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Alchimia Celeste di Neferkr |
Tra i vari significati simbolici espressi nelle Lame, troviamo anche esposti il ciclo alchemico e le vie di realizzazione dell’Opera.
Effettuando una prima schematizzazione avremo:
Dalla Lama 0 alla Lama X = Lame preliminari di preparazione.
Dalla Lama XI alla XXI = aspetto energetico spirituale
Inoltre:
Lama O - Senza Numero = contiene tutto e niente. Non ha qualità alchemiche proprie ma serve per potenziare quelle delle altre lame.
La Lama I rappresenta la materia grezza
Nelle Lame II e III troviamo la <Via Umida>
Le Lame IV e V sono relative alla <Via Secca>
Dopo questa breve premessa, veniamo ad analizzarle una per una
Lama I = L’inizio
Influenza solare.
Rappresenta l’inizio di ogni causa (qualunque essa sia).
In alchimia rappresenta la materia allo stato iniziale.
Contiene sale mercurio e zolfo nonché i quattro elementi che verranno poi trasmutati per giungere alla quint’essenza.
È il volere e il potere.
In alchimia sessuale: da inizio ad ogni approccio
Lama IV = Il Potere
Influenza di Giove.
È lo zolfo che rimane immutato se non si mette sul fuoco, se non si brucia. L’uomo da solo non può operare – bruciare – ha quindi bisogno dell’umido. In natura, il sole – fuoco - scalda, brucia l’acqua che inumidisce l’aria che diviene nuovamente acqua e inonda la terra. Questo è espresso nella distillazione in cui la seconda acqua è il distillato. La relazione del fuoco con l’aria e l’acqua produce sempre acqua. Quando si incontra con l’aria, infatti la consuma. L’acqua torna ad essere se stessa. Solo quando il fuoco si incontra con la terra avviene una trasformazione: la terra si trasforma in cenere e non torna al suo stato iniziale.
In alchimia sessuale questa Lama è l’aspetto potenziale della sessualità.
Influenza dell’Ariete
Se la potenzialità della Lama precedente non si accompagna alla spiritualità, la sessualità diviene uno strumento animalesco. L’Ariete compare nel suo aspetto sacrificale: bisogna sacrificare la parte più materialistica di se stessi per poter portare avanti l’Opera.
Influenza del Toro.
Anche il Toro è da vedere nel suo aspetto sacrificale, in quanto la scelta che viene fatta comporta sempre un sacrificio, la rinuncia a ciò che viene scartato. Una volta effettuata la scelta tra amor sacro e amor profano, si può proseguire verso la
Lama VII = Il compimento.
Solo dopo la scelta si può dire di aver trionfato. La presenza dei Gemelli indica il doppio aspetto della Lama: il trionfo infatti può anche non essere <giusto>: tutto dipende da cosa si è scelto nel passo precedente. Non è tuttavia sufficiente scegliere il sacro Amore per essere nel giusto: la
Ci informa che é necessario il giusto equilibrio tra le due vie, tra il sentimento e la ragione. L’influenza del Cancro è dovuta al fatto che il segno è dimora della Luna (anima). Nell’astrologia egiziana, inoltre, questa costellazione è chiamata “Quella che agisce”. Come bisogna dunque agire? Educando i moti dell’anima a farsi guidare dai retti pensieri. Ma ancora non basta:
Influenza del Leone
Inoltre va tenuta presente con massima attenzione la conoscenza: essa va ricercata evitando i possibili pericoli che la ricerca stessa presenta.
Se non sei cosciente di ciò che cerchi, la conoscenza non la troverai.
La sessualità va preparata e il compito maggiore spetta all’umido.
Pertanto la donna deve avere preparazione e consapevolezza di quello che le compete altrimenti l’operazione alchemica non può aver luogo.
Influenza della Vergine
Perché il fuoco sacro possa aver vita dall’umido, dovranno essere sprigionate tutte le potenzialità animiche della donna (l’uomo emette energie, la donna assorbe ma contemporaneamente stimola con la sua acqua l’energia dell’uomo).
Influenza di Marte.
Indica che le due forze devono avere una potenza uguale e contraria seguendo ognuno la propria via: donna umido - uomo secco.
La donna deve governare l’energia dell’uomo (il leone) frenandone l’irruenza senza commettere errori, dosando le giuste energie, altrimenti con la
Essa rappresenta il momento in cui quanto è stato preparato dovrà subire una trasformazione che implica il seguire le indicazioni delle lame seguenti.
Lama XIV = Intuizione
Separa la Senza Nome dal Caos. La Senza Nome invita ad un cambiamento radicale, a ricominciare da capo. Se ciò avviene, l’Intuizione darà un aiuto particolare, e permetterà il cambiamento del moto animico, che non deve passare attraverso la mente comune ma attraverso la mente (spirituale) superiore. Anche nel rapporto con l’altro, dobbiamo pensare che la materia non serve e che l’abbraccio è per ricevere l’energia dell’altro. C’è allora fusione, non scambio, delle due energie. Fusione che risveglia il sentimento, non lo stimolo fisico. Nella divinazione, qualunque sia la domanda posta, è importante far notare che questa forma di alchimia deve essere messa i movimento, altrimenti si cade nella
Lama XV = il Caos,
in cui gli stimoli a livello affettivo muoiono e si cade preda di depressione e senso di colpa per non aver saputo agire. Le energie si disperdono, e avendo portato a termine l’errore possiamo aspettarci solo quanto descrive la
Lama XVI = il Castigo. Infatti, chi pensa solo alla soddisfazione materiale, vegeta in essa e, quando la materia sarà esaurita, assisterà al crollo di ogni cosa. Se invece l’alchimia viene eseguita correttamente, si passa direttamente dalla Lama XIV alla
Lama XVI = Le Stelle,
ci si sente vivi e reciprocamente protetti. Per avere questa protezione “divina” bisogna mantenersi nelle regole stabilite.
Se non rispettiamo le regole, ci troviamo un nemico tra le costole: la
Lama XVIII = L’Anima. Essa si vela e i sentimenti cadono, anche se si prova a ricominciare daccapo, l’oscurità passata non si dimentica. Rispettando invece le regole, dalle Stelle si passa alla
Lama XIX = il Sole,
lo spirito, che risplenderà su di noi, permettendo all’oro liquido di arrivare al chakra frontale, in cui, elaborando i pensieri, viene sublimato dalla
Lama XX = il Giudizio, che indica se pagare (nel caso ci si arrivi dall’Anima) o riscuotere. Nel caso in cui non ci siano errori da pagare, il prodotto della fusione arriva alla
Lama XXI = il Tutto
e ridiscende sublimato dal coronale lungo shushumna donando gioia perfetta. Il coronale inoltre pensa a trasformare il prodotto in ciò che dobbiamo mettere in movimento, a seconda dell’angolo del Mondo verso cui siamo diretti. Infatti il karma ci chiede di avere la forza del Toro, la fierezza del Leone, la volatilità dell’Aquila o il sentimento profondo dell’Angelo.
Più semplicemente, una volta creato l’oro liquido, il lavoro viene analizzato nel chakra frontale e i suoi atti vengono sublimati e passati al coronale che ridistribuisce a gola, cuore, splenico e ombelicale.
Tutti i sentimenti devono essere prima compresi e quindi sublimati.
Inoltre le energie devono essere distribuite con una lenta discesa.
L’energia sessuale è in relazione con la riproduzione, con le sfere del pensiero, del sentimento della volontà e con lo spirito divino dell’uomo. Inoltre il sesso è ricreativo e serve per la salute fisica e la rigenerazione delle anime, pertanto non si possono imporre regole restrittive per lunghi periodi o con ripetizione ciclica. Nell’alchimia sessuale vengono coinvolti pensiero, sentimento e volontà: si dovrebbe quindi ottenere la piena armonia di tutte le funzioni anche non sessuali poiché l’Amore viene distribuito con tutte le sue forze nell’amplesso.
Il potere di rigenerazione è assolutamente sessuale ed è collegato all’arcano AZF poiché l’unione dei due sessi è la chiave di ogni potere.
L’unione sessuale è un rito: così vuole la Natura, e va vissuto finché una delle due parti non si “arrende”.
L’alchimia sessuale é l’ideale nei rapporti di coppia : essa infatti porta ad un affinamento dei corpi sottili migliorando lo stato spirituale attraverso l’eliminazione di qualsivoglia frenesia.
L’energia scorre armoniosamente attraverso i chakra e quanto si perde in passionalità si acquista in condivisione e fusione delle anime e dei corpi.
Si riesce allora a sentire e provare quanto l’altro sente e prova e l’unione tra i due ne risulta rafforzata.
Il concepimento in queste condizioni permette l’incarnazione di un individuo evoluto ed equilibrato che non avrà conflitti con nessuno dei genitori.
Laddove non ci sia concepimento, si decida la nascita di un <figlio spirituale>, svolgendo l’amplesso come indicato nel <Libro delle Caverne> degli antichi egizi. Per fare questo é indispensabile che l’uomo abbia un temperamento solare, cioè che irradi e non assorba, specie nel campo del sentimento.
Sono comunque necessari una serie di esercizi preparatori per rafforzare la volontà, l’immaginazione creativa e la capacità di proiezione.
Chi si accinge a compiere la Grande Opera, deve aver rinunciato ai piaceri fuggitivi ed illusori dell’amore umano, tanto da soffocare le forze oscure e passionali che affiorano dalla sua astralità, ancora connessa alla carne ed al sangue, per essere in perfetta comunione col piano celeste di Venere, dove la voluttà diviene vertigine dell’anima d’ineffabile dolcezza.
Dunque
Prepariamoci dunque con cura all’incontro con l’amato/a poiché tra tanti nomi vi è un solo nome, tra tanti fiori vi è un solo fiore per realizzare l’unione perfetta, quella che può accrescere il profumo delle <rose> sbocciate nel giardino delle nostre vite.