Il Tipo Venusiano

Marco Biffi

 

 

Premesse


L’affermazione che le ghiandole endocrine siano il sistema attraverso il quale il corpo umano riceve influenze dai pianeti del cosmo, e viceversa, è uno dei tanti rimandi che troviamo negli insegnamenti legati alla Quarta Via, in riferimento al più generale … “come in cielo così in terra” …

 

I 7 tipi umani (Lunare, Mercuriale, Venusiano, Marziale, Gioviale, Saturnino, Solare) costituiscono la mappa di tutti i possibili gruppi di persone che possono essere individuati in base alle caratteristiche legate alla loro essenza, a quelle peculiarità che ciascuno di noi ha in sé fin dalla nascita e che nessuno ci potrà mai portare via.

 

Maltrattamenti, snaturamenti, privazioni di ogni genere, interminabili esercizi fisici, condizionamenti psicologici e ancora interventi di chirurgia plastica sul corpo di una persona non trasformeranno mai un Gioviale, per esempio, in un Mercuriale.

 

Tutte le considerazioni, gli esempi, le descrizioni fino ad arrivare al più piccolo aggettivo impiegati in questo studio, non devono essere visti o letti in termini di critica, sia essa positiva o negativa delle varie tipologie umane, anche quando dovesse intervenire in chi scrive una involontaria o malcelata simpatia/antipatia per il tipo descritto, perché tutto ciò è il frutto, e ce ne scusiamo in anticipo, delle nefaste conseguenze che il famoso organo kundabuffer non smette mai di regalare a tutti noi.

 

Nessuno deve inorgoglirsi se pensa di rientrare nel tipo cui viene associato, per esempio, il termine “attivo”, come nessuno deve sentirsi sminuito nel caso che “passivo” lo riguardi direttamente; cerchiamo per una volta tanto di affrontare quello che verrà esposto con quell’energia molto raffinata che è propria del centro sessuale, quello che per sua stessa natura non contempla ne una parte positiva ne una parte negativa.

 

Lo scopo di questa presentazione, forse il solo, è proprio quello di favorire, attraverso l’illustrazione della mappa dei tipi enneagrammici, quella condivisione tanto auspicata e vagheggiata che in realtà non riusciamo mai ad attuare, in virtù di quel “giudicare” così connaturato in noi che tanto ci separa e ci divide, ancor prima che da tutte le altre persone, da tutto quello che abbiamo di più bello in noi stessi.

 

I tipi che verranno descritti sono puri al 100%, quindi non esistono nella realtà, come non esiste il maschio o la femmina assoluta al 100%, in quanto tutte le persone vanno viste come un mix di tutte le 7 tipologie, dove, a seconda dei casi, una o più di una di questi tipi percentualmente assume una certa preponderanza.

 

All’insegna della più genuina ripartizione in esseri tri-cerebrali, che ritroviamo nel Sistema della Quarta Via e che individua negli esseri umani un centro fisico, uno emozionale e uno intellettuale, anche questa presentazione tratterà nei 3 ambiti diversi le varie tipologie umane:
- Aspetto fisico

- Indole e comportamento

- Mito e psicologia

 

 

 

 

 

Aspetto fisico

 


Elizabeth Taylor

Il Venusiano come tipo non e' mai slanciato, pero', benche' tenda ad essere massiccio e voluminoso non incute timore, il suo aspetto e' rassicurante e da l'idea dell'imbottitura della nostra poltrona preferita di casa, cosi' tanto confortevole.
I Venusiani non hanno i lineamenti ossuti o spigolosi del Saturnino, il loro viso e' molto carino e bello, si potrebbe dire che fra tutti i tipi e' quello che ha piu' fascino; i loro occhi scuri sono molto profondi, come quelli dei popoli mediterranei, sudamericani e mediorientali, occhi molto espressivi che attirano lo subito la nostra attenzione. 

 

I loro capelli in genere sono corvini, quasi mai fini, gli uomini hanno barba foltissima e ispida, di quelle che dopo la rasatura lasciano comunque l'alone scuro sulla faccia ... se la fanno troppo presto al mattino, la sera, quando tornano a casa dal lavoro, puo' succedere che persino la moglie non li riconosca.

 

Il loro aspetto e' decisamente sensuale, le donne sono formose, il loro corpo sembra fatto di seducenti cuscini di carne che invitano a tuffarvisi dentro, hanno fianchi larghi e il giro coscia generoso, "pear-shaped" per dirla all'inglese, sembrano avere un contorno a forma di pera.

Spesso, a causa della loro natura disordinata e indolente, hanno un aspetto trasandato anche se non si puo' parlare di una vera e propria loro caratteristica principale perche' amano sempre cambiare per piacere alle altre persone; si dice siano un po' camaleontici, che amino assumere le sembianze o i modi di fare di altre persone, soprattutto quelle cui vorrebbero assomigliare.

 

Diciamo subito che la loro corporatura, almeno per le donne, non e' quella che va di moda ai giorni nostri, la Venusiana e' tutt'altro che anorressica, filiforme, deve fare molte diete per restare in linea, mentre gli uomini sono costretti a fare un po' di palestra per rassodare quei muscoli che non riescono mai ad essere completamente sodi ed asciutti.

 

Sulle ghiandole paratiroidee, similmente allo stesso pianeta Venere dal quale vengono attivate, non sappiamo gran che; il compito di questi misteriosi aggeggi  e' quello  di contrastare la secrezione dell'ormone della tiroide, ma come cio' avvenga non e' ancora del tutto chiaro.

 

Queste ghiandole sono posizionate su ambo i lati della tiroide, in prossimita' della trachea, variano come grandezza da persona a persona e l'ormone che secernono va corrodere le ossa per cercare di dissolverne il calcio nel sangue qualora questi dovesse arrivare ad un livello di guardia troppo basso.

 

A causa di questo fatto di cui ne sono influenzati in prima persona, i Venusiani sono di indole lenta, posata ... vegetativa; un tasso di un alto livello di calcio nel sangue da sintomi di letargia, senso di fatica e di debolezza, in casi estremi si puo' anche arrivare a momenti caratterizzati da stato confusionale o di sonnolenza.

 

Indole e comportamento

 

La combinazione di femminile&positivo è il tratto caratteristico del Venusiano; come il Lunare è passivo, femminile, ma per il fatto di essere positivo e ricettivo e' di natura estroversa, mentre il Lunare, che è negativo e chiuso, risulta essere introverso.

 

Qualsiasi cosa vivente attira l'attenzione e le premure dei Venusiani, soprattutto nei casi in cui c'e' più bisogno di aiuto essi intervengono prontamnete, accettano chiunque e per quanto una persona possa sembrare brutta, malata o piena di difetti, l’aiuto che arriva da loro e' sempre completo e incondizionato.

La totale mancanza di giudizio, di discriminazione, che in un certo qual modo li porta a fidarsi di tutti e dare sempre tutto, è forse il tratto più caratteristico ed attraente di questo tipo psicologico.

 

Questo loro modo di fare, questa loro "accettazione dello stato delle cose senza alcun giudizio", li colloca vicini al mondo “animale” o meglio della natura; nel loro mondo la bellezza coesiste con la barbarie, concetti come bene e male, giusto o sbagliato, bello o brutto per loro sono tutte invenzioni di cattivo gusto, incarnano in pieno il senso della “vita organica” sulla Terra, di cui ne è tanto golosa la Luna … ricordate?

 

Ai miei tempi, quelli di Adriano Celentano, le Venusiane erano “le ragazze del clan”, quelle cosiddette “libere”, generose e che davano confidenza a tutti; anche se finivano per diventare la ragazza del capo non escludevano ne trattavano mai male nessuno, portavano la minigonna perché i Venusiani amavano stare comodi, a loro agio ... a quel tempo Sandy Shaw lancio' la moda di andare in giro a piedi nudi. Dalla minigonna passarono in seguito ad abiti più ampi, al look zingaresco dei figli dei fiori, era l’era di Woodstock e sui prati, ai concerti, si cercava sempre di sedersi vicino a loro … non si sa mai, avevano l’aria di quelle che ci stanno più delle altre!

 

Come dicevamo ai loro occhi ogni discriminazione oltre che inconcepibile sembra essere una vera e propria crudelta'; i Venusiani rinunciano facilmente ai loro interessi a favore dei nostri, sono quelli che non ci pensano 2 volte a salire sulle barricate, fra tutti i tipi pscicologici sono quelli meno preoccupati quando si tratta di aiutare, di dare ospitalita', di prestare vestiti come ogni altra cosa, concedere tempo e un po' di attenzione agli altri, in molti casi trascurano persino le loro stesse opinioni a favore degli altri, nel corso di una conversazione, lasciano tranquillamente che l'ultimo arrivato si intrometta in quello che stavano dicendo senza fare problemi ... chiedono poco alle loro amicizie.

 

Per questo motivo non sono mai dei protagonisti, spesso e volentieri gravitano nell'orbita di qualche personaggio famoso, amano stare alla sua ombra; la loro bontà e la loro accettazione li può rendere vittime, rinunciando ai loro desideri e ai loro pensieri, rinunciano al tempo stesso alla loro individualità, la loro tendenza alla passività indebolisce la loro forza e attenua il loro notevole calore, al loro punto più basso diventano poco più che materia vivente, cessano di esistere.

 

Il Venusiano vive come luce riflessa le idee, le battaglie, gli interessi dell'amico, dell'insegnante o del partner; l'energia che prelevano dalle persone cui si appoggiano e' cibo per la vita della loro personalita' superficiale e nello stesso tempo carburante per il loro metabolismo, che come abbiamo detto e' il piu' lento fra tutti i tipi e che avrebbe bisogno di essere accelerato.

 

I Venusiani non riescono a stare soli per molto tempo, nell’isolamento appassiscono, si possono far prendere dal panico anche per delle piccole decisioni … sarebbe meglio passare prima dalla lavanderia o andare subito dal panettiere?
Quando non c’è nessuno a caricarli di vitalità tendono ad abbattersi, allora si gettano nella folla, alla ricerca del contatto e del calore di altri corpi, il loro non è mai un bisogno di affetto ma un desiderio fisico di contiguità.

 



tempio sikhara eretto sotto la dinastia dei Chandela (India) secolo X e XI

I Venusiani vivono di baci, carezze, abbracci e coccole fino alla nausea, stanno sempre avvinghiati a qualcuno; spesso nelle metropolitane o alle fermate dei bus li vediamo talmente aggrovigliati l’uno l’altro da far impallidire le sculture erotiche dei templi tantrici di Khajuraho … forse lo fanno per ricevere quell’energia che non sono in grado di generare da soli. Qualunque Venusiano puo' chiedervi improvvisamente di fargli un massaggio od offrirsi di farvene uno, amano sentirsi o farvi sentire bene e approfittare di ogni piacevole forma di contatto.


Ma, in fin dei conti, dove si potrebbero trovare delle altre persone come loro, così felici di nutrirci, così contente di toccarci, desiderose di stare ad ascoltare le storie dei nostri successi o dei nostri fallimenti, persone che non ci annoieranno mai con i loro problemi personali, che non ci mostreranno mai il ben che minino disaccordo … se non su Venere?

 

E’ sorprendente di come i Venusiani ci possano far sentire a nostro agio, fiduciosi in noi stessi e dei nostri mezzi; solo a loro riusciamo a raccontare i nostri segreti più reconditi e a confessare volentieri gli episodi più imbarazzanti della nostra vita e quando facciamo delle gaffes, la loro amorevolezza e la loro accettazione riesce a smorzare subito i pesanti giudizi che abbiamo gia' fatto scattare su noi stessi.

 

I Venusiani riescono a prendersi cura contemporaneamente cura di piu' persone, alla fine la loro generosita' risulta essere distaccata, spersonalizzata, quasi indifferente e questo procura in noi un'ulteriore sensazione di benessere perche' sappiamo che non verremo mai giudicati per i nostri difetti e per questo fatto riusciamo ad accettarci maggiormente.

 

Non importa quanto tempo sia passato da quanto avete visto per l'ultima volta un amico Venusiano; e' stato, e' e vi sara' sempre fedele come un vecchio cane e state certi che vi accogliera' facendo di tutto per mettervi a vostro agio e per farvi sentire al meglio, prima che ripartiate vi allunghera' qualche buona bottiglia di vino e del salame nostrano da portare a casa.

 

I Venusiani, per sentirsi vivi, hanno sempre bisogno di qualcosa che stimoli i loro sensi, quando cucinano non riescono a resistere al desiderio di affondare le mani nel cibo, se solo potessero farlo vi ci si tufferebbero dentro, quando si sporcano di pasta fino ai gomiti o quando hanno le dite tutte impastate di patate bollite, perche' stanno preparando gli gnocchi, vanno letteralmente in estasi.

 

Inevitabilmente anche tutto cio' che riguarda la loro sfera erotica gravita intorno ai sensi, non si tratta mai pero' di passione come nel Marziale o di lussuria come nel Gioviale, ma di desiderio di "fisicita' del calore del corpo" ... il suo contatto sotto le dita, il suo odore, il suo sapore ... in mancanza di un corpo umano da accarezzare s'accontentano di far scorrere le loro dita su di un mobile, trovano la scusa per sfogliare e lavare le verdure nel lavandino od incominciano ad accarezzare qualche gattino.

 

Il sesso non lo vivono con la testa o col cuore ma in modo naturale, traendo una gioia quasi infantile, che e' poi la prerogativa del mondo dei  bambini; sono liberi da molte delle insicurezze e paure che in altri offuscano il godimento degli aspetti fisici della vita e dai loro sensi desiderano ricevere solo un piacere nudo e crudo, semplice ed animalesco.

 

Sono innumerevoli i pittori che nel corso dei secoli hanno rappresentato la sensualita' Venusiana; nella trepida attesa di Danae del Tiziano, per esempio, traspare tutta la loro femminilita' modellata in corpi adagiati tra soffici guanciali o su comodi divani, annegati in languide pose fra ogni genere di cuscini.
DANAE (1545) - Napoli, Gallerie di Capodimonte, olio su tela cm. 127x183

 

François Boucher li dipinge come se fossero senza ossa, lasciando solo quanto basta dello scheletro perche' possa mantenere in forma la loro umida e fremente carne. Hanno un'aria spontanea e aperta e quando fissano con il loro fiero sguardo emettono un'umida espressione di sensualita'; i loro capelli scuri e folti, siano essi uomini o donne, , ci ricordano i popoli del Mediterraneo, terra pervasa di acqua, di vapore, di profumi e di colore. Diana mentre esce dal bagno (1742)  - Parigi, Louvre, olio su tela

 

Spesso accade che i Venusiani rimangano intrappolati dalla loro sensualita' e finiscano per diventare delle vittime che non trovano vie d'uscita a questa situazione; il motivo e' che in casi di emergenza come questa, le loro emozioni giocano un ruolo troppo marginale e l'opera di bilanciamneto che il centro intellettuale dovrebbe fare in loro risulta troppo fragile, poco incisiva e poco efficace (il rapporto prostituta & protettore ne e' un classico esempio).

 

Venere, grazie al cielo e grazie alla forza che gli arriva dalla sua costanza, alla fine riesce a superare forze decisamente preponderanti, nell'antichita' viene rappresentata come la conquistatrice di Marte, amante/avversaria allo stesso tempo; lui, dopo essersi buttato nelle sue braccia con foga e passione, giace stremato e compassionevole ai suoi piedi, lei, raggiante, di tanto in tanto lo osserva con fare compiaciuto.


"Gutta cavat lapidem" si potrebbe dire e potrebbe essere senz'altro il loro motto; per comprendere l'efficacia della forza dei Venusiani, dobbiamo riuscire a vederla non in un contesto puntuale, istantaneo,(in genere siamo portati ad associare la potenza ad azioni esplosive, rapide, repentine) ma in uno piu' allargato, come nel caso dell'albero che dopo aver insinuate le sue radici nelle crepe di un muro, a lungo andare lo fa crollare, con periodi che comportano lassi di tempo molto piu' lunghi, piu' dilatati.

 

In sintesi hanno aspettative, vedute e risultati piu' a lungo termine rispetto ai nostri, (non dimentichiamo il loro lento metabolismo); la loro forza spesso puo' essere inimmaginabile, difficile da misurare o da quantificare, non bisogna mai dimenticare che la passivita' del Venusiano nasconde dietro di se' una forte risolutezza e un'irriducibile tenacia.

Se dovessi pensare ad un momento della storia che piu' si adatti allo spirito, al mondo e alle atmosfere del Venusiano, la prima cosa che mi viene in mente e' il periodo a cavallo delle due guerre mondiali, quello del proibizionismo per intenderci, del charleston, dei gangsters, delle bollicine di champagne ... quello gaudente, sensuale, molto terreno e pregno di sesso che troviamo nella Parigi dell'inizio del secolo scorso di Picasso, di Henry Miller, di Sara Duncan, del nostrano D'Annunzio e di molti altri  ... ma, adesso che ci penso, Al Capone non potrebbe forse essere uno splendido esempio di Venusiano?

 

Come testimonial del Venusiano opterei senz'altro per la "crocerossima", l'urgente necessita' delle sue cure, l'ospedale da campo come terreno d'azione che lei sa trasformare in una casa accogliente per i soldati feriti, il calore dei corpi da curare, da toccare, l'odore del sangue, del sudore e del cloroformio che le risvegliano i sensi....  dei 1.000 sorrisi di riconoscenza, non sapendo il perche', non riesce a stamparsene neanche uno nella sua memoria.

Continuita' e risolutezza sono doti che servono per coltivare nel migliore dei modi piante e affini, verso le quali riservano una cura e un'amorevolezza quasi maniacali; le piante, che in molti casi affollano le loro abitazioni, contribuiscono a creare un atmosfera rilassata e distesa anche se un tantino disordinata, si dice che i Venusiani riescano ad instaurare con le piante con un linguaggio del tutto istintivo che nessun altro e' in grado di comprendere ... in citta', quando vedete un balcone pieno di gerani o di basilico e prezzemolo protetti col cellofan, state pur certi che e' li vi abita un Venusiano.


Con la stessa amorevolezza e competenza che riservano alla botanica crescono anche i loro bambini, amano i forti legami che si formano all'interno della vita famigliare, tutto il gran da fare che essa richiede, adorano il senso di appartenenza a quella piccola folla che e' il microcosmo domestico di cui non bisogna mai smettere di prendersi cura.


I Venusiani danno tanto amore e sostegno ai loro bambini fino a soffocarli per il troppo affetto, immancabilmente, qualsiasi cosa abbiano fatto, li perdonano e cercano di rimediare con il loro calore a cio' che altri correggerebbero con la disciplina e la severita'; si sentono al sicuro fra le mura domestiche, fra cose familiari da cui non amano distaccarsi.

 

Per non incappare nelle fatiche di un trasloco scarterebbero volentieri l'opportunita' di trasferirsi in una casa piu' grande, non sentono il bisogno d'andare a conoscere qualcosa di nuovo, di sentire il sangue scorrere piu' veloce nelle vene quando si inizia un nuovo lavoro o si intraprende  un viaggio che riserva delle incognite.

 

Sono abitudinari, disdegnano le situazioni inaspettate, le cose avventurose come tutte le situazioni non programmate, le loro radici sono fermamente radicate nel fertile terreno della loro vita domestica, scevra da ogni sorpresa e sempre pronta a riservare loro ogni genere di soddisfazioni stando comodamente sprofondati nella poltrona di casa preferita, con ogni sorta di cose a portata di mano.


La risolutezza di cui parlavamo poco fa riguarda solo la loro sfera privata, investe solo le loro aspirazioni piu' personali, piu' intime; esternamente, nei rapporti con le persone non sono battaglieri, non amano litigare e cercano sempre di andare d'accordo con tutti, ad essi piacerebbe che tutti stessero bene,  le questioni di principio o di alti ideali che gli altri sbandierano o di cui si infervorano per loro non sono poi cosi' tanto importanti.


Se lo desiderate esprimeranno un'opinione, ma sono prontamente disposti ad abbandonarla per non creare discussioni, rifuggono quell'irrequitezza, quell'analito di venire a capo delle contraddizioni della vita che, almeno per alcuni, riserva l'ambito premio della comprensione coerente, oggettiva, un modus vivendi dove finalmente si sapra' "come stanno le cose" o "come farle quadrare"; loro invece rimangono sempre rilassati e tranquilli nei loro corpi morbidi, con le loro abitudini pigre e le loro menti inerti.

 

Molte volte finiscono vittima di predicatori, profittatori e truffatori, perche' credono nella bonta' di qualunque persona, pagano cosi' la loro ingenuita' e il bisogno di appartenenza ad un gruppo con l'amara moneta della scoperata di essere stati usati; spesso e volentieri si impegnano e sposano idee di una causa qualsiasi senza preoccuparsi delle ambiguita' che possono celarsi dietro, anche nella malaugurata ipotesi che si abusi di loro, non si rivarranno mai contro il loro defraudatori.


Secondo il loro modo di vedere, le persone che li hanno derubati sono esse stesse delle vittime perche' al mondo non  ci sono persone cattive o criminali, non c'e' nessuno che non possa essere "curato" con amore, dolcezza e tanta comprensione.


Per loro tutto e' naturale, come la macchia che ha sporcato la loro camicia e che gli avete fatto e di cui rimarranno scarsamente sorpresi .... semplicemente non se n'erano accorti, come quando altre volte capita loro di uscire di casa coi calzini spaiati o col maglione a rovescio; il Venusiano sembra sempre vestito in modo approssimativo e puo' trasformare in 5 minuti una camicia fresca di bucato in qualcosa di terribile a vedersi.


Quando la loro pigrizia, la loro passivita' e la loro genialita' non vengono canalizzate sono guai; in questi frangenti tendono a scivolare in uno stato comatoso e allo stesso tempo sicuro e confortevole, se sono davanti al televisore gli occhi gli diventerano vitrei, la bocca leggermente aperta e i muscoli afflosciati in una specie di stato ipnotico, sono finiti nel paese delle meraviglie, quello del NON, delle non-opinioni,  dei non-desideri, dei non-poensieri e delle non-responsabilita'.


Finiscono per immergersi in spazio vuoto di cui non sanno nulla e dove nulla importa, sperando allo stesso tempo che tutto cio li abbia resi invulnerabili, in quanto invisibili.
Quando tornano in se' potrebbereo anche non saper cosa sia successo e allora bisogna metterli al corrente di tutto come per quelle persone che sono affette da amnesia.


Grazie al loro spiccato senso di fedelta' i Venusiani rafforzano il tessuto sociale, si dedicano al volontariato, si impegnano a raccogliere fondi per iniziative caritatevoli, non importa se laiche o ecclesiastiche; i loro interessi, le loro professione e loro attivita' si svolgono nell'abito dell'assistenza alle persone in difficolta' soprattutto dal punto di vista sanitario, quindi molto facilmente possono fare il medico, l'infermiere anche se come abbiamo gia' detto, non disdegnando cibi e verdure, possono diventare anche bravi cuochi, sommeliers, creatori di profumi, ma  si trovano a loro agio anche in ufficio .... insomma, dove non ci sia da muoversi troppo.


I Venusiani sono accattivanti e accalappiano il nostro affetto con la loro arrendevole generosita', il loro calore, la loro umanita', la loro genuina e la loro naturale gentilezza, qualcuno dice che e' solo grazie a loro che l'asprezza del mondo viene smussata, facilitando di conseguenza il cammino nella vita per tutti quanti noi. 



Mito e psicologia

 

Nella mitologia antica Venere era figlia di Urano, dio del caos. Saturno, dopo averlo evirato, getto' i suoi genitali nel mare e dal connubbio dell'acqua con i testicoli di Urano ebbe luogo la nascita della bellissima Venere, Afrodite per i Greci, uscita dalle acque gia' adulta.


Venere e' il pianeta piu' luminoso, quello che al crepuscolo si vede con maggior facilita', quello che al mattino, quando illumina l'alba, viene chiamato Lucifero; ha sempre due faccie, quella dell'amore piu' grande  e quella dell'opposizione piu' sfrenata e questa simbologia non e' casuale.


Venere rappresenta il centro emozionale dell'uomo, le emozioni rivestono un ruolo fondamentale nell'insegnamento legato alla Quarta Via; se da una parte sono la causa del sonno della nostra coscienza, della nostra meccanicita', dall'altra possono diventare il suo "solvente" piu' grande.

 

Arrivare al vero significato del ricordare se stessi e' possibile soltanto attraverso stati emozionalissimi che l'uomo ordinario non e' in grado di creare .... "E' necessaria un'altissima energia per ricordare se stessi" (La Quarta Via, P.D. Ouspensky, Astolabio, pag. 136).

 

Ma perch' sono cosi' importanti le emozioni?

Secondo la Quarta Via l'uomo soffre perche' non e' vicino a se' stesso, non ha con se' stesso una relazione corretta, si dimentica di se'. Tale dimenticanza non  gli mostra i suoi veri bisogni e lo porta a proiettare tali necessita' all'esterno.

 

Nella psicologia sacra il Centro Emozionale carica di un potere straordinario tutto il creato, senza esso non potremmo conoscere l'amore , che e' poi il potere della Luce di guidare con passo sicuro l'uomo sul sentiero oscuro e pieno di difficolta' della vita.

 

Ma cosa spinge il cherubino Lucifero/Venere, il protettore, l'angelo di straordinaria bellezza e lucentezza, a diventare Satana, l'oppositore, il Belzebuh, dio delle mosche e degli escrementi?

 

Le emozioni di gioia, di dolore, di bisogno, di amore che ogni bambino prova, il bisogno di essere abbracciato come anche quello di esprimere avversione, odio, ira o gelosia sono le medesime che la dea incarna con grande chiarezza nel contesto mitologico.


Nella storia di ogni uomo esiste un elemento di cui egli, spesso e volentieri, perde il ricordo, che e' poi il rapporto dell'eta' infantile con il mondo delle sue emozioni, la sua essenza, la sua Venere interiore, che reclama il diritto di manifestarsi in tutta la sua potenza e in tutta la sua forza.

 

Quante volte, fin dalla piu' tenera eta', nolenti o dolenti, per soddisfare le aspettative degli altri, ma anche delle nostre che cominciano a farsi avanti, dobbiamo rispedire tutto al mittente, nel mondo del'inconscio, dobbiamo far presto ad imparare a reprimere la nostra natura e i nostri bisogni, mamma e papa' non aspettano altro per premiarci ... e la maestra, che ci mette la nota perche' non ne possiamo piu' di stare nel banco?


Come il bambino innamorato della mamma, Eblis, l'innamorato di Dio, il Maligno delle leggende islamiche, rinnegando la parte piu' essenziale di se' decide di incarnare il male per amore e nel contempo, per rendere la mamma/Dio felice, sacrifica le sue emozioni  piu' vere, annegandole nell'inferno dell'inconscio, unica maniera per ricavare un po' di affetto e considerazione.


Il bambino che viene abituato a rinnegare le sue emozioni piu' naturali da grande rimarra' vittima della frattura che inevitabilmente si e' venuta a creare tra la sua essenza e la sua personalita', tra i suoi veri sentimenti e i ruoli/maschere che gli convengono o che e' costretto a portare, quei panni da "bravo bambino" che ha dovuto presto imparare ad indossare; Lucifero si trasforma in Satana, le emozioni in nemici, non siamo forse tutti cresciuti con frasi del tipo "Questa cosa non si fa!", "Sei un incapace!", "Sei stato veramente cattivo!" ...."Non devi piangere come una femminuccia!".


Tutta la psicologia sacra, tutte le Sacre Scritture hanno questo obiettivo : ingabbiare Satana l'oppositore per far rinascere Lucifero, il portatore di Luce, le "emozioni vere" non vanno dimenticate e riconoscerle e' molto semplice .... sono proprio quelle che, immancabilmente, quando arrivano, ci fanno piu' paura delle altre
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Bibliografia :

Per la parte : ASPETTO FISICO / INDOLE e COMPORTAMENTO / ARTE ….
Body Types: The Enneagram of Essence Types” di Joel Friedlander, San Rafael  CA: Inner Journey Books, 1986; 2nd edition, 1993

 

“Human Types : Essence and the Enneagram” di Susan Zannos, Samuel Weiser, Inc., York Beach, Maine

 

Per la parte : MITO e PSICOLOGIA “Il 3° punto : "VENERE” di Giovanni M. Quinti in “La

Quarta Via”, anno 3, n° 5 del maggio 2005

 

 

www.fuocosacro.com

 

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