Il concetto di scuola
esoterica nel sistema della “Quarta Via” di G.I. Gurdjieff Francesca di Lenardo |
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“Cio’ che un uomo non puo’ fare, lo
possono fare parecchie persone che lavorano insieme”
P.D. Ouspensky
Cenni
biografici
Georges Ivanovitch Gurdjieff nacque
ad Alexandropol, in Russia, nel 1877, da una famiglia di origine greca.
La sua vita fu interamente dedicata alla ricerca della Conoscenza e alla
creazione di un sistema che permettesse a tutti i “cercatori della
Verità” di accedervi. Ricevette una formazione scientifica moderna e una
profonda educazione religiosa.Trascorrendo gli anni della gioventu’
nella zona a sud del Caucaso, dove la coesistenza di vari popoli (russi,
greci, iraniani, tartari, armeni) porta all'incrocio di civiltà e
costumi diversi, G. si convinse, anche in seguito ad approfonditi studi
e viaggi in tutta Europa, Africa, Medio Oriente e Asia Centrale, che in
passato doveva essere esistita una
conoscenza reale dell'uomo e
della natura, la cui traccia comune era celata nelle numerosi
tradizioni religiose, e che doveva ancora essere possibile ritrovarla ed
adattarla al mondo moderno per metterla a disposizione di tutti gli
uomini. Dal 1912 in poi, cominciarono a formarsi attorno alla sua figura
gruppi di uomini in ricerca. La guerra prima, poi la rivoluzione, lo
spinsero a spostare in Francia la sua residenza. Egli vi si stabilì nel
1922 al Prieuré di Avon, vicino a Fontainebleau, dove raccolse numerosi
allievi, specialmente inglesi e americani. Nel 1924 un grave incidente
lo costrinse a modificare la sua attività: decise di scrivere una
serie di opere, e di tenere al suo fianco solo un ristretto gruppo di
allievi. Morì il 29 ottobre 1949 all'Ospedale Americano di Neuilly.
Attorno al personaggio di G. si formarono miti e leggende, venne
considerato da taluni un vero Maestro, da altri un abile manipolatore di
menti; a tratti osannato ed esaltato, a tratti dissacrato ed accusato di
utilizzare metodi “violenti e brutali” per quello da lui definito “il
risveglio della Coscienza”, resta comunque un personaggio di spicco
dell’esoterismo del secolo scorso: la sua opera fu portata avanti dopo
la sua morte dai discepoli a lui piu’ vicini, in primis Ouspensky, e a
tutt’oggi lescuole della Quarta Via sono diffuse in numerosi paesi
europei ed extraeuropei.
La
Quarta via in breve
La
denominazione “Quarta Via”
usata da Gurdjieff e dai suoi allievi indica la volontà di
differenziarsi da altri tipi di cammini spirituali già largamente
battuti in precedenza, e le cui caratteristiche si ritrovano in tutte le
maggiori tradizioni esoteriche originatesi nelle diverse parti del
mondo: la via del fachiro(ossia
il raggiungimento di stati superiori di Coscienza attraverso il dolore
ed il controllo totale del corpo fisico), la via del
monaco(una via cardiaca,
incentrata sulla fede e sull’abnegazione di sé) e la via dello
Yogi (ossia il lavoro sulla
consapevolezza e la via della conoscenza). In contrapposizione a questi
tre tipi di percorsi spirituali, la Quarta Via viene definita dai suoi
ideatori e pioneri come piu’adatta all’uomo moderno occidentale, in
quanto puo’ essere percorsa senza una netta rinuncia esteriore, in
qualunque condizione di vita ci si trovi. Anzi, la vita ordinaria è un
prezioso alleato nello studio di se stessi e nell’autoconoscenza, in
quanto le difficoltà pratiche quotidiane ed il confronto continuo con
gli altri rappresentano materiale indispensabile per l’autoosservazione.
L’uomo si trova, secondo G., in uno stato di sonno permamente della
coscienza, in balia di forze interiori (emozioni negative, desideri,
pulsioni interne) ed esteriori (una Natura ostile che utilizza gli
uomini come “trasformatori di energia” rendendoli simili ad automi),
incapace di compiere qualunque scelta consapevole anche banale, in una
condizione “meccanica” in cui ogni evento della sua vita è frutto della
mera casualità o della legge di causa ed effetto. Scopo del lavoro
esoterico è l’acquisizione di uno stato di consapevolezza superiore
attraverso shock coscienti e
sforzi che creino una discontinuità nello stato di sonno, ed un
riequilibrio dei nostri centri energetici preposti alle varie attività
umane (movimento, intelletto, funzioni istintive, etc.), in modo da
liberarsi dello stato di prigionia e diventare capaci di “fare” in modo
consapevole. Lo studio delle idee del sistema è propedeutico al lavoro
ma subordinato agli esercizi pratici, che si prefiggono lo scopo dello
studio e del ricordo di sè per ottenere un maggior grado di coscienza,
atti a sviluppare tramite lavoro fisico, psicologico ed intellettuale,
facoltà interiori latenti nell’essere umano. Strumenti utilizzati nelle
scuole di Gurdjieff sono la danza, la musica e l’arte in genere, il
lavoro fisico, il potenziamento della volontà e dell’attenzione con
esercizi di concentrazione e controllo del corpo.
Lascuola
nel sistema di Gurdjieff: concetti principali
L’incontro
con la scuola e la sua necessità
“..quell’uomo sta in prigione ,cosa puo’ desiderare? Se egli è piu’ o
meno sensibile, egli puo’ desiderare soltanto una cosa: evadere. Ma
ancor prima che egli possa formulare questo desiderio, deve divenir
conscio di essere in prigione. Poi, egli comprende che da solo non puo’
evadere, che deve avere qualche persona che desideri fuggire con lui: un
piccolo gruppo di persone. Egli si rende conto che un certo numero di
persone puo’ forse fuggire. Ma non tutti possono evadere”.
Conditio
sine qua non all’entrata nel vivo del lavoro, e quindi in una scuola, è
la presa di coscienza della propria mancanza di libertà. L’uomo
ordinario, oltre ad essere succube e schiavo delle proprie abitudini,
passioni, idee preconcette, emozioni sgradevoli, dei propri squilibri
energetici autogenerati, e delle forze naturali che lo tengono legato
alla materia, ignora la sua condizione di prigionia. Ogni uomo si crede
libero, indipendente nelle proprie scelte, “sveglio”, consapevole, e
questa manifestazione di superbia è il maggiore ostacolo all’inizio del
percorso: egli crede di non necessitare di nulla, e di essere in grado,
se lo vuole, di cambiare autonomamente qualsiasi aspetto della sua vita
e della sua persona. Il primo passo verso una scuola di autoconoscenza è
un atto di umiltà: rendersi conto che altre persone ci possono aiutare,
che senza lo studio, l’applicazione di idee, tecniche, linee guida,
qualsiasi cambiamento cosciente è quasi impossibile, e, quando esso
avviene -in risposta, ad esempio, ad alcuni eventi traumatici della
nostra esistenza-, esso è sempre parziale e disorganizzato.
Una
scuola, dice Ouspensky nella raccolta di conferenze “La Quarta Via”, è
indispensabile per diversi motivi. Prima di tutto perche’ essa fornisce
un metodo, delle mappe per la conoscenza;
inoltre, per conseguire
risultati a livello interiore, sono necessarie delle regole ed una forte
disciplina, e l’uomo per sua natura molto difficilmente riesce a
disciplinare se stesso, a sorvegliare se stesso. Il relazionarsi con
altre persone che hanno lo stesso nostro scopo, impegnate nelle stesse
attività, permette infine il confronto continuo , gli altri fungono da
specchio e suscitano nell’individuo reazioni, emozioni, pensieri che
forniscono la materia prima per lo studio ed il ricordo di sè. La
conoscenza e lo sviluppo dell’Essere devono procedere di pari passo,
secondo un sistema preciso, tramandato nel tempo, convalidato.
La
validità di una scuola
“Possiamo
quindi dire che una scuola è un’organizzazione per la trasmissione ad un
determinato numero di individui preparati di conoscenza proveniente da
menti superiori”
L’autore
chiama “influenze di tipo C” quelle provenienti direttamente da un
individuo con una mente superiore, cioè con un maggior grado di
consapevolezza della media, capace di introdurre idee innovative, non
provenienti dall’apprendimento ordinario (in contrapposizione con
influenze di tipo A, che mantengono legati alla dimensione materiale, e
quelle di tipo B, che sono in qualche modo di ispirazione per l’uomo e
che lo avvicinano ad una possibilità di risveglio, senza pero’ essere
sufficienti a modificare radicalmente il suo livello dell’Essere). Non è
necessario che nella scuola ci sia sempre e comunque un individuo del
genere, ma le idee che si studiano devono provenire da un uomo
superiore, la scuola deve essere stata in qualche epoca a contatto con
lui. Qualunque scuola che non tramandi una conoscenza di questo livello
è definita una “scuola-imitazione”, una scuola, ad esempio, di
tipo
scientifico o filosofico, in cui la conoscenza puo’ svilupparsi ma è
sterile, perche’ non accompagnata da un congruo cambiamento esserico.
Esistono
quindi scuole di differente livello, a seconda della vicinanza o
lontananza con la fonte
originaria delle loro idee: man mano che ci si allontana da essa, le
idee perdono forza e purezza. A seconda del livello della scuola,
verranno attirati individui ad essa corrispondenti da un punto di vista
energetico, e delle loro possibilità. Una scuola di livello maggiore, di
conseguenza, richiederà molto piu’ impegno agli studenti, e potrà
portarli ad un livello di consapevolezza maggiore. Quindi: maggiore
potenzialità dell’individuo e volontà lo porteranno ad una scuola di
livello piu’ alto, dove potrà conseguire risultati maggiori a costo di
un piu’ grande sforzo, e cosi’ via.
Iniziazione e scuole esoteriche
“
Cosa
significa iniziazione? Sono tutte parole. Cosa significherebbe essere
iniziato alla lingua cinese? Significherebbe apprenderla, che ci viene
insegnata. Non potete essere iniziati al cinese con una sovrapposizione
di mani su di voi. Iniziazione è lavoro”
L’accento
viene posto nella Quarta Via, piu’ che sulla trasmissione da individuo a
individuo di gradi esoterici e conoscenza, sullo
sforzo personale continuo ed
intenso. L’insegnante, o meglio, la persona con piu’ esperienza nel
lavoro interiore (la parola
maestroviene molto raramente usata da Gurdjieff e dai suoi
discepoli), trasmette nozioni teoriche e pratiche, ma senza l’impegno e
la determinazione del singolo a cambiare esse risultano totalmente
inutili, se non addirittura dannose. Il ruolo dell’insegnante è fornire
strumenti e supervisionare i compiti del singolo, oltre che fornirgli
una disciplina. A parità di insegnamenti ricevuti, ogni individuo si
svilupperà in modo differente a seconda del suo livello iniziale e della
sua forza di volontà. A questo viene associato lo studio delle idee del
sistema, delle teorie su uomo, natura, Assoluto, che pero’ non dovranno
mai essere accettate ciecamente come dogmi, ma vagliate e sperimentate
in se stessi. La fede non è richiesta nella Quarta Via, anzi essa puo’
risultare controproducente in quanto tutto va vissuto in prima persona e
valutato con la propria coscienza per poter portare un cambiamento reale
nella persona. Non esistono in quest’ottica scuole universalmente giuste
ed adatte a tutti, bensi’ scuole differenti per persone differenti. Dopo
essersi affidato all’insegnamento ed aver abbattuto le barriere
dell’orgoglio e della diffidenza, il singolo dovrà comprendere se quella
scuola e quel sistema sono adatte a lui, e questo è possibile solamente
valutando e sperimentando il grado di cambiamento ottenuto: cambiamento
che si esplica in una modificazione della personalità e
nell’acquisizione di un maggiore stato di lucidità, di capacità di
influenzare gli eventi della propria vita, e nello sviluppo di quelle
qualità superiori che nell’uomo ordinario sono sopite (corrispondenti al
risveglio del centri emozionale superiore ed intellettuale superiore).
Il
“lavoro-scuola” su tre linee
“Un’organizzazione che puo’ essere chiamata una ‘scuola’ della Quarta
Via è un’organizzazione che introduce nel lavoro tre forze. Se voglio
garantire la direzione del lavoro in una linea retta, debbo lavorare
simultaneamente su tre linee”.
Quando
Gurdjieff parlava di ‘shock’, si riferiva principalmente ad un fatto
energetico. L’apporto energetico fornito dallo shock, puo’ risultare da
un attrito interiore, dall’interruzione di un’abitudine consolidata, da
riprogrammazione del nostro modo di pensare, da uno sforzo fisico
inconsueto, in breve da qualunque cosa sia in grado di creare
discontinuità nello stato di sonno e meccanicità a cui siamo abituati.
Lo shock ci permette di interrompere la dispersione energetica data
dall’agire in modo meccanico (immaginazione, sogni ad occhi aperti,
espressione delle emozioni negative, dipendenza dalle abitudini), e
l’energia cosi’ recuperata andrà a contribuire al corretto funzionamento
dei centri energetici e all’acquisizione di maggior Consapevolezza.
Perche’ il lavoro sia continuativo, si impone la necessità di lavorare
su tre fronti (linee) diverse contemporaneamente:
ü
La prima
linea di lavoro è il lavoro su
noi stessi: ricordo di sé, autoanalisi, studio delle idee del
sistema e verifica delle stesse, costante impegno nel cambiare le nostre
manifestazioni meccaniche;
ü
La seconda
linea è il lavoro con gli altri:
è necessario un gruppo di un certo numero di persone, affinchè vi siano
rappresentati differenti tipi psicologici. La difficoltà di lavorare con
gli altri, il confronto, l’obbligo alla loro accettazione creano
quell’attrito interno necessario ad una piu’ profonda osservazione dei
nostri pensieri e reazioni emotive.
ü
La terza
linea di lavoro è il lavoro per
la scuola: la partecipazione alla sua organizzazione e
perpetuazione, la diffusione delle idee del sistema, il sacrificio in
termini di tempo ed energie, l’insegnamento di cio’ che si ha già
sperimentato.
Da queste
tre linee di lavoro congiunte, portate avanti parallelamente, nasce il
lavoro-scuola, gli sforzi
congiunti di tutte le persone appartenenti ad essa, con lo scopo di
aiutare lo sviluppo di ognuno e favorire l’arrivo di nuovi indivivui. Se
manca una sola delle tre linee, il lavoro sarà sbilanciato e destinato
ad arrestarsi. Dice in proposito Ouspensky:
“possiamo attirarci influenze
superiori solamente se trasferiamo ad altre persone le influenze che
riceviamo o abbiamo ricevuto”.
Considerazioni conclusive
Una
trattazione esauriente delle idee componenti il sistema introdotto da
Gurdjieff esula dallo scopo di questo scritto. Per uno studio piu’
approfondito, si rimanda ai principali testi di Ouspensky, J. Bennet o
di altri appertenenti al gruppo originario (gli scritti di Gurdjieff,
pur avendo una valenza esoterica notevole, sono per lo piu’ di difficile
lettura e per nulla didattici, e vanno affrontati –a mio avviso- in un
secondo tempo).
In
un’epoca in cui ad ogni angolo si incontrano scuole, gruppi esoterici, e
in cui spesso nascono nuove teorie, correnti, in cui esistono
innumerevoli ‘variazioni sul tema’ di tradizioni, concetti, insegnamenti
già esistenti, il problema di definizione di cosa sia e come debba
essere una scuola esoterica è quanto mai attuale. Questa
la motivazione della scelta
dell’argomento.
In linea
generale, la Quarta Via è un sistema pragmatico, incentrato su un reale
cambiamento di se stessi e sul lavoro pratico, piu’ che su complicate e
difficilmente valutabili teorie metafisiche. Esistono numerosi
parallelismi e tratti in comune con le maggiori tradizioni esoteriche,
senza che pero’ si introducano dogmi o concetti mal assimilabili
dall’individuo moderno. Ad esempio, raramente si parla di
reincarnazione, se non per definirla ‘una teoria logica e probabile, ma
che non ci interessa al momento, perchè la vita è
qui ed ora, il lavoro è
qui ed ora, questo è tutto
cio’ che conosciamo, ed il rischio è che si traduca in mera speculazione
filosofica’.
I due
concetti –a mio avviso- principali, che ci possono essere d’aiuto nel
valutare un insegnamento o una corrente esoterica sono la
connessione della stessa
scuola con un individuo di
coscienza superiore (concetto assimilabile al lignaggio, alla
tradizione, alla discendenza paramguru-guru-discepolo, etc.) e
l’osservazione sincera e distaccata del
cambiamento che l’insegnamento
produce in noi. Se ricaviamo dalla scuola, società esoterica,
associazione, gruppo etc. una quantità di nozioni teoriche senza alcuna
concreta modificazione della nostra vita, del nostro livello d’essere,
del nostro milieu psichico, potremo già concludere che ci stiamo
muovendo solo nel limitato territorio dell’intelletto (il che è
sicuramente utile ma non
sufficiente), mentre se sperimentiamo in noi stessi una diversa
attitudine, un maggiore controllo su mente ed emozioni, piu’ lucidità e
capacità di intuizione, potremo dedurre che si tratta di un insegnamento
che sta smuovendo le acque a livello piu’ profondo. Un’armonica
associazione di questi due aspetti è la cosa piu’ desiderabile e piu’
difficile da ottenere.
ü
La Quarta Via, P.D.Ouspensky
ü
Monsieur Gurdjieff, L. Pauwels
ü
Incontri con uomini straordinari, G.I.Gurdjieff
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