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MALKHUT www.fuocosacro.com |
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Il nostro glorioso mondo è nella Sephirah
Malkhut di Assiah, è quello nel quale siamo immersi non appena ci
svegliamo a questa vita dove siamo ricoperti al massimo dalla materia e
dove, a prima vista, l’infinito ci separa dal nostro Creatore. Noi
siamo gli attori di questo Mondo o palcoscenico, ma la Luce (le
Sephiroth), l’anima che è dentro di noi cerca di farsi strada, ci
vuole illuminare e indicare il cammino, sentiamo come un impulso o una
voce flebile che ci dice che dobbiamo fare qualcosa, che dobbiamo
capire, che dobbiamo risvegliarci, che ce la possiamo fare, ci dice che
abbiamo le possibilità per conseguire “virtute e conoscenza” e,
addirittura conquistare altri mondi. Questa flebile voce è nelle nostre
menti e nel centro del nostro cuore, essa ci dice pure che non siamo
soli nell’universo, che c’è un Grande Padre, Creatore
dell’Universo, che veglia su di noi e che ci ha affidato un compito
importante. Si ha così il desiderio di saperne di più e questo
desiderio ci mette in comunicazione con energie superiori e più siamo
spontanei e genuini nel nostro desiderio, più le nostre invocazioni
raggiungono le forze superiori.
È proprio in seguito ai nostri desideri che si sono manifestati i
grandi Avatar e le persone pie che ci hanno illuminato il cammino. Più
siamo svegli, più siamo consapevoli, più avremo la capacità di
contenere le rivelazioni divine e di vivere con la grazia divina. È il
nostro recipiente, ovvero la nostra coscienza, che deve divenire sempre
più capiente. Ma questa insoddisfazione o desiderio, che riscontriamo
in noi, di essere altro dalla sola terra, spesso non viene interpretato
alla giusta maniera e pensiamo di soddisfarlo accumulando beni terreni,
conquistando gloria e potere fra i nostri simili.
Allora possiamo dire che incominciare a risalire la scala delle Sephirot
diventa possibile solo dopo aver scoperto che la Vera Vita non è quella
che viviamo e quando si prova un senso di vuoto, perché quello che
abbiamo, anche se molto per altri, non ci soddisfa più. In Malkhut c’è
il concentrato di tutti i nostri desideri, dai più egoistici ai più
nobili, e il compito primo in Malkhut è di ripolarizzare i nostri
desideri.
Malkuth è la stazione finale della discesa del flusso luminoso di tutte
le Sephiroth ed è il luogo dove il processo di emanazione deve
capovolgersi, dove le creature, oltre che a ricevere, devono imparare a
dare. Qui la Luce incomincia a risalire, merito dello sforzo di coloro
che si sentono corresponsabili della Creazione Divina, che capiscono il
Progetto Divino e sentono la bellezza, la gioia e la grandezza di
collaborare alla realizzazione di questo Progetto. Dunque Malkhut, pur
essendo la più bassa e povera delle Sephiroth, ha un ruolo fondamentale
insostituibile in quanto raccoglie in sé il significato profondo di
tutto l’Albero della Vita. Quindi della Vita stessa.
L’Albero della Vita è il cammino di discesa compiuto dalla Luce
Infinita per generare e per mantenere i mondi e gli universi. Durante la
discesa la luce subisce innumerevoli restrizioni per rimpicciolirsi in
gocce talmente piccole che sono capaci di alimentare anche la più
piccola di tutte le creature, come anche le particelle subatomiche.
Quindi, a questo punto, giunti a Malkuth, si tratta di riconvertire la
rotta e non è facile per la materia inerte o per gli animali, il cui
processo di riconversione è lento e lasciato al caso, ma per gli esseri
umani è diverso, essi possono farlo volutamente e scientemente,
dirigendo i propri desideri verso l’alto. Se così non fosse
costringeremmo la luce vitale a scendere sotto Malkuth, nel regno della
morte o dei Qliphot (gusci o regno del male). Una affermazione dei
cabalisti è che il male non ha alcuna esistenza né potere, diventa
tale quando le scintille del bene, male usate, gli arrivano e lo
alimentano. È il risultato di operazioni compiute in modo contrario al
Progetto Divino. Quando rivolgiamo i nostri desideri verso il basso si
determina un grave errore il cui risultato è di alimentare le forze
avverse che si estendono, e possono invadere i mondi del Triangolo
Inferiore.
Parlando di Malkuth, comunque, dobbiamo sempre tener presente che solo
in questa Sephirah viene raggiunta la stabilità e che in essa sono rese
concrete e attive tutte le virtù; anche le forze di Yesod rimarrebbero
solo immagini e noi uomini non potremmo risalire se non partissimo da
Malkuth. Ora cerchiamo di vedere da vicino, seguendo l’Albero della
Vita, come avvengono tali processi.
Malkuth, come sappiamo, è direttamente collegata con Yesod, detta il
Fondamento, proprio perché raccoglie le energie di tutte le altre
Sephiroth sovrastanti, ma la sua sostanza è uguale a quella dei sogni
finché non si riveste delle particelle materiali di Malkuth. D’altra
parte, Malkuth rimarrebbe materia inanimata se non la animassero i
poteri di Yesod. Possiamo dire che dove c’è vita c’è Yesod;
troviamo Yesod (in quanto etere e astrale) in qualsiasi tipo di attività,
anche nella corrente elettrica o conduttiva come quella di cristalli,
metalli o materie chimiche. È questo fatto che fa sì che determinate
sostanze siano adatte all’uso di talismani, perché sono ricettacolo
di forze astrali. Possiamo dire, quindi che dietro qualunque elemento
fisico si celano forze eterico-astrali. Anche scientificamente si
ipotizza che il protoplasma, con la sua particolare struttura
reticolare, porti con sé la sottile forza magnetica del “Fuoco
Primordiale” (quello dei Saggi, cioè la matrice del fuoco che
conosciamo) e che viene trasmessa, attraverso l’“Aria
Primordiale”, all’“Acqua Primordiale” e alla “Terra
Primordiale” e si ipotizza altresì che il Fuoco Primordiale di
Malkuth è il sottile aspetto elettromagnetico della materia che
funziona come legame con i processi della consapevolezza e della vita.
Questo ci fa capire perché esotericamente gli elementi della terra
(terra, acqua, aria, fuoco) sono stati associati, da sempre, ai vari
livelli che riscontriamo in noi (fisico, psichico, mentale e spirituale)
e nell’universo. Quindi la relazione e la corrispondenza tra il piano
fisico e i processi vitali si possono dire alquanto scontate. Ippocrate
basò la divisione della tipologia umana sui quattro elementi della
fisica: il temperamento “flemmatico” lo associò alla terra; quello
“biliare” all’acqua; quello “collerico” all’aria; quello
“sanguigno” al fuoco. L’astrologia ha diviso i segni astrologici
secondo i quattro elementi, così si sono divise le stagioni, i semi dei
Tarocchi e via dicendo.
Da quanto detto, esaminando l’Albero dentro di noi, possiamo affermare
che il corpo fisico è Malkuth, l’eterico è Yesod, quello
psichico-mentale è Hod e Netzach e la mente superiore è Tiphareth.
Qualsiasi cosa la mente superiore può concepire, può essere portata
alla manifestazione. È stato detto, da un grande uomo: “Non sapete
che siete il Tempio del Dio Vivente ?” La migliore e più completa
manifestazione del Dio vivente è attraverso il desiderio e
l’entusiasmo vitalizzato dell’uomo dedito al culto. Se vogliamo fare
un’operazione magica, il metodo più saggio è partire dai mezzi che
ci sono in Malkuth, i quali portano il potere ai piani della
manifestazione. Per esempio, per la guarigione di una persona, è bene
invocare, per prima cosa, le forze spirituali che sono dietro la
medicina come quelle dell’angelo della guarigione o della medicina,
quelle di San Raffaele, di Ermete Trismegisto, del Mercurio Alato,
affinché intercedano presso il medico umano, che è il veicolo più
naturale, e gli diano maggiore consapevolezza e capacità
nell’intervento. È stato da sempre riconosciuto, che grandi forze
spirituali possono essere portate a influenzare efficacemente la
guarigione delle nostre malattie, ma esse devono avere un canale di
manifestazione ed è inutile darsi tanto da fare per costruirne uno
psichico se ne abbiamo a portata di mano uno naturale. Dio si muove in
maniera che necessariamente deve seguire la natura che Egli stesso ha
concepito e cerca il canale migliore per farci giungere gli aiuti,
canali concreti, a volte completamente inaspettati da noi.
Malkuth, come già detto, ha la funzione di dare forma, concretezza,
tangibilità e chiarezza a ciò che sui Piani Superiori era intangibile
e indefinito, così che le emanazioni di tutte le altre Sephiroth,
divengano a noi illuminate e visibili in quanto riflesse dagli aspetti
concreti di Malkuth. In fisica si dice che vediamo gli oggetti solo
mediante i raggi di luce che essi riflettono dalla loro superficie ; se
essi non riflettono, perché al buio, non sono visibili. Gli
illusionisti per certi loro esperimenti si basano proprio su questa
proprietà dell’oggetto stesso. Nel Testo Yetziratico è scritto che
Malkuth siede sul Trono di Binah, la Primordiale datrice di forma e
dietro la Forma Primordiale c’è l’idea Primordiale, c’è Kether;
quindi Malkut e Binah divengono infine una cosa sola, la “Idea
Forma” del Creatore realizzata. Possiamo considerare quindi la
forza-vita discendente da Kether come se operasse alla maniera di una
corrente elettrica alternata e allora troviamo che la forza, alcune
volte, scorre da Kether a Malkuth e altre viceversa. Nel testo
Yetziratico è scritto anche che Malkuth è la causa di ogni
manifestazione che derivi dal Principe dei Volti. Ma il Nome di Dio in
Malkuth è Adonai Malekh e Adonai Aaretz: questi appellativi significano
il Signore che è Re, e il Signore della Terra. Qui vediamo chiaramente
la supremazia di un unico Dio sui regni della Terra e ogni invocazione
magica dovrebbe incominciare con l’invocazione di Adonai perché
risieda nel suo Tempio-terra e governi là.
Nella sfera di Malkuth naturalmente vengono effettuate tutte le
divinazioni possibili allo scopo di trovare una serie di forze che
corrispondono ai piani invisibili. Allorché ci incamminiamo per la
strada dell’iniziazione, la nostra via risale il trentaduesimo
sentiero che ci unisce a Yesod ed è il sentiero centrale, quello
chiamato “Sentiero della Freccia” ed è per questa strada che il
mistico sale sui piani, mentre l’iniziato aggiunge alla sua esperienza
i poteri dei pilastri laterali. Il pilastro centrale, come sappiamo, è
quello che indica il grado della consapevolezza mentre quelli laterali
riguardano la funzionalità: è nel pilastro della consapevolezza che si
raggiunge l’equilibrio delle due Sephiroth laterali e di valenza
contraria. L’Iniziato cerca di conoscere i lati opposti delle sue
esperienze per essere sicuro di poterle veramente superare. Gli
Alchimisti, i cabalisti, gli esoteristi in genere cercano di lavorare in
se stessi per conoscersi meglio, per trasformare, purificare e cambiare
direzione ai propri desideri. I simboli di Malkuth sono naturalmente
basati sui quattro elementi: la croce greca che rappresenta
l’equilibrio stabile e la perfezione dei quattro elementi e poi i
quattro colori con cui viene colorata la sfera di Malkuth che
corrispondono ai quattro piani vitali: Il colore “giallo limone” è
rivolto verso Yesod, “verde oliva” verso Netzach; “ruggine”
verso Hod; “nero” verso i Qliphot.
Il regno dei Qliphot è il regno, dicono i cabalisti, degli escrementi
cosmici che non possono tornare ai piani della forma finché non trovano
un nuovo equilibrio: questo mondo è un serbatoio di forza non
organizzata che circola in Malkuth generando Caos. Questo è il vero
compito dell’uomo risvegliato, collaborare con la Grande Opera e
recuperare le scintille che sono coperte da Qliphot e che per ora sono
espulse dall’evoluzione. Queste scintille sono ricoperte così tanto
che hanno dimenticato la loro origine e a noi uomini sembra impossibile
la loro esistenza in un certo genere di male. Ma qualunque uomo o
accadimento, per quanto negativo possa essere, non è mai disgiunto
completamente dalle forze che dànno vita, dalle forze del bene.