti
ritenevano che le linee
della mano e della
fronte contenessero
indizi relativi alle
precedenti incarnazioni
di un uomo;
-
dal 1500 al 1800 la
cabala è considerata
come la vera teologia
giudaica, soprattutto in
rapporto alla preghiera,
alle festivit, ai
costumi e all'etica
(veglie di mezzanotte,
novilunio come giorno di
espiazione,...);
-
alla fine del XV si
tendono ad armonizzare
cabala e cristianesimo:
sia per via di ebrei
convertiti (Abner di
Burgos e Paul de
Heredia), sia - cosa ben
più importante - gli
studi dell'Accademia
Platonica dei Medici
(fondatore: Pico;
"nessuna scienza può
convincerci della
divinità di Gesù Cristo
più della magia e della
cabala");
-
Pico influenza Reuchlin
che in base ai nomi
divini di Dio
differenzia 3 periodi:
1) il dio dei
patriarchi, Shaddai; 2)
il dio di Mosè e della
Torah, Tetragrammaton;
3) il dio del periodo
della grazia e della
redenzione,
Tetragrammaton + Shin
(Logos), posta da
Scholem nella
espressione ebraica DOPO
vav;
-
nel XVII secolo le
spinte a favore della
cabala furono di Boehme
e di von Rosenroth (?)
con la Kabbala denudata
(1680 ca), dove -
parallelamente a Kircher
- si tratta il parallelo
dell'Adam Kadmon e il
concetto di Gesù quale
uomo primordiale;
-
prese piede per
l'insicurezza delle
condizioni del popolo
ebraico; per la
preminenza di cabala, di
Safed e di Luria, e le
idee messianiche
connesse; dal carisima
della figura di Nathan
di Gaza; in parte per la
cultura dello stesso
Zevi;
talvolta le pratiche
sfociavano in veri e
propri fenomeni di
isteria collettiva;
-
la conversione di Zevi
viene giustificata con
uno pseudo-marranesimo
in mondo islamico per
innalzare le scintille
dei musulmani;
-
le sue "illuminazioni"
pongono i punti
fondamentali della
dottrina:
la
causa prima è primaria e
distinta dalla
secondaria che è il Dio
di Israele che appare
dopo l'atto di zimzum;
nasce una sorta di
trinità cabalistica;
si
distingue la luce
pensante che crea nel
tehiru, lo spazio
primordiale da una luce
senza pensiero immobile;
Israele realizza il
tikkun nella parte
superiore del tehiru, e
allo stesso tempo il
Messia è sommerso dalla
parte inferiore delle
kelippot, cui deve
sottrarsi (cosa che
quindi giustificava i
suoi comportamenti
anti-tradizionali);
-
l'importanza di Cardozo
era seconda solo a
quella di Nathan; poi
emergono Nehemiah Hiyya
Hayon, Eybeschuetz, e
Luzzato e si giustifica
la dissimulazione;
-
Filosof e Solomon
Florentin creano la
setta dei doenmeh, un
miscuglio eretico fra il
giudaismo e l'islamismo,
cui seguono idee del
tipo "l'annullamento
della Torah è il suo
vero compimento"
(circoli polacchi);
-
anche Jacon Frank ha
presa e crea una setta
pseudo-cattolica,
spogliando la cabala e
accostandola al mito,
credendo nelle religioni
come manto da indossare
e poi gettare,
avvicinandosi alle
tendenze laiche e
antitradizionali.
-
bal shem = colui che
possiede la conoscenza
dei nomi sacri;
l'applicazione pratica
era a fini curativi;
il
più famoso è Israel
Eliezer Bal Shem Tov;
-
Sefer ha-Bahir =
luminosità, presunto
autore Nehunya b.
ha-Kanah.
Prima opera che adotta
una metodologia
specifica e una
struttura simbolica
caratteristiche
dell'insegnamento
cabalistico: importanza
del linguaggio
simbolico;
forma e vocalizzazione
delle lettere, raccolta
di detti da varie fonti,
e soprattutto: 1)
affermazioni basate sul
Sefir Yezirah e l'elenco
delle sefirot;
le
sefirot (che nello
Yezirah sono accomunate
ai 10 numeri
fondamentali) qui sono
attributi divini, luci e
poteri; l'albero segreto
è formato dai poteri
dell'uomo superno;
il
libro pone in risalto il
pensiero di Dio
piuttosto che la volontà
di Dio;
molti paragrafi indicano
un ambiente orientale e
una conoscenza
dell'arabo;
-
chiromanzia: era più
diffusa tra gli arabi e
i greco-bizantini che
non fra il giudaismo;
più
della chiromanzia che si
rifaceva all'astrologia,
è da considerare quella
connessa all'intuizione
(Giobbe 37:7, "Egli
sigilla la mano di ogni
uomo, affinchè tutti gli
uomini possano conoscere
la sua opera");
appare nel giudaismo la
prima volta nel
misticismo della
merkabah;
mano destra determinante
per il maschio e
sinistra per la femmina;
Zohar: parallelo tra il
movimento dei corpi
celesti e la direzione
delle linee della mano,
e dipende dalle 5
lettere zayin, he,
samekh, pe, resh;
demonologia
-
elementi da quella
araba, cristiana e
slava;
-
commento di Nahmanides
sul Levitico 17:7: i
demoni si trovano in
luoghi deserti e freddi;
derivano solo dal fuoco
e dall'aria; sono
soggetti alle leggi
della creazione e
muoiono come gli umani
(re e regine vivono più
a lungo); traggono
sostanze dall'acqua, dal
fuoco, dagli odori,
dalle linfe;
-
lo Zohar sottolinea i
rapporti sessuali tra
demoni ed umani, e
cercano di assumere
forma umana;
-
ogni polluzione del seme
dà origine a demoni,
poichè non hanno una
loro capacit di
procreare;
-
vi sono anche demoni di
indole buona come
Ashmedai (in gematria
Pharaoh = faraone), che
accettano la Torah;
-
la loro attività avviene
soprattutto di notte
prima di mezzanotte;
- 4
madri: Lilith, Namah,
Agrath, Mahalath;
- 3
tipi: simili ad angeli,
simili ad umani, simili
ad animali e senza
timore di Dio;
-
Vital parla di demoni
composti di un solo
elemento;
- i
demoni appartengono al
patrimonio di Samael che
è "l'anima del pianeta
di Marte, e Esaù è il
suddito fra le nazioni";
principale nome di
Satana (Libro di Enoch),
il serpente che tenta
Adamo;
in
gematria samael = ofan
(ruota)
-
Lilith fu creata nei 6
giorni della creazione;
deriva dalla mitologia
babilonese; mette in
pericolo partorienti e
figli; moglie di Samael
e madre della gente
empia; legame con il
pianeta Saturno e il
temperamento
malinconico;
-
Samael e Lilith
costituiscono l'8a e la
10a sefira
dell'emanazione di
sinistra;
-
Scholem afferma che lo
stesso Kemal Ataturk è
probabile fosse di
origine doenmeh;
-
escatologia: comprende
fondamentalmente solo la
vita dopo la morte, il
Messia, la redenzione e
la resurrezione.
1)
vita dopo la morte: già
vista
nefesh-rùah-neshamah.
L'idea della punizione è
contrastante: la teoria
della trasmigrazione
delle anime assicura
ricompensa/punizione in
questo mondo; ma si
parla anche di punizione
con il Gehinnom, un
sottile fuoco spirituale
che bruciava le anime, e
avveniva nell'al di là,
nell'Eden;
2)
il Messia:
riceve una speciale
emanazione con Malkhut;
non
vi è traccia del
concetto di divinità del
Messia (?);
dimora nell'Eden nel kan
zippor = nido
dell'uccello;
alcuni sostenevano che
l'anima del Messia fosse
nuova, altri che fosse
quella di Adamo (a dà m
= adam, davide, messia);
con
la restaurazione della
divina unità i segreti
della Torah vengono
svelati;
l'era messianica durer
per 1000 anni;
dopo il 1492 si
considera l'avvento
messianico come
simbolico e di destino
storico;
3)
resurrezione: la
redenzione fisica dei
morti è data per certa;
-
gilgul = trasmigrazione
delle anime
non
vi è prova della sua
esistenza nel periodo
del Secondo Tempio, ma
prevalse nel II sec.
(soprattutto fra i
manichei); è data
scontata nella Cabala
sin dal Sefer ha-Bahir e
anche nello Zohar, ma si
riferisce solo agli
uomini;
i
sostenitori citano fonti
neoplatoniche;
la
prova del gilgul era il
levirato: il fratello
del morto senza figli lo
sostituisce come marito;
è
vista come una durissima
punizione per l'anima,
connessa anche alle
trasgressioni sessuali,
e prova per migliorare
le azioni;
la
morte degli infanti è
uno dei modi in cui
vengono punite le
trasgressioni;
nel
Bahir si parla di
trasmigrazione per 1000
generazioni; tra gli
spagnoli, di 3 volte;
la
concezione di
trasmigrazione esclude
l'idea di punizione
all'inferno;
le
trasmigrazioni hanno
avuto inizio con
l'uccisione di Abele e
termineranno con la
resurrezione dei morti;
da
Shalom Ashkenazi si
parla di trasmigrazione
in tutte le forme di
esistenza;
Luria parla di membra
mistiche per la
diffusione delle
scintille delle anime
(tutte le radici delle
anime erano contenute
nell'anima di Adamo);
-
ibbur = trasmigrazione
di un'anima in vita per
un periodo limitato, per
compiere certi atti e
compiere le 613 mizvot;
-
dibbuk = possessione in
sostanza;
-
gematria: c'è una forma
che è "più valida" delle
altre?
Alcuni dicono di non
dargli troppa
importanza, se non come
chiave mnemonica;
all'inizio non aveva
molto importanza, ma ne
acquisto con Abulafia;
golem:
-
creatura artificiale
fatta con un atto magico
e l'uso dei nomi sacri,
in concordanza con le
stelle; "informe e
imperfetto" per la
Bibbia (compare una
volta in Salmo 139, 16);
-
il vero golem è
simbolico e
contemplativo, forse
come esperienza
estatica;
-
l'uso dell'esagramma di
Davide inteso
nell'accezione di
simbolo alchemico non
ebbe influenza negli
ambienti ebraici;
-
la contemplazione nasce
come contemplazione
della Merkabah.
Con
la Cabala si sovrappone
la contemplazione delle
Sefirot: il mondo
dell'emanazione non è
più solo legato alle
visioni dei mistici
(immaginazione), ma va
di pari passo con la
preparazione per
ascendere di livello in
livello (intelletto);
Imperatrice +
Imperatore.
La
preghiera aiuta ad unire
pensiero umano e divino;
-
gli ultimi passi
dell'ascesa constano di
attività meditative di
carattere magico
(yihudim =
unificazioni);
metatron: è importante?
1)
Principe del Volto
(Libro di Enoch);
2)
angelo che poteva essere
punito (Elisha);
3)
yhwh minore (karaita
kirkisani) ("I karaiti
sono un gruppo ebraico,
che fiorì nel
decimo-undicesimo secolo
e tutt’ora esistente
anche se marginale, che
rifiuta la «legge
orale», Mishanh,
accettando soltanto la
Torah, i primi cinque
libri dell’Antico
Testamento; come seguaci
del «sola Scriptura», si
opposero al talmudismo
rabbinico.";
Il
nome divino si trova in
lui attraverso Jahoel
(Apocalisse di Abramo).
Sono speculazioni
valide?
-
angelo creato con la
creazione del mondo;
-
assunse molti dei doveri
di Mikael;
-
provvidenza: quello che
nel mondo sembra un
rapporto causa-effetto,
nella Cabala è visto
come manifestazione
della divina
provvidenza, e in
particolar modo
l'attivit di Malkuth.
La
provvidenza agisce nei
dettagli con l'uomo,
mentre nel resto del
mondo creato è diretta
solo verso le essenze
generiche (Cordovero)
(ad es. la specie
animale);
-
Moses de Leon (1240,
Spagna), è influenzato
dalla scuola di Gerona e
Abulafia;
-
Joseph Gikatilla (1248,
Spagna):
influenzato dal sistema
estatico e profetico
della cabala di
Abulafia;
identifica le sefirot
con le "intelligenze";
influenza reciproca con
Joseph Shem Tov de Leon;
tentativo di
sistematizzare la
Cabala;
principale esponente
della dottrina che
equipara Ein-Sof = Keter
-
Cordovero (1522,
Spagna):
sviluppo e sintesi delle
tendenze della Cabala
sino ad allora;
Dio
è la Prima causa e
nessun attributo gli si
può riferire;
la
differenza tra Cabala e
filosofia sta nella
soluzione del problema
di ciò che si trova tra
Dio e il mondo: le
emanazioni, le sefirot;
le
sefirot sono esseri
emanati da Dio, ma
impregnati della sua
sostanza, "strumenti
utensili con cui Dio
compie le sue attività
nel mondo";
il
processo di emanazione
delle sefirot è
dialettico; e avviene
tramite un processo
riflessivo interiore a
ogni sefirah;
particolare importanza
di keter (passaggio
dall'ayin a keter), che
comunque è al di fuori
della sostanza di Dio;
concepisce din come
necessaria alla
sopravvivenza di
qualunque esistenza; ciò
che è troppo vicino
all'abbondanza
dell'infinita
compassione di Dio non
può esistere;
parla di luce diretta e
riflessa;
la
transizione del mondo
dell'emanazione al mondo
inferiore è continua;
di
per se la volontà è
un'emanazione, ma ha
origine in Dio in una
successione di volontà;
-
Isaac Luria (1534,
Gerusalemme):
studiò con Solomon ibn
Azi Zimra e Bezalel
Ashkenazi;
si
concentra nello studio
dello Zohar e nei primi
cabalisti; dei
contemporanei analizza
Cordovero;
insegna la cabala
oralmente e il modo di
comunicare coi giusti;
non ama la forma
scritta;
dà
un preciso cabalistico
al Shabbat;
sosteneva tutte le
immagini tradizionali
leggendovi un
significato mistico
sosteneva la liturgia
sefardita;
a
differenza di Cordovero
che trattava l'olam
ha-tohu = il mondo della
confusione, Luria tratta
l'olam ha-tikkun = il
mondo della
restaurazione: ognuno di
loro si occupava di
piani diversi e non in
contrasto.
Tra
i discepoli indiretti,
Sarug, che diffonde la
Cabala anche in Italia,
snatura la sua
concezione di zimzum e
dell'emanazione divina;
-
Hayyim Vital (1542,
Safed):
influenza di Cordovero;
si avvicina
all'alchimia; diventa
prediletto di Luria;
scrive un commento allo
Zohar secondo il sistema
di Cordovero e integrato
dalle osservazioni di
Luria;
influenza moltissimo la
Cabala più tarda, e
anche se non creativo,
formula e sistema la
Cabala di Luria
-
Cardozo (1626, Rio Seco
Spagna):
dal
suo soggiorno in Italia
si immerge nel
monoteismo ebraico;
visioni sulla redenzione
e sul Messia: giustifica
l'apostasia di Zevi e
dei shabbatei;
in
Boker Avraham espone la
sua dottrina che
distingue tra la Prima
Causa e il Dio di
Israele che da questa
emana, e che è il Dio
della religione e della
rivelazione, che si deve
adorare studiando la
Torah;
dà
comunque preminenza non
alla Prima Causa, ma al
Dio di Israele (dato il
contesto messianico...);
polemizza con il
cristianesimo, con la
Trinità e con
l'incarnazione del
Messia;
-
Bacharach (prima met del
1600, Francoforte):
sistematica esposizione
della teologia luriana
in Emek ha-Melekh (La
valle del Re), ma che
segue le speculazioni di
Sarug, che già si era
allontanato dagli
originari discorsi di
Luria;
fanatico, era attratto
per i tratti mistici
della Cabala, dà forte
risalto alla sitra ahra;
stile pervarso da una
tensione messianica;
-
Moses Zacuto (1620,
Amsterdam orgini
portoghesi): crede nel
messianismo di Zevi, ma
si oppone all'abolizione
delle consuetudini
operate dagli shabbatei;
volta le spalle a Zevi
dopo l'apostasia;
crea un sistema di
tikkunim = preghiere
speciali;
-
Joshua Heshel Zoref
(1633, Lituania): vita
ascetica, con visioni,
crede in Zevi per tutta
la vita;
-
Nathan di Gaza (1643,
Gerusalemme):
grande potenza
intellettuale e forte
immaginazione; visione
di angeli e anime di
defunti; facolt
profetiche autentiche
(si dice...);
studio la Cabala
seguendo le regole
ascetiche di Luria;
-
Christian Knorr von
Rosenroth (seconda met
del 1600, Germania),
influenzato da Boehme;
-
Nehemiah Hayon (1655,
Bosnia):
inserito nello
shabbateismo, non crede
nel messianismo di Zevi;
critica gli insegnamenti
di Nathan di Gaza;
per
lui l'Ein-Sof è
l'estensione
dell'essenza di Dio, e
la sua essenza è finita
e definita;
-
Hayyim Malakh
(1650-1660, Polonia):
shabbateo, crede nel
messianismo di Zevi;
-
Judah Leib Prossnitz
(1670, Cecoslovacchia):
uomo privo di istruzione
ha un risveglio
spirituale e si avvicina
allo shabbateismo;
vita ascetica; pratiche
magiche con il tentativo
di porre fine al dominio
di Samael;
-
Jonathan Eybeschuetz
(1700, ambiente polacco
e cecoslovacco), rabbino
e predicatore famoso,
che abbraccia lo
shabbateismo;
-
Azriel di Gerona (1820):
allievo di Isaac il
Cieco;
uno
dei più profondi
pensatori del misticismo
cabalistico;
conosceva molte fonti
neoplatoniche;
sottolinea la differenza
tra un Ein-Sof che può
essere descritto solo
per negazioni, e un Dio
biblico con attributi
che corrisponde al mondo
delle Sefirot; una
distinzione che ricalca
la differenza fra
Brahman e la
manifestazione Brahma
(con Visnu e Shiva)
nell'induismo;
tuttavia, in contrasto
con Plotino, le
emanazioni sono processi
che avvengono nella
divinità e non in una
posizione intermedia
extradivina tra il
divino e la creazione.