Discorso di Sir Archibald D. Orr Ewing, Gran Maestro della Gran Loggia di Scozia, DL al Meeting dei Grandi Maestri Europei il 5 e 6 Novembre 2007
Grandi Maestri e Fratelli tutti, sono stato invitato a tenere un breve discorso questo pomeriggio, e vorrei perciò incominciare
rammentandovi alcuni passi degli “Scopi e Relazioni dell’Ordine”, documento che, come voi sapete, è stato concordato nel 1938 dalle GG. LL
di Scozia, Inghilterra e Irlanda.
Il paragrafo 5 recita: “A chiunque entra in Massoneria è strettamente proibito appoggiare qualsiasi azione che potrebbe sovvertire la pace e
l’ordine sociale, egli deve osservare le leggi dello Stato in cui risiede…”
Il paragrafo 6 stabilisce che “Mentre la Massoneria scozzese inculca a tutti i suoi membri i doveri di lealtà e di cittadinanza, essa lascia
ad ognuno libertà di opinione per quanto riguarda gli affari pubblici. A nessuno è però permesso di discutere o di esternare le proprie idee
su temi teologici o politici, né in loggia né altrove nella sua qualità di Massone.”
Il paragrafo 7 stabilisce La Gran Loggia si è sempre coerentemente rifiutata di esprimere la propria opinione su questioni di politica
interna o estera, sia in patria che all’estero, e non permetterà mai che il suo nome venga associato con qualsiasi iniziativa, per quanto
umanitaria, che infranga la sua immutabile politica di tenersi lontana da ogni questione che tocca le relazioni fra governi, o fra partiti
politici, o fra idee contrastanti con la politica governativa.
E finalmente il paragrafo 10, in cui è detto “In più di una occasione la Gran Loggia si è rifiutata e continuerà a rifiutarsi di partecipare
a riunioni con così dette Associazioni Internazionali che pretendono di rappresentare la Massoneria, e che ammettono corpi massonici i quali
non si conformano strettamente ai principi sui quali si fonda la G. L. di Scozia. La GL non riconosce tali pretese né permette di essere
rappresentata da siffatte associazioni.
Il documento contiene ovviamente altri paragrafi e sono certo che avete letto o udito queste parole. Tuttavia, non mi scuso per averle
rammentate, desiderando invece enfatizzare che gli “Scopi e Relazioni dell’Ordine” si devono leggere in loggia almeno una volta l’anno ed
ogni massone scozzese li conosce molto bene.
Non si tratta di testi esoterici scritti nel remoto passato, o dichiarazioni di politica che possono essere ignorate se non è opportuno,
ovvero soggette all’irrazionale interpretazione di un leguleio o di un politicante. Questo documento è ben compreso da ogni Fratello
scozzese ed è valido ancor oggi, se non addirittura di più di quando è stato scritto, molti anni or sono.
La ragione per la quale ho letto questi passi sta in ciò, che quando abbiamo a che fare con Conferenze Internazionali sulla Massoneria o con
forums europei con segretariati permanenti si corre il rischio, intenzionalmente o non, di infrangere i principi di cui agli “Scopi e
Relazioni dell’Ordine”, come avviene probabilmente in realtà, o almeno per quanto è percepito dai nostri Fratelli.
Affermiamo frequentemente all’esterno che non esiste un governo massonico mondiale, tuttavia esistono organizzazioni quali la Conferenza
Mondiale delle Grandi Logge, con un Segretariato permanente, ed il Forum Massonico Europeo, anch’esso con un Segretariato permanente.
Quest’ultimo annovera fra i suoi obbiettivi i seguenti:
· supportare la progressiva integrazione dell’Europa,
· promuovere l’effettiva integrazione delle più giovani Massonerie europee nell’ambito della Massoneria europea e mondiale,
· discutere di come i Massoni possono incidere positivamente sullo sviluppo della società,
· supportare lo sviluppo della società sulla base dei valori e dei principi massonici.
Tra le sfide che sono state evidenziate per il dibattito c’erano le seguenti:
· Modi di trattare di politica e di religione in modo filosofico, senza discutere di temi politici o religiosi,
· Modi di contribuire alla costruzione europea, cittadinanza e ruolo futuro [della Massoneria],
· Trasmissione degli apprezzati principi massonici e del modello europeo alle nazioni oggi in via di sviluppo.
Alle orecchie di un massone scozzese tutto ciò suona come anatema perchè gli scozzesi, più di ogni altro, sono estremamente gelosi della
propria indipendenza, Per questa ragione la Gran Loggia di Scozia si è formata per ultima nelle isole britanniche, nonostante la Scozia
fosse la culla della Massoneria. In Scozia esistevano logge ben prima di ogni Gran Loggia ed esse vedevano con molto sospetto ogni tentativo
di essere governate da lontano. Ancor oggi le nostre logge tengono tanto alla loro indipendenza ed alla loro diversità che non ci sono
paramenti uniformi né tampoco esiste un “rituale scozzese”, anche se c’è un unico galateo e protocollo.
Ho notato che in queste conferenze internazionali molte discussioni incominciano con la premessa che non si intende discutere di politica e
di religione e poi ci si finisce regolarmente dentro. È come se tale affermazione avesse natura assolutoria preventiva, fatta la quale poi
si è liberi di commentare le strutture sociali e come queste dovrebbero essere cambiate secondo il “nostro”, o meglio, il “loro” modello. È
la sostanza degli argomenti, non la forma delle parole, quello che conta.
Con tutte le migliori intenzioni, per quanto nobile appaia la causa, la Massoneria come tale non può avere un proprio punto di vista da
comunicare all’esterno. Forse perché ‘politica’ e ‘religione’ non sono mai stati propriamente definiti, i Fratelli possono pure pensare che
dichiarazioni di tal fatta non siano di natura politica o religiosa, ma bisogna vedere come poi le recepiscono i politici e la Chiesa. Nella
migliore delle ipotesi, ci sarebbe un offuscamento del confine tra sociale e politico.
Ciò non significa che noi chiudiamo gli occhi davanti all’ingiustizia sociale o che non ci sforziamo di alleviare le sofferenze dei più
deboli e dei più indifesi. Tuttavia dobbiamo farlo come individui, senza l’usbergo della Massoneria. La quale non deve essere percepita come
un gruppo di pressione, noi non intendiamo cambiare o influenzare la società, ma solo i singoli massoni. C’è una bella differenza. Il Ven.mo
Lord Farnham, Past Pro Grand Master della UGLE, ha riassunto questa filosofia dicendo “la Massoneria intende sviluppare le doti civiche di
ogni cittadino, moralmente ben fondato. Altri benefici alla società possono certamente derivare, ma essi vengono dagli individui che
agiscono come tali e non come massoni”.
Una ragione data per giustificare l’esistenza di questi Forum internazionali è, a prima vista, molto lodevole, cioè assistere le GG. LL.
nuove o da poco rinate, aiutandole a svilupparsi, condividendo esperienze, incoraggiandole a tenere contatti nell’alveo della regolarità ed
assisterle nella politica dei riconoscimenti. Non voglio parlare qui di regolarità o di riconoscimenti, perché questo è un argomento
complesso e le GG. LL. non la pensano tutte allo stesso modo, e poi, in ultima analisi, non si tratta di mettere giù una lista che deve
essere spuntata da ognuno, poiché sta ad ogni G. L. stipulare accordi bilaterali in argomento.
C’è già un forum per scambiarsi, ad un alto livello, idee e informazioni sullo sviluppo di buone relazioni massoniche, e questo è la
Conferenza dei Grandi Segretari europei. Ovviamente, natura e finalità possono essere sempre migliorati, ma essa è un prezioso strumento per
costruire relazioni amichevoli e per incoraggiare il dialogo. Le riunioni fra Gran Segretari sono di gran lunga migliori di quelle fra Gran
Maestri, anche perché i primi non possono prendere decisioni vincolanti, mentre alla decisione di un G. M. potrebbe adattarsi l’adagio
“accordati in fretta e pentiti con comodo”!
Tuttavia, dati i suddetti scopi del Forum Massonico Europeo, gli obiettivi sembrano piuttosto differenti da quello di aiutare una nuova G.
L. a stabilire la propria identità nazionale; anzi, vanno esattamente nella direzione opposta. È stato detto che
· La Massoneria Europea non può più essere divisa da confini geografici,
· l’Europa comune ha bisogno di una comune Massoneria europea, volta a cooperare con le giurisdizioni regolari,
· nel 21° secolo la Massoneria, come ogni altra istituzione e corrente di pensiero non può più essere confinata entro gli angusti confini
nazionali.
La nostra grande forza, forse la più grande, è la diversità, senza la quale la Massoneria perderebbe gran parte della sua capacità di
attrarre i profani. Vedo anche un altro pericolo: volendo troppa uniformità potremmo creare un dogma, il che ci porterebbe verso acque
pericolose.
Da alcuni si vorrebbe un modello di Massoneria Europea, controllata un super-segretariato. Il prossimo passo sarà allora la Massoneria
Mondiale? Ammetto di non sapere cosa possa essere questo modello e in che cosa si differisce da quello, che è stato praticato per secoli da
molte GG. LL.. Tuttavia, sono certo che non è destinato a durare nel tempo un modello unico “che va bene per tutti”, che va a scapito della
sovranità individuale e che non è fermamente stabilito sui principi di cui agli “Scopi e Relazioni dell’Ordine”.
Meeting of European Grand Masters
A meeting of European Grand Masters was held on 5th November 2007.
44 Grand Masters meet in London on 5th November 2007. Below is the text of a paper delivered by the Grand Master Mason of the Grand Lodge of
Scotland, Sir Archibald D. Orr Ewing.
Grand Masters and Brethren, I have been invited to briefly address you this afternoon, and I would like to begin by firstly noting several
of the passages in the Aims and Relationships of the Craft, which as you may be aware is an agreed statement issued by the Grand Lodges of
Scotland, England and Ireland in 1938. As follows:
Paragraph 5 states “Everyone who enters Freemasonry is, at the outset, strictly forbidden to countenance any act which may have a tendency
to subvert the peace and good order of society, he must pay due obedience to the law of any state in which he resides…..”
Paragraph 6 states “While Scottish Freemasonry inculcates in each of its members the duties of loyalty and citizenship, it reserves to the
individual the right to hold his own opinion with regard to public affairs. But neither in any Lodge nor at any time in his capacity as a
Freemason is he permitted to discuss or to advance his views on theological or political questions”
Paragraph 7 states “The Grand Lodge has a1ways consistently refused to express any opinion on questions of foreign or domestic state policy
either at home or abroad, and it will not allow its name to be associated with any action however humanitarian it may appear to be, which
infringes its unalterable policy of standing aloof from every question affecting the relations between one Government and another, or
between political parties, or questions as to rival theories of Government.
And finally for the moment Paragraph 10 states; On more than one occasion the Grand Lodge has refused, and it will continue to refuse, to
participate in conferences with so-called International Associations claiming to represent Freemasonry, which admit to membership bodies
failing to conform strictly to the principles upon which the Grand Lodge of Scotland is founded. The Grand Lodge does not admit any such
claim, nor can its views be represented by any such Association. [1]
There are of course other paragraphs in the Aims and Relationships of the Craft and I am sure that most of you will have read or heard these
words. However, I make no apologies in reminding you of them, as I wish to emphasise that in Scotland these Aims are required to be read out
in open Lodge at least once a year, and every Scottish Mason is very familiar with them.
They are not esoteric writings from a bye-gone age, or broad policies that can be ignored if inconvenient, or subjected to the sometimes
irrational interpretation of a legal or political mind. These Aims are very well understood by every Scottish Brother and are as valid today,
(if not more valid), than when written many years ago.
The reason I have read out these particular passages is that when we have International Conferences on Freemasonry or European Forums with
permanent Secretariats there is a grave danger that, however well intentioned or however inadvertently, we will breach these Aims and
Relations - most probably in actuality, and almost definitely we will be perceived to have done so by our Brethren.
We frequently proclaim to the outside world that there is no world-wide Masonic governing body, yet there exists organisations entitled the
World Conference of Masonic Grand Lodges, with a permanent Secretariat, and the European Masonic Forum, again with a permanent Secretariat.
The latter list amongst their main goals and objectives the following:
· to support the progressive integration of Europe
· To promote effective integration of recently established European jurisdictions into European and global Freemasonry…..
· to discuss ways how Freemasons could positively affect the development of society
· To support the development of society on the basis of Masonic values and principles. [2]
Amongst the challenges that have been highlighted for discussion were:
· “ways of dealing with political and religious principles in a philosophical way, without discussing political and religious issues”
· “ways of contributing to the European construction, citizenship and future role”
· “the transmission of the successful Masonic principles and model for European society to developing countries of today” [3]
To a Scottish Mason all the aforementioned principals would be anathemas as they, perhaps more than most, value their sovereign jurisdiction
over their own affairs. It is for this reason that Scotland, although the birthplace of Freemasonry was the last of the British Isles Grand
Lodges to be formed. Scotland had many Lodges who had been in existence far longer than any Grand Lodge and they viewed with great suspicion
any attempt to be ruled from afar in Edinburgh. Today our Lodges still value their independence and their diversity, there is no common
regalia and there is no such think as a “Standard” Scottish ritual, although we do have unique Scottish etiquettes and protocols.
What I have noticed about many of the pronouncements and discussions emanating from these International Masonic Conferences and Forums, is
that they always state that they are not discussing religion or politics -- and then go on to do exactly that. It is as if the declaration
that what they are about to say “does not involve politics or religion” - somehow absolves them to then comment on the structure of society
and how it should be changed to “our” / or rather their model. It is the substance of the arguments put forth that are of relevance not the
form of words, as most criticism or commentary on the perceived ills of Society, throughout history, has required a political or religious
solution to change it.
However well intentioned, however apparently noble the issue, Freemasonry as a body cannot be drawn into giving a “Masonic” view. Perhaps
because ‘politics’ and ‘religion’ are never properly defined, Brethren may persuade themselves that the expression of such a view is not of
a political or religious nature, but the Politicians and the Church will perceive it otherwise. At best there will be a blurring of the
edges between social commentary and political commentary.
This does not mean that we as individuals will turn a blind eye to social injustice, or not attempt to alleviate the sufferings of the weak
or fight against intolerance so prevalent in the world today. However, we must do so as individuals, not under the banner of Freemasonry.
Freemasonry must not be seen as a pressure group, we do not seek to change, or even influence, Society at large but we do seek to influence
individual men and Masons. There is a huge difference. The Right Hon. Lord Farnham, Past Pro Grand Master of England summarised this
philosophy when he said “Freemasonry aims to develop the individual as a good citizen and as a man with a good moral foundation. Other
benefits to society may follow, but they come from individuals acting in their personal capacities and not as Freemasons”.
A reason given for the establishment of these International Forums is, prima facie, a most laudable one - to assist the new or “re- born”
Grand Lodges develop, to share knowledge and expertise, to encourage regular contacts and assist in recognition. I am not going to talk
about recognition or regularity at this point, as we all know that this is a complex issue and Grand Lodges hold differing views on these
points, and in the final analysis will not come down to developing a checklist to be ticked, but is up to Grand Lodges to enter into
bi-lateral agreements with each other.
There already exists a forum for the exchange of ideas and the development of good Masonic relationships at senior level, and that is the
European Grand Secretaries conference. The format of the conference could of course always be improved, but it does provide an invaluable
medium for building relationships and encouraging cross constitutional dialogue. Regular Grand Secretaries meetings are far better than
regular Grand Masters meetings as of course Grand Secretaries cannot make decisions or commit their Grand Lodges, whereas a Grand Master’s
decision could invoke the old proverb agree in haste repent at leisure !
However, given the aforementioned aims of the European Masonic Forum, the objectives seem rather different to that of helping a developing
Grand Lodge establish its own national identity and character; in fact they appear to be exactly the opposite. It is stated that:
· “European Masonry cannot be divided any more along geographical boundaries”
· “A common Europe needs a common European Masonry, committed to by co-operating regular jurisdictions”
· “ In the 21st century Masonry, like any other institution and thought cannot be defined alongside national borders any more”[4]
One of our great strengths is our diversity and without this a large part of the attraction of Freemasonry would be lost. There is also a
danger that if we were to attempt to standardise what we do too much we risk moving towards creating a dogma, which would bring us into very
perilous waters.
Some would propose that we should be moving towards a ‘European Model’ for Freemasonry, controlled by a central secretariat. What is the
next step – a “World Model” for Freemasonry ? I admit that I do not yet know what this model may be and how it is different from the model
that has been practiced by many Grand Lodges for hundreds of years. However, I do know that a “one-size fits all” model, which does not
encourage the individual sovereignty of Grand Lodges and is not firmly based on the Aims and Relations of the Craft, is transient, and will
not stand the test of time.
Note: to read the full text of the Aims and Relationship of the Craft (referred to above) click here or on the other links.
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[1] Aims and Relationship of the Craft
[2] European Masonic Forum, Goals and Structure, originally adopted on 4 July 2004 and amended in Rome on 9 July 2006
[3] Summary of Rome Symposium – T M Buchsbaum Permanent Secretary July 10 2006
[4] Introductory Note to EMF Meeting Prague April 2007.