Esoterismo Ed Exoterismo

 

D.B.A

 

                                                                            

 

“C’era una volta, in un paese lontano……..”

 

Quanti ricordi ritornano alla mente con questa frase: lupi cattivi, principesse rapite, giovani impavidi sprezzanti del pericolo……

E’ il ricordo del tempo in cui persone che ci volevano bene, e che adesso non ci sono più, ci sussurravano, attraverso le fiabe, i segreti della vita e noi, ignari del recondito significato di quelle storie, bevevamo da quelle bocche desiderosi di arrivare a scoprire come  quella fiaba sarebbe poi andata a finire.

Del resto il ricorrere al velato, al misterioso, al criptato e al simbolo è antico come il mondo.

Anticamente tutte le rivelazioni magiche venivano compiute nel mistero, in un luogo appartato perché la moltitudine ne rimanesse fuori. Era un trasmettere da bocca ad orecchio e non tramite i concetti del linguaggio normale ma ricorrendo a metodi indiretti fondati essenzialmente sul simbolismo, con l’ausilio di metafore ed allegorie, come una fabulazione. Si, una fabulazione in cui il vecchio saggio trasmetteva al giovane inesperto che faceva tesoro di quanto appreso!

Nella medicina indù quando le terapie con le erbe si rivelavano insufficienti, si assegnava al paziente una fiaba che alludesse al suo problema. Egli doveva farne oggetto di meditazione e di riflessione e ci si aspettava che così fosse indotto a visualizzare la natura delle sue difficoltà ed a superarle. Era uno scavare dentro per trovare in se stesso delle nuove risorse, proprio come accadeva all’eroe della fiaba che, portando a termine imprese difficili, sconfiggendo esseri malvagi, superando prove terribili, non si fermava a piangere sulle sue disgrazie ma si preparava e partiva riproponendo così lo schema implicito delle iniziazioni rituali.

L’essere umano, soggetto alla grande opera divina, fu così testimone di una spiritualizzazione progressiva e dalla parte più profonda del suo essere ne scaturì quindi l’esoterismo che gli restituiva quel mondo che non poteva ricordare.

E’ il momento di iniziare a dare spazio alla luce dell’interiorità, alla ricerca del nascosto dentro di se stessi.

Cos’è in fondo esoterismo ? Il termine deriva dal greco Esoterikos  > esoteros =  dal di dentro, nell’interno e per avere un significato più comune basta solo sfogliare le pagine di un dizionario che ne dà la seguente definizione :

< tendenza di alcune religioni a riservare una parte delle verità degli insegnamenti soltanto a gruppi di eletti o iniziati >.

Esoterismo è il veicolo che dà forza e vitalità ai simboli e ai riti che rendono possibile l’ingresso, attraverso l’iniziazione, a quello che sarà il percorso e la reintegrazione dell’essere col suo Creatore ed infatti  si basa sull’assioma che afferma che il mondo sensibile non costituisce che una piccola parte della realtà. Il suo scopo è quello di ottenere la conoscenza del mondo soprasensibile, dell’oltre che si raggiunge non con la razionalità ma con l’intuizione che l’iniziato ed esoterico Dante Alighieri chiama

“ luce intellettual piena d’amore”.

Esoterismo è quindi ciò che ci riporta alla nostra dimensione interna e che comunica con la Tradizione attraverso una particolare catena iniziatica, una interazione tra ciò che è intuizione ed il simbolo.

Ed è bene ricordare che lo stesso termine Intuizione, “in-tueor”, significa sì guardare dentro ma anche protezione, sicurezza, per cui si arriva alla più logica definizione dello stare dentro in sicurezza. L’anima donandosi alla verità interiore vi sta e vi riposa dentro.

Verità interiore che non è però pensiero perché questo procede dalla sensazione ed è quindi limitato e sarà sempre un tradimento alla Verità, ossia alla Tradizione pura.

Il pensiero, per sua natura, tende a cristallizzarsi ed a sopravvivere come dogma, come teologia, come superstizione, insomma come forma priva della vita.

Ecco l’exoterismo : il “guscio” della verità celata!

“Se vuoi il nocciolo” dice il maestro Eckhart, “devi spezzare il guscio”.

Quanti di noi, ormai grandi, ripensando a quelle fiabe - guscio ascoltate da piccoli, non  ne abbiamo intuito il celato, il nascosto e l’evidente simbolismo - nocciolo?

Exoterismo, termine derivato dal greco exotericos > esterno, coniato dai discepoli di Pitagora per indicare concetti e principi filosofici da elargire al mondo profano, a quanti non erano iniziati alla comprensione del linguaggio dei discepoli. Essoteriche erano infatti considerate le lezioni della scuola peripatetica di più facile ascolto e rivolte ad un pubblico più numeroso. Esso comprende quanto attiene alla tradizione mistica, all’insegnamento religioso che le varie confessioni hanno tramandato attraverso i secoli.

Ripensiamo per un attimo ad alcuni dei messaggi indirizzati da Gesù Cristo a Pietro:

“Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. Ed io ti dico che sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.” (Matteo 16, 17-18), ed ancora “A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Matteo 16, 19). Questi sono esempi significativi dell’insegnamento iniziatico fornito all’apostolo per la diffusione tra gli uomini. Pietro fu dunque il depositario dell’exoterismo, mentre Giovanni lo fu per l’esoterismo.

L’iniziato è quindi colui che gradualmente si libera dal guscio exoterico, superando le differenze dogmatiche e le diverse forme religiose per conoscere la verità, ossia se stesso, l’universo e Dio. E’ colui che vibra all’unisono con il suono dell’universo e che quindi non ha bisogno della parola per esprimersi; il silenzio è da lui inteso come lo spazio che separa l’uomo dalla conoscenza delle cose divine. La modestia e la saggezza saranno le sue compagne di colloquio. E’ così che potrà ricostruire la sua interiorità lavorando nella sacra quiete del tempio che altri non è che il suo essere stesso.

Una formula  Sufica afferma : “ La via exoterica è : io e te; la via esoterica è : io sono te e tu sei me; la conoscenza esoterica è : né io né te ma Lui”.

Ma nella società d’oggi,  in un mondo dagli incerti confini, quanto lontano è per l’uomo il riuscire a leggere oltre il simbolo, preso dal suo incessante ed incalzante desiderio di scalare i vertici non di piramidi ma di glorie fatue e terrene, troppo terrene!

Quanto più elettivo sarebbe fermarsi e chiedersi dove stiamo andando, quanto più soddisfacente sarebbe passare più tempo con i nostri figli, gli esoterici del futuro, a raccontare loro qualche fiaba in più per cedergli il testimone della Tradizione, per introdurli in quel mondo ricco di funzioni culturali “segrete”, dato che il racconto abolisce il tempo, e non perché lo “fa passare” ma in quanto sottrae l’essere umano alla sua tirannia e lo fa penetrare in uno spazio sui generis connotato dal mistero.

Per quanto mi riguarda il mio lavoro è giunto al termine e come in ogni fiaba che si rispetti non posso che accomiatarmi con la fatidica frase :

”…..e vissero tutti felici e contenti!”

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