Colore Tradizione e Terapia

 

 

Auror

 

 

Chi “crede” o “non crede” a qualcosa non può essere definito “studioso”, né tantomeno scienziato. Chi studia e ricerca e trova o non trova riscontri, può esserlo, perché sta comunque superando il condizionamento emozionale e allora è nel percorso iniziatico, anche se spesso non sa ancora di esservi.

 

Anonimo               

 

 

Quel che segue è il semplice tentativo di dare un’occhiata superficiale ad uno degli strumenti più utili a disposizione di ogni iniziato. Si auspica un’ottica non rigidamente e supinamente ortodossa della medicina e della scienza in genere (ma anche non negazionista per partito preso).

 

Il fatto che i colori e i suoni rivestano una grande importanza non è una novità, visto che sono ormai piuttosto diffusi gli studi su questi argomenti a scopo medico. Esiste la Cromoterapia e la Musicoterapia, quindi non è troppo difficile procurarsi dei testi dai quali apprendere le informazioni giuste, anche se nel pericoloso crogiolo della moda New Age si trova tutto e il suo contrario.

 

Nell’Universo tutto è energia, si dice, che vibra tra due aspetti polari, opposti e complementari. Fra questi due opposti (che rappresentano la “frequenza” più elevata e sottile e quella più densa e meno sottile) esiste tutto un mondo o mondi appartenenti alle “frequenze” intermedie. Inoltre, quest’insieme di multiformi e difformi livelli di vibrazione dell’energia si dispiegano in piani d’esistenza coesistenti e interpenetrantisi: secondo la nostra logica, fuori delle leggi spazio-temporali.

Nella nostra dimensione sono presenti tutte le frequenze, non a caso il nostro è quel piano nel quale si riflettono tutte le sefirot dell’Albero, ma noi siamo in grado di percepire solo quella parte di esse per cui siamo “tarati” e abbiamo un nostro modo di definire queste frequenze che percepiamo o che comunque riusciamo a dimostrare esistenti.

 

Com’è soprattutto nell’insegnamento sufico, l’esistente funziona a “ottave” musicali: pertanto, ciò che noi chiamiamo “suono”, che è ciò che percepiamo attraverso l’udito, appartiene ad una fascia d’ottave che però esistono anche al di fuori del nostro campo percettivo. Sappiamo, ad esempio, che esiste l’infrasuono e l’ultrasuono, frequenze che non percepiamo ma che hanno il loro effetto sulla materia, sull’emotivo e sugli altri piani sottili.

Più esotericamente, si può affermare che ciò che noi udiamo è colore ad una frequenza diversa, sì da essere percepito con altro organo che non sia quello della vista.

Sui piani sottili il suono è l’essenza e il colore è il suo manifestarsi. Quel che percepiamo come colore è suono, e ciò che percepiamo come suono è colore a un altro livello. Si può dire che il colore è suono visibile e che il suono è colore più elevato e sottile.

Il colore è strettamente collegato al suono che, per noi, è elusivo: un suono si ode e si perde subito dopo e solo la memoria lo trattiene, mentre il colore, se fissato su una qualsiasi superficie, permane ed è sempre osservabile. Ma quello non è il colore…

Perché quanto appena detto è in realtà impreciso: ciò che abbiamo definito è “una superficie colorata” e non il colore in sé. In questa dimensione le cose sono “colorate”, il colore si manifesta attraverso le superfici, mentre esso è di per sé qualcosa di vivente, di molto vivente. Così, se parliamo delle caratteristiche di qualcosa, possiamo dire che “è colorato”. Ma il colore che lo colora è “colore”, è vibrazione vivente.

Il Colore rappresenta l’Energia Divina Una nelle sue espressioni in questo Sistema Solare.

 

La scienza attuale ci dice che la banda dei colori si esprime attraverso due opposti: il Bianco, che sarebbe la somma di tutti i colori, e il Nero che sarebbe l’assenza di tutti i colori. Quindi, all’origine vi sarebbe il Bianco che, scisso attraverso un gioco prismatico (proprio di Netzach), si manifesta nei sette colori e nelle tonalità intermedie. Già Goethe rifiutò la teoria newtoniana dei colori e introdusse il concetto di “colori complementari”. Ma le teorie e gli studi sui colori sono molti, come mostrano questi due specchietti[1]:

 

 

           

Teoria di Newton           Teoria dell’energia

Scuola statica                Teoria dell’onda            Teoria dei quanti

                                   Teoria elettromagnetica di Maxwell

 

 


Page                             

Radioelettronica

Psicologia e fisiologia del colore

Chimica del colore

Scuola dinamica                        Lakhovsky, Steiner, Simpson, Reich, Bergson, Goethe,

                                    Lehr, De La Warr, Flammarion, Trinder, Reiser, Burr

e Nortrop

Teoria di Amber sui tumori

Ayurveda-Dosha

 

 

 

 

Ai nostri scopi, salteremo i procedimenti discorsivi tesi a suffragare l’una o l’altra teoria e ci addentreremo subito nello studio sommario delle funzioni del colore.

 

*

 

La luce visibile è definita come un particolare tipo di “elettromagnetismo” ed è intesa come l’effetto visibile della trasformazione della materia, trasformazione nella quale viene liberata energia. La luce viene percepita dalla vista o meglio: rende visibile, luminoso, ciò che tocca. Le diverse frequenze delle quali è composta la luce sono normalmente assorbite dalla materia ad eccezione di alcune: tali frequenze riflesse, non assorbite, sono da noi percepite come colore. Così, una foglia assorbe tutti i colori della luce, in special modo il rosso, e riflette all’esterno il verde, complementare fisico del rosso.

Ma il colore è “entità”, vibrazione vivente il cui mistero proviene direttamente dal Logos.

 

Nell’insegnamento iniziatico il colore, con il suono e il profumo, è uno dei tre rimedi di base per il mantenimento o il ripristino dello stato di salute, oltre ad essere di basilare importanza nella rituaria. Essendo il colore vibrazione, la malattia è definibile anche come un eccessiva esposizione ad una vibrazione e la sua cura è possibile attraverso l’esposizione alla vibrazione opposta e complementare.

L’endocrinologo H. Selye afferma che ogni ghiandola endocrina corrisponde ad un chakra e che la cura di un’affezione da stress (“Sindrome da adattamento”, che per Selye ed altri teorici è la causa delle malattie) deve considerare i chakra e le ghiandole un tutt’uno, ai fini fisiologici. Se a ciò si aggiunge che ogni Centro (chakra) corrisponde a un colore e quindi ogni ghiandola endocrina è sensibile ad un colore,  avremo i primi rudimenti della cromoterapia. Quella che Cannon chiama omeostasi, la cura integrale dell’armonia umana, è possibile con il colore sotto forma di suono e luce.

I sette colori dello spettro e i sette Centri principali corrispondono anche, oltre che alle sette note, ai sette “corpi” della tradizione orientale. E quindi, l’uso di colori e suoni adeguati armonizza i vari “involucri” dell’essere umano e prima ancora armonizzano l’aura umana che si percepisce sotto forma di colore.

Più è puro il colore, più è sottile il tono e maggiore è l’effetto sul corpo. Restando al colore, la Tradizione ci dice che

 

la sostanza dell’anima è colore

 

e che il colore è necessario all’anima come l’aria è necessaria al corpo.

Si può dire che il ponte esistente tra l’anima e il corpo, tra questo mondo e quello sottile e divino, è il colore. Eccoci al concetto di “ponte Arcobaleno”, la cui essenza è evidentemente il colore.

Prima di ciò però, il colore è la “molla” che muove la vita e ciò è evidente, per esempio, dallo studio del ciclo dell’azoto, nel quale l’azione dei raggi viola e indaco trasforma l’azoto stesso che è presente nella pianta sotto forma di ammoniaca, nitrati o nitriti, in proteine vegetali. Questa proteina, nel regno animale si scompone in amminoacidi, urea, acido urico che si decompongono all’esterno sotto forma di ammoniaca, importante per le piante.

 

Il colore riserva parecchie sorprese e il suo studio conduce a pensare che davvero si tratti di qualcosa di “autonomo”, di agente di per sé, di trasformatore.

Uno studio compiuto dal dottor Charles W. Littlefield evidenziò che inumidendo i minerali e lasciando evaporare l’acqua, nelle particelle minerali appare una forza vitale con le caratteristiche dei vari tessuti del corpo[2]. Non solo: come notò Philip Chancellor, in presenza di una soluzione di sali minerali e concentrandosi su un’idea, le particelle minerali assumono una figura che duplica l’immagine visualizzata. Però ciò è possibile solo in presenza di una luce dal giusto colore. Il fatto che il colore permetta addirittura di fotografare il pensiero, lascia intuire le sue insondate potenzialità.

 

L’azione terapeutica del colore è un aspetto della sua capacità trasformatrice, e comunque è un riflesso fondamentale che anche Steiner approfondì notevolmente adottando le concezioni di Goethe. Nella sua scuola, il colore va capito attraverso il sentire e la divisione dei colori in due categorie (i “lucenti”, che sono rosso, blu e giallo, e i colori che “hanno un’immagine”, verde, bianco, nero e fior-di-pesco o carnacino) rappresenta comunque il prodotto di un’unica luce che splende nel buio. L’anima vive nel colore tra luce e oscurità e la salute è un equilibrio mobile fra forze opposte.

In questo contesto di unione degli opposti si può gettare un’occhiata schematica alla concezione ayurvedica[3]:

 

Guna (attributi cosmici)

Qualità

Forze o principi dei Dosha

Dosha

Colore

Elementi

Polarità

(nel Vedanta)

Sattva

Vita

Luce

Vigoria

Fermezza

Buona moralità (?)

Protone

Armonia  Equilibrio

Vayu

Blu

Viola

Akasha

Etere

Aria

Neutra

Rajas

Attività

Elettrone

Energia

Pitta

Rosso

Giallo

Fuoco

Positiva

Tamas

Sonno

Lentezza

Decadimento

Neutrone

Inerzia

Resistenza

Kapha

Arancio

Indaco

Verde

Acqua

Terra

Negativa

 

A proposito di complementarità, è evidente che il fatto che i colori siano le “frequenze” intermedie fra i due opposti “luce” e “tenebra” riveste grande importanza. Però va evidenziato che un colore possiede il proprio opposto complementare, ma anche che ogni colore possiede in sé due polarità. Come sia possibile percepire il complementare di un colore è cosa piuttosto semplice: si fissa per un po’ un colore e poi si rivolge lo sguardo su una superficie bianca: poco dopo apparirà un colore, che è il complementare di quello che si fissava prima. L’immagine svanirà presto per poi riapparire con una diversa tonalità (cosa anch’essa importante). A scopo terapeutico queste variazioni possono essere decisive.

La complementarità dei colori, il gioco degli opposti, è la chiave per la loro utilizzazione, sia nel campo della guarigione che in nell’uso del colore in meditazione e comunque per il “risveglio”. Il concetto secondo il quale un lavoro di risveglio è in realtà un’opera di guarigione della coscienza, può essere meglio compreso. Per ciò che riguarda la malattia, è poco noto che molte malattie possono spesso essere davvero curate solo col colore: la tossicodipendenza, l’alcolismo, ad esempio, non hanno possibilità di cura se non in virtù dell’azione di vibrazioni elevate, spirituali. E il colore può non solo veicolare tali energie, ma ne è esso stesso l’espressione.

 

 

Fisiologia del Colore

 

·        Le proprietà principali e basilari dei colori sono:

1.        Forza

2.        Peso

3.        Azione

4.        Temperatura.

 

·        I colori si dividono in caldi e freddi; i colori caldi (rosso, arancione, giallo e infrarosso) generano reazioni chimiche nel corpo. Più è maggiore la resistenza e maggiore è il calore che si produce. Il massimo della penetrazione si verifica applicando la combinazione rosso-giallo. I colori blu, violetti e ultravioletti sono detti atermici. Le temperature dei colori sono rilevabili con un termometro in un bicchiere colorato pieno d’acqua. Le variazioni mostreranno le differenze termiche esistenti tra i rossi e i blu.

·        Ogni vibrazione può essere aumentata o diminuita agendo sulla vibrazione stessa. Nell’esotericissimo concetto di “suono-calore-luce” si evidenzia la trasformazione del calore in luce: il calore trasformato in luce dà vita alla pianta innescando i meccanismi nutritivi, di crescita e di riproduzione.

 

Proprietà legate all’uso del Colore

 

·        I raggi gialli e verdi sono detti chiari, mentre quelli blu, violetto e indaco sono detti scuri. I raggi chiari hanno maggior penetrabilità di quelli scuri, i quali talvolta non attraversano il vetro. Entrambi producono effetti psicologici.

·        Ogni malattia è una vibrazione di colore e l’applicazione di una vibrazione opportuna può guarire.

·        Il colore può far mutare il ritmo normale (o patologico) di un individuo.

·        Non va curata la malattia ma il fabbisogno cromatico dell’individuo nel suo insieme.

·        L’”energia negativa” (o elettrica) causa tensione e irritabilità, mentre l’”energia positiva” seda e rilassa.

·        Il colori più appariscenti (“pieni di corpo”) fanno apparire i locali più piccoli di quanto non facciano i colori meno corposi. Con Porpora e blu una stanza appare più grande delle sue reali dimensioni: ciò è importante per la cura o l’induzione di stati psichici.

·        Il blu proietta l’ego verso l’esterno e aiuta la persona a muoversi in maggior sintonia con l’ambiente. Si usa per curare la miopia. L’introverso, attraverso il blu può essere aiutato ad uscire dal guscio, mentre col rosso si cura la presbiopia che ha valenze opposte. Il rosso convoglia verso l’alto l’energia delle parti basse del corpo, attraverso il diaframma che funge da regolatore dei flussi ascendenti e discendenti.

·        Il colore fa aumentare o diminuire la temperatura di una stanza.

·        I colori mischiati col bianco sono detti “tinte”.

·        I colori producono, attraverso la retina, un effetto vitale sul sistema nervoso.

·        Attraverso la “selezione cellulare”, la pelle sceglie i colori necessari. Secondo il dottor George Stan White

 

1.        Il colore subisce modificazioni passando attraverso la pelle che fa da filtro;

2.        Perciò non è importante l’energia radiante ma quella risultante;

3.        In presenza di un flusso radiante persistente o forte, i pori della pelle si chiudono;

4.        La luce è un alimento naturale e l’energia radiante è agente catalitico che spinge il corpo ad attingere ad altre fonti per l’energia necessaria.

 

·        Se un colore complementare viene applicato ad una zona malata, produrrà un equilibrio temporaneo. È lo stesso male mascherato, perché la malattia resta con la sua causa. Agendo sulla causa, invece, l’agente patogeno è eliminato e si ripristina la normale vibrazione (questo è valido per ogni sistema terapeutico, ma con il colore si può agire più radicalmente).

·        Il colore percepito dall’occhio è quello che viene respinto; il colore assunto dall’organismo è quello che non riesce ad assorbire.

 

 

Proprietà Chimico-fisiche

 

·        Su questo piano d’esistenza, i raggi blu, violetti e ultravioletti sono di natura chimico-elettrica.

·        I raggi acidi sono colori chimici e sostanze in cui le forze elettriche sono dominanti. Blu, violetto e ultravioletto sono detti “chimici”.

·        I colori alcalini sono di natura termica: espansivi e rilassanti. Il rosso in natura è caldo, mentre in uno stato patogeno è calore espresso con febbre, infiammazione, etc. Psicologicamente esprime rossore, passione, rabbia.

·        I colori sviluppano la ionizzazione.

 

 

 

Principi terapeutici

 

·        La vita è colore.

·        Ogni colore ha “intelligenza” e polarità.

·        Ogni colore è “conscio” della propria funzione ed opera selettivamente.

·        Il colore agisce individualmente e collettivamente.

·        L’uomo è l’espressione vivente del colore sulla 49esima vibrazione[4].

·        Senza il colore c’è la morte.

·        Qualsiasi patologia cronica va trattata con il Giallo limone.

·        I colori possono essere introdotti (o fatti uscire) nei modi seguenti:

 

1.        Alimentazione

2.        Liquidi e solidi solarizzati

3.        Respirazione cromatica

4.        Luce solare o artificiale applicata con lampade colorate o lastre colorate, di vetro o di plastica

5.        Meditazione

6.        Metodi legati all’uso di conoscenze più esoteriche (qabbalah e altro)

 

·        La cura interna è più efficace di quella esterna, perché implica un’azione cosciente.

·        Quando s’innesca il processo di guarigione, si può manifestare una serie di sintomi della malattia precedente: è un ottimo segno.

·        La parte blu dello spettro ha un potere calmante, mentre la parte rossa ha un potere stimolante.

·        Più il colore è puro e più l’azione è rapida.

·        Nel dubbio, bisogna sempre ridurre l’intensità del trattamento.

·        La sovraesposizione può essere tossica. Nel caso di sovraesposizione, bisogna ricorrere ai colori complementari.

·        Nel caso di un colore sbagliato, occorre agire con quello a lui complementare.

·        Nella cura bisognerebbe tener conto di diversi fattori:

 

1.        Il clima

2.        Il tempo atmosferico

3.        La durata dell’esposizione (sempre meglio inferiore che superiore); ad esempio, il rosso ha un effetto più rapidamente visibile, perché portando il sangue in superficie arrossa la pelle, ma richiede maggior esposizione del blu che attiva la circolazione e allevia dagli stati infiammatori.

4.        La qualità del filtro: è preferibile, nel caso di acqua solarizzata ma anche per le lampade, del vetro che sia già chimicamente colorato piuttosto di un vetro trasparente e verniciato.

5.        L’ora, la stagione e la lunazione. Le serie di meditazioni sui colori si dovrebbero iniziare in luna nuova, ma se non si fa questo… va bene lo stesso.

6.        Il tipo di malattia

7.        La sensibilità del paziente

8.        Il colore, ovviamente

9.        Il bioritmo, se è possibile

 

·        L’occhio può essere leso dal colore come l’orecchio dal suono.

·        Colori sbiaditi possono provocare affaticamento.

·        Colori troppo accesi creano irritazione, con i rossi e i gialli che la creeranno maggiormente. Una stanza rossa alza la pressione, mentre se è verde l’abbassa.

·        Il blu e il verde rilassano, rinfrescano e rinfrancano.

·        Violetto contrapposto al bianco crea l’effetto del blu.

·        Lo stesso vale per il giallo contrapposto al bianco.

·        Rosso contrapposto al bianco crea l’effetto del blu-verde.

·        Blu-verde contrapposto al bianco crea l’effetto del rosso.

·        Verde e bianco contrapposti sviluppano una reazione del tipo violetto.

·        Nel caso di una pressione alta, si userà l’azzurro, mentre in presenza di valori bassi il blu carico. Il contrario vale per il verde che abbassa la pressione sanguigna.

·        L’applicazione di raggi luminosi su una parte del corpo favorisce l’eliminazione delle tossine dell’organismo nel suo insieme.

·        Qualsiasi applicazione luminosa che accresca il flusso sanguigno in superficie, indica disturbi epatici, della milza, dei reni, dei polmoni, del tratto gastro-intestinale o del tratto della colonna.

·        I colori riscaldano o freddano. Ad esempio, riscaldano più dei calzini rossi di una borsa d’acqua calda.

·        Occorrerebbe indossare un colore diverso per ogni giorno della settimana per non alterare le vibrazioni. Da evitare il nero prolungato, perché deprime. Nel caso del lutto si dovrebbe usare il bianco, come fanno i cinesi.

·        Vestire in tinta unita si ripercuote sulla salute.

·        Le tinture per i capelli agevolano il cancro.

·        La luce (artificiale e quella naturale) stimola l’ossidazione delle cellule e dona vitalità.

·        La cromoterapia funziona anche a distanza.

·        Con essa è possibile curarsi da soli.

 

I Colori e il Corpo

 

COLORI ASSOCIATI AGLI ORGANI

 

Arterie: rosso chiaro

Capo: blu e colori freddi

Cervello: rosso e colori caldi

Cuore: rosso cupo

Epifisi: blu lavanda

Ghiandole surrenali: porpora brillante

Intestini: giallo o rosso tendente al verde  

Ipofisi: blu e giallo

Midollo allungato: rosso scuro

Piedi: rosso e colori caldi

Polmoni: blu e colori freddi

Colonna: bianco bluastro

Timo: oro, rosa

Tiroide: verde, oro

Vene: blu

 

 

 

 

 

 

 

 

COLORI VISTI DAI VEGGENTI

 

ORGANI

COLORI PERCEPITI

TRATTARE CON

Centri cerebrali

Cuore

Ossa

Pelle

Polmoni

Reni

Sistema cerebro-spinale

Sistema circolatorio

Sistema ghiandolare

Sistema muscolare

Sistema simpatico

Sistema simp. cuore compreso

Giallo-violetto

Arancione

Verde

Indaco

Giallo

Indaco

Giallo

Blu

Arancione

Rosso

Verde rame

Arancione

Indaco

Violetto

Rosso

Rosso

Violetto

Rosso

Violetto

Rosso

Violetto

Verde

Rosso

Violetto

 

 

*

 

I colori hanno le loro tonalità[5] e dunque, se vogliamo intuire e utilizzare al meglio le nostre meditazioni e le nostre tecniche di Risveglio:

 

Tonalità[6]

Caratteristiche

Rosso saturo

Rosso geranio o cremisi

Rosso scarlatto

Rosso lacca

Rosso vermiglio

Rosa tenue

Lilla

Magenta

Rosso porpora

Rosso vino

Rosso ruggine

Rosso fegato

Rosso sanguigno scuro

Rosso bordeaux

Rosso vinaccia

 

Arancione saturo

Arancione puro

Zafferano

Arancione medio

Arancione intenso

Arancione ramato

Albicocca rosata

Arancione bruciato

Arancione velato

Arancione spento

Arancione sporco

 

Giallo puro, saturo

Giallo chiaro

Giallo sole

Giallo oro

Giallo limone

Giallo pallido

Giallo lattigno

Giallo verdastro

Giallo marrone

Giallo sporco

 

Verde saturo

Verde acqua

 

Verde prato

Verde pistacchio

Verde smeraldo

Verde bosco

Verde bottiglia

Verde spento

Verde marcio

Verde erba bruciata

Verde bile

Verde cupo, nerastro (raro)

 

Azzurro saturo

Azzurro cristallino

Azzurro cielo

Azzurro oltremare

Blu cobalto

Blu notte (colore raro)

Turchese

Blu pavone

Blu manganese sporco

Celestino pallido

Azzurro velato

Azzurro mosso

Azzurro polvere

Blu scuro, sporco

Azzurro mancante

 

Blu sacro

 

Iris gioioso

Pervinca chiaro

Pervinca intenso

Pervinca cupo

Pervinca velato

Pervinca “focato” (corroso da un fuoco sporco e basso)

Iris spento

 

Lavanda

Viola chiaro

Viola rossastro

Viola bluastro

Viola acuto

Viola brumoso

Viola terroso

Viola tempestoso

Viola tetro

Viola sporco

Cerchio vitale, l’otto cosmico, la Rubedo

Stato psicofisico ottimale

Ottimismo, esuberanza

Stato vitale equilibrato

Stato vitale buono, tendenza a strafare

Disponibilità, energia esile ma costante

Sessualità immatura, desideri elevati e sublimi

Apertura ed innalzamento mentale, buona energia

Mistica, sessualità sublimata, buona fisicità

Pigrizia, conservatorismo, malattie da ristagno

Rabbia, sessualità compressa, malattie infiammatorie

Estremismo, materialità, possesso, mal. epat. e sessuali

Cinismo, opportunismo, malattie cardiovascolari

Depressione, psicosi, odio, invidia, vita negata

Ossessione vitale, spinta demoniaca, odio per Dio

 

Promessa di adempimento

Stasi spirituale per accrescere coscienza, luce mentale

En. equilibrata, volontà ragionata, emotivo direzionato

Stato ottimale, energia e forza, opera iniziata

Ipereccitabilità, abilità, bisogno realizzativo

Richiamo del Sé, elaborazione, buono stato en.

Fragilità emot., insicurezza, curiosità innata, en. buona

Competiz. fra passione e mente, prob. ai leucociti,

Affaticamento, malattie da stasi, problemi inesistenti

Debolezza, paura, malattie immunitarie

Rifiuto del dono, falsità, cancro “voluto”

 

Solarità, stato di grazia

Ottimo intelletto, luminosità, fede, en. contagiosa

Propositività, affetto radiante, calore espresso

Sacro, intell. produttiva, onestà, ottima energia

Più intell. che affetto, più freddezza, esibizionismo

Povertà d’azione, poco uso dell’en., difesa

Confusione, incoerenza, sist. immun. deficitario

Biliare, rabbia, rancore, vendetta, acidità, ossid. cellul.

Eccessi ment., emot, fis., ingordigia, pancreas, colester.

Nefasto, demoniaco, disonestà, falsità, sporcizia

 

Saggezza, il Graal

Perfetta armonia, apertura mentale, calma, modestia, energia perfetta

Freschezza int., salute, crescita, arte

Amicizie, creat., bontà, stato buono ma disperde en.

Sacro, vera conoscenza, unione fra denso e sottile

Equilibrio dinamico, trasmutazione, capac. terap.

Tenacia, austerità, ipocondria, conformismo

Incoerenza, affett. infantile, stanchezza, reni, metab.

Fase degenerativa, meschinità ricatti affettivi

Malessere, depressione, malattie degenerat. croniche

Cattiveria cosciente, blocco evolutivo, calcolosi

Presunzione demon., vita che muore, invecch. precoce

 

Dono sommo, immensità, mercurio

Amore puro, emozioni nobilitate, fisico ottimo

Sentimenti alti, poeticità

Capacità di cercare l’amore, dono di sé, sogni veritieri

Immersione in sé, pace, positività, buona energia

Massima conoscenza, distacco, spiritualità, en. equil.

Armonia fra essere e divenire, emoz. posit., fis. accel.er.

Creatività, intuizione, sintesi, guida, innovatore, poeta

Narcisismo, rigidità, vendetta, invidia, delazione

Regress. infantile, chiusura, dipendenza, mammismo

Eccesso acqueo, troppo yin, passività, cellulite, gotta

Paura, conflitto, carenza di en., ulcere, mal. psicos.

Tradimento di sé, scarsa cura, finto mistico, fanatismo

Rifiuto del sacro, guerra, patologie gravi

Rifiuto della vita, malattie ematiche irreversibili

 

Sigillo d’unione, Cielo interiore, Binah, Città celeste

 

Spiritualità gioiosa, ottimo per la salute

Allineamento con il Sé, equilibrio

Nascita del Bimbo interiore, benessere, coscienza

Percez. del Sé ma resistenza, apatia, poca memoria

Masochismo, debilità, malattie sistema endocrino

Tradimento del Compito, luciferino, tumori, morte

Scarsa percezione del Sé, poca dignità, sonno

 

Creatività, immaginazione, spiritualità necessaria

Equil. consapev., profumo interiore, original., en. ottima

Cavalierato, fini creativi spirituali, alta energia

Ascetismo, mistica, tolleranza, modestia, en. equil.

Trasmutazione, empatia, reintegrazione divina, energia

Onirismo, protagonismo, apatia, medianità, vanagloria

Falsa umiltà, intolleranza, problemi al ricambio

Disequilibrio forte, squilibri endocrini

Soffer. cercata, masoch., sensi di colpa, carenza di en.

Maleficio, potere malefico, degenerazione fisica

 

 

Dal nostro punto di vista, è importante il lavoro visualizzativo, quel processo che permette di far emergere gli archetipi dei colori e che ci dà il senso del cammino che stiamo percorrendo e le difficoltà da superare. In tal senso, la tavola precedente è preziosa, a patto che ci si eserciti a distinguere le differenze di tonalità, aumentando così la sensibilità. Man mano che si procederà in questo tipo di lavoro, sarà sempre più evidente che siamo letteralmente immersi in un oceano di colori e di linguaggi.

Emettiamo colori e assorbiamo colori. Tutto questo, a parte gli aspetti terapeutici, incide sui nostri stati di coscienza ed induce stati psichici. Ma si diceva che il colore è vita, perciò la fantasmagoria che ci circonda e della quale siamo composti e che siamo, è vivente. In merito, la Tradizione si pronuncia con esattezza, per chi ha intùito e percorre le vie dell’Analogia.

 

La stessa Qabalah ci insegna l’importanza del colore. I Sefirot dell’Albero corrispondono a stati di coscienza e a stati psichici, e le differenti “colorazioni” pertengono ai quattro mondi Atziluth, Briah, Yetzirah e Assiah.

 

Partendo dal basso e innalzandoci lungo l’Albero – cioè noi stessi – avremo:

 

 

 

QUALITà

COLORE

Sensazione, fisicità, etericità

Emozione, immaginale

Sentimento

Pensiero immaginale, creatività mentale

Sentimento, unione solare

Severità, ardore infiammato, ira giusta

Amore totale, impersonale, il darsi

Intelligenza creatrice, sacrificio costruttivo

Gioia totale, entusiasmo nella conoscenza

Distacco totale, essere del tutto in sé

Rosso, blu, giallo, verde opachi

Violetto

Verde

Giallo arancione

Arancio - oro

Rosso scarlatto

Azzurro

Indaco

Argento

Bianco lucente

 

In merito all’Albero ella Vita, e per chiudere questa sommaria  occhiata al colore, vale la pena di riportare l’elencazione dei colori della scuola Chassidim. La riportiamo senza commento, come chiusa.

 

Sefirot

Colori

Keter

Hokmah

Binah

Chesed

Geburah

Tiferet

Netzach

Hod

Yesod

Malkut

Incolore

Ultravioletto

Infrarosso

Azzurro scuro – blu

Rosso

Giallo oro

Viola

Arancione

Verde brillante

Marrone      

 

 

[Home]



[1] Non possiamo diffonderci sui contenuti delle varie teorie; ne elenchiamo le più importanti per permettere eventuali approfondimenti personali. Un’ottima sintesi, dalla quale abbiamo attinto in abbondanza, si trova in Reuben B. Amber (Color Therapy – Healing with color, Aurora press, USA 1983 e in Italia Cromoterapia, Xenia, 1989).

[2] Op. cit.

[3] Secondo Battacharyya, Sattva corrisponde al positivo, Rajas al negativo e Tamas al neutro, cosa che non è coerente con le concezioni yogiche dell’induismo classico e del vedanta. I colori, che abbiamo riportato secondo l’autore, in occidente e nella tradizione tantrico-alchemica corrispondono a coppie di opposti e agli elementi più spesso come segue che come riporta lo stesso Battacharyya che, comunque, resta un’autorità nel campo dell’ayurveda (lo studio delle contraddizioni svela molto più che la monotonia uniforme delle cose certe):

Elemento

Colore

Complementare

Etere

Indaco

Ambra scura

Aria

Blu

Arancio

Fuoco

Rosso

Verde o turchese

Acqua

Bianco argenteo

Bianco grigiastro

Terra

Nero e giallo

Viola

Qui è evidente che la differenza tra percezione “normale” e percezione “esoterica” ha il suo ruolo fondamentale, e lo vedremo più avanti.

[4] Nei miti di Krishna, “Il Blu”, ricorre il numero 49.

[5] I colori mischiati al bianco danno luogo ai “colori pastello”, i quali attengono di più alla sfera astrale. Sono i colori percepiti dai bambini piccoli.

[6] Inutile dire che queste tonalità, oltre che utili all’osservazione del mondo e dell’emersione del colore in noi stessi, sono  importanti per chi percepisce le aure.