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Sangue, Seme e Spirito MilleNomi |
Alcuni cabalisti sostengono che il prana dell'albero della
vita è rappresentato dal sangue. Niente di più sbagliato.
L'albero della vita ci mostra come oltre al prana vitale ( sangue ), sussiste il
prana pulsante della
manifestazione creatrice, che chiameremo prana pneumatico.
Ogni sefirot superiore raccoglie in se in potenza e in numero le sefirot inferiori.
Questa potenza è energia. Va però detto che la sommatoria in potenza e in numero
delle sefirot inferiori non porta al risultato della sefirot superiore. Questo
perchè oltre ad un delta energetico, fra piano/membrana/piano dimensionale si
perde a causa dall'entropia, che in questo nostro giorno cosmico
si manifesta sia come vorace specula di ogni atto creativo, sia come consunzione
per la semplice
sussistenza in un piano dimensionale: fosse anche del piano stesso. E' bene
sapere che l'entropia colpisce la forma, il mutare della forma e il
mantenimento della forma stessa.
Chi siamo noi se non pallidi riflessi di colui che originariamente ci ha
promanato, e che tentiamo come scimmie di risalire l'albero, per mangiarne i
frutti che ci renderanno della stessa sostanza di colui che è Padre e Madre ?!
E proprio come scimmie cerchiamo la forza, la perizia e l'arguzia per compiere i
successivi balzi, che ci avvicinano alla sommità, e ci allontanano dalla fredda
terra, in modo tale da immergere il nostro volto nella luce. Ma per fare questo
è necessario vivificare non solo con il sangue la nostra opera, in quanto esso
rappresenta solo la stasi di piano, e altrove risiede il principio dinamico.
Non è forse il sangue che vivifica il nostro corpo ? Ma non è forse il seme che
comporta la capacità di creare ?
La cosmogonia gnostica ci ha insegnato che il sangue appartiene alla Barbelo, ed
è il prana vitale che scorre entro di noi, il seme invece trova fonte
nell'Assoluto e simboleggia la possibilità di creare.
Nell'Assoluto dove forma e contenuto sono identici, in un fluire di pneuma
finissimo e luminosissimo, il sangue e il seme sono coincidenti. Nell'istante in
cui si promanamo da esso, acquisiscono forma di Barbelo e di Spirito. Il prana
che è fondamento e il prana che crea, e entrambi formano l'albero della vita, che
a sua volta altro non è che la manifestazione nella Creazione dell'inconoscibile
Creatore. Le vie, i sentieri, rappresentano le direzioni della discesa creativa,
canali dove l'acqua della vita fluisce,
mentre le Sefirot altro non sono che
vasi di prana creativo, che prende sedimento in prana vitale. Una Sefirot
contiene Sangue Mistico, e crea in virtù del Seme Mistico: non è forse lo
Spirito Santo principio di movimento, che dall'alto discende verso il basso ?
SEFIROT è SANGUE e da SPIRITO. Questo è il vivificare con il sangue e con il
seme.
Drammaticamente ad ogni promanazione sefirotica perdiamo in purezza, fino ad
arrivare alla nostra Sefirot MALKUT, dove la grossolanità e povertà del prana vitale e del
prana spirituale, in noi contenuto, è superiore, per infima distanza, solo
all'abisso che come un bocca aperta ci attende.
Nel nostro regno è il sangue che genera il seme, determinandone un'ulteriore
grossolanità, tenuto conto che sarà poi necessario proprio attraverso la
trasmutazione del seme ripercorrere a ritroso la Via della re.:.integrazione. Per questo è necessario un nuovo e aggiuntivo sforzo per
nobilitare ciò che non è più sacro, e questo
lo otteniamo attraverso l'unione degli opposti complementari.
Noi è vero che riceviamo e siamo stati promanati, ma anche possiamo dare e
promanare, dato che quello che sta in basso, è come quello che sta in alto.
Il tentativo di risalita può avvenire SEFIROT per SEFIROT soltanto attraverso un
percorso alchemico, dove riunendo i due principi di questo dispiegamento polare (
maschile e femminile ), nella TEMPERANZA degli opposti, daremo vita all'UOVO
ALCHEMICO, riflesso dell'UOVO COSMICO, che ci permetterà di cogliere la GNOSIS
occultata nella SEFIROT superiore: in un'ordalia di sangue e seme. Attraverso lo Spirito
Santo,
che noi promaneremo, ci immergeremo nella Barbelo, energia vitale, della SEFIROT
superiore, e così in una continua scalata procederemo senza
indugio verso la vetta. La TEMPERANZA implica che SOLE e LUNA si fondono nella
comunione, attraverso la trasmutazione delle acque contenute in un caso
nell'anfora d'oro, e nell'altro nell'anfora argento.
Il fuoco sacro ( sesso ), composto dalla lingue luciferina, immaginifica, e animica, riscaldando le acque, di due ne formerà una che darà vita all'iniziazione intima
dettata dalla risalita della della Sacra Serpe nel Caduceo di Ermete.
La nostra comunione richiede l'unione di due coppie di opposti complementari, in
quanto nell'uomo vi è Sole, prevalente, e Luna, e nella donna Luna, prevalente,
e Sole.
L'alchimista maschio e l'alchimista femmina nella loro opera sono sempre
accompagnati da un Cherubino, manifestazione dello Spirito superiore, comandato
a sovraintentedere e agevolare la sacra comunione.
L'opera iniziale del Mago è quella di trasmutare il sangue vile in sangue del
drago, e le acque melmose in oro potabile, questa è la liturgia del sangue e
del seme che ci rende il DIO CREATORE.
Genesi 9:5 Del sangue vostro anzi, ossia della vostra
vita, io domanderò conto; ne domanderò conto ad ogni
essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo
all'uomo, a ognuno di suo fratello.
Genesi 1:2 Ora la terra era informe e deserta e le
tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio
aleggiava sulle acque.