La Macchina Umana

 

 

Marco Biffi

 

 

 

 

 

Tutto accade, l’uomo non può “fare” nulla. E’ una macchina comandata dall’esterno da chocs accidentali (Frammenti, pag. 127) e ancora … Sì, è possibile smettere di essere una macchina, ma, per questo, è necessario prima di tutto conoscere la macchina. Una macchina, una vera macchina, non conosce se stessa e non può conoscersi. Quando una macchina conosce se stessa, da quell’istante ha cessato di essere una macchina (Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto di P.D. Ouspensky, pag. 23).

 

PRESENTAZIONE

Se per un attimo accettassimo il paradosso di essere delle vere e  proprie macchine, di avere un funzionamento in tutto e per tutto uguale a quello di un motore, il presente studio potrebbe rivelarsi un’utile dispensa per la formazione di “meccanici del corpo umano”.

 

Niente paura però, un paradosso del resto è solo “un’asserzione fuori dalla comune opinione” (non è detto che debba essere necessariamente falsa)… per accettarlo poi, come vedremo in seguito, basta solo zittire per un momento il nostro Re di Quadri, il potente signore del SI e del NO.

 

Come viene detto in “Frammenti” è solo attraverso la conoscenza e la conseguente regolazione delle parti costituenti il nostro motore che si può rimediare al suo cattivo funzionamento e raggiungere quell’equilibrio o rendimento ottimale che il sig. G. esemplificò nella scritta che fece affiggere all’entrata della sua Scuola di Fontainebleau, “Istituto per lo sviluppo armonico dell’uomo”.

 

Perciò rimbocchiamoci le maniche senza tirar fuori storie del tipo … “non sono capace” o altre fantasticherie del genere; in un’era IKEA come questa dove abbiamo imparato a montare e smontare TUTTO E DI TUTTO la scusa non attacca; accostiamoci quindi, ben intenzionati, al nostro motore per fare una buona manutenzione di quegli accessori che stanno all’interno di noi stessi e ai quali si dovrebbe tener conto più di ogni altra cosa al mondo.

 

SCHEDA TECNICA

Il più grosso preconcetto dell’uomo è quello di credere di avere un’unica natura, di pensare a se stesso come a un essere unitario.

 

Le parti che costituiscono la macchina umana sono il centro intellettuale, il centro emozionale, il centro motorio e il centro istintivo altrimenti chiamate le 4 funzioni inferiori.

 

In un certo senso i centri o le funzioni inferiori possono essere visti come l’hardware di un computer, sono operanti in noi fin dalla nascita e tutti insieme costituiscono quella che viene chiamata  essenza di un essere umano.

 

La programmazione che entra in questi centri dopo la nascita, il software che entra nell’hardware e che fa funzionare in modo appropriato o meno il computer viene chiamata personalità di un essere umano.

 

L’area del centro intellettuale è costituita da parole e idee.

L'intera base del centro intellettuale è il PARAGONE … esso prende le cose nuove e le connette con le cose vecchie … prende 2 cose, le mette una accanto all'altra e le paragona proprio per vedere in che relazione stanno l'una con all'altra.

 

Il centro emozionale concerne le emozioni che abbiamo nei confronti di noi stessi, della gente e riguarda anche le impressioni che riceviamo dal mondo esterno.

Il  modo col quale reagiamo quando qualcuno ci manca di rispetto o ci insulta è una delle migliori opportunità che abbiamo per vedere all’opera il nostro centro emozionale.

Iniziando a separare dal suo funzionamento le cose di cui principalmente si nutre, cioè a dire  GIUDIZIO e IDENTIFICAZIONE, l’uomo può evolvere perché non è attraverso il centro intellettuale bensì attraverso il  centro emozionale che si può acquisire un Nuovo Sapere.

Il centro motorio oltre a presiedere al movimento del nostro corpo fa molto di più … esso ci permette di comunicare con il mondo fisico; infatti oltre a controllare i movimenti che fin da piccoli abbiamo appreso, come camminare e correre, esso ci permette di poter misurare il mondo fisico.

 

Senza di lui procederemmo sbattendo contro i muri … è lui che ci fa vedere le distanze tra gli oggetti, distinguere il più grande dal più piccolo, che ci permette di valutare la velocità di un oggetto … grazie a lui possiamo prevedere come evolvono fisicamente le cose!

 

Il centro istintivo è il solo centro sempre in funzione … esso include tutte le funzioni biologiche interne, fa digerire i cibi che mangiamo, produce ormoni, fa respirare i nostri polmoni, fa muovere il sangue per tutto il nostro corpo, fa battere il cuore, purifica il sangue nei reni, si prende cura di tutte le nostre le nostre funzioni istintive senza che noi ci pensiamo … infatti in circostanze normali non ci rendiamo conto ne non facciamo caso al suo operato!

 

MODALITA’ di FUNZIONAMENTO

 

Esiste un parallelismo che intercorre tra i centri o le funzioni della macchina umana e i semi delle comuni carte da gioco; in questo contesto :

- “fiori” rappresenta il centro o la funzione istintiva

- “picche” rappresenta il centro o la funzione motoria

 

- “cuori” rappresenta il centro o la funzione emozionale

- “quadri” rappresenta il centro o la funzione intellettuale


A - La prima divisione che si riscontra nelle carte di tutti i centri è che sono divise in una metà positiva e in una metà negativa, ambedue necessarie per il corretto funzionamento della macchina

 

B - La divisione delle carte figurate in re, regina e fante corrisponde al livello d’attenzione col quale la macchina generalmente opera.

Il livello di attenzione rappresentato dal fante è il livello più basso attraverso il quale la nostra macchina funziona. Esso opera persino senza che noi lo desideriamo in modo particolare, lavora per conto suo, automaticamente, si potrebbe dire che il livello del fante operi in uno stato
di attenzione automatica.

 

Il livello di attenzione della regina è attivato e tenuto in funzione in ogni centro da uno stimolo esterno. Vi è un flusso di attenzione che va dalla nostra macchina verso qualcosa che sta al di fuori di noi e in altri casi verso qualcosa che sta all’interno di noi stessi.

 

Il livello di attenzione del re rappresenta quel grado di attenzione che dobbiamo mantenere con uno sforzo … quando lo sforzo cessa, il grado di attenzione cade al livello di quello della regina o del fante.

 

Fra tutte le carte da gioco quindi fra tutti gli accessori dei centri esistono delle connessioni che nel diagramma non sono state illustrate e che si potrebbero paragonare a dei fili o dei cavi di un ipotetico impianto elettrico.

 

Alcune carte sono collegate da talmente tanti fili che la loro connessione è formata da un cavo di collegamento molto grosso, altre ne hanno uno più sottile, quasi invisibile come quello che corre tra il Re di quadri e il Re di cuori .

 

Il cavo di collegamento tra la Regina di fiori e la Regina di cuori invece è di “sezione” molto considerevole; gli stimoli ambientali, che arrivano dall’esterno, evocano nella Regina di fiori sensazioni più o meno gradevoli … quando questi stimoli raggiungono attraverso il cavo di  collegamento la Regina di cuori diventano la nostra identità e la base con la quale rispondiamo alle sollecitazioni del mondo esterno.

Per esempio, se permettiamo a noi stessi di diventare negativi perché ci troviamo in un ambiente in cui fa molto caldo, quando qualcuno entrerà e farà dei commenti che non apprezziamo, automaticamente reagiremo con asprezza e state pur certi che l’ultimo cosa che ammetteremo è che tutto ciò sia potuto succedere per colpa del caldo.

 

Un’altra connessione molto importante è quella che intercorre tra la Regina di cuori e il Fante di quadri, ciò che li connette riguarda il patrimonio delle nostre attitudini.

La maggior parte delle nostre attitudini risiede nel centro emozionale e questi usa il centro intellettuale quasi come per convalidare l’attitudine stessa, in qualche modo per avere conferma della sua esistenza e veridicità.

E’ per questo motivo che abbiamo bisogno di fabbricare ragioni speciose su misura per giustificare

tutte le nostre sensazioni.

Il centro emozionale non perde mai occasione di chiedere al Fante di quadri una giustificazione verbale su ciò che sente nei suoi stessi confronti o nei confronti degli altri, e questa è una delle più importanti connessioni che dobbiamo ridurre se non addirittura spezzare se vogliamo evolvere spiritualmente.

 

Un’altra connessione molto importante per la nostra evoluzione spirituale è quella che intercorre tra il Re di cuori e il Re di quadri; il desiderio per dividere la nostra attenzione, per essere consapevoli delle nostre esperienze, per aumentare il nostro livello d’essere, è opera del Re di cuori. Ma il desiderio non basta … occorre sapere come fare le cose ed è proprio il Re di quadri che sa come le cose vanno fatte. Se il Re di cuori è debole anche se il Re di quadri gli spiegherà come fare non si arriverà a nessun risultato.

In un certo senso l’ultima parola spetta sempre al Re di cuori, è lui che deve agire, che deve avere la dedizione e prendere il coraggio a due mani per usare la conoscenza del Re di quadri.

COMPONENTI ed ACCESSORI

 

                      Il Fante di fiori come abbiamo già visto a proposito del centro istintivo si occupa
                      delle funzioni biologiche interne; è la parte che digerisce il cibo, che immagazzina alcu               componenti della sua scomposizione nel fegato, che produce gli ormoni, che fa
                      respirare i polmoni, che fa muovere il sangue per tutto il corpo, che fa battere il cuore,
                      che purifica il sangue nei reni, ecc … si prende cura di tutte le funzioni istintive senza
                      che noi ci pensiamo.
                      IN CIRCOSTANZE NORMALI NOI NON DOVREMMO ACCORGERCI CHE IL
                      FANTE DI FIORI STA LAVORANDO!
                     

Quando interviene un cambiamento sul corretto e normale funzionamento del nostro corpo il Fante di fiori manda un segnale al Re di fiori attraverso la sua metà negativa … il re, dopo aver ricevuto il messaggio da parte del fante che il battito cardiaco sta rallentando, può ordinare ad una ghiandola endocrina di rilasciare un ormone per accelerare il battito cardiaco sino alla sua completa normalizzazione.               

 

Questo esempio è oltremodo importante per sottolineare il fatto che le parti positive e negative dei centri NON DEVONO ESSERE PRESE COME VALORE ASSOLUTO, ma che l’alternanza dei loro 2 possibili comportamenti antitetici è finalizzata al primario bene della macchina umana, che rimane sempre e comunque quello legato alla sua conservazione.

 

La caratteristica delle persone che hanno come centro di gravità il Fante di fiori è quella di … “non amar parlare molto”.

 

                      La Regina di fiori è il luogo dove tutte le informazioni sensoriali del mondo          
                      esterno entrano nella nostra macchina
, è il lettore CD del nostro hardware, e
                      vengono poi distribuite a tutte le altre parti della macchina attraverso i cavi di
                      collegamento!
                    
                     
La Regina di fiori include tutti i nostri sensi come la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto,
                      il tatto più tutte quelle che vengono chiamate “sensazioni indifferenti”, quelle che ci
                      permettono di “misurare l’ambiente circostante” come essere in grado di riconoscere
                      il tasso di umidità dell’aria, essere in grado di soppesare un oggetto … la Regina di
                      fiori si occupa della maggior parte del lavoro giornaliero della nostra macchina.              
                     

Reagiamo costantemente attraverso stimoli … alcuni di essi ci influenzano attraverso la metà positiva della Regina di fiori, altri attraverso la sua metà negativa, avvertendoci quando le situazioni possono essere pericolose o meno per noi.

 

L’IDENTICAZIONE, il contagio di sensazioni più o meno piacevoli che la Regina di fiori riversa nel centro emozionale, è causa di enorme DISPENDIO di ENERGIA da parte della nostra macchina.

 

Le persone centrate nella Regina di fiori hanno molti “io” connessi con i loro piaceri e dispiaceri; ad essi piace molto mangiare e bere, amano cose come profumi, cosmetici, schiume da bagno … stare a lungo sotto la doccia. Inoltre a loro piace molto parlare di queste cose ad altre persone e spesso desiderano convincere o forzare gli altri con le loro opinioni. Avendo una grande abilità  nel fare fini distinzioni per quanto riguarda le impressioni sensoriali spesso sono affermati sommelier, chef, creatori di grandi vini o miscelatori di essenze e profumi, ecc …

 

                         Il Re di fiori è colui che presiede alla distribuzione e alla regolazione delle energie
                         che servono per alimentare le varie parti della macchina; egli decide in ogni
                         momento quali parti rifornire in base al principio di conservazione nonché della
                         sopravvivenza fisiologica.

                         Al Re di fiori non piace che le parti più alte della macchina usino le energie fini,
                         quelle che lui preferisce immagazzinare per possibili emergenze.


Quando siamo malati, il centro istintivo risparmia energia per guarire se stesso e limita al massimo le forniture per il centro intellettuale, emozionale e per quello motorio.

Obiettivo importante è quello di sviluppare il Re di cuori perché è l’unica parte della nostra macchina che può contrastare il Re di fiori … ciò avviene quando il Re di cuori decide che un certo quantitativo di energia deve essere destinato a quelle parti che ne hanno bisogno per compiere la nostra Evoluzione Spirituale.

 

Pare che il Re di fiori sia anche una specie di SPIA cui non piace ricevere attenzione ma a cui piace per contro osservare le altre persone per poter esercitare una certa sorveglianza sui “potenziali nemici” che stanno intorno a noi.

Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui è abbastanza difficile da osservare … il Re di fiori ama starsene nell’ombra, non ricevere attenzione diretta, per poter meglio spiare con calma le intenzioni delle altre persone, intuire da come ci guardano, da quello che fanno quello che stanno pensando e che si stanno accingendo a fare nei nostri confronti.

 

Quando ci troviamo in quelli che generalmente vengono chiamati “posti poco raccomandabili” c’è una parte operante in noi che ci mette al corrente della presenza di altre persone ed è attenta sulla base di ogni minimo gesto a valutare il grado di pericolosità della situazione in cui ci troviamo … questo è un classico esempio di corretto funzionamento della metà negativa del re nel centro istintivo.

 

Altri dicono che nel Re di fiori vi sia immagazzinata molta “memoria del passato dell’umanità”; in pratica che ci sarebbero ancora molte esperienze e conoscenze che facevano parte dell’uomo delle epoche passate che ancora oggi sono presenti in noi e influenzano il nostro comportamento e le nostre percezioni, senza che noi ce ne accorgiamo.

 

Il Re di fiori conosce cose apparentemente inspiegabili ... possiede poteri che ordinariamente riteniamo essere supernaturali ma che invece potrebbero essere solo funzioni naturali per questa parte della macchina.

 

Alcuni esempi di questi poteri sono quelli che riguardano la capacità di conoscere cose che accadranno in futuro, di sentire cose che stanno accadendo nel presente a distanza ricevendone una informazione sensoriale diretta, l’essere capaci di vedere le auree delle altre persone e le emanazioni dei loro campi magnetici, ecc …

 

Una funzione normale del Re di fiori di cui tutti abbiamo esperienza è la guarigione del corpo.

 

                     Il Fante di picche controlla i movimenti che ci sono diventati abituali come correre o
                     camminare, portare il cibo dal piatto alla bocca o bussare a una porta, quindi quelli che 
                     abbiamo appreso senza dover ripetere ogni volta tutta la trafila che abbiamo fatto per
                     impararli, senza dover ogni volta fare lo sforzo per ricordare tutta la procedura.

                    Alle persone centrate nel Fante di picche piacciano attività e occupazioni di natura
                    ripetitiva,  lavori di routine che richiedono la continua ripetizione degli stessi
                    procedimenti o movimenti. Nello sport amano discipline legate alla corsa; correre è una tra le attività fisiche che richiede meno energia … comporta la ripetizione degli stessi movimenti ad un ritmo uniforme.

 

 

 

                    

                    

                      La Regina di picche incarna i nostri desideri e il nostro divertimento messi in
                      relazione al movimento, le persone centrate in questa carta amano molto ballare …

 

                     Alla Regina di picche piacciono tutti i giochi, non solo quelli più propriamente fisici
                     di movimento ma anche quelli “sedentari” come i videogames … essa ama la 
                     televisione e i film.

 

Alle persone centrate nella Regina di picche piace il movimento, tendono ad essere scherzose, ciarliere e possono trasformare quasi ogni attività in gioco

 

                     Il Re di picche è responsabile delle invenzioni e si incarica anche di capire come le 
                     cose funzionano nel mondo fisico.


                    Capire come funziona una macchinario, vedere le correlazioni fra le diverse parti di   
                    un’apparecchiatura, individuare ciò che è guasto … sono alcune delle caratteristiche
                    delle persone centrate in questa carta.

 

                     Sono persone particolarmente inventive, che amano in special modo programmare
                     computer, che sono brave in matematica e che di un fenomeno riescono ad avere la
                     visione globale del suo svolgimento.

 

Le persone centrate nel Re di picche, di solito, mostrano meno movimento visibile o esterno rispetto a quello del fante e della regina, tendono ad essere moderate nei loro movimenti e generalmente sono anche più creative.

Sia che siano artisti o meno, a loro piace essere coinvolti in progetti creativi, progettare qualcosa che funzioni per una nuova situazione, in genere hanno talento per il disegno perché hanno il senso delle proporzioni e sono in grado di vedere le relazioni che intercorrono fra le parti delle cose.

Sovente amano la matematica, la manipolazione dei simboli che essa permette …

 

 

                Il Fante di cuori amministra in modo ordinario quella “comune cortesia” che sta
                alla base della civile convivenza fra le persone.

               
                E’ un registratore che avvia i suoi nastri già incisi in precedenza per rispondere a
                delle situazioni di routine!

 

 



 

 

 

 

 

 

 


La Regina di cuori è in possesso di grandi doti percettive che è in grado di rivolgere sia verso se stessa sia verso le altre persone … può permettersi di aiutare gli altri!

 

In generale le persone centrate nella Regina di cuori sono abbastanza temute … esse possono essere allo stesso tempo molto positive o molto negative e amano in particolar modo attivare queste loro caratteristiche  anche negli altri!

  

 

Le persone centrate nel Fante e nella Regina di cuori hanno una connessione molto forte con la gente, la gente è il soggetto dominante delle loro immaginazioni e attenzioni e preferiscono essere sempre in compagnia di qualcuno piuttosto che stare sole; spesso il lavoro principale che devono affrontare è quello della lotta contro ogni loro forma di “pettegolezzo” e di “giudizio” che tendono a riversare sulle altre persone … la comprensione degli altri è lavoro corretto, il giudicare gli altri è lavoro sbagliato, è perdita di energia!

 

Queste persone hanno maggiori fluttuazione di peso rispetto ad altri tipi umani, infatti a causa delle connessioni sbagliate che hanno mangiano con il centro emozionale piuttosto che con la parte emozionale del centro istintivo e potrebbero avere maggiori problemi di salute rispetto alle altre persone.



                 Il Re di cuori è la nostra COSCIENZA, è connesso con la nostra più raffinata
                 comprensione di ciò che è giusto e sbagliato sia in noi stessi sia in relazione al 
                 comportamento degli altri.

 

                 E’ abbastanza raro avere esperienza del Re di cuori … il LAVORO SBAGLIATO di 
                 questa carta (che quindi deve essere osservato e separato) si manifesta attraverso
                 IDENTIFICAZIONE e GIUDIZIO.


                 Più ci facciamo prendere dall’identificazione più giudichiamo diventando positivi o     
                 negativi verso noi stessi o verso le altre persone ...

 

SE CONTINUIAMO A GIUDICARE NOI STESSI E LE ALTRE PERSONE NON POTREMO MAI CAPIRE NOI STESSI NE LE ALTRE PERSONE!

 

Il segreto consiste nel tenere la nostra COSCIENZA sempre sgombera da ogni identificazione, quindi da tutti i condizionamenti che attraverso la Regina di Fiori entrano nella nostra macchina dall’esterno in quanto sono proprio questi che, alla fine, ci portano a quel GIUDICARE che ci fa perdere così tanta energia.

 

IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLA COSCIENZA AVVIENE NEL DISTACCO … E’ OSSERVAZIONE DISIDENTIFICATA!

 

Il Re di cuori è la parte più creativa del centro emozionale; le persone centrate in questa carta generalmente hanno un gusto estetico molto sviluppato, spesso svolgono la professione di desiner perché hanno uno spiccato senso dell’armonia delle impressioni, possono anche essere degli ottimi musicisti … a volte una persona centrata nel centro motorio sa come suonare meglio uno strumento, ma una persona centrata nel centro emozionale sa come suonare meglio la musica!

      

 

                           Il Fante di quadri può essere visto come la banca dati di tutte le parole e di 
                           tutti i nostri nastri verbali …

 

                           Il Fante di quadri risponde a domande e situazioni SENZA PENSARE e
                           delle volte fa lui stesso delle domande SENZA PENSARCI, “domande
                           associative” che non sono importanti e alle quali con un po’ più d’attenzione
                           avrebbe potuto rispondere da solo … è la parte meccanica della nostra
                           MENTE CONSCIA!

 

IL GRAVE PROBLEMA IN QUESTO MODO DI FARE CONSISTE NEL FATTO CHE IL FANTE DI QUADRI RIFIUTA INFORMAZIONI “NUOVE”, QUELLE PREVENIENTI DAL CENTRO EMOZIONALE CHE NON ENTRANO RAPIDAMENTE IN CONNESSIONE CON CIO’ CHE LUI GIA’ SA, QUELLE CHE RICHIEDEREBBERO UN CERTO SFORZO PER ESSERE ASSIMILATE …

 

SE DESIDERIAMO ALLARGARE LA VISIONE DELLE COSE OCCORRE CHE IN NOI OPERI QUALCOSA DI PIU’ ALTO DEL FANTE DI QUADRI PERCHE’ QUESTI CERCHERA’ SEMPRE DI VIETARE L’ACCESSO A TUTTO CIO’ CHE NON PUO’ ESSERE CAPITO IN MODO FACILE!

 

Le persone centrate del Fante di quadri in genere hanno buona memoria, immagazzinano informazioni, c’è una tendenza da parte loro a leggere qualsiasi cosa senza alcuna discriminazione sull’oggetto della trattazione e quindi senza alcuna considerazione di quanto ciò sia in qualche modo utile per la loro esistenza … leggono la composizione di un farmaco che non prenderanno mai, leggono un giornale senza discriminare gli argomenti e possono anche leggere riviste per il cui genere non provano alcun interesse.



                           La Regina di quadri rappresenta i nostri interessi intellettuali ed il nostro
                           desiderio di sapere e di conoscere con curiosità, quella che sviluppiamo per

                           conoscere ciò che ci piace.

 

                           Lo scolaro svogliato legge i fumetti con la Regina di quadri  … i testi scolastici 
                           con il Re di quadri !

                           

                           Generalmente le persone centrate nelle Regina di quadri hanno interessi intellettuali più “alti” di quelli del fante, sono quegli studiosi che tendono a saper moltissimo su argomenti specifici e l’idea di parlare di queste cose con altre persone li eccita molto. L’eccitazione circa il sapere è la caratteristica di queste persone … persino quando sono tipi passivi parlano molto.

                           Il Re di quadri riveste una grandissima importanza …  quando funziona in modo   
                           corretto permette che NUOVE IDEE e NUOVE PERCEZIONI entrino in noi
                           allargando sempre di più i nostri orizzonti … in qualche modo ha molto a che fare
                           col concetto di CENSURA!

 

                           Purtroppo però è la parte usata meno frequentemente dalla nostra macchina … con 
                           l’eventuale eccezione per le persone centrate in questa carta.
 

                           Il Re di quadri prende le cose nuove e le confronta con quelle vecchie già in suo                   
possesso, il suo tipo di lavoro si basa sul PARAGONE … esso prende 2 cose, le mette una accanto all’altra e le paragona proprio per vedere in che relazione stanno tra di loro.

 

 

Il sig. Ouspensky disse che il Re di quadri funziona sulla base del SI e del NO

 IL RIFIUTO O MENO DI ACCETTARE NUOVE INFORMAZIONI CHE  IL RE DI QUADRI  ESERCITA E’ MOLTO LEGATO AL TIPO DI  RAPPORTO CHE SI E’ VENUTO A CREARE TRA DI LUI E  IL CENTRO EMOZIONALE.

 

 

Le persone centrate nel Re di quadri sembrano essere le più rare.
Generalmente sono molto tranquille … se si fa loro una domanda, anche molto semplice, non risponderanno subito perché prima di parlare connetteranno la domanda a tutti i diversi campi del loro sapere, dopo di che state sicuri che la risposta sarà un vero e proprio fiume inarrestabile di considerazioni.

 

GUASTI e INCONVENIENTI

Il cattivo lavoro dei centri

 

Guasti ed inconvenienti sono causati per il fatto che i centri fanno i capricci, NON fanno quello che sono tenuti a fare ma fanno ciò che piace loro fare in quel momento, quindi :
- cercano di scaricare il loro lavoro a un altro centro
- cercano di fare il lavoro che compete a un altro centro

 

I centri pur essendo macchine, sono macchine differenti, che utilizzano differenti tipi di combustibile; una macchina può lavorare a nafta, un’altra richiede benzina, una terza può funzionare a petrolio.

 

A causa di errori indipendenti da loro ma causati dal benzinaio o approvigionatore di carburante (il centro formatorio*) alcune volte
- vengono riforniti con combustibile improprio inoltre
- consumano troppo in fretta il combustibile sia a causa di fughe e perdite che di vere e proprie esplosioni che avvengono al loro interno.

 

* Il sig. G. invece che centro formatore preferisce chiamarlo “apparato formatore” perché, a differenza degli altri … “non è nostro”, non essendo presente in noi fin dalla nascita.

 

Tutti i processi psichici sono materiali.

“Frammenti …”  pagg. 219-210

 

Da “Frammenti …” pagg. 124-125

“Il centro emozionale, quando lavora per il centro intellettuale, introduce un nervosismo, una febbre ed una fretta inutili nelle situazioni in cui occorrerebbe invece della calma nel giudizio e nella deliberazione. Il centro intellettuale, da parte sua, quando lavora per il centro emozionale, si mette a deliberare in situazioni che esigono decisioni rapide e rende impossibile distinguere le particolarità e i punti delicati della situazione. Il pensiero è troppo lento. Esso elabora un certo piano di azione e continua a seguirlo anche quando le circostanze sono cambiate e si rende necessario agire in tutt’altro modo.

In certi casi, d’altra parte, l’intervento del centro intellettuale fa nascere delle reazioni del tutto false, perché il centro intellettuale è semplicemente incapace di comprendere le sfumature e le sottigliezze di numerosi avvenimenti. Situazioni del tutto diverse per il centro motore e per il centro emozionale, gli appaiono identiche. Le sue decisioni sono troppo generali e non corrispondono a quelle che avrebbe preso il centro emozionale. Ciò diventa perfettamente chiaro quando ci rappresentiamo l’intervento del pensiero, cioè dello spirito teorico, nell’ambito del sentimento, o della sensazione o del movimento; in ciascuno di questi tre casi l’intervento del pensiero porta a risultati del tutto indesiderabili.

“Il pensiero non può comprendere le sfumature del sentimento. Afferreremo perfettamente questo concetto se immaginiamo un uomo che ragioni sulle emozioni di un altro. Poiché egli stesso non prova nulla, ciò che l’altro prova non esiste per lui. Un uomo sazio non comprende un uomo che ha fame. Ma per quest’ultimo, la sua fame è ben reale. E le decisioni del primo, che sono quelle dell’intelletto non possono in nessun caso soddisfarlo.

“Nello stesso modo, il pensiero non può apprezzare le sensazioni. Esse sono per lui delle cose morte. Quanto ai movimenti, il pensiero non è capace di controllarli più di quanto non avvenga con le sensazioni. In questo campo, è facilissimo trovare degli esempi. Qualunque lavoro un uomo stia facendo, sarà sufficiente per lui provare a compiere ciascun gesto deliberatamente, con il suo pensiero, seguendo ciascun movimento, per vedere che la qualità del suo lavoro cambierà immediatamente. Se scrive a macchina, le sue dita, comandate dal suo centro motore, trovano da sole le lettere necessarie, ma se cerca di domandarsi prima di ogni lettera : “ Dov’è la C? Dov’è la virgola? Come si sillaba questa parola?”, egli fa subito degli errori o si mette a scrivere molto lentamente. Se un uomo guida un auto con il suo centro intellettuale, certamente non gli converrà passare in seconda. Il pensiero non può seguire il ritmo di tutti i movimenti necessari a una andatura rapida. Guidare in fretta, specialmente nelle strade di una grande città, con il centro intellettuale, è assolutamente impossibile per un uomo comune.

“Il centro motore, quando esegue il lavoro del centro intellettuale, produce come risultato la lettura meccanica o l’ascolto meccanico, quello di un lettore o di un ascoltatore che percepisce solo delle parole e rimane interamente incosciente di ciò che legge o ascolta.

Questo succede generalmente quando l’attenzione, cioè la direzione dell’attività del centro intellettuale, è occupata da qualche altra cosa, e quando il centro motore tenta di supplire al centro intellettuale assente; ma questo diventa molto facilmente un’abitudine, perché il centro intellettuale è generalmente distratto non da un lavoro utile, pensiero o contemplazione, ma semplicemente dal sogno o dall’immaginazione”.

 

L’immaginazione è una delle cause principali del cattivo lavoro dei centri. Ogni centro ha la sua propria forma d’immaginazione e di sogno, ma di regola, il centro motore e il centro emozionale si servono ambedue del centro intellettuale, sempre pronto a cedere loro il suo posto e a mettersi a loro disposizione a questo scopo, perché il sogno corrisponde alle sue inclinazioni. Il sogno è assolutamente il contrario di un’attività mentale “utile”. “Utile”, in questo caso, significa : diretta verso uno scopo definito. Il sogno non tende ad alcun scopo, non si sforza verso alcun fine. L’impulso al sogno si trova sempre nel centro emozionale o nel centro motore. Quanto al processo effettivo, esso è assunto dal centro intellettuale. La tendenza a sognare è dovuta da una parte alla pigrizia del centro intellettuale, cioè ai suoi tentativi di risparmiarsi ogni sforzo legato a un lavoro orientato verso uno scopo definito e verso una direzione definita, dall’altra alla tendenza dei centri emozionale e motore a ripetersi, a mantenere viventi o a riprodurre delle esperienze piacevoli o spiacevoli, già vissute o “immaginate”. I sogni penosi, morbosi, sono caratteristici di uno squilibrio della macchina umana. Dopo tutto, si può comprendere il sogno quando presenta un carattere gradevole, e gli si può trovare una giustificazione logica. Ma il sogno di genere penoso è una pura assurdità. Tuttavia, molta gente passa i nove decimi della propria esistenza a immaginare ogni genere di avvenimenti spiacevoli, tutte le disgrazie che possono piombare su di loro e sulla loro famiglia, tutte le malattie che possono contrarre, tutte le sofferenze che dovranno forse sopportare.

“L’immaginazione” e il “sogno” sono esempi del cattivo funzionamento del centro intellettuale.

“L’osservazione dell’attività dell’immaginazione e del sogno costituiscono una parte molto importante dello studio di sé.

 

 

Da “Frammenti …”  pag. 216
Tutti gli insegnamenti mistici ed occulti riconoscono nell’uomo l’esistenza di forze e di capacità superiori – benché, in molti casi ammettano queste forze e capacità soltanto in forma di possibilità –

e parlano della necessità di sviluppare le forze nascoste nell’uomo.

 

Il presente insegnamento differisce da altri in quanto afferma l’esistenza nell’uomo di centri superiori già pienamente sviluppati”.

 

Sono i centri inferiori che non sono sviluppati. Ed è precisamente questa mancanza di sviluppo dei centri inferiori, o il loro funzionamento imperfetto, che ci impedisce l’uso del lavoro dei centri superiori”.

 

 

Per concludere invio un saluto a tutti e credo rimanga pur sempre significativo il bellissimo insegnamento di Carlo COLLODI  che attraverso la fiaba del suo burattino/macchina di legno PINOCCHIO ci indica la nostra missione che è poi quella di portare a termine quello che Qualcuno, per motivi inconoscibili, ha lasciato incompiuto, e cioè quell’evoluzione che ci farà diventare dei veri e propri bambini in carne ed ossa!

 

Ciao a tutti

Corto Monzese

 

 

NB : Il seguente lavoro è stato redatto e sviluppato su temi e considerazioni di un incontro diretto da Miles BRIGHTON

 

 

                                                                                 

 

 

 

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