PierLuigi Zoccatelli
[Articolo originariamente comparso su La Critica Sociologica, n° 135, autunno 2000 (ottobre-dicembre), pp. 33-49]
1. Cenni metodologici per l’approccio al paradigma esoterico
Occuparsi della ricezione in Italia del "movimento gnostico" e, più in generale, delle varie correnti che si reclamano -- non di rado polemicamente fra loro, e comunque, come vedremo, con sfumature accentuate nelle reciproche prospettive -- all’eredità di di Samael Aun Weor (Víctor Manuel Gómez Rodríguez, 1917-1977), significa anzitutto preoccuparsi di svolgere una necessaria premessa metodologica sul significato e l’attualità delle tematiche soggiacenti.
Normalmente, le proposte classificatorie riguardanti le nuove vie spirituali [1] ruotano attorno a un’ipotesi tipologica molto semplice. Tralasciamo in questa sede le modalità di radicamento dei nuovi movimenti religiosi [2], come pure quelle che paiono le tipologie più articolate -- rispettivamente di Ernst Troeltsch (1865-1923), di Bryan Wilson e di Roy Wallis (1945-1990) --, che rischierebbero di appesantire la nostra panoramica con un linguaggio freddo e tecnico. Tuttavia, a patto di non volere costringere la realtà nei confini angusti di una tipologia, quest’ultima può sempre risultare di grande utilità. Ecco allora che è possibile suddividere il fenomeno della nuova religiosità in tre grandi contenitori:
È già stato osservato come quello del sacro esoterico (un altro modo per definire l’area della nuova gnosi), con la sua particolare sofisticazione concettuale che gli permette di comprendere, ma di non confondersi -- distinguendosene invece --, la categoria dei "nuovi movimenti magici" [4], sia un momento decisivo nell’attuale processo di ristrutturazione del campo religioso, come pure il posto che occupano le tradizioni esoteriche quali fattori di rivitalizzazione mitico-religiosa del patrimonio di simboli intorno a cui ruota e da cui trae alimento quella particolare esperienza spirituale -- religione del sé [5], o variante contemporanea dell’antica gnosi [6], come abbiamo appena accennato -- che lo storico delle religioni svizzero Jean-François Mayer propone di chiamare "vie della conoscenza", da affiancarsi in questo caso alle "vie della credenza" (con riferimento all’attitudine religiosa nei confronti del campo di gestione delle relazioni con le dimensioni trascendenti) e alle vie "vie del potere" (con riferimento all’attitudine magica, in questo caso dicotomica in relazione a quella religiosa) [7]. Si potrebbe in questo caso evocare il modello etno-antropologico di Gregory Bateson (1904-1980) a proposito della "dissoluzione della religione" [8], un’ipotesi con la quale si è confrontata la studiosa francese Françoise Champion a proposito della fenomenologia contemporanea del ritorno del magico e che l’ha portata a parlare di una "nebulosa mistico-esoterica" costituita da credenze, mentalità, movimenti [9].
Vale la pena di evidenziare appieno il carattere epistemologico della categoria "nebulosa mistico-esoterica", così importante -- a nostro avviso -- per delineare un intero habitat dal quale tutta la galassia neo-religiosa attinge, o in cui ricadono i detriti dei gruppi che continuamente nascono o muoiono, così tipico del cultic milieu originariamente studiato da Colin Campbell [10]; un clima che pare svolgere la non insignificante funzione di rimettere in circolazione, adattandole alle peculiari esigenze dell’attuale contesto socio-culturale, forme religiose alternative alla tradizione dominante in Occidente. Per evitare ogni malinteso sarà comunque utile precisare che il cultic milieu discusso da Campbell è un dato in qualche modo permanente, mentre l’area della "nebulosa mistico-esoterica" è un segmento, per quanto ampio, del primo, inscritta in un contesto sociale e storico preciso: "La nebulosa mistico-esoterica è la risultante [...] dell’incontro fra la contro-cultura degli anni 1970, le religioni orientali e le antiche correnti esoteriste" [11]. Si nota così come gran parte di quest’area coincida con le correnti del fenomeno New Age [12].
Non è certamente possibile ricondurre tutto il vasto fenomeno delle nuove credenze a un’omogeneità interna, giacché esse esprimono -- con un linguaggio religioso, o almeno sacrale -- un insieme di reazioni a fenomeni sociali tipici del mondo moderno. Detto questo, una delle distinzioni più difficili da operare in quest’ambito rimane quella fra religione e magia, una distinzione che è all’origine della categoria "nuovi movimenti magici" e che presuppone quella di esperienza magica distinta e contrapposta all’esperienza religiosa: "Seguendo Mircea Eliade e Julien Ries, si può dire che [...] l’esperienza religiosa è una ierofania, una manifestazione del sacro, mentre l’esperienza magica si pone piuttosto come cratofania, come manifestazione della potenza" [13]. Tuttavia, l’esperienza magica -- da noi qui intesa come propria del mondo detto "occultista" -- presenta momenti di analogia, che però non coincidono con l’esperienza che si ritrova nelle correnti dell’esoterismo [14], e in tal senso pare appropriata la definizione operata da Jean-Pierre Laurant, il quale, illustrando l’origine recente dei sostantivi "esoterismo" e "occultismo", li identifica come "falsi gemelli" [15].
Per concludere, il nostro accostamento metodologico -- come tale non esente dai rischi di ogni generalizzazione, e auspicabilmente da approfondirsi -- intende rispondere all’esigenza di superamento della corrente distinzione fra movimenti religiosi e movimenti magici quando si tratta di fondare una criteriologia d’approccio dei tipi fondamentali di accostamento al sacro. Se l’approccio religioso (nuovo o antico) non esaurisce le potenzialità di relazione con le dimensioni trascendenti, l’approccio magico a sua volta non pare concludere tale esperienza, ma sembra piuttosto pars di un genus -- che proponiamo di chiamare il paradigma esoterico --, a sua volta distinguibile in gruppi, in famiglie, in modalità di accesso: dai "nuovi movimenti magici", con tutte le suddivisioni e classificazioni proposte da Introvigne, alla "magick family" (ma anche "ancient wisdom family", considerata una categoria più generale) in quanto sotto-gruppo delle nuove religioni utilizzata dai ricercatori americani al seguito di J. Gordon Melton [16], alle "vie della conoscenza" e "vie del potere" discusse da Mayer (forse Giano bifronte di un’identica realtà [17]), alle correnti dell’esoterismo occidentale presentate da Antoine Faivre [18]. Il paradigma esoterico, più che la magia, ci sembra quindi essere la vera alternativa, quale tipo fondamentale, al fatto religioso.
2. Il movimento gnostico di Samael Aun Weor
Un modello di applicazione particolarmente interessante del paradigma esoterico -- non da ultimo per la totale assenza a livello internazionale di letteratura scientifica sull’argomento, nonostante le dimensioni sociologiche tutt’altro che trascurabili delle realtà prese in considerazione [19] -- è costituito dal movimento gnostico di Samael Aun Weor, a cui dedichiamo questa rassegna, frutto di una prolungata ricerca sul campo e varie osservazioni partecipanti. Precisiamo subito che l’oggetto di questo studio è il movimento gnostico di Samael Aun Weor in Italia, posto che esistono branche solo straniere (a ulteriore testimonianza della varietà del movimento preso in esame) qui non prese in considerazione, per quanto le articolazioni italiane sono grosso modo parallele a quelle straniere.
Víctor Manuel Gómez Rodríguez nasce a Santa Fé di Bogota, in Colombia, nel 1917. Dopo avere iniziato gli studi in un collegio gesuita, lo abbandona a dodici anni, disilluso dalla religione; quattordicenne, si appassiona allo spiritismo -- particolarmente ad Allan Kardec (1804-1869) e al suo successore Léon Denis (1846-1927) --, per aderire in seguito, nel 1933, alla Società Teosofica, dalla quale si ritira dopo qualche anno per diventare membro della Fraternitas Rosicruciana Antiqua di Arnoldo Krumm-Heller (Frater Huiracocha, 1876-1949) -- iniziatasi a stabilire in Sudamerica nel 1927 --, dal quale avrebbe personalmente ricevuto una consacrazione episcopale nella Ecclesia Gnostica Catholica di derivazione Theodor Reuss (1855-1923). Deluso dalle precedenti esperienze, e dopo avere approfondito lo studio di Eliphas Lévi (Alphonse-Louis Constant, 1810-1875), Rudolf Steiner (1861-1925) e Max Heindel (Carl Louis von Grasshoff, 1865-1919) [20], si ritira a meditare e scopre di essere stato nelle vite precedenti uno ierofante egizio, Giulio Cesare, un membro di un ordine tibetano composto da 201 monaci che reggono l’umanità, e l’equivalente sulla Luna di Gesù, dove sarebbe stato crocifisso per salvare l’umanità ivi residente e preparare l’avvento della "quinta razza radice" (secondo il classico schema teosofico elaborato da Helena Petrovna Blavatsky ne La dottrina segreta). In ogni caso, morto Krumm-Heller, nel 1949, Gómez -- dopo avere assunto il nome iniziatico di Samael Aun Weor (pure se talora noto con lo pseudonimo di Kattan Umaña Tamines), e dopo la pubblicazione del suo primo libro Il matrimonio perfetto, nel 1950 -- decide di intraprendere ogni sforzo per aprire le porte della Gnosi all’umanità e fonda a Città del Messico la Chiesa Gnostica Cristiana Universale, realtà che nel corso dei decenni assumerà altre denominazioni, anche in ragione delle varie derivazioni e scissioni del suo "movimento gnostico". Alla morte di Samael Aun Weor (avvenuta a Città del Messico, il 24 dicembre 1977), il movimento patisce una dura lotta per la successione, e oggi ne sono presenti decine di branche separate (fra cui la Chiesa gnostica Stella Maris -- termine che nella cosmologia weorita indica lo "Sperma Sacro" -- di Cartagena, accusata nel 1999 dalla stampa sensazionalistica locale -- a torto, ma con eco internazionale -- di preparare un suicidio collettivo, forse collegandosi all’assunto di Samael Aun Weor relativo a "un grave incidente nucleare che causerà una immane catastrofe" [21] proprio entro tale anno), le principali delle quali attive anche in Italia. Benché queste branche divergano -- oltre che su questioni di successione -- anche su problemi dottrinali, comune è la venerazione degli scritti di Samael Aun Weor e della stessa persona del maestro, venerato come "Kalki Avatar dell’Età dell’Acquario" (la Nuova Era, che per Samael Aun Weor ha avuto inizio il 4 febbraio 1962, fra le due e le tre del pomeriggio), "Buddha Maitreya" e "Logos del pianeta Marte", particolarmente in seguito a un evento occorso il 27 ottobre 1954 presso il "Templo Mayor Sumum Supremum Santuarium de la Sierra Nevada de Sta. Marta Colombia", quando si realizza l’"avvento spirituale dell’arcangelo Samael", una "natività gnostica" e "fatto cosmico" (ovvero la fase finale del processo iniziatico di Víctor Manuel Gómez Rodríguez, che da questo momento incarna il suo "essere interno" Samael Aun Weor) alla quale sono presenti i primi discepoli di Samael Aun Weor, fra i quali uno dei proclamatisi successori di Samael Aun Weor quale Patriarca della Chiesa Gnostica Cristiana Universale (Julio Medina Vizcaíno, noto come Gargha Cuichines, al quale succede il figlio Jorge Medina Barranco, poi contrastato in Ecuador da Olmedo Palomino Sanchez).
Da un punto di vista strettamente fenomenologico, il pensiero gnostico di Samael --Aun Weor che ha ottenuto un rapido e notevole successo in America Latina e nel Québec, negli Stati Uniti e in Europa (soprattutto in Spagna) -- combina temi che derivano, fra l’altro e come si è visto, dalla tradizione delle Chiese gnostiche, da Arnoldo Krumm-Heller (e dal responsabile della Fraternitas Rosicruciana Antiqua in Ecuador, Jorge Adoum, noto come Mago Jefa, ?-1958), dal tantrismo, dalla Società Teosofica, senza dimenticare i non secondari influssi thelemiti (ovvero risalenti ad Aleister Crowley, 1875-1947) e la netta ripresa del pensiero del noto esoterista caucasico George Ivanovitch Gurdjieff (1866?-1949); si pensi, in questo caso -- ma per citare un solo esempio, fra i molti --, alla ripresa del "Grandissimo Trogoautoegocrate Generale" dei gurdjieffiani Racconti di Belzebù al suo piccolo nipote -- che in Samael Aun Weor diviene la "Legge dell’Eterno Trogo-Auto-Ego-Cratico-Cosmico Comune" --, o all’importante apporto nella psicologia di Samael Aun Weor degli insegnamenti di Piotr Demianovich Ouspensky (1878-1947), il celebre discepolo di Gurdjieff. Tutto questo detto, senza dimenticare che, in effetti, Samael Aun Weor si definisce "Maestro della Sintesi" per avere concepito un corpo di dottrina che sintetizza in maniera didattica la conoscenza iniziatica contenuta nelle culture primitive ed esoteriche del pianeta Terra, associato a un lavoro di verifica interna attraverso le pratiche dello sdoppiamento astrale, stati di jina (viaggio del corpo fisico nell’iperdimensione), ecc. La sintesi degli insegnamenti gnostici di Samael Aun Weor e delle scuole che a lui si rifanno è contenuta nei "Tre Fattori della Rivoluzione della Coscienza", ovvero:
L’obiettivo della gnosi di Samael Aun Weor, come si è accennato, è il risveglio della coscienza, che parte da una auto-osservazione attraverso la quale l’uomo si rivolge al suo interno e si accorge che "qualcosa" gli manca. Questo processo di risveglio non è però facile perché la coscienza è racchiusa e impedita ("addormentata") da una serie di strutture psicologiche negative (chiamate "io"); il primo lavoro che l’adepto è chiamato a compiere è quello di identificare queste strutture. L’uomo scopre così che il suo mondo interiore è costituito da tre diversi elementi: l’essenza, gli "io" -- che si trovano nei 49 livelli del subcosciente, "dove l’Ego sviluppa continuamente i suoi film che addormentano la nostra coscienza" -- e la personalità. L’essenza è la scintilla divina gnostica che vive all’interno di ogni uomo. Nonostante la presenza di questo elemento divino, l’uomo contemporaneo, l’"animale intellettuale", degenera nella violenza e nella crudeltà. Questo è avvenuto a causa dei "demoni rossi di Seth", cioè gli "io": strutture psicologiche, difetti, vizi che si manifestano sia come pensieri, sia come comportamenti. La personalità, a sua volta, non è innata come l’essenza, ma comprende tutti i valori appresi tramite la cultura e l’educazione. Il primo lavoro interiore da fare -- senza trascurare l’educazione, che sin dall’infanzia mira allo sviluppo armonioso dell’essenza e della personalità -- è il lavoro sugli "io", che mira a rimuovere le incrostazioni che impediscono alla "sfera di diamante" (l’essenza) di emergere e di dominare la personalità. Nella personalità dove domina l’essenza la volontà umana si converte nella "volontà-Cristo" (il termine "Cristo" ha qui un significato esoterico indipendente dal personaggio storico di Gesù). Dissolvendo gli "io", attraverso la salita di tre montagne, si arriva all’unione con l’Assoluto dove non esiste più alcuna dualità. Salendo le prime due montagne, l’iniziato realizza i "corpi solari" (che tuttavia possono ancora essere utilizzati dai cattivi "io") e quindi, dissolti i primi, i "corpi d’oro". Saliti sulla terza montagna non ci sono più corpi, e il serpente Kundalini viene ingoiato dall’Aquila, a simboleggiare che ogni forma particolare deve morire per entrare nell’assoluta Unità. Per raggiungere questi scopi Samael Aun Weor offre una conoscenza, un accostamento alchemico alla sessualità, invocazioni, catene di protezione e cura nonché -- dopo un’apposita unzione che abilita al sacerdozio gnostico, al termine di un corso speciale -- rituali suddivisi in sette gradi e compendiati nello scritto riservato Liturgia Gnostica, fra cui una messa gnostica. Quanto alla pratica, raggiunto un certo livello di approfondimento dell’insegnamento gnostico, particolare importanza viene attribuita ai "viaggi incorporei" e alla creazione del corpo astrale: "Fabbricare il corpo astrale è stato, è e sarà sempre un problema assolutamente sessuale". Per ottenere questo risultato (che consente di "viaggiare liberamente per tutta la Via Lattea senza alcun pericolo") è necessario trasmutare l’idrogeno sessuale SI-12 che abbonda nel seme il quale, dopo avere ricevuto uno "shock speciale" -- frenando l’impulso sessuale per evitare l’eiaculazione del seme --, passa a una "seconda ottava superiore, che agisce in accordo alle sette note della scala DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI" (riprendendo alla lettera una serie di concezioni tipiche del sistema gurdjieffiano, qui caricate di una valenza sessuale probabilmente estranea all’esoterista caucasico): l’unione del SI-12 maschile e femminile permette così all’idrogeno sessuale di passare a una seconda ottava superiore il cui risultato viene a essere la cristallizzazione del menzionato idrogeno nella forma meravigliosa del corpo astrale; dopo il raggiungimento di questo stato, l’allievo può concentrarsi nella fabbricazione del corpo mentale solare, "un corpo di paradiso, un corpo di felicità pieno di perfezione incalcolabile".
L’itinerario di approccio agli insegnamenti gnostici si suddivide in tre cicli, per un totale di circa cinquanta incontri settimanali, corrispondenti a un programma di studi graduale: la "prima camera" (circolo exoterico) è composta di tre fasi (A, B e C), corrispondenti ad altrettante tappe di apprendimento delle nozioni fondamentali (meditazione, rilassamento, vocalizzazioni e mantra, viaggio astrale, risveglio dei chakra, conoscenza del sé, trasmutazione delle energie, ecc.); la "seconda camera" (circolo mesoterico) è rivolta a quanti, avendo compreso e messo in pratica l’insegnamento gnostico, desiderano vivere più a fondo i "Tre Fattori della Rivoluzione della Coscienza"; la "terza camera" (circolo esoterico), infine, è aperta agli allievi di fase avanzata. La pratica centrale è chiamata (utilizzando un termine tantrico) Sahaja Maithuna e consiste in un atto sessuale completo fra un uomo e una donna che comporta la sublimazione dell’energia sessuale senza passare attraverso l’orgasmo ("inmisio membri virili in vagina feminae sine ejaculatium seminis", sic), così da realizzare una "trasmutazione" dell’energia sessuale che contribuisce ad aprire i 49 livelli del subconscio (facendone uscire tutti gli "io" che sono nascosti) e permette l’ascesa gnostica; si tratta di una pratica che non ha nulla a che vedere con il coito interrotto, ma che dovrebbe consentire la trasmutazione sia dell’energia maschile (seme), sia delle secrezioni femminili, altrettanto importanti per il risveglio della kundalini. Diversamente da altri ambienti esoterici, Samael Aun Weor considera questa via all’alchimia sessuale come l’unica lecita; le altre sono rifiutate e perfino attaccate come diaboliche (presiedute, finalmente, da una "Loggia nera"). Samael Aun Weor insegna che, nel Sahaja Maithuna, dall’unione delle forze maschile e femminile nasce una terza forza, il Cherubino: una parte della Grande Madre Divina, una creatura di fuoco che agisce per un tempo limitato ma sufficiente a "bruciare" gli "io" contro cui la sua forza viene diretta. Riprendendo una tradizione tantrica dotata di una lunga storia nella spiritualità orientale e nell’esoterismo occidentale, Samael Aun Weor ritiene che, evitando l’emissione del seme, l’energia sessuale, anziché disperdersi verso l’esterno, viaggi verso le fibre più profonde dell’essere e della coscienza, che viene così risvegliata. Anche se non in tutte le derivazioni del "movimento gnostico", ai discepoli non coniugati viene invece insegnato un esercizio di trasmutazione chiamato (ancora utilizzando un termine tantrico; anche se nel tantrismo si tratta -- come nel caso di Sahaja Maithuna -- di parole che coprono significati diversi [22]) Vajroli Mudra, che consiste in particolari posture seguite da un deciso massaggio sugli organi genitali. Confermando un approccio non libertino alla sessualità -- che deve essere infatti vissuta in assoluta castità di pensiero --, Samael Aun Weor sottolinea che l’antitesi fatale del Vajroli Mudra è "il vizio ripugnante e abietto della masturbazione", a cui segue fatalmente l’abisso e la seconda morte di cui parla l’Apocalisse; vi è qui una chiave particolare dell’intero sistema gnostico weorita, il quale considera la sessualità quale forma eminente di relazione con il trascendente ("il sesso è la funzione creatrice per mezzo della quale l’essere umano è un vero Dio"; e "l’alchimia sessuale è di fatto la scienza della nuova Era d’Acquario", come è scritto in Il matrimonio perfetto), al punto che la dispersione dell’energia sessuale fuori da queste pratiche viene letta come causa causarum della perdita di tutte le facoltà interne nonché di malattie, vecchiaia, degenerescenza delle funzioni vitali, perdita della memoria e, infine, della morte stessa.
Peraltro, sulla pratica di questa via alchemica si manifestano spesso disaccordi fra le diverse branche del movimento. Poiché la dottrina è ampiamente comune, ci limiteremo per ciascuna branca a mettere in luce le questioni di successione, le peculiarità dottrinali e alcuni dati relativi alla presenza in Italia (escludendo i gruppi che hanno avuto in passato una pur minima presenza, come la Chiesa Gnostica Cristiana Universale del colombiano, oggi residente in Venezuela, Teofilo Bustos, nato nel 1935 e più noto come V.M. Lakshmi), paese nel quale -- nonostante una minore "ipertrofia della filiazione" [23] tipica di questa scuola nel continente ibero-americano -- il movimento di Samael Aun Weor ha confermato a pieno titolo di essere il più diffuso "movimento gnostico di massa" al mondo.
2.1 Istituto Gnostico di Antropologia (I.G.A.)
Anche se quasi tutti i movimenti sorti dopo la morte di Samael Aun Weor rivendicano con forza di essere gli unici fedeli eredi del suo messaggio, quello che a livello internazionale si distingue maggiormente, per la sua consistenza numerica (i membri attivi sono circa 18.000), l’accurata edizione critico-storica di tutte le sue opere e la metodologia di diffusione è l’Istituto Gnostico di Antropologia (I.G.A.). Alla morte di Samael Aun Weor, infatti, le redini del movimento sono lasciate in eredità alla moglie Arnolda Garro Gómez (1920-1998), più nota come Maestra Litelantes (detta anche "Maestra del silenzio" per la sua abitudine di non dare conferenze pubbliche), la quale ha svolto un ruolo asolutamente centrale nell’elaborazione dell’opus di Samael Aun Weor, fra l’altro collaborando alla concezione e stesura di varie opere (fra cui il Trattato di medicina occulta e magia pratica, del 1952); di lei Samael Aun Weor ha parlato come di "un potentissimo guru illuminato che gode di coscienza continua e nella cui mente è racchiusa tutta la sapienza dei secoli". Nel 1989, per problemi legati all’interpretazione e applicazione dell’insegnamento gnostico, alla successione e gestione dei diritti d’autore di Samael Aun Weor (oggetto di contenziosi nei tribunali di molte nazioni), Arnolda Garro Gómez decide di abbandonare l’A.G.E.A.C.A.C. (di cui si veda qui oltre) al suo destino e proseguire il movimento gnostico fondato dal marito dando vita all’Istituto Gnostico di Antropologia. Alla morte di Maestra Litelantes, la responsabilità legale di rappresentanza è stata affidata al figlio Osiris Gómez, direttore dell’Istituto; il coordinamento dei vari centri e il controllo della formazione degli istruttori -- della durata di tre mesi, presso i centri di formazione di Guadalajara (Messico), Toronto (Canada) e Belgida (nei pressi di Valencia, Spagna) -- è invece affidato a livello internazionale a Roberto Tejada. L’Istituto ha sede a Città del Messico ed è diffuso in molti paesi dell’America Latina, negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, Thailandia, Camerun, Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Portogallo e Grecia. L’Istituto Gnostico di Antropologia ha svolto in questi anni un importante lavoro di riedizione storica delle opere di Samael Aun Weor, particolarmente attraverso le Ediciones Gnosticas España e Ediciones Gnosticas Mexico, che hanno messo a disposizione dello studioso e delle persone interessate un imponente materiale di studio (quasi ottanta opere in originale e un centinaio di compact disc di conferenze originali). In Italia -- dove i membri attivi sono un centinaio -- l’Istituto Gnostico di Antropologia è attivo dal 1985, con centri a Firenze, Verona, Udine e Milano. Oltre alla predisposizione di un corso per corrispondenza, ha provveduto alla traduzione di una ventina di opere in italiano. Svolge attività di conferenze pubbliche, e di conferenze e attività riservate ai gruppi dell’Istituto. L’Istituto Gnostico di Antropologia non ha membri a tempo pieno, e ritiene che ogni iniziato debba vivere del suo normale lavoro.
2.2 Associazione Gnostica di Studi Antropologici e Culturali (A.G.S.A.C.A.C.)
L’A.G.S.A.C.A.C. (sezione italiana dell’A.G.E.A.C.A.C. - Asociación Gnóstica de Estudios Antropológicos y Culturales Asociación Civil, fondata nel 1976 da Samael Aun Weor), con sede a Città del Messico e un importante centro europeo in Spagna, è un organo di diffusione in Italia delle opere letterarie e conferenze trascritte di Samael Aun Weor, diretto a livello internazionale dal quasi ottantenne Víctor Manuel Chavez, amico e discepolo di Samael Aun Weor, e dalla figlia di questi, Hypatia Gómez, che nel 1989 si distacca (assieme a Víctor Manuel Chavez) dal movimento gnostico retto da Maestra Litelantes, considerando di essere l’unica persona autorizzata a proseguire l’opera intrapresa dal padre. Si interessa particolarmente allo studio -- sulla base degli insegnamenti di Samael Aun Weor -- dei popoli antichi, dai cinesi agli aztechi, dagli egiziani ai persiani, "dai racconti nordici agli insegnamenti segreti del Buddha; dagli etruschi ai popoli mesopotamici; dai maya ai molteplici popoli nawa: toltechi, olmechi, zapotechi, totonachi, wastechi". Studia pure le religioni e l’esoterismo. Si interessa alle leggende, ai miti e alle fiabe, considerate come un patrimonio didattico per la coscienza sia dei bambini che degli adulti. È presente in Italia dal 1987 per iniziativa di alcuni missionari canadesi, e in seguito -- nel 1990 -- viene registrata come associazione culturale. La sede centrale si trova a Roma, e sono presenti gruppi periferici ad Avigliana (Torino), Rapallo (Genova), Bergamo, Prato, Trezzano sul Naviglio (Milano), Como e Milano, con una frequenza di partecipanti ai corsi che varia fra le cinque e le cinquanta persone. Il corso base per accedere all’insegnamento gnostico dell’A.G.S.A.C.A.C. (similmente agli altri movimenti) consiste in ventidue lezioni -- equivalenti alla fase A della "prima camera", disponibili anche per corrispondenza attraverso singole monografie -- denominate "Incontro con la Cultura Ermetica", in cui vengono trattati i seguenti temi: viviamo in un’epoca nera; la psicologia dell’umanità attuale; alla soglia del pensiero; cercando la luce interiore; edificando la grande parola; integrandoci con il divino; la vita dopo la vita; strappando il velo di Iside; è possibile cambiare il nostro destino; i contatti con l’infinito; homo nosce te ipsum; l’armatura dell’essere umano solare; la luce esce dalle tenebre; il ritorno al punto di partenza; il libro dei sette sigilli; il sentiero del filo del rasoio; il messaggero della nuova era; oltre il firmamento; la necessità di un cambiamento radicale; alle porte del grande olocausto; un messaggio apocalittico; hic est magnus opus.
2.3 Associazione Gnostica di Studi Antropologici e Culturali (A.G.S.A.C.)
L’A.G.S.A.C. (sezione italiana, con sede a Pordenone, della A.G.E.A.C. - Associación Gnóstica de Estudios Antropológicos, Científicos y Culturales, presente in molti paesi del mondo) nasce in Spagna, nel 1992, come branca separata dell’A.G.E.A.C.A.C., per opera di Oscar Uzcátegui Quintero (uno dei discepoli prediletti di Samael Aun Weor), il quale reclama la successione alla guida del movimento weoriano poiché, prima della morte di Samael Aun Weor, sarebbe stato da questi nominato quale legittimo continuatore della sua opera in Europa. Come altri movimenti della galassia weoriana, l’A.G.S.A.C. ha intrapreso la propagazione della dottrina gnostica di Samael Aun Weor attraverso la pubblicazione dei suoi libri, la raccolta delle sue conferenze in registrazione audio, la formazione degli istruttori, ecc., nello sforzo di diffusione del "Quinto Vangelo dell’Avatara dell’Acquario". Tra le filiazioni del movimento gnostico in Italia che si rifanno al pensiero di Oscar Uzcátegui Quintero, va segnalata in subordine l’esistenza di una piccola realtà -- Associazione Gnostica di Antropologia (A.G.A.) --, con sede a Roma, fondata nel 1999 dal venezuelano Rafael Vargas, il quale in passato ha gravitato attorno all’Istituto Gnostico di Antropologia legato a Maestra Litelantes e in seguito all’Associazione Gnostica di Studi Antropologici e Culturali di Víctor Manuel Chavez, e che si sarebbe infine fatto conoscere fra i suoi discepoli come Maestro Zoroastro.
2.4 Centro Studi di Antropologia Gnostica (C.E.G.)
Il Centro Studi di Antropologia Gnostica (C.E.G. - Centro de Estudos Gnósticos), è una delle varie branche del movimento gnostico di Samael Aun Weor, nonché quella che ha ottenuto il maggior successo quanto a numero di aderenti in Italia. Alla morte di Samael Aun Weor, Ernesto Barón dirige per un certo periodo il centro di formazione per istruttori (nel C.E.G. ora nominati "professori") di Guadalajara, in Messico, fino a che entra in contrasto con Arnolda Garro Gómez (Maestra Litelantes) -- anche in forma pubblica, come accaduto durante il Seminario Internazionale di Psicologia Gnostica, svoltosi nel 1983 nello Yucatan -- per problemi legati ai metodi di insegnamento di Barón, giudicati dalla moglie di Samael Aun Weor inadatti a un cammino esoterico. L’anno seguente Ernesto Barón si trasferisce quindi con la moglie Cloris Rojo Barón e un gruppo di suoi allievi a Montserrat, in Spagna, dove è stabilita la sede internazionale del neonato C.E.G., oggi presente in oltre venti nazioni del mondo e in rapida via di sviluppo.
La particolare forma di accostamento di Ernesto Barón al pensiero gnostico e alla scuola dei "Tre Fattori della Rivoluzione della Coscienza" si esplica mediante una "psicologia dell’autoconoscenza", basata sull’insegnamento di Samael Aun Weor ma modulata inizialmente su una scoperta psicologica dell’uomo che ricorda da vicino -- anche all’atto pratico -- le modalità di approccio della Chiesa di Scientology e, in genere, dei movimenti del potenziale umano. Fondandosi sul classico schema weorita dei "cinque cilindri dell’anatomia umana" (intellettuale, emozionale, motore, istintivo, sessuale), si scopre così che la vita umana e psichica è composta di tre mondi: a) il mondo fisico (o delle forme), che rappresenta la parte umana e materiale dell’uomo, e dove si trova la personalità nelle sue varie classi (superiori o atmiche e inferiori o kalkiane, con tutte le loro derivazioni); b) il mondo del fondo, ovvero la segreta regione psichica del subconscio che rende l’uomo vulnerabile e debole, e dove si trovano tre aspetti particolarmente marcati (traumi; fobie; complessi, rifiuti e manie); c) il mondo del trasfondo, ossia la regione transpsichica e profonda di ogni essere umano, segnata da una duplice caratteristica, tenebre e luce: nel mondo delle tenebre sono depositati i sette ego capitali (nonché gli atomi kliphici: larvatici intellettuali, duali-mentali, venenoskiniani laringei, ipogastrico, nemico segreto, indolenti-malaticci, genetici-deformativi, distruttivi-istintivi, satanici, diabolici e luciferini), e nel mondo della luce le sette virtù principali (nonché gli atomi luminici: di luce-nous, primordiale-monadico, 144 mila atomi solari o angelici, 24 mila atomi mentali, difensori, dell’infanzia, sahasrarico, Ajna della Pituitaria, laringeo Anù, spermatici, ecc.). Solo comprendendo questa complessa dinamica della "psicologia dell’autoconoscenza", e intraprendendo una rivoluzione della meditazione e tecniche per l’eliminazione dei difetti, ovvero applicando i "Tre Fattori della Rivoluzione della Coscienza", l’uomo può liberare la propria anima-coscienza "che si trova imbottigliata nel nefasto distruttore".
La diffusione del Centro Studi di Antropologia Gnostica avviene attraverso i corsi, che in Italia si tengono regolarmente ad Ancona, Arezzo, Bologna, Firenze, Frascati (Roma), Genova, Gubbio (Perugia), L’Aquila, Livorno, Lucca, Mantova, Milano, Pesaro, Perugia, Prato, Pisa, Roma, Siena, Spoleto (Perugia), Terni, Verona, Venezia, Vicenza e Viterbo. Al C.E.G. aderiscono a livello internazionale alcune migliaia di membri; a un seminario intensivo di Ernesto Barón, svoltosi a Roma nel giugno 2000, hanno partecipato un migliaio di persone.
2.5 Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia (nel Nuovo Ordine)
Una filiazione del complesso "mosaico weorita" che ha ottenuto un notevole e consolidato successo in Italia è il Movimento Gnostico Cristiano Universale, nel nostro Paese presentatosi inizialmente come Movimento Gnostico Italiano (e sede coordinatrice a Varese), poi Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia, e infine Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia (nel Nuovo Ordine), con sede coordinatrice a Trieste. La branca italiana di questo movimento -- fondato in Colombia nel 1960, e distaccatosi dal ceppo originario di Samael Aun Weor dopo la sua morte (anche se non sono mancati i tentativi di riconciliazione, nel 1980-1981) -- si è resa particolarmente attiva, fra l’altro, tramite un ambizioso progetto di pubblicazioni curate dalla casa editrice Biblioteca Gnostica (di Varese), all’origine della traduzione in lingua italiana -- peraltro contestata nella fedeltà all’originale da parte di altre realtà legate al lascito di Víctor Manuel Gómez Rodríguez -- di vari libri di Samael Aun Weor. I membri del Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia (nel Nuovo Ordine) seguono in particolare l’insegnamento del colombiano Joaquin Enrique Amortegui Valbuena (1926-2000), più noto come V.M. Rabolú, del quale Samael Aun Weor aveva detto: "Il V.M. Rabolú, come giudice del Karma, ha potere assoluto per stabilire l’ordine ove ritenga sia necessario. Indubbiamente il V.M. Rabolú deve far cadere tanti idoli d’argilla e correggere molti errori".
Fra le caratteristiche dottrinali di Rabolú e del Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia (nel Nuovo Ordine), si nota un particolare tratto apocalittico e millenarista -- "Siamo ormai nell’era del Kaljuga, i tempi sono ristretti e la Conoscenza viene rivelata in modo completo dall’Avatara dell’era dell’Acquario, il Maestro Samael Aun Weor" -- nonché un accento sull’aspetto "rivoluzionario" (sebbene di impronta spirituale) in luogo di "mistico", che distinguerebbe i lasciti, rispettivamente, di Rabolú e Samael Aun Weor. Particolare importanza viene data al "primo fattore della gnosi" (morte) e al "lavoro sui dettagli" che permette la "disgregazione degli ego", premessa al risveglio della coscienza: il metodo indicato da Samael Aun Weor (considerato più lento) è la tecnica per la dissoluzione dell’Io, una pratica di retrospezione da svolgersi in un particolare momento della giornata mediante l’appello alla Madre Divina, la quale aiuti l’individuo a disgregare gli "io-difetti" (aggregati psichici) compresi durante la meditazione; nell’insegnamento di Rabolú, invece, si opera mediante la "morte in marcia" (considerata più rapida), un lavoro da svolgersi istante per istante -- al lavoro, in famiglia, con il partner -- onde eliminare quei minutissimi dettagli che sono il nutrimento dell’Ego, ogni volta che un elemento psichico si sta manifestando, anche in questo caso tramite un appello alla Madre Divina (energia cosmica, la cui missione è di disintegrare i difetti con una lancia che possiede) in cui si dica "Madre mia, toglimi questo difetto e disintegralo con la tua lancia!", onde acquisire la "castità scientifica".
Il Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia (nel Nuovo Ordine) svolge i suoi corsi settimanali a Milano, Varese, Pavia, Novara, Trieste, Gorizia, Udine, Bolzano, Trento, Pordenone, Padova, Verona, Bologna, Roma, Salerno, e sembra avere patito sul finire degli anni 1990 alcune traversie interne che ne hanno in parte ridimensionato le non secondarie dimensioni numeriche.
2.6 Centro Studi Gnosis
Filiazione, come si è detto a proposito del Movimento Gnostico Cristiano Universale d’Italia (nel Nuovo Ordine), della corrente neo-gnostica che ha origine nella vita e nell’opera di Víctor Manuel Gómez Rodríguez, anche la scuola di pensiero e pratica del discepolo di Samael Aun Weor che risponde al nome di Joaquin Enrique Amortegui Valbuena (V.M. Rabolú) non è priva di scissioni, una delle quali proprio in Italia. Il Centro Studi Gnosis, che si presenta come "Scuola dell’Insegnamento dei Tre Fattori", nasce infatti -- nel 1996 -- per iniziativa del quasi sessantenne italo-cinese Riccardo Wang King, sin dall’inizio degli anni 1980 membro del Movimento Gnostico Italiano. Il Centro Studi Gnosis è presente con tre distaccamenti -- a Milano (Centro Samael Aun Weor), Torino (Centro V.M. Rabolú) e in Val Seriana (in provincia di Bergamo) -- e raduna circa venti aderenti. Gli insegnamenti e le pratiche seguite dai membri di tale scuola sono sostanzialmente riconducibili a quanto si è detto in tema del Movimento Gnostico Cristiano Universale. In questo senso, oltre alla riproposizione della metodica per la disintegrazione dei difetti finalizzata all’ottenimento della "castità scientifica", il Centro Studi Gnosis pratica le formule per l’acquisizione dello sdoppiamento astrale come insegnate da Rabolú, basate sulla recita di mantram intesi come "parole magiche" che permettono di uscire dal corpo fisico e farvi ritorno con piena coscienza; detti mantram sono "LA RA S" e "FA RA ON" (da pronunciarsi prolungando il suono di ciascuna sillaba).
Riprendendo un tema già presentato da Samael Aun Weor relativo alla storia e al destino dell’umanità, di impronta squisitamente teosofico quanto alla cosmogonia d’origine, Rabolú ha pubblicato un ultimo volume in vita (Hercólubus o Pianeta Rosso), considerato un aiuto e ultima risorsa dato all’umanità perché possa scampare all’imminente catastrofe dovuta all’arrivo del pianeta Hercólubus, grande circa sei volte Giove, che si starebbe minacciosamente avvicinando alla Terra preludendo a una catastrofe e alla scomparsa della razza umana. Si tratterebbe, già secondo Samael Aun Weor, dello stesso pianeta che avrebbe causato la scomparsa di Atlantide e della civiltà che lo abitava; come allora -- e come per gli abitanti degli altri pianeti, minuziosamente descritti nei loro usi e costumi da Rabolú nel libro in questione (un tratto che proietta credenze proprie del mondo ufologico nel mondo weorita, come testimonia l’interesse suscitato da Hercólubus o Pianeta Rosso in alcuni culti dei dischi volanti, anche in Italia) --, soli sopravviveranno quanti si saranno resi disponibili a trasformarsi secondo i "Tre Fattori della Rivoluzione della Coscienza".
In tema di filiazioni della "galassia weorita", e particolarmente della via seguita dai discepoli di Joaquin Enrique Amortegui Valbuena, vale la pena di ricordare come Rabolú -- secondo ricostruzioni da fonti dirette -- avesse inteso sciogliere prima della sua morte l’intero movimento a lui ricollegato.
3. Conclusioni
Nel formulare un primo approccio a quello che abbiamo definito paradigma esoterico -- ovvero un’ipotesi di alternativa, quale tipo fondamentale, al fatto religioso, in luogo di un più vago riferimento alla magia --, in apertura si è fatto cenno alle utili distinzioni fornite da Giovanni Filoramo in tema di "nuova gnosi", ovvero non "forme di pensiero direttamente collegate alle tradizioni antiche dello gnosticismo [...], quanto piuttosto [...] la ripresa indiretta di tradizioni esoteriche che, dal punto di vista della comparazione fenomenologica, presentano sorprendenti corrispondenze strutturali, ruotanti intorno al tema autoredentivo della religione del Sé". Essendoci poi occupati di un caso specifico -- il movimento gnostico di Samael Aun Weor, che rivendica esplicitamente il riferimento alla gnosi --, sarà utile ricordare la perfetta consapevolezza che lo studioso deve avere nel distinguere fra gnosticismo, neo-gnosticismo e nuovo gnosticismo, fra risveglio della gnosi e ritorno della gnosi, rifuggendo cioè da ogni impropria assimilazione ai miti culturali talora correnti [24]. Tuttavia (Hic Rhodus, hic salta!), questa indagine ci ha messo di fronte a una realtà internazionale di dimensioni numeriche non secondarie e fortemente radicata da vari decenni (Italia compresa), sulla cui esistenza, le cui tracce, il cui percorso carsico, nulla o quasi nulla è stato detto sinora, verosimilmente per le non poche difficoltà che una ricerca su tale fronte presenta. Indubbiamente, quando sembrava fosse venuto il momento di chiudere la stagione degli studi sulle forme e le modalità di appartenenza alle nuove vie spirituali, questo particolare "movimento gnostico di massa" -- riprendendo la nozione elaborata da Eric Voegelin (1901-1985) [25], per quanto possa bastare l’analogia -- ci indica come la strada da percorrere sia ancora assai lunga.
Nota Bibliografica
Samael Aun Weor è autore di circa ottanta titoli (e un centinaio di trascrizioni di conferenze), scritti originariamente in spagnolo e in parte tradotti in francese, inglese, portoghese, giapponese, greco, olandese e tedesco. In trad. it. si vedano: Trattato di psicologia rivoluzionaria, Biblioteca Gnostica, Trieste 1989; La gran ribellione, Biblioteca Gnostica, Varese 1992; Il mistero dell’aureo fiorire, 2a ed. riveduta, Biblioteca Gnostica, Varese 1993; La Rivoluzione della Dialettica, Centro Studi di Antropologia Gnostica, s.l. 1995; L’inferno, il karma, il diavolo, Biblioteca Gnostica, Varese 1996; Le tre montagne, Biblioteca Gnostica, Varese 1991; e Magia cristica azteca, Centro Gnostico Samael, Milano (s.d.). Importanti sono le interviste raccolte da Efrain Villegas Quintero, Samael Aun Weor, La transformation radicale, Ganesha, Montréal 1983.
Dell’I.G.A. si veda Gnosi, Nuovo Rinascimento. Un messaggio di speranza alla fine del secondo millennio, Istituto Gnostico di Antropologia, Firenze 1999. Di Samael Aun Weor, in trad. it., l’Istituto Gnostico di Antropologia ha curato, fra altre, la pubblicazione dell’opera Corpi Solari, Firenze 1991.
Di Samael Aun Weor, in trad. it., l’A.G.S.A.C.A.C. ha pubblicato fra gli altri titoli (tutti s.d.n.l.): Il Matrimonio Perfetto, Introduzione alla Gnosi, Il Messaggio di Acquario, Trattato di Astrologia Ermetica, Rosa Ignea, Il mio ritorno in Tibet.
Di Oscar Uzcátegui Quintero, si veda il libro El Hombre Absoluto, disponibile sul sito Internet: http://www.inet.com.br/~sette/espanhol/hombre/indexeha.htm.
Fra le molte opere di Ernesto Barón, l’unica in trad. it. è I tre mondi in cui viviamo. Psicologia dell’Autoconoscenza, C.E.G., s.l. 2000. Di Cloris R. Barón si veda invece Valori dell’Anima, trad. it., C.E.G., s.d.n.l. Il C.E.G. ha pubblicato in passato il periodico Montsalvat, oggi diventato il trimestrale Alcione.
Fra le opere di Rabolú in trad. it., per i tipi della Biblioteca Gnostica (Varese), si vedano: Scienza Gnostica (1991); La sintesi delle Tre Montagne (1993); Orientando il discepolo (1993); e L’aquila ribelle (1997). Si veda inoltre: V.M. Rabolú, Hercólubus o Pianeta Rosso, trad. it., Casa Editrice Còradi, Varese 1999; il riferimento a Hercólubus da parte di Samael Aun Weor è contenuto in una conferenza tenuta a Guadalajara (Messico), il 4 settembre 1975, poi comparsa in trad. fr.: Nous sommes proches d’une grande catastrophe, Ganesha, Montréal 1983.
Note
1. [torna] Per l’utilizzo di questa terminologia, cfr. Jean-François Mayer, Les Nouvelles Voies spirituelles. Enquête sur la religiosité parallèle en Suisse, L’Age d’Homme, Losanna 1993.
2. [torna] Cfr. Rodney Stark - William Sims Bainbridge, The Future of Religion. Secularization, Revival and Cult Formation, University of California Press, Berkeley 1985, p. 25.
3. [torna] Giovanni Filoramo, Figure del sacro. Saggi di storia religiosa, Morcelliana, Brescia 1993, p. 234.
4. [torna] Si tratta della categoria elaborata da Massimo Introvigne, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, SugarCo, Milano 1990.
5. [torna] Sulla nozione di "religione del sé" cfr. Paul Heelas, La New Age. Celebrazione del sé e sacralizzazione della modernità, trad. it., Editori Riuniti, Roma 1999.
6. [torna] Sulla prospettiva gnostica intesa come una componente essenziale della moderna tradizione esoterica, cfr. M. Introvigne, Il ritorno dello gnosticismo, SugarCo, Carnago (Varese) 1993.
7. [torna] Cfr. J.-F. Mayer, "Note sur les ‘nouveaux mouvements magiques’", ARIES, 22 (1999), pp. 86-100.
8. [torna] Cfr. Gregory Bateson - Mary Catherine Bateson, Angels Fear. Towards an Epistemology of the Sacred, Macmillan, New York 1987, p. 56.
9. [torna] Cfr. Françoise Champion, "La Nébuleuse mystique-ésotérique. Une décomposition du religieux entre humanisme revisité, magique, psychologique", in Jean-Baptiste Martin - François Laplantine (a cura di), Le Défi magique. I. Esotérisme, occultisme, spiritisme, Presses Universitaires de Lyon, Lione 1994, pp. 315-326.
10. [torna] Cfr. Colin Campbell, "The Cult, the Cultic Milieu and Secularization", in Michael Hill (a cura di), A Sociological Yearbook of Religion in Britain - 5, SCM Press, Londra 1972, pp. 119-136.
11. [torna] F. Champion, "Les sociologues de la post-modernité religieuse et la nébuleuse mystique-ésotérique", Archives de Sciences sociales des Religions, 67/1 (gennaio-marzo 1989), pp. 155-169 (p. 158).
12. [torna] Ci siamo occupati noi stessi, a più riprese, del fenomeno New Age; tuttavia, per evitare notizie bibliografiche a carattere autoreferente, ci sia consentito di rimandare globalmente all’opera esaustiva sul tema di M. Introvigne: New Age & Next Age, Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2000.
13. [torna] Idem, Le nuove Religioni, SugarCo, Milano 1989, p. 9.
14. [torna] Cfr. Antoine Faivre - Wouter J. Hanegraaff (a cura di), Western Esotericism and the Science of Religion, Peeters, Lovanio 1998.
15. [torna] Jean-Pierre Laurant, L’ésotérisme chrétien en France au XIXe siècle, L’Age d’Homme, Losanna 1992, p. 19.
16. [torna] Cfr. J. Gordon Melton, Magic. Witchcraft, and Paganism in America: A Bibliography, Garland, New York - Londra 1982.
17. [torna] Senza dimenticare che alcune "vie della conoscenza" risultano talora affini più alle "vie della credenza" che alle "vie del potere"; è il caso per esempio, della Christian Science, su cui cfr. Régis Dericquebourg, La Christian Science, Elle Di Ci, Leumann (Torino) 1999.
18. [torna] Distinte dall’autore in quattro elementi fondamentali e due secondari; cfr. A. Faivre, L’esoterismo. Storia e significati, trad. it., SugarCo, Carnago (Varese) 1992.
19. [torna] Cfr. però l’assai pertinente quadro generale offerto da M. Introvigne, Il ritorno dello gnosticismo, cit., pp. 198-202.
20. [torna] Per evitare continui rimandi bibliografici, sui vari protagonisti del milieu magico ed esoterico cfr. Idem, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, cit.
21. [torna] Le citazioni dirette qui di seguito riprodotte sono tratte dai materiali di Samael Aun Weor e dei leader delle ulteriori filiazioni, gentilmente fornitemi dai gruppi presso i quali ho condotto le mie ricerche, che qui desidero ringraziare. Per riferimenti bibliografici più precisi, si veda la nota bibliografica conclusiva.
22. [torna] Cfr. sul punto David Gordon White, The Alchemical Body. Siddhi Traditions in Medieval India, University of Chicago Press, Chicago-Londra 1996.
23. [torna] Secondo la categoria elaborata da M. Introvigne, "De l’hypertrophie de la filiation: le milieu kremmerzien en Italie", in AA.VV., Symboles et Mythes dans les mouvements initiatiques et ésotériques (XVII-XX siècles): Filiations et emprunts, Archè - La Table d’Emeraude, Parigi 1999, pp. 148-156.
24. [torna] In tema di "ritorno dello gnosticismo", la presenza di Chiese e movimenti gnostici organizzati è stata colta fin dal 1975 dal noto sociologo Peter Berger il quale in quell’anno ha messo in scena — sotto forma di romanzo e con un tocco di voluta ironia, che nasconde peraltro una evidente conoscenza di ambienti e personaggi — il conflitto fra due realtà del nuovo gnosticismo (ambientato nella Ascona del Monte Verità), in Protocol of A Damnation: A Novel, The Seabury Press, New York 1975.
25. [torna] Cfr. Eric Voegelin, Science, Politics and Gnosticism, Henry Regnery, Chicago 1968.