|
Lucifero
Samael Aun Weor |
|
Possiamo e anzi dobbiamo eliminare alla radice tutti gli aggregati psichici soggettivi, tenebrosi e perversi che ci portiamo dentro; è però evidente che mai potremmo dissolvere dentro di noi l’Ombra del Logos Intimo.
Com’è facile capire, Lucifero è l’antitesi del Demiurgo Creatore: la sua Ombra vivente proiettata nel fondo del microcosmo uomo.
Lucifero è il Guardiano della Porta e delle Chiavi del Santuario, perché in esso non penetrino se non gli unti che possiedono il Segreto di Hermes.
E già che abbiamo scritto questo nome, tanto abominevole per le pie orecchie del volgo, sarebbe anche necessario rendere noto che il Lucifero esoterico della Dottrina Arcaica è tutto il contrario di ciò che i teologi (quali il famoso Desmouss-Eaux e il Marchese de Mirville) erroneamente suppongono, dal momento che egli è l’allegoria del bene, il simbolo, tra gli gnostici, del più alto sacrificio (Christos-Lucifero) e il dio della Saggezza sotto infiniti nomi.
Luce ed ombra, misteriosa simbiosi del Logos Solare, unità molteplice perfetta, INRI è Lucifero.
Le varie teogonie religiose ci presentano come sottoposti a castigo questi Divini Logoi che, reincarnati in corpi umani, commisero l’imperdonabile errore di cadere nella generazione animale.
Quei genii tenebrosi sono Angeli caduti, autentici Demoni nel senso più completo della parola.
L’affermazione che tali ribelli abbiano dato la mente all’uomo è assurda; è chiaro che quegli Angeli caduti sono veri fallimenti cosmici.
È opportuno riportare qui di seguito gli appellativi inumani di Andramelek, Belial, Moloch, Bael, ecc., le cui orrende abominazioni sono rintracciabili nei registri akasici della Natura da parte di qualunque Adepto della Loggia Bianca.
Si faccia attenzione a distinguere bene tra ciò che è una caduta esoterica ed una discesa. Evidentemente, gli Angeli ribelli non discesero ma caddero, e ciò è differente.
Samael Aun Weor