EGO

 

Pablo Piacentini


 

 

 

Socrate affermava: "Conosci te stesso". Ma cosa significava veramente? Se intendiamo di conoscere il sé, ci dovranno essere un Sé che conosce ed un Sé che è conosciuto e siamo già sulla falsa strada. Lo stato di realizzazione, attraverso la Conoscenza, è semplicemente essere il Sé, senza per questo conoscere e diventare nulla. Se l'Unità è realizzata, essa è soltanto ciò che è e ciò che è sempre stata, ovvero comprensione intuitiva della natura della coscienza (buddità) che porta con sé nella vita d'ogni giorno una meravigliosa sensazione d'armonia, distensione e libertà.
Per usare le parole di Ken Wilber:
Quando si hanno solo sensazioni, percezioni ed impulsi, il mondo è arcaico. Quando aggiungi la capacità di formare immagini e simboli, il mondo appare magico. Quando aggiungi concetti regole e ruoli il mondo diventa mitico. Quando emergono capacità riflessive formali, il mondo appare razionale. Con il pensiero sintetico integrato si vede il mondo esistenziale. Quando il sottile emerge, il mondo diventa divino. Quando emerge il causale l'io diventa divino. Quando emerge il non duale, il mondo e l'io sono realizzati come lo Spirito uno.
Spesso in ambienti esoterici appare, riemerge e riappare, in varie forme, il concetto di ego, visto però quasi sempre come elemento separativo da tutto ciò che resta dell'uomo quando esso dimentica se stesso, forse arrivando ad un qualcosa simile ad una sua essenza (forse, ed è bene sottolinearlo, divina). In alcune culture, ed anche in qualche rivolo di culture moderne, l'ego viene visto come un qualcosa da combattere e da ..."separare" dal resto dell'uomo, ammesso che tolto quello resti qualcosa.. Un minimo di cultura scientifico-neurologica moderna non può esimerci da sapere che il cervello è uno e trino, che la parte vegetativa o archeo-cervello non è discinta da quella paleopallio-o neopallio-corticale. Allo stesso modo i due emisferi, quello destro, di tipo "maschile" deputato al calcolo matematico ed al ragionamento, e quello sinistro, o "femminile" più portato per il dialogo le connessioni spaziali-emotive, non sono disgiunti, ma creano l'unità, la "persona" e l'individualità. Quest'ultima funzione corticale e della personalità o senso dell'unicità sembra presente unicamente negli esseri Umani ed è legata alla percezione dell'esistenza in tutte le sue forme e quindi alla "costruzione ed organizzazione" dell'Ego/IO. L'IO è quindi visto con occhio poco benevolo e parecchio minaccioso da riformatori, teologi, maestri e canonici di varie forme ed estrazioni. Ma esiste l'ego? Qualcuno se lo chiede. Le parole "ego" o "io" hanno significati così diversi a seconda del modello di riferimento per cui "esiste" è una parola grossa. E forse prima di capire se esiste, occorrerebbe definire che cosa intendiamo per "ego", e a che scopo lo citiamo. Tutti i modelli psicologici, dall'inizio del novecento in poi, hanno volutamente cercato di creare una mappa della psiche. Gli antichi sapevano benissimo che la psiche può essere leggerissima, "una farfalla", eppure, appunto perchè associata a ciò che vola, non averre confini. In tutte queste mappe c'è qualcosa che si chiama "io", ma poi c'è l'Id, l'Es, Super-IO, super-Ego, ego piscotico, etc..; tante definizioni non possono nè essere nè rappresentare la stessa cosa per tutti. La nostra formazione culturale, dall'illuminismo in poi, cerca il genere, le classi, le sottoclassi. Linneo docet. L'informatica poi l'ha reso addiruttra un bisogno per domare o cercare di domare la molteplicità. Abbiamo sempre bisogno di nuove classi, sottoclassi e definizioni, per arrivare all’insieme. Da cui le mappe. Che sono modelli per tentare una comprensione. Come agglomerato di energia psichica (Jung direbbe un complesso) l’Io-Io lo percepiamo come identità, come continuum mentale. Ma non è necessariamente il centro della psiche. Ne è una funzione. Come una forma di energia, l'energia dell'ego è ben diversa da quella fisica o kinetica ma ne dipende ed è correlata da formule abbastanza semplici, del tipo inversamente proporzionale, tutte quelle energie che hanno peso altezza forma etc...e sono quindi misurabili, si oppongono e si complementano all'energia psichica, un concetto molto simile a quello dell'Yin e Yang dei cinesi, che chiaramente lo disegnano racchiuso in un cerchio . Ma non solo, se l’Io è nel cervello, il cervello non è unicamente nella scatola cranica, ma è disseminato in migliaia di punti " relais" lungo il corpo, nonché in alcuni centri poco distanti dal corpo, e che possono essere stimolati, ad esempio da onde magnetiche, sonore, o dalle varie frequenze luce, da aghi o da bastoncini incandescenti, come la millenaria scienza dell'agopuntura insegna, il che vuol dire naturalmente che esiste un "ego" delle mani, dei piedi, dell'ombelico, delle reni, etc...
D'altronde è risaputo che sia il misticismo, che sfiora a volte la schizofrenia, ma anche la meditazione ed il "nirvana", che hanno effetti collaterali quali l'apparente catatonia, potrebbero non essere particolarmente sani, o comunque riflettersi sull'andamento generale del benessere, che come si sa ormai da tempo, è basato sull'omeostasi... Ma sono solo effetti collaterali. Nella storia molti valdi artisti hanno sublimato questo limite degli stati alterati della coscienza, in opere d'arte riconosciute universalmente valide (Van Gogh, Dadd, artisti come E.A. Poe e molti altri) Anche i mistici (folli di Dio) trasbordano spesso nel transegoico, in particolari epoche della Storia dell'Uomo, ad esempio nel Medio Evo, dov’era abbastanza comune il fenomeno dei flagellanti, o dei penitenti . Sia gli uni che gli altri, artisti o mistici, sono aspetti o varianti del normale funzionamento dei tre cervelli, con pesanti ripercussioni però in ciò che verrebbe da chiamare una vita sana, normale e tranquilla, dove è richiesta una buona dose di armonia, di equilibrio e di controllo, controllo inteso come “testimonio” delle varie componenti dell'Ego, evitando, quando possibile che esse vadano a scapito o danno di altre strutture della coscienza. In ambito cerebrale la necessità di un equilibrio fasico è dimostrata dai cicli naturali, veglia-sonno, luce oscurità, dai due lobi, e dalle quattro fasi riconosciute delle frequenze cerabrali, Alpha, Delta, Theta e Gamma, nonchè dalle 64 frequenze operative del cervello che devono poter funzionare liberamente per mantenere nell’individuo il flusso del pensiero e della coscienza libero, stimolando quindi il processo della salute, e l’integrità di corpo, mente e spirito, restando sempre attivo. Quindi EGO mortale o Ego superiore, o Carneade che sia, è certamente paragonabile ad una Scala, che momento per momento, rappresenta il nostro canone personale, una melodia perpetua che insegue se stessa..... e potrebbe non finire mai (!)
 

 

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