Jyotish, la scienza della Luce

Di Devibhakta

 

 

Jyotish è un termine sanscrito derivante da due radici: jyoti, che significa luce e isha che significa Signore, Dio. Letteralmente Jyotish significa dunque "Signore della Luce", con particolare riferimento al Sole, alla Luna, alle stelle ed ai pianeti. E' la scienza dello studio dei corpi celesti e del loro effetto sulla vita umana ed è anche nota come Astrologia Vedica. Secondo la dottrina Jyotish l'uomo è una creazione del Cosmo; da un punto di vista ayurvedico ogni essere umano ha un'unica costituzione chiamata prakruti; secondo l'Astrologia Vedica ognuno di noi ha un'unica costituzione planetaria determinata da luogo e tempo di nascita. Come afferma Sri Yukteswar, nel libro "Autobiografia di uno Yogi" di Paramhamsa Yogananda, il tema natale che indica la posizione esatta dei pianeti al momento della nascita altro non è che una mappa astrale della persona, così come la prakruti nell'Ayurveda è la mappa che ci indica la costituzione fisica dell'individuo:

"L'astrologia è lo studio delle reazioni dell'uomo agli stimoli planetari. Le stelle non hanno alcuna benevolenza o animosità cosciente; emettono solamente radiazioni positive o negative. Queste, per se stesse, non aiutano ne danneggiano l'umanità, ma sono il mezzo esteriore che permette alla legge karmica di causa e effetto che ogni uomo ha messo in moto nel passato, di esplicare la sua azione equilibratrice. Un bimbo nasce nel giorno e nell'ora in cui i raggi celesti si trovano in armonia matematica con il suo karma individuale. Il suo oroscopo è un ritratto accusatore che rivela il suo inalterabile passato ed i suoi probabili risultati futuri. Ma questo certificato di nascita può essere interpretato esattamente solo da uomini dotati di saggezza intuitiva; e sono pochi."

L'Astrologia dovrebbe essere una scienza spirituale. La nostra carta di nascita è uno specchio della nostra anima e della sua attuale incarnazione. Nelle nostre stelle possiamo vedere la crescita e l'evoluzione del nostro essere interiore ma ciò non significa che possiamo trovare la verità o la liberazione leggendo una carta astrologica; l'Astrologia può darci la chiave, le stelle ed i pianeti non sono soltanto entità esterne ma esistono all'interno di noi stessi. L'Astrologia può essere usata per esaminare tutti gli aspetti della nostra vita, possiamo conoscere la nostra salute,la nostra carriera, le relazioni sociali, sentimentali ecc. mentre ad un livello più alto l'Astrologia dovrebbe essere parte dello Yoga; il suo scopo è di guidarci aldilà della rete delle forze manifeste fino a giungere alla sorgente. I pianeti mostrano le energie che dobbiamo necessariamente controllare con lo scopo di calmare le nostre menti. L’astrologo dovrebbe avere la funzione di consigliere su vari aspetti della vita, dovrebbe guidare il consultante senza dare rigide predizioni ma estrapolando il suo potenziale, inoltre dovrebbe sapere integrare lo Jyotish con Yoga ed Ayurveda, guidando le persone verso alti obiettivi della vita, senza cercare fama o ricchezza ma servendo le persone che di lui hanno bisogno.

Secondo la Tradizione Vedica, quattro sono i traguardi della vita: Dharma, Artha, Kama e Moksha. Dharma indica il soddisfacimento del nostro giusto scopo nella vita, include l'onore e la riconoscenza che otteniamo a livello professionale e sociale ed è legato alla carriera. Artha si riferisce all'acquisizione di risorse materiali utili a soddisfare il proprio Dharma ed è correlato al reddito ed al benessere. Kama si riferisce al nostro bisogno di felicità emotiva e sensoriale. Moksha è correlato al nostro bisogno di crescita spirituale, includendo la trascendenza dei primi tre traguardi. Dharma, Artha e Kama sono subordinati a Moksha che è lo scopo primario ed essenziale per l'essere umano, senza il quale gli altri non hanno alcun senso. I quattro traguardi della vita sono come una piramide che ha come base Kama e come vertice Moksha. Bisogna essere felici, quindi soddisfare Kama per poter funzionare all'interno del mondo, bisogna avere le necessità materiali (Artha) per mantenere la felicità, abbiamo bisogno di avere il riconoscimento degli altri (Dharma) ma lo scopo finale è comunque quello di ottenere la Liberazione (Moksha) che è più facile da ottenere se i primi tre traguardi sono stati raggiunti. L'astrologo si deve concentrare nella lettura della carta su tutti e quattro gli obiettivi ma particolarmente sull'ultimo, egli inoltre non deve denigrare nessuno degli altri scopi ma deve far comprendere che tutti sono correlati e diretti a Moksha in quanto scopo ultimo.

La differenza principale tra l'Astrologia Occidentale e quella Vedica consiste nell'utilizzo di due differenti tipi di zodiaco. In Occidente si usa lo zodiaco tropicale mentre nella Jyotish si utilizza lo zodiaco siderale; il primo prende come unico riferimento il Sole ed afferma che ogni anno al momento dell'equinozio di primavera il Sole entra nel segno dell'Ariete; ciò non è vero da un punto di vista astronomico. Lo zodiaco tropicale mostra la situazione astronomica che i pianeti avevano circa duemila anni fa e non ha quindi alcun riferimento con le attuali osservazioni astronomiche dirette, si basa unicamente sul sistema Terra/Sole e sui punti stagionali degli equinozi e dei solstizi. Lo zodiaco siderale invece è supportato da osservazioni astronomiche dirette e non è orientato unicamente sul sistema Terra/Sole bensì verso il centro della nostra galassia che viene posto a 06° 40' nel Sagittario; nella tradizione indiana è chiamato "ombelico di Dio" e da esso sarebbe nato l'intero universo materiale. Un'altra peculiarità dell'Astrologia Vedica è l'utilizzo di nove Graha (Luna, Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno e i due nodi lunari: Rahu e Ketu), vengono quindi esclusi dal sistema astrologico Urano, Nettuno e Plutone, in quanto non osservabili ad occhio nudo. Graha letteralmente significa "che afferra", "che si impadronisce", rappresenta quindi una forza che agisce sull'uomo. L’essenza dell’Astrologia è nel comprendere il significato dei pianeti, tutti noi siamo fatti di differenti combinazioni e gradi di energie di pianeti, ognuno di noi è di solito regolato da un pianeta e molte azioni che vengono compiute nella vita di tutti i giorni seguono la natura del pianeta che ci domina; molte delle nostre relazioni seguono le nostre affinità planetarie. Altri fattori astrologici come i segni e le case, sono determinati dai pianeti stessi. L’Astrologia dunque altro non è che la scienza dei pianeti. Un altro elemento che caratterizza la Jyotish è l'utilizzo dei ventisette Nakshatra: le dimore che la Luna occupa quotidianamente durante il suo ciclo di ventisette giorni.

Le dodici costellazioni dello Zodiaco sono chiamate Rashis, e altro non sono che l'equivalente dei dodici segni zodiacali che tutti noi ben conosciamo: Mesha (Ariete), Vrishaba (Toro), Mithuna (Gemelli), Karkata (Cancro), Simha (Leone), Kanya (Vergine), Tula (Bilancia), Vrischika (Scorpione), Dhanu (Sagittario), Makara (Capricorno), Kumba (Acquario), Meena (Pesci). Ogni Rashi dello Zodiaco ha un signore, un pianeta, i segni riflettono i significati dei pianeti che li dominano. Cancro e Leone rappresentano l’orbita del Sole (il Sole e la Luna sono in essenza un pianeta, la Luna è il lato femminile del Sole). Gemelli e Vergine rappresentano le due metà dell’orbita di Mercurio, seguono Toro e Bilancia che sono le due metà dell’orbita di Venere, poi Ariete e Scorpione, ossia le due metà dell’orbita di Marte, Pesci e Sagittario, cioè le due metà dell’orbita di Giove ed infine Acquario e Capricorno sono le due metà dell’orbita di Saturno. Ogni pianeta regola quindi due segni; ad illustrare ciò vi è una vecchia favola...

All'inizio vi erano il Sole e la Luna, il re e la regina del Paradiso, monarchi assoluti, essi comandavano rispettivamente dalle costellazioni del Leone e del Cancro. Resosi conto di tale realtà, Mercurio (che regola la comunicazione) volle chiedere loro una terra cui appropriarsi all'interno dello Zodiaco. Il Sole essendo di natura magnanima, acconsentì a tale richiesta dandogli in dono la costellazione di fianco alla sua, Vergine. Mercurio, che è ben noto come un pianeta duale, maestro della duplicità che parla con lingua biforcuta, trovando facile aver ottenuto la proprietà dal Sole, aspettò la notte. Giunta l'oscurità parlò alla Luna: "O regina, il Sole mi ha fatto dono della costellazione della Vergine, mi doni anche tu qualcosa?" Il Sole è l'anima e la Luna è la mente emozionale, la mente è insicura sapendo che non ha luce propria e che riflette la luce dell'anima. Essendo insicura, la mente cerca di replicare l'operato dell'anima, quindi la Luna disse a Mercurio: "Va bene, avrai anche Gemelli, la costellazione di fianco alla mia". In tal modo Mercurio (mente pensante) ottenne il possesso di Gemelli e Vergine. Venere (il desiderio) vide ciò che Mercurio (mente pensante) aveva fatto e fece la stessa richiesta. Il Sole, onesto e magnanimo, disse: "Ho promesso a Mercurio lo spazio vicino al mio ma tu puoi avere lo spazio successivo, ti dono quindi la Bilancia". Venere fece richiesta anche alla Luna ed ottenne il Toro. Vedendo ciò che Venere (il desiderio) aveva fatto, Marte (l'azione) fece lo stesso, ottenendo lo Scorpione dal Sole e Ariete dalla Luna. Giove (la saggezza) ottenne Sagittario e Pesci ed in ultimo Saturno (la rinuncia) che è il più lento dei pianeti, ed anche il più lento ad ottenere le cose, ebbe ciò che rimase: Capricorno ed Acquario.

L'ordine descritto in questa breve storia riflette le distanze dei vari pianeti dal Sole: Mercurio è il pianeta più vicino, seguito da Venere, Marte, Giove ed in ultimo Saturno. Tale ordine riflette anche l'evoluzione della coscienza incarnata che nasce dall'anima (Sole) ed è sperimentata prima nella mente emozionale (Luna); sviluppandosi il pensiero oggettivo si sviluppa la mente pensante (Mercurio), più la mente pensa e più desidera (Venere), il desiderio conduce all'azione (Marte) con lo scopo di concretizzare. Dall'azione si giunge alla saggezza (Giove) quando si apprendono i risultati, benefici o deleteri, di ogni azione. Quando la saggezza matura, la rinuncia (Saturno) diviene inevitabile e si diventa soddisfatti di ciò che viene donato dalla Natura. Lo stesso dramma vivente che è recitato in terra appare simbolizzato nei cieli. Come sopra, così sotto.

Dopo i pianeti ed i segni, il più importante fattore in tutti i sistemi di astrologia è rappresentato dalle case. Il termine sanscrito per le case è Bhava, esse sono dodici e riflettono la posizione della Terra rispetto allo Zodiaco. La prima casa, l’ascendente, in sanscrito Lagna, è il più variabile dei maggiori fattori usati nell’Astrologia. Il Sole passa attraverso un segno in un mese, la Luna in due giorni e mezzo, l’ascendente cambia segno ogni due ore; esso infatti è il più importante fattore nelle predizioni dell’astrologia Vedica, al secondo posto viene considerata la Luna ed al terzo il Sole.In particolare l’ascendente determina il campo delle manifestazioni materiali(associato al corpo fisico),la Luna determina il campo delle manifestazioni emozionali,mentali e sociali(associato al corpo astrale) il Sole determina il campo delle manifestazioni individuali a livello piu interiore(associato al corpo causale).

Come ogni altra scienza l’Astrologia ha la sua tecnologia, il suo scopo non è solo quello di darci una conoscenza generale del nostro essere ma provvede a fornirci strumenti per accedere ai più profondi aspetti della nostra vera natura, questa tecnologia astrologica consiste in metodi utili ad affinare le energie per migliorare la nostra relazione con il Cosmo. Nell’Astrologia Vedica vengono utilizzate gemme, mantra, yantra e rituali. Le gemme vengono di solito utilizzate per rafforzare un pianeta debole nella propria carta. Una gemma per Venere può servire ad esempio per aumentare il piacere ed il benessere nella vita ma può anche creare attaccamento, bisogna dunque fare molta attenzione nell’utilizzo di tali gemme. Un altro metodo per bilanciare le influenze planetarie nella carta è l’adorazione devozionale dei pianeti, fatto con regolarità e convinzione è più effettivo dell’utilizzo delle gemme. Queste pratiche devozionali comprendono l’utilizzo di mantra, simboli, rituali, visualizzazioni e meditazioni di vario tipo.

Ogni pianeta ha le sue divinità rappresentative con le sue specifiche forme:

 

Pianeta Divinità Gemma

Sole (Surya) Agni e Shiva Rubino

Luna (Chandra) Apas e Parvati Perla

Mercurio (Budha) Vishnu e Narayana Smeraldo

Venere (Shukra) Indrani e Indra Diamante

Marte (Mangal) Bhumi e Skanda Corallo rosso

Giove (Guru) Indra e Brahma Zaffiro giallo

Saturno (Shani) Yama e Prajapati Zaffiro blu

Nodo Nord (Rahu) Durga e Sarpa Essonite

Nodo Sud (Ketu) Chitragupta e Brahma Occhio di gatto

L’Astrologia è dunque una chiave con la quale possiamo giungere alla conoscenza del nostro intimo legame con il Cosmo. La carta astrologica è una mappa karmica ed il Karma non è fatalismo: il presente è il risultato del passato ed il futuro risulterà dal presente, di conseguenza l’Astrologia Vedica incoraggia lo sforzo individuale.

"Un superstizioso timore riverenziale dell’Astrologia rende l’uomo un automa, schiavo della propria sottomissione ad una guida meccanica. L’uomo saggio vince i propri pianeti – cioè, il proprio passato – assoggettandosi, invece che alla creazione, al Creatore. Più egli si rende conto della sua unità con lo Spirito, meno potrà essere dominato dalla materia. L’anima è sempre libera; no ha fine perché non ha principio. Non può essere soggiogata dalle stelle."

Sri Yukteswar

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